torneranno i prati regia di Ermanno Olmi Italia 2014
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

torneranno i prati (2014)

Commenti e Risposte sul film Invita un amico a vedere il film Discutine sul forum Errori in questa scheda? Segnalaceli!

Seleziona un'opzione

Dove puoi vederlo?

locandina del film TORNERANNO I PRATI

Titolo Originale: TORNERANNO I PRATI

RegiaErmanno Olmi

InterpretiClaudio Santamaria, Alessandro Sperduti, Francesco Formichetti, Andrea Di Maria, Camillo Grassi, Niccolò Senni, Domenico Benetti

Durata: h 1.20
NazionalitàItalia 2014
Generedrammatico
Al cinema nel Novembre 2014

•  Altri film di Ermanno Olmi

Trama del film Torneranno i prati

Siamo sul fronte Nord-Est, dopo gli ultimi sanguinosi scontri del 1917 sugli Altipiani. Nel film il racconto si svolge nel tempo di una sola nottata. Gli accadimenti si susseguono sempre imprevedibili: a volte sono lunghe attese dove la paura ti fa contare, attimo dopo attimo, fino al momento che toccherà anche a te. Tanto che la pace della montagna diventa un luogo dove si muore. Tutto ciò che si narra in questo film è realmente accaduto. E poiché il passato appartiene alla memoria, ciascuno lo può evocare secondo il proprio sentimento.

Sei un blogger? Copia la scheda del film Sei un blogger? Copia la scheda del film

Voto Visitatori:   6,98 / 10 (21 voti)6,98Grafico
vota e commenta il film       invita un amico
Cerca il commento di: Azzera ricerca


Voti e commenti su Torneranno i prati, 21 opinioni inserite

caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi
  Pagina di 1  

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  04/02/2019 19:38:03
   7 / 10
Olmi ci fa vedere la desolazione della guerra di trincea con una semplicità disarmante ma che sa colpire nel segno, con nemici mai mostrati perchè in fondo il vero nemico è senza volto e non è certo quel manipolo di uomini che stanno "dall'altra parte" (anch'essi per lo più innocenti sbattuti a combattere per i capricci di altri).
Ottima la fotografia che contribuisce a rendere "alieno", ai limite del lugubre, dei luoghi che conosco molto bene e che sono bellissimi.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  24/05/2018 19:11:23
   7 / 10
Olmi torna in montagna, in luoghi che ben conosce a raccontare storie che sa raccontare e bisogna raccontare. Film cupo, delle tinte scure (ottima la fotografia del figlio di Olmi), in una notte che sembra non finire mai, come la guerra. Una guerra rappresentata in tutta la sua insensatezza, con nemici senza volto che sono solo una minaccia indefinita ma concreta e ordini assurdi, provenienti da comandanti anch'essi invisibili e lontani.

Thorondir  @  17/05/2017 13:52:03
   6 / 10
Opera tipicamente europea, scarna, senza fronzoli, inquadrature fisse e mdp che fa pochissimi movimenti. Sinceramente non mi ha però trasmesso quell'angoscio e quella visceralità che la situazione richiedeva e a tratti mi è sembrato un esercizio di stile fotografico del figlio di Olmi (perchè la fotografia funziona meglio di tutto il resto). Però poche emozioni, fatica a seguire le parti parlate in dialetto e staticità troppo forzata.

daniele64  @  12/04/2017 15:28:10
   6½ / 10
Pellicola decisamente pesante : dialoghi scarnissimi , non succede quasi nulla per tutta la durata , ma fa capire piuttosto bene la terribile vita dei poveri fanti della Grande Guerra , sempre rintanati come topi nelle trincee e con l'incubo perenne dei bombardamenti , per non parlare delle sortite suicide ... Quasi un documentario , con una magnifica fotografia . Ma io ho preferito "Uomini contro " .

ValeGo  @  27/01/2017 10:15:14
   8½ / 10
Il lento scorrere del tempo e la sua inesorabile mano. E così, in uno scenario candido, silenzioso, ovattato dalla neve i soldati sono soli con le loro paure, con la solitudine, con la stanchezza e trovano la morte. In quel luogo di pace trovano la morte, come una liberazione a tutta la sofferenza che stanno vivendo, sepolti nella neve, resteranno lì, torneranno i prati verdi dove c'era il bianco. Le loro vite, verdi, spezzate per sempre, troncate come un albero in fiamme, immagine che resta viva nella mente (mi ha ricordato il cappottino rosso della bimba nel campo di concentramento). Ma non c'è spazio per i colori in quella gelida notte, la morte è improvvisa, poi tutto tace, solo il silenzio della neve, e poi torneranno i prati...

lukef  @  22/07/2016 17:07:17
   6 / 10
Gran bella fotografia, colonna sonora e tutto il resto.
Quest'ultimo film del maestro Ermanno Olmi non concede quasi nulla al fattore spettacolo e ci regala una storia semplice, vera e cruda, adatta soprattutto agli appetiti più sofisticati.. lasciando spazio ad una riflessione, ammettiamolo, di un certo livello.
Per le medesime ragioni, ho trovato questa pellicola eccessivamente spoglia della componente c.d. "di entertainment", cosa che la rende alquanto lenta nonostante la sua breve durata.
Diciamo che ne ho apprezzato i contenuti ma non mi ha regalato niente di speciale, né durante la visione né ex post.
Niente da eccepire. De gustibus.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  31/03/2016 14:58:46
   4½ / 10
Film che non mi ha trasmesso nulla, se non l'alternarsi in trincea di momenti piatti, dove non succede nulla e serpeggia paura dal solo sguardo dei militari, ad attacchi improvvisi ed inattesi che mietono vittime. Nonostante la sua breve durata, l'ho trovato molto pesante, anche a causa di attori totalmente inadatti. Peccato perché la tematica trattata poteva essere interessante. Salvo solo la fotografia.

AMERICANFREE  @  28/12/2015 22:06:51
   5 / 10
Mi aspettavo ben altro visto i commenti precedenti, non mi ha trasmesso nulla,eppure io sono un amante di questo genere di film.Dialoghi come accade spesso nei film italiani scadenti, salvo la fotografia.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  29/11/2015 12:55:08
   7½ / 10
Dopo il deludente "Villaggio di cartone" Olmi realizza un ottimo film che offre uno spaccato della guerra di trincea fatta dagli Italiani contro l?austria nella prima guerra mondiale. Tra quei soldati troviamo coraggio, paura e speranza nell'affrontare un terribile comando che arriva, ovviamente, da chi decide le sorti di essere umani attorno ad un tavolo.
In questo breve film, poco piu' di un'ora, viviamo veramente a stretto contatto con questo manipolo di sacrificati.
Ottima la fotografia che offre paesaggi innevati splendidi che portano al contrasto la bellezza della natura con la ferocia della battaglia.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  19/04/2015 18:05:26
   7½ / 10
Film disperato e malinconico come del resto è stata la prima guerra mondiale..
Incastrati nelle trincee come topi,vittime di malattie e depressione,non c'e' una soluzione gli ordini sono poche i e vaghi..
Si respira tutto il malessere dell'attesa che alla fine è anche abbastanza disturbante.
bene gli attori ..su Olmi non c'e' niente da dire .. ottimo.

TheLegend  @  28/03/2015 05:13:20
   5 / 10
Probabilmente non ero nel mood giusto per immergermi completamente nella visione e comunque non credo che sia un problema dovuto alla lentezza,che spesso apprezzo e non giudico male.
L'ho trovato fiacco e mal recitato,per nulla coinvolgente.

polbot  @  04/12/2014 22:35:42
   8 / 10
La sottile linea biancorossoverde.. Una lenta discesa nell'assurdità della guerra. in particolare di quella guerra.

aitante68  @  18/11/2014 12:35:19
   8 / 10
Il miglior film italiano visto quest'anno insieme a il giovane favoloso. Ti trasmette tutta l'angoscia della guerra. Bella fotografia. Fortunamente nella mia citta' (Lecce) lo proiettavano

carloma  @  17/11/2014 10:40:55
   9 / 10
Ho visto il film torneranno i prati , lo ritengo eccezionale, per narrazione, realismo, ed emotività che trasmette allo spettatore per tutta la sua durata. Ci si trova immedesimati nella vita dei soldati. L'ansia dell'attesa, l'angoscia della missione ordinata e la paura reale durante le esplosioni, si vivono con un effetto presenza dirompente. L'eccezionalità a mio parere consiste nel fatto che il film oltre alle immagini visive reali di trasporto a quei tristi momenti di guerra dei soldati, permette di rivivere in prima persona le loro sorti di rassegnazione agli eventi imposti. Per comprendere a tutti gli effetti la vita che il film racconta, consiglio la visita, anche in questo periodo autunnale ad una trincea degli altipiani. Grandissimo Olmi e bellissimo film, che consiglio assolutamente di vedere.

marimito  @  15/11/2014 23:01:08
   6 / 10
Un film malinconico, nella trama, nella fotografia e nella musica.. Un film in cui Olmi vuole riportare sullo schermo la testimonianza dei racconti di suo padre affinché l'orrore della morte non possa essere dimenticato. Ma trovo il suo narrare un non narrare per lasciare all'inconsapevole spettatore la libertà di entrare nella vicenda come meglio vuole, lasciando le scene, i volti, le parole tra il detto ed il non detto. Questo artificio, alcuni vuoti narrativi, certe incomprensibili incongruenze, forse volute o forse no, mi hanno impedito di apprezzarlo fino in fondo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento LukeMC67  @  15/11/2014 00:40:27
   9 / 10
"Dio non ha ascoltato il Figlio che moriva sulla croce, vuoi che dia retta a noi, poveri cani?"

Il cattolico mai allineato e mai domo Ermanno Olmi ci regala il suo sguardo sulla guerra rievocando a modo tutto suo un evento da noi rimosso (come tanti altri della nostra storia, ahinoi): la Prima Guerra Mondiale, la "Grande Guerra", quella che decimò letteralmente i "ragazzi del '99", quella che spianò la strada all'avvento dei grandi (e terribili) totalitarismi, quella che preparò la ancor più crudele Seconda Guerra Mondiale.
Mio nonno materno, classe 1898, scampato anche lui con i segni indelebili dalla Grande Guerra (ai polmoni, nel suo caso) e poi ripiombato nell'incubo con la Seconda da sfollato, soleva ripetermi che "la guerra è la peggiore delle disgrazie, e non risolve niente". Il bambino che ero non poteva comprendere l'esatto significato e l'esatta portata di questa frase, ma mi è ugualmente restata bene in testa. Come la frase finale che Olmi inserisce nel suo film, il cui autore è un pastore: "La guerra è una gran brutta bestia che gira perennemente il mondo" (cito a memoria).
Con la grazia che gli conosciamo ma anche con il crudo realismo che gli è proprio, Olmi sceglie di mostrarci alcuni giorni di guerra del 1917 visti da una trincea sui monti del Veneto sotto una pesante coltre di neve. Il risultato è un'ora e mezza scarsa tesa come una corda di violino pronta a schiantarsi al primo bombardamento o al primo suicidio o al primo colpo dei cecchini, invisibili quanto pericolosi e inesorabilmente precisi nel colpire il loro bersaglio umano.
In questo incubo di paura, frustrazione e morte l'unica cosa bella è il paesaggio, quello che "si coprirà di prati quando tutto sarà finito" e saranno cessati pure i clamori dei festeggiamenti per i reduci; quando l'erba ammanterà i corpi straziati seppelliti alla bell'e meglio sotto la neve e tutti avranno dimenticato, pronti a preparare il prossimo conflitto.
Olmi concentra tutte le assurdità di quella guerra nel breve e straziato vissuto di un pugno di soldati-poco più che ragazzi che devono confrontarsi con la paura e l'orrore continuo della morte, ma anche con l'insensatezza e l'ottusità di un manipolo di ufficiali che sanno solo dire cosa vuote e ordinare cose senza senso, preoccupati al massimo di garantire l'assoluzione preventiva ai polli mandati al macello senza troppi rivolgimenti o esitazioni.
Girato con una fotografia tutta desaturata, semplicemente mozzafiato, del figlio Fabio (non è una novità: ricordate "Il mestiere delle armi", per esempio?), accompagnato dalle lancinanti musiche di Paolo Fresu nei pochi momenti in cui a parlare non sia il silenzio o l'irrompere del rumore di armi e bombardamenti, o del muggito della terra sotto l'effetto delle esplosioni più o meno distanti, intenso nei dialoghi e nella lineare, pulita sceneggiatura, questo "Torneranno i prati" non teme confronti con illustri predecessori che hanno affrontato il tema (su tutti "Uomini contro" di Francesco Rosi) perché mantiene una sua originalità e, soprattutto, un taglio e una intensità tutti propri. E conferma il vecchio Maestro Ermanno Olmi dotato di una sensibilità particolare quando racconta dei conflitti umani, dove anche Dio si nasconde, impotente, di fronte alla difficoltà (impossibilità?) di evitare e di perdonare l'orrore.

dagon  @  13/11/2014 20:14:06
   7½ / 10
Con una fotografia desaturata e glaciale, che sconfina quasi nel bianco e nero e che si avvicina alle foto arrivate da nonni e bisnonni sopravvissuti all'ecatombe della prima guerra mondiale, il film di Olmi si pone come una sorta di "documentario intimista" in una trincea italiana nel 1917. La scelta stilistica del regista è all'insegna dell'austerità, la musica è quasi totalmente assente, i dialoghi sono ridotti al minimo e tutto è immerso nel silenzio ovattato di una neve alta 4 metri; silenzio rotto dal sottofondo di una tuonante artiglieria che fa quasi da costante tappeto sonoro. Il freddo ti penetra nelle ossa e ti senti quasi in colpa per essere al calduccio della tua sala cinematografica, mentre ti immedesimi in un gruppo di poveri cristi devastati fisicamente e psicologicamente. Il film non ha la potenza ed il vigore di altre pellicole belliche più classiche sulla prima guerra mondiale, ma non mira neppure ad averla, scegliendo un approccio minimalista che ha comunque la sua efficacia.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  13/11/2014 01:54:28
   8 / 10
Per favore vietato soffermarsi sul concetto di "lentezza", altrimenti un certo Conrad puo' dirsi gia' spacciato. Il cinema di Olmi (ma non doveva girare solo documentari? Meno male che ci ha ripensato) esplora il concetto di "tana", come trappola umana in un magma dove la natura esce deturpata dalla mano dell'uomo. Si spinge ben oltre i territori della poesia, comunicando con poche, dolorosissime parole un senso di straniamento metafisico, come nell'immagine di un albero che prende fuoco. Fa pensare ai "papaveri rossi" di De Andre' e al suo "Tutti morimmo a stento" e non e' certo un Presepe come mi era parso "Il villaggio di cartone". Stupisce, quasi fossimo davanti a un oratorio funebre recitato con impavido spirito di utopia Francescana, l'aspetto teatrale del film, immerso nella stessa morsa di gelo del suo inverno bellico. E a denunciare quanto sia dura tornare a casa e perdonare chi ha permesso tutto questo. E' un film bellissimo, straziante, emotivo, certo il piu' bel film italiano insieme al Martone Leopardiano e a Perez. Tre modi differenti di fare ottimo cinema in Italia. E' un nuovo, terribile "Mestiere delle armi" che induce tutti ad ascoltare.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  11/11/2014 19:10:15
   7 / 10
Potrebbe per assonanza ricordare Uomini contro di Rosi, ma a differenza del regista napoletano non entra in una dimensione politica di lotta di classe. A differenza di Kubrick gli ordini assurdi e criminali provengono da uomini che rimangono senza volto, pasciuti e lontani dalla rigidità invernale delle trincee. Togliendo qualcosa, i modelli a cui si ispira Olmi sembrano questi. La vita di trincea descritta da Olmi dominata da un paesaggio spettrale, ai limiti dell'irreale, è più uno stato d'animo che emerge nelle sue varietà emotive da parte di un manipolo di uomini mandati al massacro, debilitati dal freddo e dalle malattie, mortalmente soli e abbandonati. Decimati da un nemico che li martella con cecchini e mortai e da un comando che pretende l'obbedienza ad ordini assurdi, questi uomini sognano, aspettano con ansia lettere che non arrivernno mai, cercano di mantenere la loro dignità di esseri umani in un contesto disumano. Cinquantanni dopo Olmi stesso disseppellirà i ricordi mortali di quegli uomini e di quelle battaglie ne I recuperanti, quando torneranno i prati, quasi a chiudere un cerchio. Non è un Olmi ai suoi massimi livelli. Dentro una cornice visiva e scenografica di ottimo livello, paga eccessivamente i modelli sopra citati pur cercando di sfuggire più o meno inconsciamente agli stessi. Però va detto che ci sono momenti molto belli e toccanti e di questo bisogna darne atto.

Lavezzi78  @  09/11/2014 14:27:11
   7 / 10
Per trovare un cinema che proiettava questo film, mi sono fatto in macchina ieri sera 90 km (180 con il ritorno)....Il film di Olmi mi incuriosiva parecchio, e il risultato finale è più che discreto. Naturalmente nessuno griderà al capolavoro!!!
Il cast è apprezzabile, con un Claudio Santamaria sempre bravo e credibile. Ottime le location. La pellicola non è tra ile migliori del maestro, ma sicuramente meritevole di una migliore distribuzione.... vabbè, se in italia la ***** di Checco Zalone incassa 52 milioni e viene vista da 7 milioni di italiani, e nei giorni scorsi da un inchiesta è venuto fuori che siamo il popolo piú ignorante del mondo, allora è facile capire il perché un film come questo passi quasi inosservato!

7 risposte al commento
Ultima risposta 15/11/2014 00.44.28
Visualizza / Rispondi al commento
neverhood  @  07/11/2014 11:38:05
   6½ / 10
Premettendo che adoro Olmi, in questo caso credo ci siano alcune cose che funzionano, molte altre decisamente meno.
Realistica l'ambientazione, affascinante e potente la fotografia e gli ambienti (tra l'altro che conosco benissimo, essendo della mia zona), epidermica la ricostruzione della "vita di trincea" (pare di sentire il freddo, la neve, l'umidità, l'odore del fumo), che si discosta dal luogo comune che solitamente si ha dei "film di guerra", tutti azione e spari, descrivendo invece silenzi, attesa, ansia, noia, frustrazione.
Qualcosa però non funziona...saranno gli attori, che sembrano impegnati in una delle più infime fiction rai, saranno i dialoghi, che nella maggior parte dei casi sembrano recitati e scanditi in modo artificioso, sarà che il messaggio sull'inutilità della guerra non traspare tra le righe, non viene "sussurrato", ma ti viene sbattuto in faccia più e più volte, senza "mediazione", in modo palesemente didascalico...fatto sta che ho trovato impossibile, se non in qualche sporadico momento, immedesimarmi ed empatizzare con quanto vedevo.
Peccato, a mio parere un grande potenziale forse sprecato dalla fretta o forse dal coinvolgimento personale di Olmi, trattando un tema a lui vicino ...forse troppo.

  Pagina di 1  

vota e commenta il film       invita un amico

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

200% lupoall we imagine as light - amore a mumbaianime sbullonateanora
 R
anywhere anytimeapocalisse z - inizio della fineappartamento 7abambi: the reckoningbeetlejuice beetlejuiceberlinguer. la grande ambizionebestiari, erbari, lapidariblitz (2024)buffalo kidscaddo lakecampo di battagliacarry-onclean up crew - specialisti in lavori sporchicloud
 NEW
conclavecriaturedesire' (2024)
 NEW
diamantidisclaimerdo not expect too much from the end of the worlddon't moveeterno visionariofamiliafinalementfino alla fine (2024)flow - un mondo da salvarefrancesca cabrinifrancesco guccini - fra la via emilia e il westfreud - l'ultima analisigiurato numero 2goodbye juliagrand tourhalloween parkhayao miyazaki e l'aironehey joeidduil buco - capitolo 2il corpo (2024)il giorno dell'incontroil gladiatore iiil maestro che promise il mareil magico mondo di haroldil monaco che vinse l'apocalisseil ragazzo dai pantaloni rosail robot selvaggioil sogno dei pastoriil tempo che ci vuoleindagine di famigliainter. due stelle sul cuoreinterstella 5555
 NEW
io e te dobbiamo parlareio sono un po' matto... e tu?italo calvino nelle citta'joker: folie a deuxjuniper - un bicchiere di ginkraven - il cacciatorela bambina segretala banda di don chisciotte - missione mulini a ventola bocca dell'animala cosa migliorela gita scolasticala misura del dubbiola nostra terra (2024)la scommessa - una notte in corsiala stanza accantola storia del frank e della ninala storia di souleymanela testimone - shahedl'amore e altre seghe mentalil'amore secondo kafkale deluge - gli ultimi giorni di maria antoniettale linci selvaggeleggere lolita a teheranlimonovlinda e il polloll grande natale degli animalilonglegsl'orchestra stonatalove lies bleedingl'ultima settimana di settembrel'ultimo drinkmadame clicquotmaking ofmaria montessori - la nouvelle femmeme contro te: cattivissimi a natalemodi - tre giorni sulle ali della follia
 NEW
mufasa: il re leonenapad - la rapinanapoli - new yorknasty - more than just tennisnever let go - a un passo dal malenon dirmi che hai pauranon sono quello che sonooceania 2ops! e' gia' nataleoutsideoverlord: il film - capitolo del santo regnoozi - la voce della forestapaolo vivepapmusic - animation for fashionparthenopeper il mio benepeter rabidpiccole cose come questepiece by pieceping pong - il ritornorebel ridgericomincio da taaacsalem's lot (2024)saturday nightshakespea re di napolismile 2snot e splash - il mistero dei buchi scomparsisolo leveling reawakeningsolo per una nottespeak no evil - non parlare con gli sconosciutisqualistella e' innamoratastranger eyessulla terra leggerisuper/man: the christopher reeve storytaxi monamourterrifier 3the apprentice - alle origini di trumpthe bad guy - stagione 2the beast (2024)the conciergethe dead don't hurt - i morti non soffronothe devil's baththe killer (2024)the redthe shadow straysthe strangers: capitolo 1the substancethe sweet eastthelma (2024)this time next year - cosa fai a capodanno?timor - finche' c'e' morte c'e' speranza
 NEW
tofu in japan. la ricetta segreta del signor takanotransformers onetrifole - le radici dimenticateuna madre
 NEW
una notte a new yorkuna terapia di gruppoun'avventura spaziale - un film dei looney tunesuno rossovenom: the last dancevermigliovittoriavolonte' - l'uomo dai mille voltiwickedwolfs - lupi solitariwoman of the hour

1056862 commenti su 51536 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

ALIEN INTRUDERARI-CASSAMORTARIASSASSINI SILENZIOSIBLUE LOCK IL FILM: EPISODIO NAGIBOUDICA - LA REGINA GUERRIERABOY KILLS WORLDCOME E' UMANO LUICOMPAGNE NUDECONSUMEDDANGEROUS WATERSDEAD WISHPERGLI AMICI DEGLI AMICI HANNO SAPUTOHAIKYU!! BATTAGLIA ALL'ULTIMO RIFIUTOHERETICHOLD YOUR BREATHHOUSE OF SPOILS - IL SAPORE DEL MALEI CALDI AMORI DI UNA MINORENNEIL RAGAZZO E LA TIGREINQUIETUDINEL'ARTE DELLA GIOIALATENCYLE AVVENTURE DI JIM BOTTONEL'UNICA LEGGE IN CUI CREDOMALABESTIAMASCARIANATALE A BILTMORENATALE AI CARAIBINESSUNO MI CREDENIGHTFORCEPECCATI DI UNA GIOVANE MOGLIE DI CAMPAGNAPLACE OF BONESROBO VAMPIRE 2: DEVIL'S DYNAMITEROBO VAMPIRE 3: THE VAMPIRE IS STILL ALIVESULLE CANZONI SCONCE GIAPPONESISVANITI NELLA NOTTETHE AMBUSHTHE DELIVERANCE - LA REDENZIONETHE HYPERBOREANTHE LAST BREATHTHE PEEPING TOMTRAPPED - IDENTITA' NASCOSTEUN NATALE MOLTO SCOZZESEYOKAI MONSTERS: ALONG WITH GHOSTS

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net