I coniugi Chamberlain, accusati di aver ucciso la figlioletta neonata, sostengono che la bimba è stata rapita di notte da un cane selvatico, introdottosi nel campeggio dove trascorrevano le vacanze. I media impazzano, l'opinione pubblica è ostile; mentre la madre, dura ai limiti dell'antipatia, non cede, il padre invece crolla...
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Non sarei così severo come certi commenti che ho letto in giro; a fronte di tanto spirito dimostrativo (si, a volte gli innocenti sono per davvero innocenti, e non servivano tutti i mezzucci,anche ingenui, che il film usa per farcelo capire), il film si segue bene, è più sincero di quello che possa sembrare e lancia tanti messaggi morali.
Mancano solo i cartelli che dicono "si, i giornalisti sono proprio fetenti", come se già non si fosse capito da sè, però ha più di un pregio.
Finale prolisso, così ansioso di dimostrare le proprie (comunque giustissime) tesi che poteva uscire anche come libro, ma senz'altro un film giusto, corretto.