come puo' uno scoglio (2023)

Nella tranquilla vita del candidato sindaco di Treviso irrompe un estroverso ex galeotto assunto come factotum ... Il duo comico foggiano composto da Pio ed Amedeo torna ancora sul grande schermo dopo il discreto successo di pubblico ( ma certo non di critica ! ) dei film precedenti . In questo caso , complice forse la presenza di Gennaro Nunziante come sceneggiatore e regista , i due comici pugliesi sembrano imitare il canovaccio dei primi film del conterraneo Checco Zalone . Amedeo fa il terroncello sfrontato , disonesto , greve e scorretto ma diretto e di buon cuore , mentre il povero Pio ( che ha un personaggio assai dimesso , anzi sottomesso ! ) è letteralmente sommerso dalla straripante verve del compare . Su queste basi la pellicola almeno comincia bene, ma presto , in concomitanza con il viaggio al Sud , si riduce ad una disordinata serie di gags più o meno riuscite , fino ad un finale quasi da telenovela . Nel cast di contorno si riconoscono i volti noti di Claudio Bigagli ( nei panni di un prete intraprendente ) e di Nicola Rignanese ( nel gustoso cameo di un boss redento ) . La comicità di Pio e Amedeo ormai la conosciamo , prendere o lasciare , inutile sperare che cambi . Se vi accontentate , qualche risata ve la potete anche fare . Per me comunque nel complesso non vale più di 5 .

Veramente imbarazzante. Il duo non funziona nel grande schermo. Storia noiosa e pure pesante. Ho sorriso soltanto prima dei titoli di coda.

Pio e Amedeo lo scoglio lo hanno preso di testa, confezionando una commediaccia insulsa e caciarone, priva di idee originali o minimamente interessanti, propinandoci battute stanche e stupide che non fanno ridere.
Già dopo 20 minuti si capiva tutto del film e dove andava a parare, nonostante il tentativo farlocco di agitare le acque. Cast di contorno e regia non pervenuti, il duo foggiano troppo ripetitivo e poco lucido.
Filmetto inutile e sciapo.