Che direzione avranno preso le vite di Carlo e di Giulia, indimenticabili protagonisti de "L'ultimo bacio"? Tornano gli ex trentenni protagonisti della storia di tutte le storie d'amore alle prese con gli intrecci di amore e amicizia che il destino ha loro riservato.
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Se l'ultimo bacio mi aveva un po' divertito, in questo caso alla fine della visione rimane solo il fastidio. passano gli anni ma i personaggi non si schiodano di un millimetro. Uno spreco di tanti buoni attori, una sceneggiatura penosa ed i tanti difetti del cinema di Muccino.
Ascoltate la bellissima canzone di Jovanotti, "Baciami ancora", scritta appositamente per il film. Il film, invece, lasciatelo perdere. (Non so spiegarmi come abbiano potuto attori come Favino, Accorsi, la Puccini, ecc., piegarsi a questa bieca e insulsa operazione commerciale...)
Senza idee e senza discussioni, BACIAMI ANCORA riapre le porte del suo predecessore cronologico e narrativo senza apparente motivo, se non per cavalcare quell'ambito commerciale in cui Gabriele Muccino ha lavorato per diverso tempo, sfruttando le più inaccettabili convenzionalità che si porta dietro ed incrementandole per disegnare un intreccio di storielle d'amore banali, improbabili e contorte, deboli pilastri di questa prova di immaturità superata con successo che sviscera l'aspetto più interiore del regista/sceneggiatore, cioè quello di un superfluo mestierante che fa quello che sente spacciandosi per autore.
Uno strazio. Visto solo per farmi due risate dopo L'ultimo bacio, ma qui non ci sono nemmeno riuscita. In confronto a questo, infatti, il primo è quasi un capolavoro. Sempre brutto era, ma almeno aveva un suo perché, una sua qualche originalità o parvenza di sincerità, a sprazzi. Questa specie di fanfiction allungata all'inverosimile, è falsa, ipocrita, inutile, sceneggiata a caso e girata peggio (penso anche solo alle scene finali, che sono veramente tremende).
Mi è venuta l'ulcera allo stomaco guardando questo pseudo-film con tanto di miele condito da marzapane, nutella, philadelphia e chi più ne ha più ne metta. A questo punto è meglio vedersi una qualunque puntata di Beautiful o Centovetrine. Noi italiani ci dobbiamo sempre distinguere dalla massa con questi filmacci. Ed era proprio necessario farlo durare due ore?
dopo un'ora e dieci di isterismi, recitazione mediocre e comicità involontaria, il finale può rimanere anche un'incognita che non scoprirò mai. Come un tale incompetente riesca ancora ad avere credibilità in questo paese è un mistero insolubile.
non malissimo ma ho dovuto prendere degli ansiolitici alla fine del film! cioè sin dall'inizio è un continuo susseguirsi di problemi, tragedie, liti e discussioni tra i vari protagonisti che a lungo andare appesantiscono il film secondo me.
Muccino non ci delude mai...torna con una delle sue tante schifezze con il sequel de L'ULTIMO BACIO dove per l'ennesima volta il cast fa veramente pena. L'unica cosa che rimane oltre il gusto dell'amaro forse é la canzone di un Jovanotti ormai svampito.
Il primo, visto comunque dieci anni più giovane, mi era piaciuto e lo trovai anche più realistico. Questo è abbastanza improponibile, depresso e con un cast (di cui ho apprezzato le prove di Favino e Santamaria) che passa più della metà del film ad urlare.
Sono riuscito finalmente a vedere il famoso seguito del celeberrimo "L'ultimo bacio" di Gabriele Muccino, che avrebbe dovuto bissare il successo del fortunato (capo?)lavoro con Giovanna Mezzogiorno e Stefano Accorsi. Con l'eccezione della prima, il cast è rimasto invariato. Purtroppo però i conti con questa "storia di tutte le storie d'amore" non mi tornano tanto... Probabilmente un termine più adatto per definire questo "bis" è "La Casa delle Libertà", perché ognuno, come diceva il buon Guzzanti, fa un po' come ***** gli pare. Coppie che nel primo film apparivano solide si sciolgono come neve al sole, salvo ricomporsi per cause esterne; altre che si lasciano senza nemmeno sapere il perché; basta un nonnulla e tutti impazziscono, i comportamenti vanno subito fuori controllo e si finisce ad urla, o sbattuti fuori di casa, o si scappa per evitare di incontrare la "Dea Ragione". Insomma, tutti in balia degli eventi, tutti nello stile del condominio di Guzzanti... Il film sarebbe stato anche carino se Muccino avesse evitato di infarcire situazioni comiche con "modi" tipici dei film drammatici. Io ho sorriso in più di un'occasione nonostante la situazione narrata fosse "da matti scatenati". Mi dispiace soprattutto che a questo seguito manchi completamente la tenerezza ed il profondo "desiderio d'amore" che era il punto di forza del primo film. Così, resta solo una catena di bei personaggi ridotti a macchiette... In un'intervista Muccino ha dichiarato che questo film vuole essere la "mappa dei sentimenti moderni"... spero veramente che si sia sopravvalutato, perché, se avesse ragione... siamo messi proprio bene!
Fumettone rosa che parte discretamente per un'oretta, poi gli eventi prendono pieghe assurde e indifendibili. Attori sotto tono, forse a parte Favino. La tizia (non oso chiamarla attrice) che interpreta Anna è impresentabile. La Puccini fa rimpiangere di brutto la Mezzogiorno. Il finale buonista a tutti i costi è irricevibile.
Questa pellicola difetta moltissimo sotto il profilo della scrittura cinematografica, fra una progressione narrativa poco strutturata, scene che mantengono intatta la propria valenza, tempi poco equilibrati e attori che in alcuni istanti titaneggiano per poi scomparire nel nulla per momenti eccessivamente lunghi, dialoghi miseri e ripetitivi. La regia è buona, ma che Gabriele Muccino conosca la tecnica è, a mio giudizio, ampiamente dimostrato e fuori discussione. i personaggi, malgrado il fatto che siano gli stessi de L'Ultimo Bacio, sono di una piattezza sconcertante, privi di qualsivoglia approfondimento caratteriale e psicologico che si sappia svincolare dai luoghi comuni che ormai troneggiano nella televisione italiana. Si respira, inoltre, un'ingiustificata presunzione di magniloquenza, quasi come se le situazioni narrate fossero un netto, sincero e veritiero specchio della società. Dopo Come Te Nessuno Mai, L'Ultimo Bacio, Ricordati di me, si potrebbe suggerire a Gabriele Muccino di fare un film differente. Meglio restare con il ricordo de L'Ultimo Bacio, poiché le tinte fosche di questo seguito potrebbero sconfinare nel ridicolo. Fra tutti, malgrado il ruolo risicato, un bel Bravo a Marco Cocci, che personalmente mi piace molto e che trovo sempre misurato ed abile nel caratterizzare i propri personaggi.
i temi trattati sono decisamente buoni ma sfruttati male! gli attori non se ne salva nemmeno uno, sembrfa che recitano con l'asma! ho finito di vederlo solamente perchè avevo visto il primo film e volevo sapere come andasse a finire! peccato peccato mi ha deluso molto come aspettative
Tripudio di bruttezza nel vero senso della parola. Oltre a durare veramente troppo in modo ingiustificato è proprio brutto.
é un vero monumento al brutto cinema, scene brutte, estetizzanti, pessime scelte, brutti dialoghi e che poco si adattano agli intenti espressivi comunicati con gli altri mezzi del film, scene recitate male. Persino la pioggia recita male: finta e retorica.
Ecco! Ci sono ricascato di nuovo. Avevo giurato a me stesso che per nessuna ragione al mondo avrei visto un altro film di questo inspiegabilmente famoso regista, ma l'ho fatto di nuovo… Inutile entrar nei dettagli, visto che non c'è proprio nulla da analizzare. Nel mondo di Muccino, i rapporti umani sono instaurati su equilibri a dir poco stralunati, la gente urla, si dispera, inanella una seri di boiate inverosimili, poi si pente e poi ricomincia con le idiozie. Questo sequel avrebbe dovuto raccontare l'evoluzione dei personaggi a distanza di un decennio, ma l'unica differenza che si nota è che questi sono solamente diventati più vecchi e più stronzi. Quel che poi proprio non tollero è il credo mucciniano, che sembra suggerire ai suoi personaggi: "Fate pure quel che meglio credete della vostra vita, tanto le scelte prese vi condurranno comunque al fallimento. Ma non disperate! Anche poteste tornare indietro e far tutto al contrario il risultato non muterebbe comunque." Ora, siccome ritengo che una critica non costruttiva sia persino peggiore di ciò che biasima, m'impegno fin da ora a raccogliere in un'associazione tutti i volenterosi che vogliono salvare i buoni attori italiani da questi rigurgiti di celluloide. Resto altresì in trepida attesa del terzo capitolo, che concluderà quest'avvincente epopea, in cui pare che, dopo i trentenni incapaci di assumersi le proprie responsabilità e i quarantenni alle prese con i propri fallimenti, vedremo all'opera una generazione di cinquantenni che ricominciano a farsela addosso nella speranza che qualcuno torni ad accudirli come fossero neonati e così facendo recuperare i sentimenti puri della fanciullezza. Titolo per ora provvisorio: "Adesso almeno le te.tte me le devi far toccare."
Schifezza quasi inguardabile... Non ho finito di vedere il film e non so se ce la farò. Muccino dimostra di non sapere niente di come funzionano le relazioni fra le persone. I suoi personaggi non sono quasi cambiati da 10 anni prima, i dialoghi e le reazioni emotive delle persone sono del tutto inverosimili (quasi ai livelli di Ricordati di me), insomma, non capisco che bisogno c'era di fare questo film che non aggiunge niente di nuovo al primo episodio... Pessima direzione degli attori (che pur si dimenano come meglio possono): spesso fra una battuta e l'altra c'è una pausa che una regia decente dovrebbe evitare. La storia del tradimento della moglie di Favino è la fotocopia identica (in versione femminile) di quella di Bentivoglio in Ricordati di me. Complimenti per l'originalità! Quel che rende il film ancor peggio di Ricordati di me dal punto di vista della regia, è lo sconsiderato uso della camera a mano, che crea una continua tensione, al punto tale che dopo un po' non fa più effetto.
Guardate queste facce di cu.lo qui su nel trailer, li vedete tutti in posa? Questo secondo voi sarebbe il cinema italiano? Allora io preferisco 150 volte la stupidità dei Vanzina a questo trionfo di ca.zzate, e poi mi si criticava perchè ho dato 1 all'ultimo bacio, adesso qualcuno dovrebbe spiegare perchè L'ultimo bacio è ok e questo invece è un porcata. Di quale strana forma di infenzione siete affetti voi che avevate 30 e passa anni quando usciva l'ultimo bacio e avete perso qualsiasi capacità di giudizio? Per quale ca.zzo di ragione non crescete un pò? E ci ritroviamo qui dopo dieci anni a doverci sorbire di nuovo questa crisi esistenziale periodica che investe tutti i protagonisti e che si propaga come fosse un'epidemia di mononucleosi in una discoteca per teenager del sabato pomeriggio. "Oh, ma io ho quasi 40 anni. Scopo una che ne ha 20. Sono davvero insoddisfatto dal mio lavoro inutile che mi fa guadagnare così tanto da comprare una bmw serie 3. Ma lo capite quanto sono infelice?". Se hai 40 anni e ti fai certe domande puoi aggrapparti all'unica certezza che ti rimane: tua madre è sicuramente una zoccola.
E basta con sta storia che "epperò i vari Favini, Pasottini, Santamarini, Puccini, Impacciatorini sono bravi". Muoiano tutti. Amen
"Baciami ancora" è il trionfo della falsità. Due ore e mezza di melodramma spasmodico e selvaggio in cui l'affastellamento di eventi assurdi oltrepassa la soglia del buon senso. Tutto in un tripudio di scene madri recitate con la solita foga sbraitante degna del miglior metodo Muccino. Ma davvero è questa l'idea dell'universo sentimentale del regista? E davvero ci meritiamo questo tipo di cinema urlato, privo di finezze, velleitario, rozzo, esasperatamente finto-autorale, che manda a casa il pubblico con un finale di terrificante moralismo dopo sequele esagerate di lacrime, pillole, corna, sveltine, ospedali, divorzi? A conti fatti, si salvano solo la prova della bravissima Impacciatore e la bella canzone di Jovanotti in una colonna sonora fatta quasi esclusivamente di brani stranieri (perché Muccino è stato in America, eh!). Uno dei film più ridicoli dell'anno.
La qualità di questo film è lampante fin dai titoli di testa che, come pure quelli di coda, sembrano fatti con Power Point. Che diamine, con tutti quei soldi a disposizione!! Per quanto riguarda la storia, poi, è il caso di aprire una parentesi più ampia: le storie sono tutte molto interessanti, se analizzate sulla carta; Muccino, però, ha il potere di esasperare tutto, anche quando non ce n'è affatto ragione, cosicché il risultato finale sembra un labirinto di intrecci in cui i personaggi vagano come proiettili impazziti, abbandonati all'irrazionalità più completa, in cerca di qualcosa su cui schiantarsi. Ma sono davvero questi i quarantenni di oggi? E' corretta l'analisi di questo film che, come ha detto il regista, vuole essere il ritratto di una generazione e, più in generale, una mappa moderna dei sentimenti? Io non credo proprio. Alla fine della visione - che, tra l'altro, dura parecchio per un film di questo genere - ci si ritrova esausti e stressati. Restano, comunque, le ottime prove d'attore di Pierfrancesco Favino e Sabrina Impacciatore, mentre sarebbe meglio stendere un velo pietoso su Vittoria Puccini, probabilmente più adatta alla televisione che al grande schermo.
Penoso.Aggettivo molto appropriato per definire l'ultimo strombazzatissimo film(?) dell'affliggente e afflitto Muccino. Il suo spaccato sociale romantico/schizofrenico/ormonale è di una bruttezza sconcertante,figlio di un'irrealtà e di un inganno che lascia basiti,costruito alla fiera dell'inconsistenza dove ogni sentimento sgorga privo di cause verosimili. Coppie disfunzionali con impeti adolescenziali risibili pure in qualche prodottucolo Mocciano,elementi di una borghesia fintamente popolare,in realtà smaccatamente snob,sono figure inconsistenti al servizio di un regista che pare avere una visione molto nebulosa del mondo circostante.Non si può negare che alcune situazioni possano essere attinenti al reale,ma è l'approccio,degno di una fiction di bassa lega, a non funzionare,assumendo consistenza di allarmante pochezza.Muccino intreccia eventi senza sosta e razionalità,tenta di avvincere e commuovere ed invece irrita,mediante situazioni caratterizzate da un vuoto sostanziale disgustoso.Cosa ben più grave risolve tutto con un evento tragico,trattato con piglio inqualificabile e permettendosi poi una quadratura del cerchio incredibilmente rassicurante ed artificiosa.Non si può parlare di temi simili analizzandoli con tale imbarazzante spocchia ,da cui si evince un' inadeguatezza tremenda,i suoi personaggi da "L'ultimo bacio" anziché evolversi si sono involuti,come del resto lui stesso,ormai prigioniero di quella superficialità commerciale tutta Hollywoodiana. E poi basta con questa recitazione rantolante,sembra che ogni attore abbia corso i centro metri piani prima di proferire parola,ma davvero Muccino vive in un mondo in cui tutti si esprimono con tale enfasi e fanno sesso come se non si sfogassero da anni? Inoltre ad un regista che riesce a sminuire la preparazione di attori capaci come Favino,Santamaria,Impacciatore e riduce ad un clown da strapazzo Pasotti un bagno di umiltà occorrerebbe eccome.Qualcuno dovrebbe spiegarli che un amore,un litigio,un'amicizia o una scopata nel modo reale non avvengono per caso, ma sono generate sempre da motivazioni e sentimentii che in questo caso ,pur esibiti a iosa, presentano uno spessore da carta igienica,prodotto adattissimo per ripulirsi dopo una visione simile.
Mamma mia che noia. Non che Muccino mi abbia mai divertita ma questo film oltretutto è pure lungo ed estenuante. Tutti i personaggi sono esagerati corrono troppo, urlano troppo, sono troppo isterici. Fin troppo prevedibile lo svolgimento del film e pure il finale. L'unica curiosità è sapere il perchè hanno dovuto ridurre i capelli di Pasotti a quel modo!
commentare un film del genere è perdita di tempo. Alcuni attori si salvano, ma la storia è di una mortale noia e veleggia in tutto il film il senso di falsità, non si addentra mai nel concreto e non rende partecipe lo spettatore, lasciando tutto con un velo di superficialità. Forse piace ai teenager.
Un film inutile, che non dice nulla, che non lascia niente, non fa riflettere, non fa pensare, non emoziona, ma questa purtroppo non è una sorpresa. Una delle tante schifezze di film made in Italy, dove se nel titolo non c'è la parola ''amore'' , ''bacio'', la gente anzi la ragazzine di 12 anni, cresciute a pane e mariaDeFilippi, non lo va a vedere.......... che tristezza, non se ne può più......
ATTENZIONE il commento contiene spoiler e potrebbe rovinare la visione del film. Cosa aspettate a leggere?
“Tre anni che ti mantengo e scopro che ti sei scopata l’ex. Ti amo…”
"Mi hai rovinato la vita, ti scopi mia moglie da 12 mesi e indossi i miei jeans armani. Ti perdono, ma quella cintura non ci sta..."
Per cause di forza maggiore eccomi al cinema per l'ultima sfaticata del Muccino, che se emigrasse per una buona volta negli USA non guasterebbe. E vabe', essere maldisposti è peggio -pensai- tanto vale ridargli quel po' di fiducia che s'è venduto con gli occhi del simpatico negronzo di sette anime. Entro e già mi preoccupo di non capirci una mazza. Ma dimentico che parliamo di Muccino: tempo 3 minuti e si deduce benissimo che quella col caschetto scoperà con l'amante, che il marito è siciliano, che la bionda fa la santarella ma è proprio una zoccola, che il plei boi fa cilecca nello stesso tempo impiegato a capire che ingraviderà la bionda, che la moretta col naso orrendo assomiglia a mia madre, che il ragazzino di 10 anni preferirebbe recitare tutto Hegel piuttosto che comportarsi come appunto un ragazzino di 10 anni. MA in mezzo a 'sto guazzabuglio di personaggi di cui non frega un ca.zzo a nessuno, ce n'è uno che comincia a comportarsi in modo strano; altri 3 minuti per capire che vuol farla finita. Ed ha tutta la mia simpatia. Ma veniamo a noi. Lui fa il grafico pubblicitario (eeeeeh), lei non si capisce cosa ma è veramente fi..sensibile; lei tradisce lui, no aspé lui tradisce lei e poi lei tradisce lui ma entrambi si amano ancora anche se lui si scopa n’altra e lei si tromba l’attore sfi.gato. Fra passeggiatine nei campi di grano proprio sotto casa, spottoni della actimel – che, per chi non lo sapesse, aiuta la naturale regolarità (proprio come il film, sì) – l’ammore alla fine trionferà. Fine. Ah, ma c’è anche quello che emigra in brasile stile conquistadores del 1500 con la sindrome di Robinson Crosoe. C.azzo, ma il bambino è uguale a quello della ferrero. Hey, ma i campi di grano sono gli stessi del gladiatore!
La prova di alcuni attori sarà decisamente discreta ma il film farebbe venire la depressione pure ad un'ameba...Muccino alla stregua di Moccia si è fissato nel cercare di provocare emozioni forzate in tutti i suoi film in maniera cosi stucchevole da rasentare il ridicolo...basta!!!non li sapete fare queste pellicole!Siete solo due gran paraculi che cercano furbescamente di fare soldi facendo presa sull'italiano che guarda il grande fratello.La generazione di 30enni di Muccino come quella di adolescenti che Moccia descrive nei suoi film è un insulto all'intelligenza delle persone con un minimo di buon senso...boicottate queste merde!
Da quando in qua gli italiani sono (tutti) così isterici, pazzi scatenati, sprovveduti, dementi e immaturi ? Muccino sa almeno di cosa parla/vuole rappresentare ? Su cosa si basa la sua sceneggiatura ??? Dov'è quel approccio stilistico-professionale-creativo (magari anche innovativo) che dovrebbe avere un regista di cui Muccino ne parla tanto ogni volta in tv ? Una cosa è certa, il film è di una tristezza rara/unica.
Guardi il film e non trovi UN personaggio con cui identificarti anche in minima parte, no ; non c'è UN personaggio NORMALE che possa parlare/spiegarsi normalmente senza strilare/urlare come i suini ammazzati all'antica con un colpo sicuro all'addome. ASSURDO.
Metà film di pubblicità (Actimel, Becks e Heineken credo, TIM, BMW, Gabetti, Alitalia, Lancia ... ) e l'altra metà di ca22ate. Qualche merito può andare a Favino (troppo forzato ma secondo le esigenze di Muccino andava benissimo così, anzi perfetto), Santamaria che nel primo mi è piaciuto di più e alla colonna sonora sprecata per questo film come del resto tutto il cast, i soldi e tutto quello che gli ruota intorno.
Deprimente e eccessivo nella durata con poca o 0 morale.
Le uniche cose che mi sono piaciute del film sono: la svolta psichiatrica, penale e sanitaria... (puro sadismo) L'evoluzione in ****ccione di Favino, i muscoli inaspettati di Santamaria in spiaggia e la sboronaggine di Cocci ;)
Per il resto è una vergogna: queste pubblicità S P U D O R A T E !!! Queste donne O Tr.ie O Str.ze O Co.one... che bell'esempio!
Decisamente meno fresco e avvincente del primo, sia nella sceneggiatura che nei dialoghi. Alcune vicende rimbalzano avanti e indietro.. troppo.. sarà anche realistico questo andirivieni.. ma è proprio una SOAP nella traduzione italiana del termine!!! Ottimo Favino, ok gli altri, chi più chi meno.. a parte Accorsi, di cui chiedo ufficialmente la radiazione..
io non capisco perché un bravo regista come muccino riesca a fare film così straordinariamente inutili e insulsi. Ancora divorzi, tradimenti, donne incinte e suicidi di amici... sempre la solita solfa della marmellata che si ostinano a chiamare cinema italiano. Poi pagare per vedersi un intero spot pubblicitario di actimel e entrare in uno studio gabetti... E questa porcheria dura anche due ore e mezza... manco avesse chissà quale trama da raccontare. Un film di cui mi dimenticherò nel giro di pochi giorni
Muccino dovrebbe pensare ad andare in pensione. E' riuscito a fare peggio di ciò che aveva fatto con sette anime. L'esagerata lunghezza di questo film porta allo stremo. Ripetitivo fino alla nausea il copione si riduce a poche frasi io parto non rinunciamo ai nostri sogni ti ho amato più di ogni altra cosa ti odio no ma dai ti amo ancora. Bocciato.
Muccino ci regala la sua ennessima, ed ennesimamente mediocre, prova.
Ridicolo polpettone sulla vita (quale vita?) di questi borghesotti intristiti, o meglio (molto meglio) annoiati, questo film si trascina per due ore nella completa inanità. Una sceneggiatura banale sulle nostre sofferenze banali, sulla nostra esistenza sociale, con fantastici personaggi banali. Siamo davvero al capolavoro da questo punto di vista: Muccino ci offre una delle migliori visioni sul nostro peggior (modo di) essere. Se fosse Bunuel avrei gridato al capolavoro, davvero. Ed è incredibile come questo film in un senso completamente "in-cosciente" sia proprio questo tipo di capolavoro. Il profondo tentativo di Muccino di andare a fondo nelle nostre "anime", nelle nostre intime esistenze e sofferenze, ci mostra, paradossalmente, la profondità della nostra banalità, della nostra superficialità, della finzione delle nostre vite e dei nostri problemi.
muccino ha la grandissima capacità, dote non trascurabile per chi dice di voler fare il regista,di appiattireogni tipo di emozione, di banalizzare ogni minimo sussulto dei sensi. Baciami ancora è il trionfo del niente , un buglione inestricabile di storie e finti drammi o come ha detto giustamente un mio amico un'insalatona mista. Nessuno dei personaggi viene minimamente caratterizzato e anzi anche attori validi come favino o santamaria o lo stesso accorsi si perdono nei meandri di una non storia di un grigiore totale. i dialoghi sono imbarazzanti( se provate ad ascoltarli davvero vi renderete conto o che li hanno scritti in tre minuti o che veramente la pochezza delle idee regna sovrana). in mezzo a tutto questo una serie di recitazioni ignobili( la puccini e al moglie di favino di cui fortunamente ignoro il nome offrono delle prestazioni indecorose) forse però condizionate dalla piochezza della struttura. uniche note liete la impacciatore( sembra brava e lineare) e il cameo( perchè di quello si tratta) di valeria bruni tedeschi che è due spanne sopra gli altri. Credo chela generazione dei trentenni del 2000 , di cui ahimè faccio parte, ritenga la visione di questo film un tributo dovuto all'utlimo bacio che sinceramente ci aveva fatto sognare e disperare al tempo stesso. Di quel film questa riedizione mantiene solo l'unica vera certezza..muccino deve davvero fare un altro lavoro.. per quello di regista davvero è improponibile..
Muccino si ostina a portare su grande schermo le nevrosi e le frustrazioni di una generazione in crisi esistenziale, ma tutto è banalizzato e ridotto a una storia inconsistente che non riesce mai a coinvolgere lo spettatore. I suoi quarantenni immaturi e isterici hanno rotto le palle, i protagonisti de "L'ultimo bacio" sono ormai solo un pallido ricordo, gli attori recitano senza troppo convinzione e il film gira a vuoto per più di 2 ore. Deludente
Il solito Muccino. Personaggi stereotipati, crisi di coppia, i protagonisti corrono, ma soprattutto la voce fuori campo per spiegare gli stati d'animo degli attori.La caratterizzazione dei personaggi infine è di una piattezza e superficialità disarmante.
Un inutile e fiacco sequel, sembra di vedere un episodio di una mediocre fiction tv in prima serata, un film di una piattezza narrativa che lascia perplessi (e annoiati). I soliti stati d'animo urlati e gridati senza motivo, i protagonisti sono banalizzati e poco credibili, si fà fatica a seguire 160 minuti di una storia più simile a una soap opera che a un film. Pessimo.
Tornato in patria da vincitore, forse troppo libero e sicuro di sé, senza alcun controllo produttivo, Muccino sforna questo stanco polpettone, talmente fiacco da inquinare anche il ricordo dell'originale. Fanfara continua in sottofondo, sequela di scene-madri urlate, corse sotto la pioggia, sciupìo di collirio per occhi lacrimosi, ma non un solo momento di verità o di sorpresa.
Film deludentissimo! Non mi era piaciuto il primo, figuriamoci questa parte seconda... Bravi solo Favino e Pasotti, il rest del cast inutili e deludenti. Un film così lo potrebbero fare tutti..Il Muccino americano resta sempre il solito mezzo regista all'italiana....Se i suoi 2 film americani sono andati bene lo si deve al fatto che il protagonista (Will Smith) è l'attore più in voga ad Hollywood perciò fare un film con lui equivale a un successo annunciato.... come se io facessi un film in Italia e il protagonista fosse Verdone o Benigni.Logico che andrebbe bene!!. FILM INSULSO E INUTILE!
Convinto di riuscire a vedere un prodotto di Muccino ben confezionato..beh che dire..e' un'opera riuscita a meta'..che attirera' gran parte di adolescenti(che per quanto mi riguarda subito dopo aver detto"vado a vedere Baciami Ancora!!"..esclamano"xke' c'e da vedere l'uno se non non capisco niente?").Ecco..andatevi a vedere l'uno..che perlomeno si salva.Fermatevi alla prima parte.Perche' questo,anche se la regia e le interpretazioni sono molto convincenti..e'lungo e fiacco.Stessa sensazione di Sette Anime..non sono riuscito a guardarmelo fino in fondo.Un 5 se lo merita..xke' almeno non e' fracassa-maroni come un Scusa ma... P.S:dicono che Scusa Ma Ti Voglio Sposare sara' il miglior film di Moccia...aspetttero' con ansia nel mettere un bell'uno piazzato.XD
- realizzazione ( 7 ), caratterizzata da una regia molto buona, un cast onesto e una buona cura generale
- PUBBLICITA' FILM-INSIDE ( 1 )!!!! PASSI QUELLA "OCCULTA", MA 30 SECONDI DI "ACTIMEL GERMI CATTIVI" ANCHE QUI E L'APPUNTAMENTO CON TIM MI HANNO FATTO VENIRE L'ORTICARIA!
E lo spettatore, povero scemo, deve sempre pagare 7 euro netti!!!
Film troppo troppo lungo, a tratti mi ha coinvolto, bravo Favino, ma la lunghezza ha tradito le mie aspettative e alla fine non vedevo l ora di alzarmi dalla potrona. non mi ha totalmente convinto, troppo urlato nella recitazione nonostane è nello stile Muccino, una delle note piu dolenti è che al cinema non si capiva nulla, a volte la musica copriva troppo il dialogo, ed ero al warner Willage. un salutoo a tutti