insider - dietro la verita' regia di Michael Mann USA 1999
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insider - dietro la verita' (1999)

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locandina del film INSIDER - DIETRO LA VERITA'

Titolo Originale: THE INSIDER

RegiaMichael Mann

InterpretiAl Pacino, Russell Crowe, Christopher Plummer, Diane Venora, Gina Gherson

Durata: h 2,37
NazionalitàUSA 1999
Generedrammatico
Al cinema nel Dicembre 1999

•  Altri film di Michael Mann

Trama del film Insider - dietro la verita'

Licenziato e minacciato da una multinazionale del tabacco, Jeffrey rivela a un giornalista che nelle sigarette vengono aggiunte sostanze in grado di creare dipendenza.

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Voto Visitatori:   8,03 / 10 (115 voti)8,03Grafico
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Voti e commenti su Insider - dietro la verita', 115 opinioni inserite

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stratoZ  @  19/07/2023 13:04:25
   7½ / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

The Insider è il biopic/film d'inchiesta che pone fine al decennio d'oro di Michael Mann, in realtà è un'opera difficilmente catalogabile all'interno dei generi, mescolando tante carte da atmosfere thriller, a cavilli burocratici tipici dei legal, fino ad arrivare ai drammi familiari.

Mann mette in scena una vicenda tratta da un fatto di cronaca di pochissimi anni prima riguardanti le multinazionali di tabacco, per la prima volta nella sua carriera. Lo fa comunque restando coerente alle sue peculiarità registiche. The Insider infatti è un film che indaga, non soltanto nei fatti di cronaca, ma anche negli stati emotivi dei personaggi, nei drammi privati, che va a scavare all'interno dei dualismi di cui l'uomo è combattuto. "Vale la pena dire la verità se poi devo rinunciare agli elementi più importanti della mia vita?" Con questa domanda si potrebbe riassumere una buona parte del film. La posta in gioco sale ancora se questa verità riguarda la salute pubblica e di conseguenza la vita di milioni di persone.

Principalmente credo sia questo il pregio narrativo del film, invece ho trovato un po' troppo ridondante la parte centrale con un eccessivo soffermarsi sulle questioni legali burocratiche, creando una sorta di labirinto in cui riesce a farla franca chi ha più potere e i legali migliori, il che per carità, si sposa benissimo col significato e le sensazioni opprimenti del film, ma toglie un po' di pathos alla vicenda.

Messa in scena a mio parere eccezionale, la regia di Mann è meravigliosa, per la maggior parte del tempo fatta di primi piani e dettagli, quasi tutto camera a mano, che ti trasporta dentro il cuore della vicenda, soprattutto nella prima parte di film in cui vi sono le continue intimidazioni da parte della multinazionale Mann riesce a trasmettere un senso di impotenza da parte del singolo che fa sentire lo spettatore stesso oppresso da questi grandi colossi.

Grandi interpretazioni, Al Pacino non è di certo una novità e ogni tanto se ne esce con qualcuno dei suoi monologhi con la sua voce calda e matura, Crowe è quello che sorprende di più, non lo considero di certo un attore straordinario, eppure in questo film è totalmente in parte, forse una delle sue migliori performance, rappresenta a pieno il dilemma dell'uomo combattuto. Interessante la trasformazione del suo personaggio, o meglio possiamo anche chiamarla caduta, caduta prima sociale, con la perdita del lavoro e la pubblica diffamazione che attuano i colossi per fargli perdere credibilità, poi familiare, per gli ovvi motivi del divorzio, e infine psicologica. Verso la fine ammetto ho temuto potesse commettere qualche gesto folle per farla finita. Ecco Russell mi ha stupito parecchio.

Infine mi sembra giusto menzionare la colonna sonora di Lisa Gerrard, che da quel tocco in più alla pellicola e contribuisce a creare atmosfera, colonna sonora molto calma in linea col ritmo del film ( che fatto da un altro regista hollywoodiano sarebbe durato almeno mezz'ora in meno) efficace e che funge quasi da leitmotiv per la sua cadenza nei momenti chiave.

Boromir  @  01/06/2022 13:01:52
   8½ / 10
Ci sarebbe molto da dire su questo ottavo, ambiziosissimo lavoro di Michael Mann, in cui convivono attacco anticapitalista e rivendicazione dell'informazione libera e audace, che fonde in maniera magistrale thriller d'inchiesta teso e nervoso con il kammerspiele dal ritmo fantastico. Ma tra gli infiniti meriti del film (le lugubri accentazioni etniche della colonna sonora di Lisa Gerrard, i lividi contributi fotografici di Dante Spinotti, il consueto casting azzeccato e alle prese con personaggi dilaniati dai doveri professionali e dalle responsabilità personali), la vera finezza è quella che Mann riesce a passarti di sottobanco: si parla di multinazionali delle sigarette senza mostrarne una.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  11/11/2018 16:54:26
   8½ / 10
Quasi un capolavoro per Mann, che sforna una pellicola con gli attributi. Mai sopra le righe, cinico e sorretto da una sceneggiatura granitica. Dovrebbero fare un monumento a Russell Crowe per l'interpretazione.

kafka62  @  07/04/2018 11:14:44
   7 / 10
Michael Mann è, sotto tutti gli aspetti, un ottimo regista: dal suo gusto per i primissimi piani, per le psicologie forti e contrastate e per le sequenze ad alta intensità emotiva emerge un cinema epico, quasi d'altri tempi (anche se a fargli da sfondo può essere indifferentemente l'America di Fenimore Cooper o la Los Angeles contemporanea). Ciononostante, "Insider" non riesce ad essere un ottimo film. Sembra che, pur nelle due ore e mezza abbondanti di proiezione, il regista sia talmente preoccupato di assecondare la natura e la complessità di tutti i cavilli burocratico-legali che impastoiano l'ingarbugliata vicenda, da non riuscire che sporadicamente ad innalzarsi al di sopra della media di un normale docu-drama hollywoodiano, sia pure di dignitosa fattura e di condivisibili principi civili. Così che alla fine, i dilemmi morali, le tensioni psicologiche e persino la suspense del thrilling vengono sovrastate dalla fredda e asettica ineluttabilità con cui manager, studi legali e mass media gestiscono i loro poco limpidi interessi. Il giornalista Bergman (un Al Pacino come sempre irresistibile) e il suo informatore (un problematico Russel Crowe), se con ciò guadagnano in realismo, dall'altra parte perdono in spessore narrativo e non riescono ad assurgere ad un livello più emblematico, come ad esempio gli antesignani eroi di Frank Capra, cui lo spirito democratico del film li avvicina. Insomma, "Insider" sarebbe forse stato un film più adatto a un regista meno personale di Mann, come il Pakula di "Tutti gli uomini del Presidente".
Una curiosità per concludere. In un film che tratta in maniera quasi paranoica dei danni irreparabili del fumo non si vede una sola persona, neanche di sfuggita, con la sigaretta accesa in bocca: è una delle conseguenze paradossali cui conduce il politically correct applicato indiscriminatamente ad ogni pellicola.

1 risposta al commento
Ultima risposta 07/04/2018 14.28.09
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VincVega  @  03/02/2017 10:34:51
   8 / 10
Un altro film importante di Michaell Mann, questa volta d'inchiesta, incentrato sul personaggio di Russell Crowe, invecchiato di almeno 20 anni.
Un uomo che deve compiere scelte estreme in base alla sua integrità morale ma anche per la protezione della sua famiglia.
Il potere delle multinazionali del tabacco si insinua fino alle fondamenta delle televisioni, in questo caso CBS.
Mann cambia registro e gira un grande film di denuncia, coraggioso e nobile, via le atmosfere criminali di "Heat", "Strade Violente" e "Manhunter".
Il regista punta sul realismo, la distorsione della verità, i momenti drammatici della vita in caduta libera, i dilemmi morali.
Due ore e mezza di pellicola, per i più disattenti potrebbe essere troppo, ma le mani sapienti dietro la macchina da presa di Mann facilitano le cose e alla fine il film ha un buon ritmo.
Il cast è in formissima, grandiosi come sempre Al Pacino e Christopher Plummer, ma il migliore è Russell Crowe, che probabilmente sfodera la sua migliore e intensa interpretazione di sempre.
Belle le musiche che hanno acnhe l'effetto di aumentare il climax.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  24/12/2016 19:50:51
   9 / 10
Insider è un film che va oltre la semplice denuncia dei disastri e delle menzogne dell'industria del tabacco. Degli intrallazzi e dei mezzi coercitivi legali o meno che hanno a disposizione per annullare il singolo. E' uno scontro fra l'etica individuale e l'etica distorta, quella imperante, che cerca di imporre una volontà nei confronti del singolo. Insider opera ad un livello superiore riguardo la solitudine del singolo nei confronti del mondo che lo circonda. Mai come in questo film i personaggi sono costretti ad operare delle scelte estreme in completa solitudine. La macchina da presa di Mann li isola spesso e volentieri dal contesto, utilizzando tantissimi primi piani per leggere cosa si sta muovendo nell'animo di un indivisuo. E' una battaglia che mette in gioco la propria reputazione e la propria dignità, morale e professionale. In poche parole si mettono in gioco in maniera totale, rischiando oltre il dovuto per il mantenimento della propria integrità. Mann ce lo fa vedere in pieno senza filtri in quello che è uno dei suoi migliori film in assoluto.

TheGame  @  27/02/2015 15:40:05
   8 / 10
Mann all'ennesima potenza nel suo probabile Quarto Potere, ma la vera forza sta nella lente d'ingrandimento emotiva, pronta a cogliere tutte le fragilità di un intensissimo Crowe, del solido Pacino e in definitiva dello spettatore che preferirebbe non guardare oltre la siepe.

Ciaby  @  04/02/2015 13:07:06
   7½ / 10
Un thriller eccellente: una bella storia, una sceneggiatura d'alto livello, due attori protagonisti eccezionali e due ore e mezzo che non si sentono minimamente.

Mann non è un autore, ma la sua regia è fresca, ispiratissima e funzionale alla narrazione, mai vittima di inutili virtuosismi.

Verso la fine perde smalto e il ralenti finale è proprio brutto, ma non ci si può lamentare: "The Insider" è ciò che tutti i film di intrattenimento dovrebbero essere.
Ampio coinvolgimento e stile affascinante ben orchestrato.

Oskarsson88  @  17/01/2015 03:11:13
   6 / 10
Mi ha un po' deluso Mann in questo film.. troppo lento e frazionato.. la tira veramente troppo per le lunghe con questa tiritera tra la compagnia del tabacco che minaccia, l'intervista che non può andare in onda e il protagonista via via sempre più disagiato. Però di fatto accade poco o niente più di ciò in due ore e mezzo. Non bastano le belle prove attoriali.. peccato. Un buco nell'acqua

barone_rosso  @  08/01/2015 22:23:40
   6½ / 10
Non è male, ma devo dire che da un cast del genere, e da un tema simile, mi aspettavo qualcosa di piu'. Le interpretazioni sono ottime, il problema è che la trama è troppo semplice per mandare avanti piu' di due ore e mezza di film. Forse ridurre un po' la lunghezza avrebbe giovato.

_Hollow_  @  11/12/2014 03:17:56
   10 / 10
Forse il mio film preferito di M.Mann, ed è tutto dire visto che il signore in questione ha girato cose come Heat.

The Insider è un nodo alla gola, un dito che gira nella piaga.
La fantastica regia (a volte monumentale, a volte una telecamera a spalla), insieme alla recitazione di due mostri sacri come Crowe e Al Pacino, insieme ad una colonna sonora così precisa da essere intimidatoria (a tratti vessatrice, in pochi punti con la "liberatoria" Lisa Gerrard), insomma ogni tessera del puzzle va al proprio posto per creare un capolavoro.
Risultato che ha quasi del metacinematografico, perché lo spettatore è indotto a provare la stessa sensazione che di Al Pacino/Bergman nel guardare il suo pezzo: uno scoop, perfetto nei contenuti, montato da lui stesso alla perfezione, che rischia di non vedere mai la luce.
Lo grandiosità di Mann è di farci vivere in prima persona grazie a diversi espedienti l'intimo dei due protagonisti, di catapultarci in mezzo agli uffici e alla vita di ogni giorno, di provocare una fortissima empatia e creare una massiccia dose di realismo pur confezionando un film imponente, un vero e proprio blockbuster, dove a farci immedesimare nella gente comunque ci sono due dei volti più apprezzati (e quindi però conosciuti) di Hollywood. Cosa che, come detto, si riflette nella colonna sonora, a volte praticamente minimalista (nientemeno che Arvo Part), altre volte addirittura lirica (Lisa Gerrard, che l'anno dopo sorreggerà da sola con Zimmer l'intero baraccone de Il Gladiatore di R.Scott, reincontrando R.Crowe).

Il finale, con Bergman che al ralenti, di schiena, si sistema il cappotto (con tutta la sensazione di dignità suscitabile in questo mondo) mentre si mescola alla strada, un uomo nella folla newyorkese, è da brividi.

Grande Mann, stima profonda per il tuo Cinema.

2 risposte al commento
Ultima risposta 11/12/2014 14.55.56
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  22/11/2014 13:15:16
   7½ / 10
Ottimo film inchiesta che, oltre ad affrontare l'argomento principale in maniera coinvolta e pungente (intesa sia la guerra contro l'industria del tabacco sia la libertà di stampa ed informazione), cura e si prende a cuore le vite dei personaggi protagonisti senza eccessi e senza limitazioni di sorta (proprio come in "Heat").
Lo svolgimento potrebbe risultare lineare e monotono, ma garantito che l'attenzione non cala mai un'istante (considerata la portata della vicenda e l'appeal non proprio di richiamo che potrebbe avere sulla massa, non è affatto cosa da poco) anche perchè parliamo di un regista che, con il suo inconfondibile stile visuale (condiviso e supportato dal fraterno collaboratore Spinotti) ed il massimo ingegno nella scelta della colonna sonora, quando vuole emozionare riesce sempre a colpire nel segno (esempio la sequenza in cui Jeffrey, seduto nella camera d'albergo, vede le figlie giocare nell'orto).
Ultima nota in merito alla recitazione, che in film del genere è di fondamentale importanza: perfetto il cast di contorno (Plummer in primis), buona invece la prova di Al Pacino che però, a mio avviso, viene spesso messa in ombra da quella del bravissimo Crowe, credibile come non mai nei panni di un uomo che per la sua integrità si ritrova in preda a crisi paranoiche, messo con le spalle al muro, completamente solo (quasi) contro tutti, e con la vita privata sempre più allo sfascio.

Personalmente preferisco il Mann dei thriller, dei noir e delle crime stories, ma "Insider" rimane comunque l'ulteriore testimonianza del perchè questi venga considerato uno dei più grandi cineasti americani degli ultimi 30 anni; ora capisco perchè il nostro professore di chimica alle superiori ci teneva tanto a farcelo vedere (peccato che non avesse tenuto molto conto dell'età del pubblico...).


Nota: ai fan più accorti (come il sottoscritto) non sfuggiranno certe strizzatine d'occhio visive, sceneggiative e musicali alle precedenti opere del regista.

DogDayAfternoon  @  12/10/2014 20:36:31
   7 / 10
Regia impeccabile, fotografia molto fredda e ritmi piuttosto lenti (a quanto pare volutamente) che però fanno in modo di creare un certo distacco da parte dello spettatore verso le vicende narrate. Una storia che secondo me si presta maggiormente ad un documentario che ad un film vero e proprio, non credo comunque si potesse fare meglio di così. I momenti di passione e sofferenza ci sono ma sono spezzati da periodi statici e abbastanza noiosi.

Da grandissimo fan di Pacino reputo questa una delle sue interpretazioni minori, non da il valore aggiunto che è solito dare ai personaggi che interpreta: svolge con sufficienza il suo compitino ma senza strafare, quasi svogliatamente. Per Crowe invece una buona prova, al di sopra della sua media.

Merita una visione se non altro per la storia raccontata e per l'ottima confezione, ma mi sembra un tantino sopravvalutato come film.

Filman  @  13/08/2014 16:24:35
   9 / 10
Decisivo atto di rivoluzione stilistica per Michael Mann, THE INSIDER apre alla filmografia del regista una nuova fase, identificata dall'abbandono della pellicola e dall'esordio col digitale, che si lascia alle spalle una regia enfatica nell'atmosfera ed elettrizzante nel climax per abbracciare una nuova formula sintetica dalla finezza extra-realista, il quale dona per la prima volta al genere biografico un tocco innovativo di singolare bellezza documentaristica.
L'eleganza tecnica, perfetta nella sua fredda, studiata e geometrica strumentalizzazione, raffigura con concisione una storia vera e drammatica, integrata ad una escursione interiore ed emozionale dei protagonisti, offrendo un film dall'ottima strutturazione e dalla regia avanguardista, garantendo una perla di rara bellezza e brillantezza al proprio genere.
La grandezza tecnica, personalizzata nel rifiuto della spettacolarizzazione e di immergente coinvolgimento visivo, permette di narrare, con la più assoluta nitidezza possibile, uno stupefacente fatto di cronaca, intrigante e desolante al tempo stesso, di chiara critica alle multinazionali, vero intermezzo del capitalismo americano, ed esaltante la filosofia filmica di Mann sulla lotta individuale, in questo caso, inquadrata dal conflitto contro la società stessa.

Dick  @  29/07/2014 20:16:19
   9 / 10
Dopo noir, horror (?)-misterioso, poliziesco, avventura... Mann si da al film d' inchiesta e ne esce secondo me la sua miglior pellicola tra quelli che ho visto. Raccontato e realizzato con un stile secco e asciutto racconta una purtroppo grande verità di cui si parla poco senza essere moralista, ma riflessivo che dimostra una volta di più come la vita sia fatta di scelte:

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER.
Grandi sia Pacino che Crowe, qui quasi irriconoscibile un anno prima dell' esplosione con "Il gladiatore", in un' opera che dovrebbe essere fatta vedere in tutte le scuole a mio parere. Poco da invidiare secondo me ai nostri film d' inchiesta.

Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  @  15/05/2014 18:29:09
   8 / 10
Opera sui generis nella filmografia di Mann, ma non per questo si dimostra meno competente con in mano materia 'impegnata', anzi oltre che aderire alla perfezione il suo linguaggio freddo, anti-barocco, sa opportunamente dosare quella demagogia spesso lasciata al caso nei film di denuncia, che più che un quadro critico rasentano la propaganda, tanto per citarne uno, l'ultimo periodo di Redford. Ma da buon narratore, Mann dilata i tempi, sviscera le vicende umane, una vita privata sacrificata per una causa più grande.
Un cast ottimamente diretto, che sia Farrell, che sia Cruise, che sia Smith, o in questo caso Crowe, Mann li conduce in una caratterizzazione misurata del ruolo, mai sguinzagliati nella propria personalizzazione della parte. Da Plummer e Pacino ok, ci si aspetta il meglio, lo si dà per scontato ma vedere per credere 'People I Know', cosa può fare un Pacino lasciato al caso in un ruolo che non si discosta poi molto da questo.
Per chiudere, l'ultima grande opera di Mann, più avanti sempre meno prolifico qualche alto qualche medio-basso, qualche produzione per la figlia, che ancora deve dimostrare di che pasta è fatta.

hghgg  @  08/04/2014 14:17:53
   8½ / 10
Michael Mann che dannato gran regista, uno che sa trasformare il cinema d'intrattenimento americano sempre in qualcosina di più.
Quest film rappresenta a mio avviso il punto più alto della sua carriera assieme ad "Heat" e a "Manhunter". Regia davvero ad alti livelli con una gestione della tensione e dell'intreccio perfetta, in un crescendo a spirale continuo che coinvolge sempre di più lo spettatore man mano che la storia prosegue. Gran bel film di denuncia contro le multinazionali del tabacco, girato con uno stile secco ed estremamente pacato, lento e raffinato non annoia mai pur essendo molto sotto le righe, con un'impronta tra il thriller e il film d'inchiesta. Niente sparatorie e inseguimenti per Mann questa volta, nessuna splendida rappresentazione notturna di L.A. ma solo una narrazione sobria e fortemente cupa e drammatica (per quanto il finale arrivi ad una risoluzione positiva); sceneggiatura solida e ben scritta, bella fotografia e un ottimo Al Pacino che regala momenti memorabili. Russell Crowe per una volta convincente, probabilmente alla sua prova migliore (Mann ha valorizzato sia lui e Cruise però, non era facile) il che non vuol dire che abbia offerto chissà quale grande prova d'attore. Plummer comprimario sublime.
Grande film con una grandissima prova registica per Mann, per me da vedere anche più volte nonostante la lunga durata e la subdola lentezza che accompagna il crescendo degli eventi, sempre più frenetici e mostrati da una regia nel finale sempre più rapida e "tesa" grazie anche ad un sapiente uso del montaggio. Ispirato a fatti veri ma dichiaratamente romanzati per esigenze d'intrattenimento, al quale Mann non rinuncia nemmeno stavolta.
Bellissimo.

david briar  @  25/11/2013 20:47:39
   7½ / 10
La prova più pacata di Michael Mann,un film che inizia in sordina per poi salire senza di più,che appassiona lo spettatore quasi di "nascosto".

In "Insider" il regista conferma la sua maestria registica,dando un realismo che fa sembrare l'inchiesta quasi un documentario.Qualcuno potrebbe dire che questo rende il film freddo,ma le caratterizzazioni dei due protagonisti sono ottime e danno vita a personaggi sfaccettati,umani.E'interessante il discorso degli uomini comuni che diventano eroi,dei sacrifici che son costretti a fare per una giusta causa,per la loro integrità morale che non viene intaccata dalla corruzione delle grandi aziende con cui vengono a contatto.

Russel Crowe e Al Pacino offrono due prove convincenti,anche se entrambi hanno fatto di meglio.Mostruoso invece Christopher Plummer,come sempre ad altissimi livelli in ruoli da comprimario.

La sceneggiatura ha alcune pecche,sarebbe stato meglio occupare del tempo in più per trattare il rapporto di Crowe con la moglie,quando invece c'è qualche tempo morto che si poteva evitare,ma è comunque un buon lavoro anche piuttosto complesso da fare visto la portata del materiale.Una piccola sforbiciata non avrebbe fatto male,però è difficile lamentarsi ancora di una pellicola di questo livello.

In conclusione,non il miglior Mann,ma un film da vedere che non deluderà chi come me ama questo grande regista..

Fortune  @  17/10/2013 00:24:12
   8 / 10
Lo scandalo delle multinazionali di Tabacco in primo piano in un film denuncia semplicemente avvincente.Altro tema trattato e' la liberta' di stampa e il potere dei media in alcuni Stati degli USA...interessante,fa riflettere.Trama abbastanza intricata ma scorrevole che,supportata dall'interpretazione superlativa di Pacino e Crowe, non cade mai nel banale e, malgrado la durata,non assopisce lo spettatore fin dall'inizio.La regia di Mann, infine, e' una garanzia.

Goldust  @  14/10/2013 14:50:14
   6½ / 10
Costruito come un legal - thriller moderno, the Insider riesce a tenere viva l'attenzione dello spettatore almeno fino a metà racconto, quando Jeffrey rivela il motivo per il quale è stato licenziato. Da quel momento la curiosità scema e le dinamiche politico- economiche che inghiottono organi di informazione e multinazionali del tabacco non sono più così interessanti, in un gioco di continui ribaltamenti che si fa tedioso, complice anche la durata- monstre della pellicola. Peccato, perchè gli attori, compresi i comprimari, fanno egregiamente la loro parte ed in particolare Russell Crowe sfodera una delle interpretazioni più riuscite della sua carriera.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR bellin1  @  04/10/2013 22:41:50
   7 / 10
Bel film denuncia , Al pacino come sempre si dimostra uno se non il migliore attore dei nostri tempi. Incredibile la facilità con cui interpreta ruoli diversi nelle sue performance con un carisma unico. Il film pure essendo decisamente lungo si dimostrra attraente e dinamico supportato da un Crowe che fa da spalla, per me.

Buono. 7+

giraldiro  @  04/10/2013 14:17:00
   7 / 10
Complessivamente discreto ma molto serio nell'affrontare l'argomento su una delle maggiori piaghe nel mondo, ovvero, quella del mercato del tabacco. Ottima l'accoppiata Crowe-Pacino.

Lory_noir  @  12/09/2013 18:53:25
   5 / 10
Non mi ha convinto né per quanto riguarda il criterio informativo, approfondito pochissimo, né per quanto riguarda l'intrattenimento. Penso che ci siano molti film di denuncia più validi di questo.

Strix  @  11/09/2013 19:48:46
   7 / 10
Opera mastodontica, così come le interpretazioni dei 2 protagonisti. Ottima sceneggiatura. Ma attenzione a chiamarlo capolavoro: è molto lento, inoltre nella seconda metà si perde in cavilli burocratici (che fatichi a seguire se non sei avvocato o giornalista) che lo appesantiscono parecchio. Il regista ha voluto eccedere; un pò più di semplicità e una durata un pò più breve ne avrebbero sicuramente fatto un capolavoro.

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Federico  @  02/09/2013 11:17:07
   9 / 10
film di denuncia bellissimo, con due eccellenti protagonisti (mi è piaciuto anche Plummer). Nonostante la durata tiene incollati allo schermo.
Da vedere.

MonkeyIsland  @  20/07/2013 17:55:12
   8 / 10
Oltre alla denuncia verso le multinazionali del tabacco il film va più a fondo analizzando il rapporto tra un ricercatore e un cronista interpretati da due sontuosi Crowe e Al Pacino così diversi tra di loro ma in realtà più simili di quanto non si pensi.
Un must.

vieste84  @  10/02/2013 19:13:20
   5½ / 10
E' una storia vera, ma il film lo ritengo un po troppo sopravvalutato, dare 9 o 10 è esagerato, mi ha annoiato molto e le due prove attoriali non mi convincono a dare la sufficienza a questo film. La storia è interessante e profonda ma non per questo il film è un capolavoro, si poteva fare meglio, forse questo è il genere dove gli americani sono meno capaci

genki91  @  05/12/2012 00:19:56
   7½ / 10
Lungo, ma senza tanto rendersi pesante. Merito dei sempreverdi Al ( il Padreterno degli attori moderni ) e Crowe, calati perfettamente nei loro ruoli. Il film denuncia perfettamente gli abusi contro gli individui, oltre che portare a galla una scomoda verità. Consigliato.

Lucignolo90  @  09/11/2012 20:47:08
   8½ / 10
Giornalismo contro Scienza.

Grandi Compagnie e "le loro verità" contro Mezzi d'informazione.


Questo i perni su cui ruota tutto il film di Mann e le sue 2 ore e mezza.
Due ore e mezza di palpabile tensione di una vicenda che mette in gioco il destino di un uomo ma ancor di più la vita di tante persone.
E' vero che le major del tabacco utilizzano prodotti chimici cancerogeni per accrescere la dipendenza dei fumatori e quindi assicurarsi un importante fetta di mercato?

Jeffrey Wigand (Crowe) dirigente di una di queste compagnie e ex uomo di scienza licenziato tutto d'un tratto assicura di si.
E per assicurare un futuro alla propria famiglia (e in un certo senso vendicarsi contro i suoi "aguzzini") non esita a comunicare il tutto a un noto giornalista a caccia di scoop (Pacino).

Le cose però sono tutt'altro che facili e l'intervista che ne scaturirà verrà osteggiata in qualunque modo. Ortodosso e non. E non solo dalle varie companies in questione...


Dopo Heat, Mann continua a meravigliare. Gli attori in questo film non rubano l'occhio eccessivamente (anche se Pacino in un paio di scene di "rabbia" è trascinante così come Christopher Plummer nella parte finale), ma fanno alla perfezione il loro dovere, lasciando alla vicenda (storia vera tratta da un articolo su Vanity Fair) l'importanza che merita.

Nota di menzione alla fotografia del nostro Dante Spinotti: quasi surreale e in sintonia con le azioni dei protagonisti (ve ne accorgerete dal tono particolare dei colori e dalla scena in albergo verso la fine).

7 nomination all'oscar, purtroppo nemmeno uno vinto.

nyc93  @  22/10/2012 21:23:14
   7½ / 10
Ben fatto, bravissimo Al Pacino e Russell Crowe, la durata troppo lunga, abbassa il voto perchè lo rende un pò lento.

alepr0  @  18/10/2012 00:35:29
   5½ / 10
Ho deciso di guardarlo dopo aver visto "Heat - La Sfida" film dello stesso regista. Devo dire che non mi è piaciuto molto anche se la trama è bella. Secondo il mio punto di vista è troppo lento.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  03/09/2012 16:20:42
   8 / 10
Il cinema è sempre finzione, anche quando ha pretese di essere VERO. Oppure potremmo definirlo una realtà filtrata attraverso la finzione.
Che questo assunto del cinema come fiction sia da sempre incorporato nello spettatore è chiarissimo; dallo sverginamento compiuto col treno dei Lumiere che arriva alla stazione e fa scappare gli spettatori ignari, sappiamo bene che ciò che osserviamo è tutto finto, da allora lo sappiamo almeno.
Per chi guarda cinema allora sarà ancora più interessante e stimolante (almeno solitamente) vederne uno con la frase "TRATTO DA UNA STORIA VERA" sulla locandina, o comunque sui titoli di coda. Da un impressione ancora più traumatica; c'è anche chi ci ha marciato in maniera beffarda come Tobe Hooper in "Non aprite quella porta", mischiando tanti accadimenti reali differenti in un calderone di fantasia orrorifica che però di reale aveva ben poco (di entusiasmante tanto, Hooper doveva ancora rincòglionirsi).

Il preambolo è stato necessario non solo perché Insider è un film tratto da una storia vera, "romanzata" come ammette onestamente la didascalia finale (ma è un trucchetto perché si allude anche lì alle minacce di morte che CI SONO STATE, anche se da parte di ignoti, magari tabagisti). Mi hanno colpito due cose, una casuale e una no, che riguardano la vicenda reale antecedente al lavoro di Mann: ovvero il nome dell'articolo su cui poi è stata basata la sceneggiatura scritta da Marie Brenner, intitolato "L'uomo che sapeva troppo", e poi l'accidente che fa chiamare un giornalista Lowell Bergman, poi caratterizzato nella fiction da uno dei più grandi attori viventi (Al Pacino); Bergman, uno dei più grandi registi di sempre (o attrice, scegliete voi).
Bergman ovviamente è soltanto un gioco della realtà, uno dei tanti omonimi però mi sono informato lo stesso per controllare se non fosse stato "romanzato" anche il nome in un tanto esplicito quanto banale omaggio a Bergman da parte di Mann, ma non è cosi, il cognome del giornalista è questo.
L'articolo che ricalca uno dei tanti film di Hitchcock sull'uomo al centro di un complotto invece non è tanto casuale, e Insider riesce ad intessere nella prima parte una vera e propria rete di paranoie, complotti e minacce nella maniera classica da suspance che ha insegnato zio Alfred. Mann, pure lui, ricalca suo malgrado il modello da tanti ripreso dal maestro del brivido inquietando con le allusioni frequenti, cosi come le minacce mai portate a compimento ma che sfasciano la famiglia del protagonista.
Mi ha inquietato molto quel "Vi uccideremo, vi uccideremo tutti, chiudete quella càzzo di bocca" nella prima parte, l'apice di una strategia della tensione attuata tanto da Mann quanto dalla multinazionale di tabacco contro uno dei due protagonisti di un film di denuncia vecchio stile, interpretato da un Russel Crowe magnifico nella sua migliore prova attoriale.
è apprezzabile il lavoro di Mann cosi intimista e dilatato tanto da far restare inizialmente perplessi perché soffre di macchinosità, si entra in ritardo nelle vicende narrate. Lo è anche la lontananza da qualsiasi tentativo di spettacolarizzazione che inevitabilmente raggiunge momenti particolari di tensione senza mostrare in realtà nessun pericolo tangibile (ma aleggia come un'ombra) nella prima parte, mentre nella seconda si entra nelle beghe burocratiche del Potere.
Michael Mann raramente cosi psicologico, lento pur restando dinamico, soprattutto partecipe della sofferenza dei due protagonisti speculari, ancora una volta. Si raggiungono difatti picchi emotivi sorprendenti sottolineato da musiche particolarmente scelte. Meglio ancora quando forse Mann raggiunge l'apice del suo cinema intero (ma forse, perché c'è ne sono tanti...): mi riferisco alla sequenza tutt'altro che algida e realistica, bensì onirica e visionaria di Wiegand che si lascia andare abbattuto e distrutto al pensiero dei suoi affetti, trasmutando le glaciali pareti di un albergo in spazi verdi dove le sue figlie lo chiamano e sorridono. Gran momento davvero.
Il film sembra quasi implodere poi nel finale dove c'è una specie di anticlimax per cui si finisce in maniera naturale, stanca. Dignitosa ma amara.
Per me il miglior Mann resta ancora quello dei polizieschi ed action, Heat e Collateral, ma Insider è subito dietro.

PaulTemplar  @  08/07/2012 13:00:20
   8 / 10
Duro atto di accusa contro le multinazionali del tabacco, giocato sugli sguardi, sui movimenti, sulle espressioni; grandissimi Al Pacino e Russell Crowe, film con un finale amaro. Da vedere senza se e senza ma

Invia una mail all'autore del commento nightmare95  @  09/06/2012 19:06:00
   7 / 10
Bel film, ispirato ad una storia realmente accaduta.
Ottime le interpretazione, dove spiccano Al Pacino e Russell Crowe in grandissima forma.
Stupendi i dialoghi, la storia poi è abbastanza interessante.
Peccato che la lunghezza della pellicola renda il film più di una volta noioso e pesante, 30 minuti in meno avrebbero giovato di gran lunga alla pellicola.
Senza dubbio un'ottimo film drammatico di denuncia, che però non mi ha impressionato.

Vincent91  @  22/02/2012 17:42:25
   8½ / 10
Ispirato ad una storia vera, Michael Mann realizza uno dei migliori film di denuncia che siano mai apparsi sullo schermo affidando i ruoli da protagonisti ad una star affermata come Al Pacino e ad una star nascente come Russell Crowe. L'argomento trattato è molto delicato riguardante le multinazionali del tabacco e il loro silenzio riguardo ai danni provocati dal fumo, da questo spunto ne esce fuori una storia intensa con dialoghi ben scritti che tiene alto l'interesse per tutta la lunga durata fino ad un finale risolutore e forse un po' scontato ma non per questo brutto che può far riflettere anche i fumatori da 2 pacchetti al giorno. Ottima la fotografia di Spinotti e robusta la colonna sonora senza parlare della regia di Mann, qui ai massimi livelli che opta per un cambio di stile rispetto ai film precedenti e che si ritroverà in tutti i film successivi, mai una cambiamento fu più azzeccato di questo. Il cast mantiene alto il livello di tutta l'operazione con un sempre grandissimo Al Pacino e un intenso Crowe che dimostra tutto il suo talento e tutta la sua bravura nell'interpretare un personaggio chiave di tutto il film. Sapere che questo film è stato un flop ai botteghini fa venire tanta rabbia, non è una novità che film importanti non abbiano il successo che meritano però è brutto lo stesso, perchè questa è una pellicola che serve a tante persone perchè tratta un argomento che riguarda tante persone al di là della qualità stessa del film che consiglio di vedere a tutti.

Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89  @  12/01/2012 12:28:15
   9 / 10
Stupendo film di denuncia sorretto da 2 attori in stato di grazia.
Nonostante la lunghezza scorre che è una meraviglia tenendoti col fiato sospeso fino alla fine e regalando momenti di poesia davvero memorabili ( la scena in cui Russel Crowe è chiuso nella sua stanza e ricorda le figlie che giocano in giardino con in sottofondo MELTDOWN di Lisa Gerrard è da brividi !!!!!!!!!! ).
Impossibile a fine visione non provare un senso di fastidio pensando che tutto quello che abbiamo visto purtroppo è successo veramente....

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  17/12/2011 17:16:22
   7 / 10
Film di denuncia ben realizzato, con due ottimi attori quali Al Pacino e Russell Crowe, che ha il principale difetto nell'eccessiva lunghezza.

gemellino86  @  22/10/2011 08:44:42
   9½ / 10
Il migliore film di Mann incentrato su temi particolari con due grandi attori. Imponenti dialoghi e grande capacità di raccontare storie che si intrecciano tra loro. Da ricordare.

Invia una mail all'autore del commento BIONDO  @  23/09/2011 17:04:35
   8½ / 10
un film molto solido...attori immensi.

kako  @  13/09/2011 18:47:48
   7½ / 10
film di denuncia molto ben fatto, introspettivo e non superficiale, sorretto da Al Pacino e Russel Crowe in formissima. Paga un po' l'eccessiva lunghezza

Cruna  @  09/09/2011 11:20:07
   10 / 10
Il film perfetto:

Soggetto 10
Attori 10, addirittura Pacino non 10 ma 1.000
Fotografia 10
Regia 10
Sceneggiatura 10
Scenografia 10
Colonna Sonora 10

Da guardarlo e guardarlo ancora.

PignaSystem  @  03/09/2011 14:32:08
   8½ / 10
Un grande film...che non si limita solo al compitino di denunciare le multinazionali del tabacco ma scava a fondo, nel profondo dell'animo umano, attraverso due persone così diverse ma in fondo identiche, con gli stessi dubbi e gli stessi problemi. Uno splendido dramma esistenziale, una battaglia che sembra impossibile da vincere, ma alla fine cos'è la vittoria? Cos'è la sconfitta? Che differenza c'è

franky83  @  16/05/2011 17:12:26
   6½ / 10
Film ben fatto e interpretato....è tratto da una storia vera,ma a me non ha appassionato

Black Eight  @  16/05/2011 14:43:51
   8 / 10
C'è poco da fare, Mann è un maestro del Thriller. E in questo caso il lavoro fatto è ancora più lodevole se si considera che questo è un thriller atipico, privo delle spettacolari scene d'azione nelle quali il regista ha dimostrato abbondantemente di saper eccedere con una virtuosità che ha pochi eguali (Heat è l'esempio più lampante).La tensione è infatti sempre alta e il ritmo è in generale serrato (tranne che alla fine dove le riprese si distendono su tempi più lunghi e riflessivi). Come sempre fotografia (bellissima) e montaggio, coordinati alla perfezione, acuiscono la sensazione di malessere e oppressione che aleggia insita alla storia, come era presumibilmente nelle intenzioni della regia. L'impianto visivo e sonoro (sempre tendente alla spettacolarizzazione in Mann) è sostenuto da una colonna sonora imponente. Il cast completa poi l'opera donando una carica emotiva impressionante ai personaggi e alla trama, e se al Pacino non aveva bisogno di confermarsi con alle spalle un passato leggendario, Russel Crowe qui inizia la scalata della sua carriera che lo porterà in pochi anni alla consacrazione totale (tre candidature consecutive e un oscar vinto). Le pecche, comunque più che trascurabili, sono l'eccessiva lunghezza e la poca credibilità del personaggio di Al Pacino; il suo personaggio è troppo assoluto e il suo ruolo già visto troppe volte sullo schermo

sergiolandia  @  11/05/2011 15:58:39
   8 / 10
Mettici una ricerca disperata della verità, una corsa ad ostacoli contro il muro delle multinazionali potenti e ricche, mettici soprattutto che è una storia vera e capirai che questo è veramente un ottimo film.
Di tutte queste cose citate, non dimentichiamo che un cast che può contare su due attore eccezionali come Al Pacino e R. Crowe non può di certo fallire.
Da vedere!

Tony yogurteria  @  20/03/2011 17:51:28
   7½ / 10
Molto bello. Trama indovinata ma soprattutto l'impeccabile Al Pacino, troppo bravo, da sempre qualcosa in più alla pellicola. In questo caso però, bisogna citare il caro buon Russell alle prese con un ruolo alla sua altezza.

Jh0n_Fr0m_Br0nx  @  08/03/2011 20:24:16
   8 / 10
Non mi sarei mai aspettato un film così bello e ben fatto quando ho cominciato a guardarlo in tv qualche giorno fa.
Un pò sulla falsa riga de "I tre giorni del condor" il film narra la storia di un uomo(Russell Crowe) che decide di sfidare a colpi di rivelazioni scioccanti le industrie del tabacco, con l'aiuto del giornalista Al Pacino.
Insomma attori formidabili, storia intrigante e critica sull'industria e sulla stampa americana...un mix infallibile.

ilcippo  @  02/03/2011 12:46:46
   8½ / 10
Molto bello, merito anche delle due grandi performances dell'inneguagliabile Al Pacino e del bravissimo Russell Crowe

andreapau  @  02/03/2011 10:06:28
   6½ / 10
Film di genere che si sviluppa secondo un canovaccio consueto,comunque efficace perchè fa leva sul sentimento di rivalsa della gente comune e sulla sete di giustizia.
Non aggiunge nulla alla filmografia "complottista", ma l'intensità dei protagonisti e dei comprimari o rende decisamente godibile.
Puro prodotto di intrattenimento realizzato con l'indiscutibile classe di Mann,asciutto nonostante la durata eccessiva.
Rivisto a oltre dieci anni dalla sua prima uscita,mi ha suscitato un sentimento di nostalgia,quando la realtà non superava la fantasia con la facilità di oggi

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Ultima risposta 21/04/2011 00.20.03
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kaoslady  @  12/12/2010 19:25:40
   6½ / 10
sicuramente un film ben sviluppato. ottima la regia e ottimo il cast. Al pacino sempre eccezionale che secondo me ha dato una ventata di freschezza al film e un Russell Crowe, anche lui molto bravo, che ha interpretato in maniera ottima il presonaggio.
Jeffery (Russel Crowe) dopo essere stato licenziato decide di testimoniare contro i suoi ex datori di lavoro di una importante industria del tabacco. insieme al giornalista Lowell (Al pacino) devono superare numersi problemi di tipo legale, giudiziario e minaccie.
il votoappena sufficiente è legato al fatto che il genere non è dei miei preferiti. un po' la solita trama legata alla denuncia e all'inchiesta.
poi l'andatura un po lenta e ripetitiva è sicuramente un aspetto che pur non essendo negativo, visto che vuole sottolinera la drammaticità e lo stato dei personaggi, ha reso il film troppo pesante.
sicuramente un buon film che però non mi ha laciato molto

7219415  @  14/11/2010 13:50:54
   8½ / 10
Non ricordo molto di questo film...se non la solita eccezionale interpretazione di Al Pacino

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Egobrain  @  02/11/2010 19:12:54
   8½ / 10
Ho apprezzato veramente molto questa pellicola,un thriller emotivamente toccante e molto ben curato. L'intento di denunciare un sistema prolifico di un impero finanziario,quello del tabacco è l'incipit del film,un impero che nasconde la verità,una verità che trasuda morte e corruzione.

guidox  @  02/11/2010 18:12:26
   6½ / 10
pur essendo un buon film, con un'ottima regia e un cast che sa il fatto suo, questo film è troppo fedele al plot classico dell'inchiesta-denuncia.
tutto procede secondo canoni che danno un certo senso di ripetizione, fra l'altro dovuta alla spropositata durata del film (e anche questo ormai è diventata la norma in film del genere, che durano tutti più di due ore).
Al Pacino sovrasta tutto e tutti, Russell Crowe non mi convince a pieno.

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Ultima risposta 02/11/2010 19.28.07
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edmond90  @  21/10/2010 09:31:16
   9½ / 10
Michael Mann si sta prepotentemente affermando come uno dei miei registi preferiti in assoluto,mentre Al Pacino e Russel Crowe si confermano,il primo forse l'attore piu bravo della sua generazione e il secondo un interprete versatile e adatto a qualsiasi ruolo.
Dati questi presupposti Insider non puo che essere per me uno dei migliori film degli ultimi 20 anni.
Lo svolgimento della trama infatti,da alcuni ritenuto troppo noioso e lento,viene volutamente dilatato,permettendo allo spettatore di sviluppare un'ampia conoscenza dei due protagonisti e dei rispettivi mondi da essi rappresentati(scienza da una parte,giornalismo d'assalto dall'altra),e di accrescere,mano mano che la storia si fa piu intricata,un'empatia straordinaria verso Jeffrey e Lowell,i due alfieri di cui si serve il regista per il suo attacco al capitalismo Occidentale piu bieco ed estremo.
Il tutto senza mai risultare noioso o pesante,neanche per un istante,coadiuvato dalla solita immensa fotografia dell'antico collaboratore Spinotti,che accompagna in maniera perfetta la regia sontuosa di Mann,e dalla bella colonna sonora,oltre che da un parco di attori di contorno di altissimo livello.
Un grandissimo film di denuncia,girato in maniera personalissima e soprattutto con una passione che ben pochi registi al giorno d'oggi dimostrano di avere.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  18/10/2010 22:04:41
   7½ / 10
Michael Mann è sempre una garanzia nel cinema di genere, qui siamo al cospetto di un film tecnicamente perfetto e ottimamente interpretato sopratutto da Russell Crowe.

Per il resto lo svolgimento è abbastanza scontato, i sussulti sono pochi, la trama fin troppo lineare come i suoi protagonisti.
Interessante, avvincente ma non eccezionale.

Febrisio  @  14/05/2010 00:14:05
   8½ / 10
Non mi ha mai inspirato questo film, neanche quando entravo nei negozi dopo la sua usicta e vedevo le miriadi di videocassette/dvd in vendita. Così dopo una decina d'anni son riuscito a vederlo. Ciò che posso affermare è: quantomai non l'ho visto prima!!! Bel film! Dura tanto sì, eppure queste più di due ore di dialoghi son trascorsi senza farsi notare. Si fa seguire facilmente, e riesce a trasmettere bene le sensazioni vissute dai protagonisti; un continuo rallentare e velocizzare i fatti e trama, ma creato in modo intelligente, con in aiuto un ottima colonna sonora, e beh... anche la manina di Mann di quì si vede ed è un piacere. Dialoghi buonissimi, gran parte del film è basata su di essi e non fanno una grinza; tengono lo spettatore sempre attento, aiutato da non troppo inattesi colpi di scena, ma ben sviluppati. Al pacino crea un gran personaggio, quelli che sanno e hanno quel dannato obbligo di seguire l'onestà. quei personaggi che in realtà non arriveranno mai sulla cresta, ma verranno limitati e fermati prima. Sinonimo di grandi uomini. Russel crowe che stona con tutti quei capelli bianchi, e la pelle così giovane, ma che da il suo buon contributo a rappresetare un eroe del ventesimo secolo. In conclusione , un film di buon spessore a partire dai suoi personaggi, parte fondamentale. Consigliato obbligatoriamente a tutti, soprattutto a chi avesse sperato che "state of play" fosse un film grandioso, ma son rimasti con quel retrogusto amaro... dopo aver visto Insider non rimane che fumarsi una sigaretta, non di certo l'ultima, e sentirne il peso che nulla cambierà, verità o meno.

barbuti75  @  14/04/2010 08:59:27
   5 / 10
Non ho mai capito tutto l'entusiasmo per "Insider" di Mann.
Se con "Heat - La sfida" riesca a trasformare lo spunto poliziesco in un'amara riflessione sull'eterno scontro tra il bene e il male, secondo me, con Insider manca molto, moltissimo di quello che il regista ci aveva abituato in precedenza.
I personaggi non sono trattati con la dovuta profondità e il discorso sulla "famiglia" è trattato troppo en passant quando doveva essere analizzato molto più in profondità dando una sensazione di Deja vu.
Ci sarebbe tanto da criticare anche sul personaggio "eroe per caso" e sulla critica alle multinazionali al servizio dello Stato, ma non è questo che mi fa pensare que il film non sia un capolavoro e che sia assolutamente sopravvalutato.
Al Pacino è l'eroe che vuole scoprire la verità a tutti i costi, molto idealista e che mette a repentaglio la sua carriera per farci sapere quello che succede...
Russel Crowe è il borghese piccolo piccolo (grazie Sordi) che diventa l'eroe della vicenda senza rendersene conto (o forse si???) sciorinando moralismi da Radio Maria.
Tutto queso è salvato da una fotografia eccellente e dalla regia di Mann, sempre sapiente e coinvolgente...
Però a me sto Insider mi sa di opera incompiuta...mi sa di un film che sta per spiccare il volo senza decollare mai...

JOKER1926  @  05/04/2010 20:01:43
   7½ / 10
Fra i grandi lavori cinematografici del regista Mann è importante segnalare senza indugio un film di grande impatto e di formidabile intensità: "Insider".
Prodotto nel 1999 quello di Mann non è un esercizio di stile e di classe fine a se stessa ma una clamorosa ed inquietante denuncia al mondo dei potenti, la trama ha del fragoroso e in modo meccanico spinge lo spettatore in un concentrato di tante emozioni e di tensioni, avviluppate intorno ai due protagonisti principali splendidamente illustrati sul piano emotivo/psicologico da una regia straripante.

"Insider Dietro la verità" prima di tutto è la massima celebrazione tecnica, la fotografia è eccellente, il lavoro musicale è sensazionale e poi, piatto forte, è il cast composto da due attori che hanno marchiato, in modo diverso, buona parte del Cinema recente, insomma procurarsi le gesta di Al Pacino e di Russell Crowe non è cosa di ogni giorno, i sacrifici economici sono scontati ma ne vale la pena; i due daranno sfoggio a performance davvero uniche.
"Insider" parte subito a mille, presentazione, esposizione dei fatti e subito tensione psicologica su Jeffrey uomo spossato e troppo affabile interpretato alla lettera da un Crowe determinato e asciutto; il film non mostra pecche e poi Mann riesce senza problemi a "snocciolare" benissimo la narrazione componendola, ornandola con dialoghi e sequenze di pura classe, insomma la noia non c'è, pellicola ben ritmata che incolla letteralmente lo spettatore alla poltrona nella prima parte; nella seconda quella minima ripetitività inevitabile della storia smantella un po' di suspense.
Da ricordare in questo superbo manifesto di denuncia una serie di sequenze uniche, accompagnate da musiche supreme marchiano la mente e risultano pressoché indimenticabili, come dimenticare le battute finali con gli sguardi di Al Pacino (altra prova da incorniciare) che nascondono stanchezza e vittoria; in pratica solo la mancanza di prodigiosi e sensazionali "intrecci" e sfaccettature dinamico/narrative impedisce al film di giungere nell'Olimpo della Cinematografia mantenendolo a "galla" in un più che decoroso limbo.

Invia una mail all'autore del commento s0usuke  @  28/03/2010 03:17:27
   6 / 10
Mann si lancia contro lo scandalo dal tabacco e se non fosse per l'eccessiva lunghezza, non sempre dovuta o giustificata, di alcuni tratti... il film sarebbe più che buono. In questo thriller social-politico Crowe emerge meglio di Pacino... ma del resto il suo personaggio è caratterizzato meglio.

Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  22/03/2010 17:47:22
   8 / 10
Forse il film più potente di Mann, almeno sotto il punto di vista del messaggio. Era difficile raccontare una storia simile (e vera), ma aiutato da uno stile ormai unico nel panorama hollywoodiano il regista lo fa senza mai annoiare e toccando i punti giusti.

L'interpretazione di Crowe è pacata e perfetta, a mio parere il suo ruolo migliore.

cippilippo  @  13/01/2010 23:09:08
   7 / 10
Bel film!...interpretazioni pulitissime (e forse un pò frenate) di due grandissimi attori...questo per non distaccarsi troppo da quella che è una storia vera...
Voto non eccelso perchè un pò lento...non guardatelo se avete un pò di sonno perchè il film è a tratti soporifero ma merita di essere seguito tutto con concentrazione...

maitton  @  09/12/2009 14:18:52
   8 / 10
grandissimo film. veramente un ottimo lavoro da tutti i punti di vista.
uno degli ultimi colpi di coda di al pacino

TheLegend  @  06/12/2009 20:33:52
   7 / 10
Film ottimo sia dal punto di vista tecnico che delle interpretazioni.
Probabilmente un pò troppo lungo e noioso in alcune parti.
Da premiare per l'argomento trattato e per il modo in cui lo fa.

Enry!!!!  @  29/11/2009 23:36:48
   10 / 10
Grandissimo film! Un capolavoro!!
Da vedere assolutamente!!

tylerdurden80  @  31/08/2009 04:46:34
   7½ / 10
film di pregevole fattura tecnica,ben realizzato e con un grandissimo Al Pacino e un altrettanto grande Crowe in versione "A beautiful mind"

Parsifal  @  16/06/2009 00:14:41
   7½ / 10
Come gia' detto da altri tematica interessante dove etica e convenienze personali continuano a scontrarsi nella trama piuttosto ben congegnata della storia. Sicuramente i 2 protagonisti riescono ad aggiungere qualcosa ad un film che senza loro forse non avrebbe raggiunto tale successo anche perche' il nocciolo tecnico (essendo basato su una storia vera)della vicenda giudiziaria non viene che accennato.Regia sicuramente ottima.

inferiore  @  15/06/2009 05:55:47
   7 / 10
Bel film diretto da Mann, dalle tematiche attuali ma interessanti fino ad un certo punto.
La prima parte è davvero ottima, incuriosisce lo spettatore, metre la seconda è ripetitiva e portata per le lunghe.
Tecnicamente validissimo, Al Pacino fenomenale, Crow poco ispirato e fuori forma e un regista capace. Questi gli aspetti che lo rendono un film nella norma e non il capolavoro che ci si potrebbe aspettare.

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Ultima risposta 15/06/2009 14.30.43
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topsecret  @  27/02/2009 20:03:07
   8 / 10
Film dalle tematiche attuali, molto interessante e coinvolgente. Ottimi i due interpreti principali, non nuovi a prove superlative ed un bravo regista, coraggioso e critico che riesce ad appassionare il pubblico con questa storia di denuncia sociale.

elmoro87  @  19/02/2009 12:00:00
   8 / 10
spaccato del mondo odierno e delle magagne presenti nella società di oggi... Mann è bravissimo a ricavare una storia molto interessante e ben costruita, anche se lenta in molti tratti, narrando con efficacia un episodio (non so se reale o meno) che riguarda la società odierna e l'avidità e le scorrettezze che tutti i giorni le multinazionali intraprendono a nostra insaputa tutti i giorni... Se si trascura che in qualche frangente si poteva un po stringere e renderlo piu corto, il film è eccellente, grazie anche a due prove superlative dei Pacino e Crowe!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  05/01/2009 03:40:55
   8 / 10
Superlativo Al Pacino, straordinario Russel Crowe. Una storia vera raccontata con maestria e anche se può risultare lento da seguire, ti trasporta in un mondo reale. Si, il mondo in cui viviamo. Il pianeta non va perchè deve andare o perchè un entità "superiore" ne decide le sorti, ma è come noi lo facciamo, e noi lo costruiamo molto male. Questo racconto ne è un esempio lampante. Un film che insegna molto per chi ancora non si fosse "svegliato". Sicuramente da vedere.

gasy  @  03/01/2009 14:50:29
   8½ / 10
Film solido con due attori straordinari (vince Pacino) e la solida perfetta regia di Mann. Forse leggeremente lento a tratti, ma la storia è molto avvincente.

DarkRareMirko  @  09/11/2008 00:28:48
   8 / 10
Grande film del bravo Mann, che tratta temi di profonda critica sociale (e tra l'altro lo fa in modo più serio e meno cinico rispetto al seppur buono Thank you for smoking).

Anche in questo caso però, nei riguardi di questo film intendo, si può subire una certa prolissità dallo scorrere dello stesso, accusabile purtroppo anche in altre opere di Mann, come per esempio in Heat - La sfida e in Alì.
Forse però non è un difetto registico di Mann stesso ma solo una (non piacevolissima) conseguenza dello stile asciutto e quasi documentaristico che spesso adotta.

Grande sceneggiatura, ottima fotografia, fantastici attori (sopratutto Crowe risulta essere molto credibile nella parte; magistrale come al solito anche Pacino); bene anche Plummer e la Gershon (una della stragnocche presenti in Showgirls di Verhoven).

Vero, finale banale e prevedibile, ma fossero questi i difetti...

Consigliatissimo.

dagon  @  28/08/2008 17:03:04
   9 / 10
regia sublime, fotografia Spinottiana impareggiabile, splendida sceneggiatura, interpretazioni con i fiocchi, colonna sonora di Lisa Gerrard. Pecca: l'uso di un paio di temi musicali già utilizzati da Mann in "heat"... possibile che non si potesse trovare altro?

Invia una mail all'autore del commento EnglishRain  @  09/08/2008 16:45:56
   8 / 10
Il tema è attualissimo e interessante, il binomio dell'informazione non libera da una parte e il potere delle grandi multinazionali dall'altra, sono due piaghe che tutt'ora danno filo da torcere al libero pensiero, l'informazione e la vita di ogni cittadino.
L'interpretazione dei due protagonisti è ottima, la sceneggiatura pure, peccato per una certa inevitabile lentezza, non essendo un film d'azione, cmq consigliatissimo!

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  19/07/2008 18:24:33
   8½ / 10
Una potentissima storia d'integrità, specularmente divisa in due parti di uguale intensità: la prima, con la lotta di Jeffrey per riuscire a dire la Verità, e la seconda, con la lotta di Lowell per riuscire a raccontare la Verità al mondo attraverso il proprio programma; entrambe le lotte sono accomunate dall'ombra del potere che tutto annichilisce e contro il quale ogni mossa sembra vana. Senza la perizia tecnica di Mann e la monumentalità della coppia di protagonisti probabilmente il film sarebbe scivolato nella noia documentaristica; grazie a loro tre, invece, il risultato è una emozionante, calda ed intensa prova di ottimo cinema.

polsiak  @  13/06/2008 22:17:09
   8 / 10
Mann dirige un film di notevole spessore.
Una storia davvero interessante, moderna, che non ti lascia indifferente.
Una regia impeccabile che ci accompagna sempre in tutti gli innumerevoli ed intricati risvolti della vicenda.
Ottima come sempre la prova di Al Pacino, anche se per poco non rischia di essere oscurata dalla performance di un grandissimo Russel Crowe, a mio avviso il vero protagonista (E' fantastico quando, agitato e preoccupato, si rimette a posto gli occhiali una volta ogni 5 secondi!).
Russel riesce nel miracolo di trasformarsi davvero nel protagonista: un ex-dipendente di un gigante del tabacco, che lotta con determinazione da solo per far affiorare la verità, spinto da un senso di giustizia che non è riuscito a soffocare e che non può che assecondare. Tutto ciò anche a scapito della propria vita familiare che mal si conciliava con le energie, mentali e non, spese in quesa battaglia.
Forse l'unico neo è la lentezza con cui si svolge la seconda parte della storia e la colonna sonora certo non aiuta a vivacizzare il ritmo. Ma dopotutto questo non è un poliesco ed è normale che si enfatizzino i momenti cruciali per la drammaticità della trama.
Raramente si vedono film di questo spessore.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Granf  @  08/04/2008 23:43:48
   9 / 10
Perla di rara bellezza nel panorama cinematografico attuale diretto da uno dei più grandi registi in circolazione.
Insider è un film stupendo,interessante,attuale e coinvolgente. Tratto da una storia vera,il film vanta una sceneggiatura di una bellezza unica scritta dallo stesso regista.
Il cast poi è straordinario con la sublime e devastante interpretazione di Russel Crowe e quella monumentale di Al Pacino,bravissimo anche Plummer.
Meraviglisa come sempre la fotografia di Spinotti e molto toccanti le musiche per un film molto avvincente che mi ha scosso,commosso e regalato più di due ore di grande cinema.

popoviasproni  @  27/03/2008 13:47:12
   8½ / 10
Thriller drammatico di grande attualità senza sbavature, dal vibrante impatto emotivo, con un gran Pacino e un Crowe che ben si piega al personaggio.
Ottima la regia di Mann.

xxxgabryxxx0840  @  24/03/2008 21:06:30
   8½ / 10
Veramente un bellissimo film, molto attuale, tratto da una storia vera ed ottimamente interpretato. Il duo Pacino-Crowe è stato azzeccatissimo!!

Trools87  @  22/03/2008 02:10:11
   10 / 10
mi ha tenuto incollato alla sedie per tutta la durata del film, è difficile vedere film di questo calibro ai giorni d'oggi. un capolavoro....

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