Pietro Paladini, manager di successo, rimane vedovo all'improvviso. Non riuscendo ad elaborare il suo lutto, inizia a passare le giornate fuori dalla scuola della figlia…
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VINCITORE DI 3 PREMI DAVID DI DONATELLO: Miglior attore non protagonista (Alessandro Gassman), Miglior colonna sonora, Miglior canzone (L'amore trasparente)
Prendendo ad esempio il protagonista, ci sarebbe un elenco di cose che non mi hanno coinvolto in questo film, ma mi limito a dire che il tutto appare troppo retorico, a volte banale e privo di freschezza narrativa. Un punto a favore sono alcune battute di Gassman ma il resto non mi ha entusiasmato in modo eccessivo, compresa la tanto sbandierata scena di sesso tra Nanni Moretti e Isabella Ferrari.
Peccato, pensavo meglio sinceramente, sceneggiatura un pò lenta, e in alcuni tratti irritante; Moretti se la cavicchia abbastanza bene, ma non basta per far aumentare l'interesse dello spettatore verso questo film. Non ho capito l'utilità di inserire quell'esplicita scena di sesso in una sceneggiatura che non ne aveva bisogno...forse per far risvegliare lo spettatore dalla noia iniziale.
Evidentemente lo stile Moretti non lo capisco ma non sò davvero cosa c'è di bello in questo film,una sorta di Stanza del figlio ancora più noioso e lento!!meno male che ci sono i due minuti di ingrifata con la Ferrari.
Fin troppo discusso alla sua uscita, cosa resta? Una frammentaria analisi dell'elaborazione di un lutto con una drammaticità inesorabilmente di facciata, tra nevrosi e silenzi, anagrammi e sciarade simboliche, figurine poetiche/patetiche e diavoli tentatori, amore sublime e amore dannato, canzoni straniere che fa tanto internazionale, cast variegato (un incubo Moretti, bravissimi Gassman e la Smutniak), celeberrima scena di lotta amatoria, prestigioso cameo d'autore (Roman Polanski!), regia anonima. Una discreta pizza.
bravi quasi tutti gli attori ma troppa roba, troppi personaggi, troppi intrecci (quasi tutti poi rimangono senza conclusione), troppo tropp! per essere un buon film sarebbe dovuto durare un'altra mezz'ora se non più e almeno farci capire qualcosa di più sui numerosi fili narrativi che apre...
Banale e scontato film con un Moretti non al suo meglio e coprotagonisti veramente spenti. Grimaldi si conferma regista di fiction (infatti il film sembra più un film tv sia per banalità del soggetto che della regia veramente anonima) e quindi non di cinema. Sopravvalutato inutilmente.
Premetto che non ho mai letto il libro di Sandro Veronesi e che è il primo film che vedo di Moretti(qui non in regia però). Ho trovato questa pellicola a tratti sincera ed a tratti sconcertante per la sua povertà di contenuti. Allegorie banali,tematiche che non sbocciano mai ed una scena di sesso esplicito che non aggiunge nulla ma che forse è servita a promuovere il film. Musiche sempre a supporto di una malinconia che però non si avverte mai. Davvero pessimo,proverò a veder qualcosa del Moretti regista.
Ho letto prima il libro che a me è piaciuto molto. Quindi sicuramente la visione del film ha influito sulla comprensione del soggetto. Il romanzo di Veronesi è soprattutto incentrato sull' effetto catartico, non solo per Pietro, che ha il giardino di fronte alla scuola di Claudia. Quasi un "non luogo" dove il protagonista si rifugia per elaborare la sofferenza per la perdita della moglie ma dove allo stesso tempo compie un viaggio introspettivo e un bilancio della sua vita. Il dolore spesso ti fa prendere coscienza veramente di quello che vivi e hai vissuto e Pietro rimane sconvolto da tutto questo cercando riparo nel limbo del giardinetto della scuola, austera e solida, della figlia che è il legame alla vita di prima. Il film cerca di essere fedele al soggetto ma non riesce, secondo me, a far uscire la tensione emotiva e i tanti temi che invece sono nel libro che solo alla fine, bellissima, ti fa capire il percorso mentale che compie Pietro.
Film girato male e sceneggiato peggio che manda alle ortiche un bel soggetto che meritava sicuramente di più. Le varie fasi del racconto stanno insieme in modo artificioso, molte volte sono sconnesse. Sprecato il bel cast.
il film in se non è male, anche se risulta in parte più che calmo, noioso. poi la scena di sesso è piuttosto ridicola e non è neppure spiegata bene. così come è assolutamente sprecato il cameo di polanski. il film è ben confezionato ma se si guarda bene in fondo, in fondo non c'è niente.
Caos vuoto. Se per considerare un capolavoro questo film bisogna essere dei grandi esperti di cinema, contento di non esserlo... Un film noioso, lento, che ha fatto della scena di sesso di Moretti il suo spot. Contenti loro...
Bravo Gassman, ma Moretti sembra proprio un pensionato di 120 anni. Espressivo alla sua maniera, che può garbare o meno, ma purtroppo sempre tropo uguale. Il film non emoziona troppo, anche se l'idea non è male e la realizzazione merita un appunto. Per il resto posso dire che questo è il punteggio massimo (ma proprio proprio...). Per il resto sono libero a critiche!
diciamo che a sprazzi il film ha avuto qualche ripresa....però in generale non mi è piaicuto... troppo statico... cioè non succedeva nulla!!! poi Moretti scusate ma mi irrita parecchio!!... mi è piaciuta invece molto di +la parte di Gassman!
quasi la totalità dei minuti passa assolutamente priva di significato. a Moretti darei un bel 6 e si salvano anche le battute sula reversibilità....il resto secondo me è da buttare
Non mi è piaciuto, Moretti è mono-tono, usa la stessa tonalità di voce sia quando parla con la figlia che quando ordina un panino al bar, assolutamente incapace di recitare, piatto, avrei anche evitato accuratamente la scena di sesso con lui, penosa. Gli altri attori bravini, comunque non mi ha trasmesso nessuna emozione, l'unico attore che salverei è Silvio Orlando, un grande, come sempre.
Un film poco convincente e, dal mio punto di vista, un pò insipido...non mi ha trasmesso nulla di particolare...preciso ke non ce l'ho con moretti per le sue idee politche, nè rimango sconvolto dalla famosa scena hot tanto pubblicizzata (mossa di marketing?), visto ke non sono un prete.....in accordo con altri commenti critico però la scelta della bestemmia fuori luogo sotto tutti i punti di vista, che mi fa dare un punto in meno ad un film ke nonostante ciò, non avrebbe raggiunto per me la sufficenza.
Che dire,se ne è già parlato a più non posso di questo "film" (?). Io dico solo che contintuando così non si va da nessuna parte e continuiamo a farci ridere dietro (e rimproverare) da tutto il mondo...complimenti!
Un film TV, dove con furbizia si sono giocate tre carte pubblicitarie fondamentali: la presenza di Moretti, la scena di sesso e il romanzo da cui è stato tratto (o come indicato ufficialmente "ridotto").
Nanni Moretti ovviamente salva il film, le sue trovate di sceneggiatura sono risapute per gli abituè del suo cinema e snocciola alcune delle sue paranoie risaputissime in versione semplificata "per famiglie". Ovviamente il 90% degli spettatori, che sono superficiali e non sanno neanche perchè vanno al cinema, credono che il film sia proprio suo ed invece non lo è, il regista bensì e il tale Antonello Grimaldi, che veramente non è buono a niente, non ha trovate di regia, non sa dirigere una troupe, direttore della fotografia compreso, e gli attori famosi sembrano veramente passare per di là per caso senza delle indicazioni precise.
La scena di sesso, ovviamente molto più catartica nel romanzo, qui risulta un mero specchietto per allodole, gratuita, banale e patinata, è paragonabile a quella bellucci/scamarcio di manuale d'amore 2 in quanto a trovata pubblicitaria. Ma sinceramente ciò che trovo più inutile sono i commenti che ha scatenato, che non fanno altro che confermare che viviamo veramente in un paesotto piccolo piccolo e tanto tanto ipocrita. Diciamoci la verità la cosa che ha dato tanto fastidio, alla chiesa in primis è la sodomia, ma che diamine stiamo regredendo? ci fa tanto specie vedere uno che lo mette nel deretano di una donna? porca miseria non siamo ipocriti è una cosa normalissima nel sesso, vecchia quanto l'umanità. E la cosa più assurda che alla base dello scandalizzarsi non sta il fatto che sia una cosa dolorosa o pericolosa, ma solo perchè è una fantasia lampantemente non finalizzata alla procreazione, ma non siamo ipocriti! quali fantasie non lo sono? Anche il pomiciare su un muretto non è finalizzato alla procreazione ma uno lo fa perché gli piace, quindi che ognuno faccia quello che gli pare nel proprio letto o dove vuole, monogamo/a poligamo/a, gay o non gay o bisex che sia, non stiamo a scandalizzarci e basta con questi bigottismi. Ma poi del resto questo tipo di scene, anche molto di peggio sono all'ordine del giorno nel cinema degli altri paesi, vedi per esempio in giappone, in francia anche in america, poi qua da noi invece basta un accenno che subito si scatena il putiferio, siamo davvero ipocriti e provinciali. Ma che ci sono stati a fare Fellini, Ferreri, Lattuada, Pasolini, Brass e tanti altri???
Comunque un film che un caso non è, un banale film tv, degno di un regista di distretto di polizia (e grimaldi lo è davvero), pieno di stereotipi, un po' salvato da qualche pillola morettiana...
Mi astengo dai tediosi e ripetitivi giudizi pro/contro Moretti (da cui non se ne esce e che francamente hanno un pò stufato), giudico il film e devo dire che non è piatto e statico come temevo dalla trama, grazie ad un ben congegnato gioco di dialoghi e caratteri.
A parte l'esageratamente lunga e particolareggiata "escursione" sessuale tra Moretti e la Ferrari
..ma che ho giustificato interpretandolo come primo vero sfogo della rabbia post-lutto per il protagonista..
non giustifico e do convintamente un voto in meno per la bestemmia che rappresenta - personalmente - una grave e gratuita caduta di stile e di rispetto. Quella sì che se la potevano risparmiare.
Ecco un altro trionfo plurimaniacale del borghesume pandemocratico, vuoto e coi dolori di pancia. Che palle! Nanni Moretti, spostati, voglio vedere il film!... ma il film in fondo è tutto lì.
Nanni Moretti che tromba, poi, non s'era ancora visto e infatti nun se pò vedè! Di certo sta famosa scena di sesso con Isabella Ferrari sembra una delle più appiccicate trombate cinematografiche. Per una volta do ragione alla CEI. Potevano risparmiarsela, tant'è che la Ferrari c'ha la faccia di una che continua a chiedersi: Ma perché proprio a me sta sf.iga?! Ovviamente il film non è solo quella "democratica" (nel senso del PD) pecorina, con annesse slinguazzate capezzolari, ma se è si è puntato molto su quella scena è perché evidentemente dovevano dare verve al film. Che di suo è piatto come l'encefalogramma di un cadavere. A parte qualche battutina simpatica qua e là - e nulla più - per far capire che è vivo ancora.
Valeria Golino fa il suo compitino con garbo, come sempre. Bravo - strano ma vero! - Gassman (ma tanto recita se stesso, ce credo...). Kasia Smutniak non parla, per fortuna. Parata di divi francesi (Podalydes, Girardot, Berling) che forse 'un c'avevano di meglio da fà in patria. Passavano di là per caso anche Silvio Orlando (ma va?!) e addirittura Roman Polanski (che avrà fatto di male, poverino?!).
A me diversi punti non sono piaciuti, più che altro non ho gradito che fosse sceneggiato un po' maluccio.In alcuni punti ci sono dei "salti" narrativi che possono anche piacere ma mi sembrano abbastanza campati in aria.
Bella l'esaltazione del lato umano della storia, ma in tutta onestà "Caos Calmo" non mi pare un granchè (ma è un problema di storia... non degli interpreti).
il film dimostra se c'è ne fosse ancora bisogno lo stato catacombale in cui riversa il cinema italiano: siamo infestati da prostitute che indossano i panni di attrici, scimmie che ballano in televisione che si trasformano in fantasmi per il cinematografo, smerciare un po' di sesso anale in pellicola è la migliore pubblicità che si possa avere, l'orrore sta tutto qui, aver bisogno di simili espedienti, cose che non avevano bisogno di fare chessò un Visconti o un Pasolini. Moretti ormai è solo l'ombra di se stesso, non mi stupirebbe a questo punto vederlo reclamizzare a porta a porta da Vespa.
Le premesse per un bel film c'erano tutte secondo me. La storia era profonda.
Peccato che:
- Film troppo lento in certe parti - Nanni Moretti molte volte inespressivo, sia col viso che con la voce - La scena di sesso che c'azzeccava?E anche li avrei qualcosa da ridire .... quando lui le lecca il seno , sembra stia leccando qualcosa di schifoso .. va beh
Gassman e la bambina molto bravi invece, a mio parere. Peccato.
Frammentario ed ainconcludente pastrocchio, nemmeno particolarmente brutto in senso stretto, solo estremamente...anonimo, terribilmente anonimo. Già di per sè il romanzo di Veronesi non è che fosse 'sto po' po' di capolavoro, troppo preso dalla voglia di ricreare le atmosfere di Nick Hornby per imbastire una trama interessante, ma Antonello Grimaldi (o chi per lui...il sospetto che Moretti abbia inciso profondamente nel progetto è forte, essendo molto amico di Veronesi) lo adatta in modo impersonale, vuoto, superficiale. Accade così che molte scene, su tutte quella - fin troppo reclamizzata - con Isabella Ferrari appecorinata, risultino completamente gratuite e prive di nesso di causalità rispetto al resto del tessuto narrativo, con grave danno per la visione d'insieme. Senza contare che Moretti porcello non si può proprio vedere. Note positive: su tutte, il cast di comprimari. Se la Golino è tutto sommato accettabile come cognata zocconevrotica e la Ferrari sta ancora su benone, la vera sorpresa è Alessandro Gassman: convincente, solido, carismatico come non era mai stato: continui così, e non dovrà più essere costretto a chinare continuamente il capo dinanzi al suo ingombrante cognome. Bravissima anche la bambina, eccellente come al solito Silvio Orlando, bellissima ed espressiva Kasia Taricone, mitico Polanski col suo cameo. Moretti invece come al solito fornisce una prova pessima: niente, non sa recitare, se ne deve fare una ragione. Ah, pessima anche la colonna sonora: essenziale nel romanzo, disomogenea e raffazzonata nel film.
Qui lo dico e lo ripeto: Nanni Moretti è un pessimo attore. Tutte le sue parti sono recitate alla stessa maniera, tutti i personaggi alla fine sono sempre e solo Nanni. Lui non interpreta, prende se stesso e si mette in un film. E questa ragazzi miei è una pecca grande quanto una casa, perchè è sempre lo stesso monotono e pedante protagonista che ha stufato. Faccia il regista e ci risparmi questa pena. E lo schifo generalizzato del cinema italiano è che hanno rotto tutti i maroni per farci sorbire una scena di sesso che col film centra poco, messa li solo per attirare recensioni e spazi pubblicitari. Anche il grande Moretti si piega a queste porcate... Meravigliosamente pesante.