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C'è poco di salvabile nel film diretto da Alex de la Iglesia che conferma la sua carriera registica fatta di alti e bassi. Mancando il lato ironico che aveva caratterizzato le sue precedenti pellicole, "Veneciafrenia" risulta un film con una trama inverosimile, sconclusionato e malamente recitato ma in parte è colpa del doppiaggio italiano. Positiva l'ambientazione in una Venezia suggestiva durante il carnevale con sfaccettature gotiche e tutte quelle maschere che rialzano leggermente la media. Inquietanti il "giullare" ed il "dottore" che agiscono spinti da motivazioni diverse per il resto un film tranquillamente evitabile. I residenti lagunari visti in maniera forzatamente ostile e la motivazione sociale di fondo abbastanza banalotta... Nel cast molti attori italiani tra cui Enrico Lo Verso il "tassista marittimo" e Armando De Razza l'ufficiale dei carabinieri. Non pervenuto...
Non voglio essere troppo critico verso un film che mette così tanto in risalto la nostra bella Venezia con tutti i suoi lati macabri... Poi il film è pieno di imperfezioni a partire da una sceneggiatura confusa che non è ne carne ne pesce e che tira in ballo questioni spinose come le "grandi navi"...i protagonisti che siano i "cattivi" o che siano i "buoni" sono tutti un pò improbabili e ridicoli. Mi sono piaciute la fotografia e le scenografie che creano una certa atmosfera quasi gotica, una certa efferatezza degli omicidi e i costumi dei veneziani.
Film molto strano e strampalato di de la Iglesia Parte lento ,poi si ravviva da metà ,quando vengono spiegate un po' le cose ... Se devo dare un voto solo alla storia e allo svolgimento beh darei un brutto voto sicuramente...film molto esagerato ,troppo azzardato e esagerato all'inverosimile Se invece dovessi valutare i paesaggi, l'atmosfera e le interpretazioni ,allora sarei anche un bel 7 Purtroppo la regia si perde e nn si capisce bene dove si voglia arrivare e dove stia la morale vera e propria A volte sembra tutto esagerato anche se scorre senza troppi intoppi da metà in poi .... Secondo me un'occasione abbastanza sprecata ,poteva avere molta più presa e fare una sensazione migliore al finale...sa di già visto e lascia un po' di insoddisfazione,come se sapesse di già visto Comunque voto leggermente superiore a quelli precedenti,nn è tutto da buttare Voto 5/ 5,5 ....peccato perché l'idea di base poteva essere sfruttata molto meglio
La ragazza che si trasforma in agente di polizia nel finale ,fa abbastanza ridere Il finale sembra una scena tratta da una guerra con prigionieri nel medio oriente E poi mi domando ...ma è vero che i turisti vengano odiati così a prescindere Facciamo di un'erba un fascio e via D'ora in poi nn ci penso più ad andare a visitarla ,visto che mi odiano a prescindere.....quello che viene recepito è questo ! No al turismo ,in tutti i suoi generi boh
Come la maggior parte dei registi anche Álex de la Iglesia alterna cose discrete con altre che sono delle vaccate inenarrabili. Non mi è chiaro se questa caccola di film, pseudo slasher, racchiuda una vaga ironia sul turista come male del mondo o se, come penso, il regista spagnolo abbia fatto un discreto buco nell'acqua (vista l'ambientazione lagunare), realizzando un prodotto sciapo e piuttosto ammorbante nella sua inutilità. Quello che mi è chiaro è che VENECIAFRENIA è un filmetto incolore, sceneggiato ad minch1am e mediocre dal punto di vista recitativo e tensivo, producendo poco in termini di pathos. Inutile perdita di tempo.
Abbastanza deludente questo slasher spagnolo ambientato a Venezia. La location è bella misteriosa, ma la trama l'ho trovata ridicola. La recitazione e la regia di buona fattura.