weekend, un uomo e una donna dal sabato alla domenica (1967)

Irriverente, di quell'ironia che non perde smalto, nonostante alcune tematiche riflettano troppo il momento storico in cui il film è stato girato.
Molto meglio la prima parte, la seconda scade un pò specie nella parte dei 'guerriglieri-hippie' ed è meno coinvolgente, ma a parte il 'gustoso' finale mi rimane impressa la scena dell'omicidio della suocera, geniale per come è stata girata, col particolare del coniglio ricoperto di sangue sempre più copioso.
Incredibile la cura manialcale per qualunque dettaglio.
Ma soprattutto c'è 'l'ingorgo più lungo della storia del cinema', un piano sequenza di oltre sette minuti da manuale, in cui ci sono le situazioni più assurde: dagli animali dello zoo a gente che palleggia da un'auto all'altra; persone senza gambe in fila sul ciglio della strada dopo un mostruoso incidente ma tutta l'attenzione è calamitata da ben altro: rumore persistente di clacson e immagini di tafferugli verbali (ma anche fisici, a volte) tra gli automobilisti.
Varrebbe la visione anche solo per quella scena.