Definito dalla critica cinematografica statunitense 'il Clarke Gable del Pacifico', figlio di un norvegese e di una maori, nasce in Nuova Zelanda, ma all'età di 4 anni viene portato in Australia, comincia a frequentare da bambino l'ambiente dello spettacolo, accompagnando i genitori, cuochi e preparatori di catering per il cinema.
A 7 anni comincia a lavorare come comparsa in alcuni telefilm e trasmissioni per ragazzi. Crescendo gli nasce la passione per la musica tanto che fonda una rock-band la '30 Odd Foot of Grunts, lui fa il cantante con il nome di Rus Le Roc , chitarrista e compositore, dedicandosi alla musica per circa 10 anni.
Il successo non è tanto e, per arrotondare, si dedica ad altri tipi di lavoro, come, per esempio, addetto all'astrazione del bingo. Amante dello sport, gioca a football, ma, abbandona presto questa attività per gli studi e per le serate al pub. Riprende anche a recitare, più per motivi economici, che per vera passione.
Nel 1990 fa il suo esordio cinematografico con il film "Giuramento di sangue" a cui seguono "The Crossing" e "Spotswood". Il primo vero successo arriva nel 91 con "ISTANTANEE" e, soprattutto con "Skinheads" del 92, violentissimo film in cui Crowe interpreta un neonazista australiano che perseguita una comunità vietnamita di Melbourn.
Con questo ruolo conquista molti riconoscimenti e si fa conoscere anche all'estero. Prontamente Hollywood lo chiama, anche per interessamento di SHARON STONE che lo vuole come partner nel neo-western "PRONTI A MORIRE" del 95. Oltre che con la Stone, Crowe si confronta con attori del calibro di Gene Hackman e del giovane ma promettente Leonardo Di Caprio. Sempre nel 95 è un serial-killer generato dalla rete in "Virtualità" con Denzel Washington come partner.
Ma l'anno della definitiva consacrazione come attore a livello internazionale arriva nel 97 quando interpreta il duro poliziotto Bud White in "L.A. CONFIDENTIAL" di C. Hanson.
Seguono due film minori poi, nel 99 è la volta di "Mistery Alaska" e, soprattutto di "Insider – Dietro la verità". Il ruolo di Jeffrey Wigand un uomo anonimo, canuto, corpulento (è dovuto ingrassare di 20 chili)è talmente convincente che gli vale la prima candidatura all'Oscar come miglio attore protagonista.
Immediatamente dopo si è dovuto sottoporre ad un dimagrimento forzato per entrare nei panni di Maximus nel fortunatissimo film di R. Scott "IL GLADIATORE". La critica di tutto il mondo osanna questa interpretazione che viene riconosciuta anche dalla giuria del premio Oscar: nel 2001 l'ambita statuetta è sua.
Segue l'action-movie "Rapimento e riscatto", poi un altro grande personaggio, il matematico schizofrenico John Nasch, nel film di R. Howard "A BEAUTIFUL MIND". Arriva puntualmente la terza candidatura all'Oscar e la vittoria al Golden Globe.
Pur lavorando a Hollywood è rimasto attaccato all'Australia tanto che ha una fattoria a 300 km da Sydney con oltre 130 vacche.
E' un grande collezionista di crocefissi.
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Biografia a cura di luisa75 - ultimo aggiornamento 29/01/2004
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