zeder regia di Pupi Avati Italia 1983
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zeder (1983)

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locandina del film ZEDER

Titolo Originale: ZEDER

RegiaPupi Avati

InterpretiPaola Tanziani, Bob Tonelli, Anne Canovas, Gabriele Lavia

Durata: h 1.40
NazionalitàItalia 1983
Generehorror
Al cinema nel Novembre 1983

•  Altri film di Pupi Avati

Trama del film Zeder

Dai misteriosi "terreni k", i morti possono tornare in vita e tentare di trascinare con sé i vivi chiamandoli a condividere un'esistenza terribile e orripilante. La scienza, e, soprattutto, un giovane scrittore bolognese (Lavia), indagano sul preoccupante fenomeno. Ma a volte la curiosità può risultare fatale.

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Voto Visitatori:   6,76 / 10 (70 voti)6,76Grafico
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Voti e commenti su Zeder, 70 opinioni inserite

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Alpagueur  @  09/11/2020 19:04:56
   4½ / 10
La notte dei morti pseudo-intellettuali. A differenza della maggior parte degli altri registi horror contemporanei italiani, Pupi Avati ha sempre cercato di fare in modo che i suoi film si basassero su qualcosa di più del semplice gore grafico e del sesso gratuito. Le sceneggiature che trasforma in film dell'orrore sono di solito d'atmosfera, complesse e abbastanza ambiziose da fondere stili horror versatili che sono estremamente difficili da fondere! Con "La casa dalle finestre che ridono", ad esempio, questo ha prodotto uno dei gialli più straordinari di sempre, poiché ha portato avanti una trama fuori dal comune e una suspense mozzafiato. "Zeder" purtroppo non è buono come "La casa dalle finestre...", ma si può ancora notare chiaramente come Avati volesse avvicinarsi al popolare sottogenere degli zombi in un modo completamente diverso e innovativo. Già questo è uno sforzo lodevole! Basta confrontare questo film con "Virus: l'inferno dei morti viventi" di Bruno Mattei o "Incubo sulla città contaminata" di Umberto Lenzi per vedere subito le differenze in merito. La trama ci presenta Stefano, un giovane romanziere che vuole svelare un oscuro mistero/cospirazione che è fuori dalla sua portata e che coinvolge anche la Chiesa cattolica e l'eminente mondo medico. A seguito di una scoperta fatta dal famoso (apparentemente) Dr. Zeder, tutti in questo film sono alla disperata ricerca delle cosiddette "zone-K". Questi sono pezzi di terra dove i morti tornano in vita una volta sepolti lì. Non entrerò nei dettagli perché i colpi di scena sono innumerevoli e impossibili da riassumere e non sono nemmeno sicuro di aver capito tutto. In tutta onestà, "Zeder" è troppo loquace e l'intera mancanza di azione zombi è piuttosto difficile da perdonare, anche se ti piace l'orrore che è principalmente basato sullo story-driven (cioè un titolo che punta fortemente sulla narrativa). La storia presenta troppi personaggi non memorabili che scompaiono poco dopo senza alcun tipo di spiegazione. Cosa è successo realmente all'amico poliziotto di Stefano, per esempio? E perché il Vaticano è così interessato in quella cosa? Avati riesce a montare diversi momenti molto suggestivi, e anche la musica è piuttosto inquietante, ma l'intero film alla fine non va un po' da nessuna parte. Lo scenario pulito e il lavoro di ripresa sono molto apprezzati ma, alla fine, questa è solo una parte di ciò che rende grande un film horror. Qui sono necessari decisamente più ingredienti.

BlueBlaster  @  13/06/2014 01:15:20
   5 / 10
Una visione quasi obbligatoria e senza aspettative, perché è un film che non può mancare ad un patito di horror, visto che già il precedente "La casa dalle finestre che ridono" non mi fece impazzire.
La sceneggiatura, che anticipa "Cimitero Vivente" di qualche anno, non era male e alcune idee sono intriganti...l'inizio fa ben sperare perché il climax è bello lugubre e l'aria da buon mistery c'è tutta. Peccato che la pellicola perda smalto di minuto in minuto, insomma io la colpa la do a Pupi Avati che salvo alcune atmosfere non riesce a dare il giusto valore a questo plot giallo-horror!
Bravo Lavia come protagonista, bene location nostrane (come nel caso del precedente lavoro thriller del regista) e fotografia...
Ma il film non è riuscito a trasmettermi paura o tensione nemmeno per un secondo, la cosa buona è che non mi ha annoiato e che per quasi tutta la durata non si cade nel trash involontario come spesso succede nelle opere horror italiane.
Qualche buona scena c'è, e Avati non dirige male ma non mi ha convinto...a sto punto suppongo di avere dei "problemi" con gli spaghetti-horror.
Mi tocca dire che "La casa dalle finestre che ridono" mi è piaciuto qualcosa di più per via del finale e di quel clima quasi surreale che si respira.

vieste84  @  23/02/2013 20:59:46
   4 / 10
Giallo italiano di fore ispirazione argentiniana, peccato che la trama è trita e ritrita e non cattura mai abbastanza. Film evitabile poco originale e fatto pure abbastanza male

Butterfly Knive  @  05/10/2011 02:37:19
   3 / 10
sopravvalutatissimo horror di Avati, che mi aveva tanto folgorato nel precedente "La casa dalle finestre che ridono", ma che qui non ci azzecca nulla...a partire dalla trama stessa...non si capisce nulla praticamente e poi i personaggi spariscono da un momento all'altro, chi è zeder? chi è il prete?..nulla..mettiamoci pure un Gabriele Lavia in pessime condizioni recitative e il gioco è fatto..non riesco purtroppo a capire la votazione così alta per questa pellicola mediocre che di buono ha solamente le sempre ottime musiche di Riz Ortolani e qualche atmosfera inquietante decente, che si perde però puntualmente quando tutto sembra che finalmente il film stia per decollare..peccato perchè i primi minuti sembravano promettere bene e invece......delusione!

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pinhead88  @  17/09/2010 11:52:03
   5 / 10
Film poco riuscito del maestro Avati.

Invia una mail all'autore del commento bustegoal  @  25/09/2009 09:04:51
   4½ / 10
Qualche buono spunto, ma a tratti è imbarazzante.
Certo Avati poi crescerà... eccome.

Ciaby  @  15/03/2009 19:38:44
   5½ / 10
Noiosetto e poco sentito. Il capolavoro horror di Avati resta LA CASA DALLE FINESTRE CHE RIDONO. Qui non c'è nulla del folle delirio del predecessore e il film si getta su atmosfere oscure che lo gettano nel baratro.

Gruppo REDAZIONE Cagliostro  @  04/09/2007 05:10:22
   4 / 10
Film noioso e sopravvalutato.
La sceneggiatura fa acqua da tutte le parti ed è troppo in odere di plagio (come gia scrissi in risposta al commento di NNIICCKK) del libro Pet Sematary di Stephen King ( si pensi anche al racconto sull'arrivo dei nudisti che seppelliscono il cane nel terreno della colonia, oltre al finale). Le forzature narrative presenti trovano giustificazione se e solo se si conosce il libro di King.
La storia è narrata con stanchezza e senza pathos. Nessuna tensione, nessuna inquietudine... solo clamorose voragini narrative che cadono a picco nella noia.
Le musiche (più che musiche si limitano a sgradevoli effetti sonori) sono essenziali ed essenzialmente fastidiose.
La mano del regista si nota, così come si nota che cerca disperatamente e vanamente di dare una sorta di compattezza ad una trama non solo sconclusionata, ma ai limiti del ridicolo.
C'è da pensare che Costanzo ed i fratelli Avati abbiano tirato via nello scrivere la sceneggiatura per battere sul tempo la pubblicazione italiana del libro di King. C'è anche chi sostiene che il plagio si avvenuto all'incontrario... anche se fosse ( e sinceramente ne dubito, tenuto conto sia della data di pubblicazione del libro sia del tempo che occorre ad un libro di tale mole per essere pronto), resta il fatto che Stephen King almeno ha scritto un gran bel libro!
Un film che comunque avrebbe potuto, non so esattamente come, essere anche peggiore.

Gruppo REDAZIONE Invia una mail all'autore del commento cash  @  13/07/2007 12:42:36
   4½ / 10
vabbè, ma a questo punto fulci al confronto è un genio senza rivali. probabilmente avati ha diretto questo filmetto con la tracotanza di chi sa di aver partorito un precedente capolavoro horror, ritenendo forse che ormai niente più lo fermasse, ma ha toppato alla grande. Proponendo una storia ai limiti del ridicolo, regia di una noia mortale e scemenze di sceneggiatura assortite a gogò.
manco un secondo di tensione, bella roba.
Ah, Lavia è insopportabile.

2 risposte al commento
Ultima risposta 13/07/2007 13.26.31
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gei§t  @  04/06/2007 01:18:49
   5 / 10
suspense e colpi di scena inutili per una storia nella quale il mistero è ben chiaro sin dall'inizio.
ricorda moltissimo il romanzo di king pet sematary, da cui è stato tratto il successivo e a tratti identico film pet sematary.
il film si lascia guardare, alcune scene fanno effetto, però in sostanza manca lo sviluppo dle mistero.
poco coinvolgente, noiosetto.
i protagonisti sembrano dei maniaci sessuali per di più pedofili

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  23/08/2006 13:30:00
   2 / 10
Pupi Avati x piacere… sa ela sta roba chi… Innanzitutto, durante la visione, mi stava venendo un enorme nervosismo xkè non stavo x capirci un bel niente. Effettivamente continuavo a distrarmi. Vabbè, tralasciamo il fatto ke di top scene ke fanno veramente saltare dalla poltrona non ci sono, ma caspita, io non vedevo il sugo del discorso! La trama non veniva x niente elaborata, gli attori manco uno mi stimolava e poi la colonna di Riz Ortolani… sì, vabbè, era carina, però nel film risulta proprio ridicola! X non parlare del finale…alquanto scemo. E x fortuna ke ci ero arrivato alla fine, mi stava venendo una crisi!! Ero tentato a tirare avanti la pellicola. Pensate un po’ se l’avrei visto sulla rai alle 2 di notte…dopo due minuti sognavo già nel bel divano morbido…Cmq, dopo non avevo capito una mazza? Incavolato nero mi è venuto un attacco di matto, o crisi epilettica che sia, ho riavvolto il nastro e l’ho riguardato, sebbene me la stavo prendendo con me stesso. Ok, l’ho capito meglio ma il voto non cambia! Cmq perdono il regista, xkè La Casa Dalle Finestre Che Ridono è no un capolavoro, ma oltre, dopo questo sugo marcito… :-S

4 risposte al commento
Ultima risposta 26/02/2010 17.46.11
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BobRobertson  @  15/08/2006 16:09:21
   5 / 10
pekkato... credevo fosse un gran film... invece l'ho trovato banalotto.
non ha saputo konvincermi.
l'idea iniziale della makkina da scrivere era davvero bella, ma è il resto ke non mi ha affascinato.
gli do 5 xkè si tratta pur sempre di avati... altrimenti avrei dato un 4.

1 risposta al commento
Ultima risposta 18/09/2006 13.23.34
Visualizza / Rispondi al commento
sweetyy  @  21/06/2006 12:19:52
   5½ / 10
Questo film lascia molti dubbi,mi sembra incompleto,comunque sia è abbastanza inquietante e il finale mi ha ricordato molto il film ''cimitero vivente''

FedericoBlasco  @  23/12/2005 11:42:19
   2 / 10
Non mi è piaciuto..ti dà solo un pò di angoscia visto che tratta il tema della morte..ma mi ha fatto schifo

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