Trama del film Gran turismo - la storia di un sogno impossibile
Jann Mardenborough, un giocatore del videogame 'Gran Turismo', applica le abilità apprese alla console in varie competizioni automobilistiche, per diventare un pilota professionista.
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Niente, vorrei dire a Blomkamp che la GT-R Nismo ha il cambio sequenziale. Che c@zzo inquadri i piedi del pilota che schiaccia la frizione in cambiata? Non c'è manco bisogno di togliere il piede dall'acceleratore! Non siamo su Fast & Furious.
Nel mondo ci sono millemila circuiti automobilistici. No, questo si inventa la pista Trentino. In Trentino ci sono percorsi per le mountain bike. Scena tra l'altro girata al Red Bull Ring.
Puoi trasformare un gamer in un pilota. Più difficile trasformare in pilota un regista.
Un film di intrattenimento che dà il suo meglio nei momenti di gara (spesso presenti), girati molto bene. Nei momenti di non-gara a volte soffre di un po' di noia. Recitato bene, anche se i personaggi non hanno un gran spessore, a parte il personaggio interpretato da David Harbour (mentore del protagonista). Chi critica il fatto che non si sia approfondito il discorso degli e-sport forse ha ragione, ma questo film è più un biopic che un film che tratta il lato videogiochistico (ma penso sia ovvio). E, dato come di solito vengono trattati i videogiochi e dipinti i gamer nei film (dei vergini sfigati con gli occhialoni e senza vita sociale), forse è stato meglio così. Anzi, per quel poco contorno che si è fatto, i gamer sono stati trattati in maniera dignitosa. Non un filmone, ma si lascia guardare.
Film deludente, manicheo e piuttosto didascalico specialmente nei confronti dei personaggi, nessuno dei quali si riesce a creare un minimo di empatia e con la colpevole complicità di dialoghi non certo all'altezza di cui ci si aspetterebbe. Se la prima parte suscita un minimo di interessa, sbraca completamente nella retorica a basso prezzo. La storia era anche interessante ma l'estetica da videogioco utilizzata nelle gare non sprigiona quell'adrenalina che meriterebbe. Nel complesso è un film abbastanza piatto e dispiace vedere un regista come Blomkamp prendere una brutta china dopo il non certo esaltante Demonic.
Sinceramente non m'aspettavo di meglio. La Sony produc'e distribuisce un biopic s'un player d'un videogame che si gioca con la sua PS: conflitto d'interessi o marketing spudorato? E perché il buon Blomkamp, dop'una filmografia dedicata alla scifi, s'è piegato a una tale marchetta ch'oltretutto falsifica alcuni aspetti importanti della vera storia? Zero riflessioni su e-sport e gamification, "smaccato esempio di product placement movie" (Enrico Azzano), "il cinema basato su logo e brand è segno che la merceologia è l'unica ideologia feticistica rimastaci?" (Francesco Alò).
Sinceramente mi aspettavo di peggio. È un buon film d'intrattenimento, niente di indimenticabile ma riuscito. Il fatto che sia tratto da una storia vera è un punto in più.
Tutti i personaggi, ad eccezion fatta per il protagonista, ma nemmeno così tanto, sono di una superficialità sbalorditiva pensando a quanto il film sia un prodotto ben riuscito.
Una produzione che va... per la sua strada, veloce, senza sbavature fa quello che deve fare fino alla fine. La storia è una pura pubblicità di ciò che ha compiuto la Nissan dando questa opportunità al ragazzo. Sembra uscita davvero da un videogioco, invece è pure reale e a pensarci non sembra possibile. Secondo me questo concetto andava più espresso ma meno esplicitamente. Le scene di guida sono appassionanti ed evidenziate in modo chiaro.
Dopo "Le Mans '66 - La grande sfida" si ritorna degnamente su una delle gare più belle del mondo.
Merita a prescindere perchè ispirato a una storia vera. Appassiona fin dai primi minuti, tecnicamente molto curato per gli effetti speciali e l'impatto visivo. Le oltre 2 ore non pesano, complessivamente ben riuscito, il punto è che, tolto il protagonista tutti gli altri personaggi non han particolare caratterizzazione... per restare in tema, bidimensionali e squadrati come un gioco 8bit...
L'ho trovato particolarmente avvincente e coinvolgente (peraltro tratto da una storia vera), diretto molto bene, con bellissimi effetti speciali ma anche sonori e fotografici. A mio avviso bellissimo.