Sono passati due anni dal finale della seconda stagione, quando un membro della banda viene arrestato, i suoi soci, capitanati sempre dal “Professore” decidono di attuare un nuovo piano criminale per liberarlo e per vendicarsi.
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Una terza stagione che ricalca lo stampo delle prime due, sia in quanto a pregi sia in quanto a difetti purtroppo. Parte bene, ma anche stavolta si perde proprio alla fine risultando forzata e poco credibile. Teatrini romantici e flashback, potevano anche essere tagliati. Nel complesso comunque l'intrattenimento resta altissimo e i personaggi sono irresistibili, difficile non amarli, in particolare il Professore.
Rispetto al primo colpo (stagioni 1-2) mezzo voto in meno per una serie che continua ad avere il suo grande fascino: presente qualche americanata in piu' , inoltre i personaggi sono meno caratterizzati dentro il luogo del colpo. Alcuni ruoli sembrano esserci infatti per forza (arturo per es.) Sempre intrigante il personaggio del Professore mentre quello di Berlino paradossalmente è migliore che nella prima rapina, con una recitazione di qualita. Finale curato, tutto torna. Con il professore e' cosi.
Eccellente. 8 Voto e commento che vale per le stagioni 3-4-5
Piuttosto piatto e noioso per mezza stagione si riscatta alla grande con le ultime due puntate , molto tese , avvincenti e ben sceneggiate . non al livello delle precedenti quindi , ma sono curiosissimo di vedere come va a finire..
Francamente non è facile giudicare una stagione come questa, per il semplice motivo che è una mezza stagione. Netflix in questo caso produce e distribuisce, mentre nella prime due stagioni distribuiva e basta. Due stagioni che in realtà era una sola perchè la programmazione spagnola riuniva gli episodi e la stagione era soltanto una: con un inizio ed una fine. Ora alla fine di questa terzasi è delineata una nuova situazione che si muove sulla falsariga della precedente rapina, ma con un certo numero di varianti, non sempre ben messe. C'è la novità della banda dei Dalì come fenomeno mediatico mondiale e idolatrati dal popolo che attaccano la Banca di Spagna, ci sono gli stessi personaggi con qualche novità, però non proprio all'altezza della precedente. La perdita di Berlino è grave e muoverlo sulla scia dei flashback per ora mi sembra uno spreco oltre ad essere superfluo. C'è poca interazione fra rapinatori ed ostaggi, che era uno dei punti di forza della prima (o prime due) stagione/i, qualche personaggio (es. Arturo) francamente abbastanza inutile e per nulla sviluppato rispetto ai suoi trascorsi. L'intreccio più che all'interno si sviluppa prinxipalmente nelle dinamiche dentro/fuori con una new entry interessante nonchè bastarda come l'ispettrice Sierra (molto buono il suo personaggio). Per cui aldilà del carattere interlocutorio di questa stagione, c'è qualche elemento che non mi quadra se confrontato con quel gioello che si svolgeva nella Zecca di Stato. L'intrattenimento omunque è garantito e perlomeno questo mi dà il motivo per seguire la prossima, se non altro per vedere come va a finire. Aldilà di questo non mi piace l'impostazione data da Netflix. Magari fai più puntate, te le vedi tutte d'un fiato ma almeno arrivi ad un finale, bello o brutto che sia.
Il sequel dei precedenti due capitoli non delude le aspettative, trama che si mantiene originale e interessante. Il canovaccio è più o meno lo stesso con delle inevitabili differenze rispetto al precedente. Molto interessante anche questa terza stagione.