Lou Jean (G. Hawn) va a far visita in carcere al giovane marito (W. Atherton) e lo convince a evadere per accompagnarla a recuperare il loro bambino, affidato a due anziani coniugi di Sugarland. L'inseguimento alla coppia, con un poliziotto che hanno in ostaggio, si trasforma in mastodontico schieramento di forze e suscita uno spropositato clamore...
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A Spielberg da giovane le corse in macchina piacevano parecchio: dopo l'esordio con "Duel" anche nel suo secondo film gli inseguimenti on the road la fanno da padrona. A differenza del predecessore, "Sugarland Express" lascia un po' da parte l'angoscia che caratterizzava "Duel", arricchendosi di molti momenti ironici e, verso la fine, anche drammatici. La sceneggiatura è molto buona, con dialoghi e situazioni anche divertenti senza però mai perdere di vista la serietà della vicenda: ricorda a tratti "Thelma & Louise" o "Bonnie and Clyde" per la fuga on the road, e la polizia viene spesso ridicolizzata come in "Quel pomeriggio di un giorno da cani". Nonostante tutto però il film alla lunga inizia a risultare un po' ripetitivo, con un inseguimento infinito che porta all'epilogo non troppo entusiasmante. Resta comunque un ottimo prodotto che non sente minimamente il passare del tempo. Straordinaria Goldie Hawn.