saw 3 (2006)

Meglio del solito.
Il demerito sta nel solito stile del regista con tutte le solite 6000 immagini al secondo.
Il merito è che qui siamo in puro cinema di serie B, per una volta senza limiti, molto nero, cupissimo, splatterissimo, e con una costruzione davvero niente male.
A dire il vero la stessa cosa succedeva anche nel secondo (comunque un passo in avanti) , ma paradossalmente, la storia delle poche persone rinchiuse in in una zona delimitata piena di trappole non era nemmeno tanto nuova.
Nel terzo invece il regista come prima cosa ci dice che la Meyer (che compare all'inizio) non sarà la protagonista, poi si focalizza su alcuni personaggi, ne svela le storie, e ne intreccia le azioni, fino al finale in cui tutto si ricongiunge.
Sicuramente è molto + originale ed è indubbiamente il più inquietante dei tre.

Il sangue scorre a fiumi senza limiti come nel cinema horror di vent'anni fa. Scordatevi gli esterni, stavolta non c'è una scena illuminata, tutto è girato in interni scurissimi, le morti sono sadiche (quella delle catene è fantastica) e la violenza è molto peggiore di quella di "Hostel".
Peccato che il regista si lascia prendere troppo la mano nel finale in cui preannuncia il solito seguito.
Se magari ci fosse un po' di sobrietà registica, il risultato sarebbe di gran lunga miglore.

Comunque è un bell'horror. Cinema di genere, ma solo per appassionati. Gli altri, compresi i deboli di cuore, è meglio che lascino stare.