via col vento regia di Victor Fleming USA 1939
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

via col vento (1939)

Commenti e Risposte sul film Invita un amico a vedere il film Discutine sul forum Errori in questa scheda? Segnalaceli!

Seleziona un'opzione

Dove puoi vederlo?

locandina del film VIA COL VENTO

Titolo Originale: GONE WITH THE WIND

RegiaVictor Fleming

InterpretiVivien Leigh, Clark Gable, Olivia De Havilland, Leslie Howard, Thomas Mitchell, Barbara O'Neil, Hattie McDaniel

Durata: h 3.42
NazionalitàUSA 1939
Generedrammatico
Tratto dal libro "Via col vento" di Margaret Mitchell
Al cinema nel Settembre 1939

•  Altri film di Victor Fleming

•  Link al sito di VIA COL VENTO

Trama del film Via col vento

Guerra di secessione. Rossella è innamorata di Ashley che però sposa la cugina Melania. Così Rossellai pur continuando ad amare Ashley, si sposa con Reth, non consapevole che poi diventerà il suo unico grande amore.

Sei un blogger? Copia la scheda del film Sei un blogger? Copia la scheda del film

Voto Visitatori:   8,48 / 10 (132 voti)8,48Grafico
Miglior filmMiglior regiaMiglior attrice protagonista (Vivien Leigh)Miglior attrice non protagonista (Hattie McDaniel)Miglior sceneggiatura non originaleMiglior fotografiaMiglior scenografiaMiglior montaggio
VINCITORE DI 8 PREMI OSCAR:
Miglior film, Miglior regia, Miglior attrice protagonista (Vivien Leigh), Miglior attrice non protagonista (Hattie McDaniel), Miglior sceneggiatura non originale, Miglior fotografia, Miglior scenografia, Miglior montaggio
vota e commenta il film       invita un amico
Cerca il commento di: Azzera ricerca


Voti e commenti su Via col vento, 132 opinioni inserite

caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi
  Pagina di 1  

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  01/04/2013 15:12:42
   8 / 10
Un (pacchiano) capolavoro del cinema americano.

Penso che le considerazioni più interessante su questo gigantesco pezzo di storia si possano fare al meglio partendo dall'incetta di Oscar che fece e dall'analisi delle motivazioni profonde che portarono probabilmente a tale assegnazione.

Miglior film - per questo premio è sempre necessaria la presa di coscienza che i produttori in quel periodo erano uomini molto potenti (si veda tutta la vicenda che sotterraneamente coinvolse Quarto Potere) e che questo premio era necessario. Ma a ben vedere credo sia stato giusto. VCV ha dato al cinema, perlomeno a quel cinema, quello di Hollywood, un serbatoio di ispirazione che ha portato fino a Titanic e ha letteralmente codificato un genere (da cui se ne dipanano cento altri, e non solo generi e non solo cinema): il kolossal melodrammatico.

Miglior regia - scontato anche questo. Probabilmente ora non lo riceverebbe, ora che il cinema subisce l'impronta del maestro Welles, ma per l'epoca sicuramente Fleming e credo anche Vidor rappresentavano il fare cinema al meglio. Sicuramente VCV è un film in grado di pensare in grande. Penso solo al campo lungo alla stazione con le migliaia di feriti posti in armonia geometrica che mi hanno fatto ripensare a quella epocale puntata di Nip/Tuck in cui i due chirurghi devono affrontare il soccorso a un intero equipaggio di un aereo di linea precipitato. Vedremo che i contatti con la televisione sono tutt'altro che casuali. Via col vento è televisivo, ma è incisivo. Per il resto, i movimenti della mdp sono canonici per quel tempo: campi lunghi, primi e primissimi piani (americani), assenza di profondità di campo (basti Welles a spazzare via ogni inquadratura di questo film), ma d'altronde siamo nel '39 e VCV è uno di quei film che ancora oggi mantengono quasi del tutto intatta la loro grandezza e potenza espressiva.

Miglior attrice protagonista - Strameritato. E sarebbe irrispettoso e inadeguato dire qualsiasi cosa su Vivien Leigh. Probabilmente l'attrice più grande della storia del cinema.

Miglior attrice non protagonista - Meritato. La McDaniel dà vita non solo a un personaggio, ma a un serbatoio culturale a cui il cinema ha attinto a piene mani fino al recente The Help. E' incredibile quanto disinvolta sia la sceneggiatura di questo film in relazione ai neri. Ho rimpianto di non averlo visto in originale per sentire lo scimmiottamento dell'Inglese Afroamericano Standard. Wallace ne parla in "Autorità e uso della lingua" (saggio contenuto in "Considera l'aragosta"). VCV si rivela a più livelli un film fondamentale.

Miglior sceneggiatura non originale - Premetto che non so nulla del romanzo. Io credo che la sceneggiatura di questo film sia un pezzo da studiare e ristudiare per la sua paradigmaticità di genere. Si passa continuamente dal serio al faceto, tenendo dietro a molteplici fili della trama, e mantenendo un assetto rigoroso a livello macrotestuale e microtestuale, secondo una sequenza in cui si intrecciano dramma sentimentale, vicenda storica, romanzo di formazione, commedia, tragedia, in un amalgama di matrice letteraria che tocca tutta la letteratura angloamericana da Dickens a Steinbeck. Guardando VCV si ha la sensazione di assistere a qualcosa di perennemente uguale, ma di non sapere mai comunque cosa ci aspetta dietro l'angolo. E' televisivo anche in questo. Mantenere tutto uguale, ma aggiungere costantemente realtà ai personaggi sfruttando la maggior capacità - propria della letteratura - di dar vita a penetrazioni psicologiche assai particolareggiate e strutturate, in una parola reali, grazie alla devastante durata del film. L'effetto è quello di una serie tv addensata in un unico film, una storia da 400 pagine, un'epopea steinbeckiana o chestertoniana, uno sguardo d'insieme, retorico e imponente, al continente spirituale d'America e alla sua storia. Niente di nuovo, ma proprio grazie a Via col vento.

Miglior fotografia - Può sembrare strana l'assegnazione di questo premio, ma ricordiamoci che Welles avrebbe girato Quarto Potere solo due anni dopo. La fotografia è monolitica e posticcia, come molto di questo film. Il sole è una costante, come a voler ricordare che questo film rispecchia il carattere, vivace e febbricitante della protagonista. Alla fine si ha l'impressione che, nonostante le migliaia di perdite e le immani sofferenze dei protagonisti, tutto sia allegro e che nulla possa andare davvero male. Questo è retorico, ma non banale.

Miglior scenografia - l'aspetto più ributtante per noi posteri. Tutto è palesemente finto. L'impressione di fondo è che lo spazio macro e microstorico siano "loci" finti, e che l'intera vicenda sia del tutto irreale, o troppo reale. A partire dalla prima, disgustosa, scena in cui si ha simultaneamente e con un certo grado di faciloneria il riassunto della storia: Ashley non sposerà mai Rossella (e le storie migliori sono le storie più semplici dopo tutto). E' finto, ma il bello è proprio che i personaggi non lo sono.

Miglior montaggio - i premi tecnici sono completi. Nulla di nuovo anche qui. Decoupage classico anti-wellsiano. Ma alla fine non è la tecnica di questo capolavoro che interessa, ma il suo impatto, la sua importanza storica, ciò che ancora può dirci per far riflettere noi spettatori. VCV è un film che definirei pionieristico. Sarà la televisione a sfruttare molti dei suoi modelli. Certo, a livello di struttura profonda, Titanic ne è una variata scopiazzatura - si pensi solo al finale senza idillio (forse adattata alle nostre esigenze di fruizione) - ma è la tv che rielabora vittoriosamente il modello Fleming. Una storia enorme, un'epopea multi-narrativa, in sostanza una letteratura filmica, che non è più realizzata in un unicum, ma in serie di puntate. VCV ricorda tantissimo la nostra cara vecchia televisione. Ma allora probabilmente ci sbagliamo a dire che VCV sia il punto nodale del cinema americano anni '30. Probabilmente voglio dire che VCV è -marginale- rispetto al cinema seriore. Nessuno, se non la tv che è un medium che col cinema condivide solo la tecnica, ha sfruttato l'estetica e la struttura narrativa di Via col vento. VCV non è un film importante nel cinema, anche se è importante come film a sé. Quindi in definitiva, se guardiamo a questa cerimonia come a una premiazione storicistica, allora gli Oscar sono tutti largamente immeritati. Ma se guardiamo a Via col vento in sè, che è la cosa più importante, troviamo un film che personalmente considero splendido e commuovente. Una storia a cui è impossibile non affezionarsi. Forse è merito di un romanzo scritto con intelligenza. Ma è anche merito di un immenso cast di attori averci regalato la visione di Tara e di tutti coloro che l'hanno abitata.

  Pagina di 1  

vota e commenta il film       invita un amico

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

100 litri di birra207328 anni dopoa deadly american marriage: il caso jason corbettalbatrossandy warhol - the american dreamaragoste a manhattanarrivederci tristezzaballerina (2025)black bag - doppio giocoblack teabreathe - fino all'ultimo respirocapi di stato in fugacasa in fiammecolpi d'amorecome fratellicome gocce d'acquacosi' com’e'dedalusdeep cover - attori sotto coperturadept. qdivertimento (2022)dragon trainer (2025)echo valleyel jockeyelioeternal - odissea negli abissieternity packagef1: il filmfear street: prom queenfinal destination: bloodlinesfino alle montagneflight risk - trappola ad alta quotafrancesca e giovannifuorigino & friends eroi per la citta'
 NEW
gli esseri realihappy holidaysheart eyes - appuntamento con la morteho visto un reholly (2023)hurry up tomorrow
 NEW
i fantastici quattro: gli inizii play mother - il gioco del maleil bacio della cavallettail maestro e margherita (2025)il mio compleannoil mohicanoil quadro rubatoil tatuatore di auschwitzin marcia coi lupiincantoinvisibilijurassic world - la rinascitakarate kid: legendsla domenica muoiono piu' personela guerra di cesarela mia amica zoela solitudine dei non amatila trama fenicial'amico fedelel'amore che hol'amore che non muore
 NEW
l'arcalargo winch - il prezzo del denarol'esorcismo di emma schmidt - the rituallilo & stitch (2025)l'isola degli idealistil'origine del mondol'ultima regina - firebrandm3gan 2.0malamore (2025)mani nudemaracuda - diventare grandi e' una giunglamauro corona - la mia vita finche' capitamilarepa (2025)mission: impossible - the final reckoningmobland - stagione 1n-egonight callnonnasnottefondaold guyoleg
 NEW
paradiso in venditapaternal leavepaul - un pinguino da salvareper amore di una donnapesci piccoli - stagione 2poveri noi
 NEW
presencequesta sono ioreflection in a dead diamondreinasritrovarsi a tokyosallyscomode verita'sex (2025)shaydaso cosa hai fatto (2025)spirit word - la festa delle lanternesquid game - stagione 3storia di una nottesuperman (2025)the dark nightmarethe end (2025)the legend of ochithe old guard 2the sowerthe toxic avengerthe woman in the yardthunderbolts*trainwreck: la tragedia dell’astroworld festivaltre amichetrust (2025)tutto in un'estatetutto l'amore che serveuna fottuta bugia
 NEW
una sconosciuta a tunisiunicorni
 NEW
vera sogna il marevolvereis - una storia d'amore quasi classicawerewolveswhen it rains in layou'll never find me - nessuna via d'uscita
 NEW
yunanziam

1062903 commenti su 52261 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

CASTELROTTODYING FOR SEXLA FIGLIA DEL BOSCONUMERO 24

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA
Locandina del film SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA Regia: Tim Fehlbaum
Interpreti: John Magaro, Leonie Benesch, Peter Sarsgaard, Ben Chaplin, Zinedine Soualem, Georgina Rich, Corey Johnson, Marcus Rutherford, Daniel Adeosun, Benjamin Walker, Ferdinand Dörfler, Solomon Mousley, Caroline Ebner, Daniel Betts, Leif Eduard Eisenberg, Sebastian Jehkul, Rony Herman, Jeff Book, Robert Porter Templeton, Stephen Fraser, Leon Dragoi, Doris Meier, Mark Ruppel, Christine Ulrich, Günther Wernhard, Antje Westermann, Harry Waterstone, Andreas Honold, Stefan Mittermaier
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

THE ORDER (2024)
Locandina del film THE ORDER (2024) Regia: Justin Kurzel
Interpreti: Jude Law, Nicholas Hoult, Tye Sheridan, Jurnee Smollett, Alison Oliver, Morgan Holmstrom, Odessa Young, Marc Maron, Philip Granger, Sebastian Pigott, Matias Lucas, Bradley Stryker, Phillip Forest Lewitski, Victor Slezak, Daniel Doheny, Bryan J. McHale, Ryan Chandoul Wesley, Geena Meszaros, George Tchortov, Daniel Yip, Sean Tyler Foley, John Warkentin, Vanessa Holmes, Rae Farrer, Carter Morrison, Huxley Fisher, mandy fisher
Genere: thriller

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net