vogliamo vivere regia di Ernst Lubitsch USA 1942
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vogliamo vivere (1942)

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locandina del film VOGLIAMO VIVERE

Titolo Originale: TO BE OR NOT TO BE

RegiaErnst Lubitsch

InterpretiJack Benny, Carole Lombard, Robert Stack, Lionel Atwill

Durata: h 1.39
NazionalitàUSA 1942
Generecommedia
Al cinema nel Settembre 1942

•  Altri film di Ernst Lubitsch

Trama del film Vogliamo vivere

Dopo l'invasione nazista, una compagnia di teatro polacca versa in cattive acque benché ricca di talenti e con un repertorio di primordine. Quando la situazione diventa insostenibile arriva il colpo di genio dell'impresario: mettere in scena un ingegnoso imbroglio, approfittando della somiglianza con Hitler di uno di loro.

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Voto Visitatori:   8,90 / 10 (30 voti)8,90Grafico
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Voti e commenti su Vogliamo vivere, 30 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

stratoZ  @  06/05/2024 12:48:53
   9 / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Il capolavoro di Lubitsch, nonché una delle commedie più belle di tutti i tempi, "To be or not to be" oltre ad essere un film dalla comicità acutissima è uno dei primi film a trattare il dramma della guerra sotto una lente diversa, mischiando più stili e generi, vero che c'erano stati già altri esempi, anche molto celebri, di commedie a sfondo bellico, scomodando i più grandi, si può pensare "The Great Dictator" di soli due anni prima, ma anche a "The General" di Keaton e "Duck Soup", qui però Lubitsch non rinuncia a nulla del suo stile, anzi lo amplia era già famoso per le screwball comedy, alcune diventate dei classiconi, qui oltre alla splendida sottotrama del triangolo tra Maria Tura, il marito Joseph e Sobinsky, l'autore aggiunge anche un significato metartistico, con questa compagnia di attori che darà una grossa mano alla resistenza polacca durante l'invasione nazista salvando molte vite, l'abilità del regista, qui in stato di grazia, è riuscire a mischiare questi elementi spionistici, col dramma bellico, con la screwball comedy e col contesto della compagnia teatrale che andrà a creare diversi momenti da commedia degli equivoci, il tutto è ottimizzato da una sceneggiatura meravigliosa, capace di ponderare perfettamente dramma e comicità, sentimenti di rivalsa, onore ed empatia con la gelosia e l'amore del triangolo amoroso, creando un film dalle sensazioni contrastanti, una commedia modernissima e coraggiosa che col suo finissimo acume lascia lo spettatore divertito, speranzoso ma anche consapevole degli orrori che il popolo polacco ha vissuto - in realtà, neanche troppo, dato che all'epoca dell'uscita del film ancora non si aveva un'idea chiara di cosa stesse accadendo nei campi di concentramento, la realtà purtroppo è risultata ben peggiore da quanto ipotizzato dagli artisti, stesso discorso varrebbe per Chaplin -

E Lubitsch ha semplicemente un manipolo di attori in forma stratosferica, poco da dire, il film ha un ritmo e una brillantezza incredibile, ogni sequenza regala qualcosa, si passa dall'inizio con le simpatiche quisquilie tra gli attori, qualche invidia sottobanco per i ruoli che vengono assegnati, la splendida gag che diventerà ricorrente di Sobinsky che si alza al "To be, or not to be", con lo sguardo distruttivo di Joseph, fino ad arrivare allo scoppio della guerra, in cui tutte le scaramucce precedenti passano in secondo piano e tutto il plot che si viene a sviluppare con gli splendidi giochi di sostituzione della compagnia teatrale e Maria - la splendida Carole Lombard purtroppo al suo ultimo film - che manipola il professor Siletsky, creando situazioni da sbellicarsi, con quell'attitudine di Joseph che si sostituirà prima alla Gestapo e poi al professore, che nel frattempo riceve informazioni sul rapporto tra Sobinsky e la moglie, cercando di reprimere costantemente la gelosia per non farsi scoprire dai nazisti, ma praticamente ogni momento raggiunge livelli altissimi, in ogni sequenza si ride, vogliamo parlare di "So they call me Concentration Camp Ehrhardt?" altra gag ricorrente fantastica col colonnello che se la prenderà sempre con i collaboratori per essere stato fregato dalla compagnia di attori.

La scena quando mettono il cadavere di Silestky nella stessa stanza di Joseph che lo sostituisce e la gag della barba che si stacca, semplicemente fantastica, con i suoi continui ribaltamenti e i tempi comici perfetti, la regia è così in sintonia con gli attori che non noti neanche i movimenti di camera, sei lì assuefatto dalla magneticità della recitazione, straordinario, ma continuo a dire, le gag si sprecano.

Alla fine della sarabanda, dietro le risate, il film è un atto d'amore verso la vita e l'arte, con la compagnia teatrale che mistificando la realtà con la recitazione riesce a sopravvivere e salvare vite, oltre che una critica alla cieca ferocia nazista e all'obbedienza incondizionata delle forze naziste ridotti a macchiette e visti come dei tonti, è stato un film comunque abbastanza coraggioso per l'epoca, considerato che la guerra era ancora in corso e i nazisti erano parecchio in vantaggio.

"What do you want from the Führer?"
"What does he want from us? What does he want from Poland? Why possess us? Why? Why? Aren't we human? Have we not eyes? Have we not hands? Organs? Senses? Dimensions? Affections? Passions? Feed with the same food? Hurt with the same weapons? Subject to the same diseases? Healed by the same means? Cooled and warmed by the same winter and summer? If you prick us, do we not bleed? If you tickle us, do we not laugh? If you poison us, do we not die? If you wrong us, shall we not revenge?"

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  20/11/2019 16:10:03
   8½ / 10
In tempi di guerra solo Chaplin con "Il grane dittatore" era riuscito ad amalgamare perfettamente il dramma della guerra in corso e la grande ironia.
Questo "Essere o non essere" (Traduzione corretta) è all'altezza del capolavoro del regista inglese.
Una compagnia teatrale che confidando nelle proprie capacita' artistiche tenta di aiutare i rivoltosi Polacchi travestendosi da Tedeschi e perfino da Hitler stesso. Ne seguono momenti di pura comicita', alternati, giustamente, da alcuni momenti tragici.
Ottimo anche il remake del 1983 che punta piu' sul lato comico della vicenda...perche' ricordiamoci, questo film è stato girato quando la Polonia era stata gia' invasa...

david briar  @  30/12/2017 01:12:16
   9 / 10
Il film di Lubitsch è da riscoprire per le nuove generazioni: rispetto ai soliti film che si fanno vedere a scuola quando si parla di nazismo, questo film ha la caratteristica straordinaria di avere i toni della farsa per parlare della tragedia. Certo, l'intreccio è complesso e non tutto è credibile, ma fa parte del gioco e della sospensione dell'incredulità. E' un film uscito nel 1942 che svolge la funzione di placare gli animi, di trovare un ruolo salvifico all'arte. L'arte e la bellezza che salva il mondo; e se adesso non siamo più in grado di salvarlo, è perchè non riusciamo più ad essere abbastanza ironici in senso pungente in una forma d'arte popolare come il cinema. Sfido chiunque a fare un film di questo tipo ora, per deridere i cosiddetti regimi dittatoriali non riconosciuti, senza farsi soverchiare dalla seriosità che pare necessaria per trattare l'argomento. Difficile immaginare che qualcuno abbia il coraggio di fare un film del genere, e invece da questo film di Lubitsch avremo sempre da imparare..

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  02/08/2016 12:19:01
   8 / 10
Grandioso sberleffo di Lubitsch a Hitler in piena guerra. Commedia intelligente e ottimamente sceneggiata. Ancora oggi mantiene tutto il suo fascino ed appassiona con la sua pungente ironia.

topsecret  @  13/05/2016 21:20:16
   8 / 10
Ridere di gusto su una pellicola che parla di nazismo e guerra è un merito che in pochi possono vantare.
Lubitsch questo merito lo conquista grazie alla sua abilità nel presentare una satira piuttosto sottile e sulla capacità di ironizzare che è sempre stata alla base del suo cinema, avvalendosi di un cast perfettamente amalgamato e abile nell'interpretare il pensiero del regista. Se si volesse trovare un difetto in questo film potrei dire qualcosa riguardo al ritmo non sempre fluidissimo, ma è un dettaglio talmente irrilevante che non vale la pena accennare.
L'ultimo film della fascinosa e sfortunata Carole Lombard è una commedia ficcante, coinvolgente e degna di considerazione.

bm_91  @  13/01/2014 13:09:42
   9½ / 10
È indubbiamente uno dei migliori film di lubitsch, un'ora e mezza che vola letteralmente tanto il film è godibile. Commedia che si avvale non solo di attori trascinatori, ma anche di trovate e battute davvero geniali.

steven23  @  05/01/2014 14:45:19
   10 / 10
Capolavoro clamoroso firmato Lubitsch, il quale mi porta ad assegnare (e molto volentieri) a un suo film il massimo dei voti per la seconda volta... era già successo per "Shop around the corner". Stiamo parlando di due film ben diversi tra loro, uno indirizzato maggiormente sul lato romantico della commedia, mentre l'altro su quello satirico. La cosa incredibile è che, malgrado qui l'ambientazione sia la Polonia nel bel mezzo dell'invasione nazista, il film riesce comunque a mantenere intatto il suo lato leggero e spensierato e, allo stesso tempo, condannare il movimento con grande efficacia. E qui il merito va attribuito per gran parte allo stesso regista di origine ebraica. Già l'idea di realizzare un film sul tema era qualcosa di impensabile all'epoca, se poi ci mettiamo appunto le sue origini e il modo in cui l'ha realizzato beh... a questo punto mi inchino e applaudo. Non credo di aver mai visto nessun altro cineastra utilizzare il b/n con la sua maestria... è imbarazzante veramente. Per non parlare dell'intreccio, forse un pò lento di ritmo solo nel primo quarto d'ora... poi ha inizio il gioco di inganni e travestimenti e della lentezza della prima parte non resta che uno sbiadito ricordo. Da qui in avanti è perfetto! Dialoghi brillani, inquadrature sublimi e un gruppo di attori strepitosi. Da segnalare la splendida Lombard, qui al suo ultimo film prima dell'incidente aereo che le tolse la vita.


"Vuoi star vestita così in un campo di concentramento?"
"Tu credi che stonerei?"
"Tremendamente."
"Ah, be... io invece penso che farei un bel contrasto. Quelli mi frustano al buio, io grido, s'accende la luce e il pubblico mi vede a terra con questa magnifica toilette."

Goldust  @  09/12/2013 10:23:51
   8 / 10
Grande commedia satirica di Lubitsch, girata in un periodo in cui di voglia di ridere ce n'era ben poca. Rivista oggi sente inesorabilmente il peso degli anni eppure conserva inalterato il gusto dello sberleffo e del non sense, ma soprattutto non fa prigionieri, sparando a zero su tonti gerarchi, cieca fedeltà nazionalsocialista e su certe dinamiche teatrali che sconfinano nell'arte di arrangiarsi.

Fabbro75  @  03/06/2013 10:58:06
   9 / 10
Visto al cinema in originale sottotitolato, suppungo nella sua forma migliore dato che è stato restaurato da poco.
Ottimamente congegnato ed estremamente divertente nella sua perfida e sottile satira contro il nazismo. Un film delizioso, da non perdere.

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  24/01/2012 22:49:10
   8½ / 10
1942, siamo in pieno nazismo, non si può neppure suggerire un paragone con qualcosa di simile oggi. Perché "Vogliamo vivere" è un film inimmaginabile nell'ottica contemporanea. Per la satira magnifica che mette in scena il film meriterebbe 11, poi c'è l'intreccio in sé che mi è sempre parso eccessivamente ingarbugliato. La stessa audacia di spirito di Lubitsch è lodevole quanto (giustamente) trattenuta, il film è come se camminasse sulle uova, non rompendone neppure una però.
Grandiosa elegia del trasformismo, indimenticabile il discorso finale dell'attore a Hitler, al pari del monologo del dittatore di Chaplin. E con un cast insuperabile.
Ultimo film della splendida Carole Lombard, scomparsa tragicamente durante le riprese in un disastro aereo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR pier91  @  18/06/2011 14:53:16
   9 / 10
Vivere la storia è ben diverso che leggerla. Manca la visione d'insieme, il distacco emotivo e quindi la lucidità. Per questo film come "Il grande dittatore" e "Vogliamo vivere" non sono tanto opere coraggiose, quanto piuttosto opere sconsiderate. Ci sono concepimenti artistici meditati e ci sono quelli istintuali, improvvisi, veri atti di incoscienza. Sono i più viscerali, i più sinceri e anche i più pericolosi. Lubitsch sembra però consapevole del rischio, la sua mano è leggera ma puntuale, energica ma controllata. Dipinge con sottilissima ironia un momento storico doloroso per l'uomo e scomodo per l'umanità.

dave89  @  07/06/2011 15:37:16
   9½ / 10
Stupendo capolavoro.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  13/04/2011 07:54:32
   8½ / 10
Nonostante un inizio un po'lento, si tratta di una pellicola fantastica: il gioco degli scambi e dei travestimenti è uno dei più geniali che abbia mai visto. Grandioso anche considerato quando venne girato. Veramente un capolavoro.

pinhead88  @  11/02/2010 03:14:59
   6½ / 10
Da lodare il messaggio di satira politica nel pieno del secondo conflitto mondiale,ma è una commedia del tutto leggerissima con una trama poco solida e molto ingarbugliata e con elementi comici poco memorabili.

2 risposte al commento
Ultima risposta 11/02/2010 14.49.30
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Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  28/01/2010 11:17:53
   9 / 10
Satira perfetta sugli orrori e gli errori dell'uomo, quegli orrori che quando il film fu girato ancora dovevano cessare.

Girato divinamente, con tempi cinematografici perfetti per una commedia, il film fa riflettere, ridere, piangere. Diverte.

Immenso, insieme al dittatore di Chaplin resta forse il film più sincero e diretto che abbia mai parlato di quel periodo terribile.

ezequiel  @  06/01/2010 17:52:58
   9 / 10
geniali astuzie, in un genere che otrebbe peccare di facili sarcasmi.
il regista ha confezionato un prodotto di tutto rilievo.
volutamente comico, si fa perdonare anche per esserlo troppo.

dobel  @  31/08/2009 12:04:01
   10 / 10
Peccato non si possa dare, in certi casi, più di dieci.
Questo film è un capolavoro: lirico, commovente, esilarante, tragico, comico...
Certe trovate fanno parte della commedia degli equivoci di travestimento. Altri momenti hanno l'amarezza di chi ha dovuto abbandonare patria e parenti e ha lasciato i propri beni in balia di una forza folle e omicida.
Una materia così densa e ricca di significati scottanti (siamo nel 1942, la Polonia era stata invasa solo tre anni prima e ci si stava avviando verso i momenti in assoluto più tragici della guerra), viene trattata con una sensibilità, una leggerezza di tocco ineguagliabili. I messaggi e gli appelli all'umanità non vengono mai urlati, ma sempre lasciati cadere come per caso e lasciati sedimentare nella coscienza di ognuno. Il filtro dell'arte viene fatto sentire come rare volte è stato dato di assistere. L'utilizzo di Shakespeare e delle battute del 'Mercante di Venezia' è commovente; così come assolutamente commovente è lo scambio di battute dei due attori con le pale in mano nella neve che lamentano di aver potuto portare nella loro precedente carriera solo delle alabarde da comprimario. Poi, dopo aver guardato le pale che reggono ora fra le mani, sospirano sconsolati: 'chissà se un giorno potremo tornare a portare le alabarde!' .
L'ho rivisto per l'ennesima volta ieri sera, e ancora una volta non senza qualche lacrima.

12 risposte al commento
Ultima risposta 05/09/2009 10.11.48
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  17/08/2009 14:55:54
   9 / 10
Non vi ha colpito la delicatezza del suo messaggio? E il suo garbo, la sua pudicizia, l’amore per il teatro che si mischia alla tragedia? Il suo risolversi in una farsa, in un finale tanto burlesco? Eppure la storia non ci ha concesso un concedo così leggero, sul suo dorso s’opprime il peso di questa e milioni d’altre guerre.

Ma noi, che abbiamo acquisito l’onere di così gravi ricordi, dal cui cordoglio può un impulso sereno nascere spontaneo - per chi ha il coraggio di raccogliervi un sorriso - possiamo allietarci davanti a questo piacevole spettacolo.

E vi si ha quasi l’illusione che nel cuore possa adagiarsi una speranza, ben più dolce nel passato, se si ha l’audacia di reinventarlo… ma non per questo dimenticare.

Invia una mail all'autore del commento wega  @  25/05/2009 12:58:25
   10 / 10
"..e adesso sì che i nazisti mettono in scena la loro commedia! Atroce però! -"E la censura non li ferma.". Che differenza di maturazione artistica per Ernst Lubitsch in 21 anni, esattamente dall' anno de "Lo Scoiattolo", l' altro film antimilitarista - anti Primo Conflitto - del regista berlinese. Gli ingredienti sono gli stessi: l' amore, gli equivoci, la guerra. Che Lubitsch fosse cosmopolita lo si nota nei vari film dissemintati un po' qua, e un po' là del globo terrestre, ma è davvero incredibile che l' autore, in quanto berlinese di nascita, abbia avuto quella capacità di mantenere una certa lucidità nell' affrontare un argomento come il nazismo; quella capacità a cui Wilder è venuto meno, e quasi sempre analizzato senza eccessi solo da autori indirettamente segnati dalla Storia. Lo stesso Wilder ha preso da "Vogliamo Vivere" la caratteristica per rappresentare i nazisti: l' essere stupidi. E scarica barili. "Schultz!!". Tra commedia sofisticata e parabola sull' arte, è anche un film sul doppio, uno dei tanti film tra realtà e finzione. Qui però la linea che demarca la realtà e il teatro come ambiente fittizio ideale per la commedia umana, a volte è davvero impercettibile, specie quando i protagonisti dell' opera teatrale sono costretti a interpretare la loro parte della commedia (o dramma?) "Gestapo" nella realtà. Inquietantemente frizzante. Eccellente ricostruzione scenografica in studio per uno dei migliori lavori di Ernst Lubitsch.

forzalube  @  12/03/2009 13:46:41
   8½ / 10
Divertente commedia degli equivoci con critica al nazismo. Qualche situazione appare un po' troppo forzata,

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER, ma nel complesso merita senz'altro la visione

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  28/01/2009 17:09:46
   9 / 10
Incredibile commedia che non si sa come è riuscita a farsi vedere anche in quell'epoca di guerra! Bellissima, ironica con colpi di scena taglienti e mirati alle tremende tensioni spionistiche degli anni 40. Tutti bravissimi gli attori e indimenticabili scene cult! Nessuno rimane indifferente a questo film, divertimento assicurato.

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Glendhi  @  13/11/2007 13:07:45
   10 / 10
Grande Lubitsch! Già solo per il fatto che con questo film rischiò a suo tempo il **** è da ammirare...e poi va premiata soprattutto la sceneggiatura: i dialoghi sono a dir poco spettacolari, le gag comiche ancora di più, veramente, ne sono rimasta stupita. Provocatorio e irriverente, geniale come pochi: quasi nessuno infatti sa trattare con astuta e riflessiva comicità argomenti tanto delicati. Riporto qui sotto solo alcune delle battute che lasciano impietriti:

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quaker  @  28/10/2007 00:26:46
   10 / 10
E diamoglielo un bel dieci a Lubitsch!! Il film è semplicemente perfetto: è un manuale di arte cinematografica comica, in cui ogni scena è memorabile: il tocco alla Lubitsch si avverte dalla prima all'ultima scena: essere o non essere, i baffi finti o veri, il colonnello concentrone (... di Hitler faremo una polpetta), il mercante di Venezia, il grande grande attore, la grande attrice, e tutti i teatranti (tutto il film è anzi incentrato sul teatro), la resistenza un po' carbonara, come era vista dall'America, non ancora in guerra... bravo, bravo, bravo questo regista scomparso purtroppo troppo presto ha letteralmente inventato portandolo subito alla eccellenza un genere di cinema leggero e sofisticato che avrà tanti, ma spesso deboli seguaci, perché non tutti capaci, come L. con quest'opera, di veicolare valori forti: il film è profondamente antinazista e, per le masse americane, trasmette un messaggio molto più forte di cento articoli di un giornale liberal.

Tony Ciccione90  @  28/09/2007 19:07:00
   9½ / 10
Il film,come ha detto lo stesso Lubitsch,è una satira delle brutalità del nazismo. Questo film mi ha colpito specie per l'intreccio con la tragedia shakesperiana di Amleto e soprattutto per l'originalità. Finalmente un film che analizza e critica una delle piaghe più terribili della storia dell'umanità senza cadere nella retorica. E' il primo film che denuncia le violenze del nazismo senza nominare una sola volta il popolo ebraico. Originale e geniale. Da vedere.

Invia una mail all'autore del commento Gualty  @  17/09/2007 17:18:53
   9 / 10
Molto bello, pur senza la presenza di chaplin è all'altezza del " dittatore", per un'ottima e amalgamata riuscita generale. Trovate geniali e divertenti, ottimi dialoghi, e il pathos di una nazione oppressa che si difende come può.
E la tristezza della consapevolezza delle crudeltà del nazismo che allora non c'era, almeno in america. Chè il colonnello concentrone non fà ridere spensieratamente, piuttosto il riso amaro di condividerne la specie.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  01/07/2007 14:05:50
   8½ / 10
Come risposta indiretta di Lubitsch (sì quel vecchio falco di origini austriache dalla faccia come quella di un'inquietante cornacchia...) al Chaplin de "Il dittatore" "Vogliamo vivere" resta uno splendido film satirico, e un'adorabile commedia sofisticata. Uno dei punti più alti del cinema americano di quegli anni. Ultima prova della Lombard, scomparsa tragicamente a soli 34 anni (vita breve e assai movimentata, dicono i gossip) e moglie di Clark "Rett Butler" Gable.
Una curiosità: credo di ricordare bene che nel film faccia capolino la televisione, fatto insolito per l'Europa che dovrà aspettare altri dieci anni prima di "averne una"

3 risposte al commento
Ultima risposta 02/07/2007 02.29.00
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Dick  @  08/04/2007 17:42:08
   8½ / 10
Film bello che mescola abilmente momenti di tensione e comicità e che riesce a scherzare su un momento storico importante e difficile senza scadere.
Ho notato che anche quì come in "Scrivimi fermo posta" si utilizza l' "Anna Karenina". Era per caso uno dei libri preferiti di Lubitsch o che altro?

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The Monia 84  @  08/04/2007 11:34:37
   9½ / 10
Film straordinario sotto ogni punto di vista, che finalmente punta i riflettori su uno dei periodi più neri della storia dell'umanità (ma non l'unico) fornendoci un'altra maniera di ricordarlo e non dimenticarlo, e che getta nuova luce sul teatro e sulla commedia, donando uno spesso ad entrambi che, ultimamente, certi film si sognano soltanto: grandiosa l'interpretazioni degli attori che rende più credibile il tutto, fino ad ora, senza scadere in nessuna sbavatura o forzatura. Splendido combattere un male sicuramente non sopito con baffe finte e con l'illusione scenica.
Un film eccezionale, un Libitsch commovente e d'antologia.

Ch.Chaplin  @  19/01/2007 20:10:14
   8½ / 10
bello appala..ottima commedia anke piuttosto spassosa in alcune parti, in altre si sente x bene la comicità ormai passata, ma sempre apprezzabile. ricalcato forse un po troppo sul grande dittatore chapliniano, rimane cmq un buonissimo e divertente film, da nn perdere. interessante cm sia stato xò stavolta un regista tedesco (ovviamente in terra d'esilio) ad offrirci un terribile (ma neanke troppo) affresco dei metodi nazisti. nota di pregio x carole lombard, questo fu il suo ultimo film.un tragico incidente aereo le spezzò la vita infati il 16 gennaio 1942.
ps: nn so xkè abbiano stravolto il titolo in qst modo! l'originale è "to be or not to be" ke czz di bisogno c'era di chiamarlo "vogliamo vivere!"???

Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  04/11/2005 11:43:08
   8 / 10
Ehi!! Ma nessuno ha ancora votato questo grande film?
Spassosa commedia di Lubitsch sul nazismo, con alcune trovate veramente geniali. Un elogio dell’illusione scenica che merita di essere visto.
Se si considera poi che è stato fatto nel 1942, nel pieno della seconda guerra mondiale.....

2 risposte al commento
Ultima risposta 02/01/2007 18.16.54
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HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

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LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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