Forse non bella, almeno secondo i canoni classici, ma certo straordinariamente brava, solida e coraggiosa, immortalata dalla canzone di Simon & Garfunkel, Anne Bancroft é universalmente nota per il ruolo che più di ogni altro l'ha contraddistinta, la Mrs Robinson di "IL LAUREATO", borghese e sessualmente insoddisfatta che, spudoratamente, si porta a letto il giovane e impacciato figlio dei suoi migliori amici.
Figlia di immigrati italiani della prima generazione, Michael e Mildred Italiano, nata a New York, nel Bronx, il 17 settembre 1931, il suo vero nome era Anna Maria Louise Italiano.
Dopo un breve tirocinio, in cui, ancora giovanissima, prende lezione di danza e di recitazione, nel 1948 entra nella NYC's American Academy of Dramatic Arts di Manhattan, facendosi chiamare Anne Marno, negli anni '50, all'inizio della sua carriera in televisione.
Appare per la prima volta in un serial televisivo, facendosi notare per l'estrema facilità con cui riesce ad imporre la sua personalità alla tecnica recitativa, a cui l'aveva preparata l'esperienza acquisita sui palcoscenici newyorkesi.
Non impiega molto tempo a farsi conoscere e a porre fine alla gavetta televisiva: ben presto comincia a lavorare nel cinema e, nel 52 debutta con "LA TUA BOCCA BRUCIA", uno psicodramma di Roy Baker in cui, accanto a Richard widmarke una inedita Marilin Monroe, dà vita alla ragazza di un pilota di linea che non esita a farsi consolare dalle grazie di una formosa baby-sitter, dopo essere stato mollato dalla delusa fidanzata che lo ritiene, a ragione, un cinico imbroglione.
Certo i film non sono memorabili e i ruoli sono minori, ma, nel 62, dopo averlo già portato in scena nel 59, il regista Arthur Penn, le fa interpretare il ruolo di Anne Sullivan, la severa ma tenace istitutrice della ragazzina cieca di "ANNA DEI MIRACOLI", nel dramma di William Gibson.
Il film, che rappresenta la sua prima, forte discesa nella concretezza di un personaggio e nel dolore della fisicità offesa, le fa vincere il premio Oscar come miglior attrice protagonista.
Intanto, su consiglio del produttore Darril Zanuck, ha assunto il nome d'arte di Anne Bancroft, con il quale oggi è universalmente conosciuta; e nel 1953 ha sposato un certo Martin May, con cui ha vissuto fino al 1957.
Nel 64, Anne Bancroft interpreta "FRENESIE DEL PIACERE", un dramma familiare di inquietitudini esistenziali, sceneggiato da Arold Pinter dal romanzo di Penelope Mortimer, che le fa vincere il British Oscar e la Palma d'oro al festival di Cannes.
Lo stesso anno, dopo il divorzio dal primo marito, sposa il ciclone Mel Brooks.
Lei italiana, lui ebreo, entrambi, almeno apparentemente, irriverenti, capaci di ridere di sè stessi e del mondo intero, daranno vita ad un legame solido e duraturo, così raro nel mondo del cinema e fra colleghi, protrattosi per più di quaranta anni, fino a quando, la morte di lei, non ha spezzato un sodalizio artistico e sentimentale riuscito e collaudato, che faceva dell'ironia e della nonchalance, ma anche del rispetto e della complicità reciproca, la solida base su cui si reggeva.
Fra il 65 e il 66 tiene a battesimo l'esordio registico di Sydney Pollack, con il drammatico "LA VITA CORRE SUL FILO" e recita nell'ultimo film di John Ford, il drammatico "MISSIONE IN MANCIURIA", in cui interpreta un'eroica e altruista dottoressa, missionaria nella Manciuria anni '30, teatro delle scorrerie di Tunga Kan.
Nel 67, il regista Mike Nichols le fa interpretare, ne "IL LAUREATO", il già ricordato ruolo di Mrs. Robinson, la voluttuosa e vorace sedutrice dell'imberbe e imbranato neolaureato Benjamin Braddock, il quale, innamoratosi poi della figlia di lei, la porta letteralmente via dall'altare al futuro sposo, in una fra le scene più indimenticabili della storia del cinema.
Il film, tratto dal romanzo omonimo di Charles Webb, oltre a procurarle una vastissima popolarità, le fa ottenere la nomination al premio Oscar come miglior attrice protagonista, e lancia un semisconosciuto DUSTIN HOFFMAN, che da lì inizierà una lunga e sfolgorante carriera.
Nel 1970 torna in TV come interprete dello sceneggiato 'Annie, the Women in the Life of a Man'; due anni dopo, per Richard Attnborough, è la protagonista femminile del biografico "GLI ANNI DELL'AVVENTURA", celebrazione elogiativa del famoso statista Winston Churchill, dagli anni del college all'ingresso nel Parlamento inglese, tratta dal romanzo autobiografico ' My Early Life: a Rowing Commission'.
Lo stesso anno dà alla luce il figlio di Mel Brooks, Max.
Nel 74, non accreditata, partecipa, con un piccolo ruolo, al dissacratorio "MEZZOGIORNO E MEZZO DI FUOCO", per la regia del marito Mel.
In "IL PRIGIONIERO DELLA SECONDA STRADA", del 75, commedia agrodolce di Melvin Frank, tratta da Neil Simon in versione pessimista, Anne interpreta la moglie, fin troppo comprensiva di Jack Lemmon, in crisi di sconforto per essere stato licenziato dopo venti anni di onesto lavoro.
Contemporaneo è il documentaristico "HINDENBURG", che rievoca, romanzandola, la tragedia del Zeppelin tedesco, esploso il 6 maggio 1937.
Successivamente è fra gli interpreti del drammatico "STUPRO", poi è Maria Maddalena nel "GESU' DI NAZARETH" di Franco Zeffirelli, risollevando con la sua sola presenza scenica, uno fra i più retorici film sulla vita del Cristo, mai girati.
Torna sotto la regia del marito, e nel 77 è fra gli interpreti di "L'ULTIMA FOLLIA DI MEL BROOKS", dove impersona una delle dive ingaggiate dal regista alcolizzato, Mel Spass, per cercare di far avere successo al film muto che sta girando e salvare così la loro piccola casa di produzione indipendente, dallo strapotere di una multinazionale.
Lo stesso anno, insieme a Shirley MacLaine, interpreta "DUE VITE UNA SVOLTA", storia di due ex amiche aspiranti ballerine, ora donne di mezza età, e dei loro conflitti, che riesplodono violenti quando, dopo molti anni, si rincontrano e l'una invidia all'altra ciò che non è riuscita ad avere dalla vita.
Nel 1980, dopo essersi perfezionata alla regia presso l'American Film Institute, con il film "PASTASCIUTTA... AMORE MIO!", scritto e interpretato da lei stessa, debutta alla regia e, mischiando il comico al tragico, realizza un film, forse non perfetto, ma sicuramente all'altezza della passione che nutriva per quest'arte.
Finite le riprese, partecipa allo sconvolgente "THE ELEPHANT MAN", di David Linch, prodotto dal marito, Mel Brooks.
Nell'83, è la protagonista di "ESSERE O NON ESSERE", insieme a Mel Brooks, che stavolta si limita solo a produrre e recitare, lasciando l'onere della regia, del remake di "Vogliamo vivere" di Lubitsch, ad Alan Johnsons; mentre, l'anno successivo, per Sidney Lumet, è la protagonista di "CERCANDO LA GARBO", in cui interpreta una donna che ha un ultimo desiderio nella vita: conoscere la 'divina'.
Una delle sue migliori performance, la Bancroft la offre nell'85, in "AGNESE DI DIO", nel ruolo della madre superiora di un convento di clausura, che impedisce a uno psichiatra di far luce su un trgico evento, accaduto tra le mura del monastero.
Altro ruolo di madre dolente che cerca di dissuadere la figlia dal suicidio, lo sostiene nell'86 in "UNA FINESTRA NELLA NOTTE", di Tom Moore; mentre la successiva pellicola, dell'87, "88 CHARING CROSS ROAD" è la storia di una di una scrittrice americana, che intrattiene un confidenziale rapporto epistolare con un libraio londinese, che a poco a poco si evolve in qualcosa di più profondo.
In "AMICI, COMPLICI, AMANTI", è la madre di un ragazzo gay, che ostacola con ogni mezzo il figlio nella sua ricerca di un compagno e nel suo desiderio di formarsi una famiglia.
Dall'89 al 92 è di nuovo in televisione con alcuni TV movie, poi torna a rivestire un ruolo 'leggero', nella commedia "MI GIOCO LA MOGLIE A LAS VEGAS", che ricalca le situazioni del più noto, "Proposta indecente".
Altro ruolo divertente, è una maga che prepara e vende filtri d'amore, è quello che sostiene in "POZIONE D'AMORE".
Chiaramente i ruoli che ora le vengono proposti non sono più all'altezza della sua arte, ma lei continua, instancabile, a collezionare un film dietro l'altro: arrivano così le partecipazioni a pellicole come, "NOME IN CODICE: NINA", un film d'azione di John Badham, remake di "Nikita" del francese Luc Besson; "MALICE - IL SOSPETTO" un noir scontato con NICOLE KIDMAN, "MR. JONES", che ha come protagonista un depresso e fascinoso Richar Gere.
Poi c'è il ruolo della prozia di Winona Ryder nel nostalgico "GLI ANNI DEI RICORDI"; ed è protagonista di "A CASA PER LE VACANZE", che rappresenta la seconda volta di JODIE FOSTER come regista.
L'ultimo impegno del 95 è una comparsata (interpreta il ruolo di una zingara) per il marito, nell'ennesima parodia del genialoide regista, che in "DRACULA MORTO E CONTENTO", si diverte a rivisitare a modo suo, la leggenda del celebre conte vampiro transilvano.
Nel 96 è, per Michael Cimino, fra gli interpreti del suo intimistico ed emozionante "VERSO IL SOLE"; poi si distingue in "SOLDATO JANE", con Demi Moore, nonostante il film di Ridley Scott sia poco più di un rivoltante spot guerrafondaio.
Per l'anziano Sidney Lumet, nel 97, interpreta la commedia noir "SE MI AMATE"; e nel 98, in "PARADISO PERDUTO", di Alfonso Cuaron, è l'eccentrica signora nella cui villa, ETHAN HAWKE e Gwynet Paltrov da adolescenti si incontrano e si innamorano.
Nel 99, per la TV interpreta "DEEP IN MY HEART", poi, nel 2000 ha un ruolo nella commedia "TENTAZIONI D'AMORE", battesimo registico dell'attore EDWARD NORTON.
La Firenze del 39 fa da sfondo alle vicende di "UNA NOTTE PER DECIDERE", che il regista Philip Haas trae dal racconto 'In villa', di William Somerset Maugham.
Ancora un film per la TV nel 2001, "HAVEN", poi un piccolo ruolo nella cinica commedia "HEARTBREAKERS - VIZIO DI FAMIGLIA", che rappresenta la sua ultima apparizione sul grande schermo, infine il ruolo della 'contessa' nella versione per la TV del dramma di Tennessee Williams "LA PRIMAVERA ROMANA DELLA SIGNORA STONE", gia portato al cinema nel 1961 per l'interpretazione di VIVIEN LEIGH, che conclude la sua parabola artistica, prima che il terribile male che l'aveva colpita, non concludesse la sua parabola terrena.
A proposito del suo matrimonio con Mel Brooks, la Bancroft ha raccontatato. "Quando Mel disse a sua madre che stava per sposare una ragazza italiana, lei amorevolmente lo minacciò, dicendogli che, il giorno in cui l'avesse portata a casa, l'avrebbero trovata in cucina... con la testa nel forno".
Lei e Mel si erano conosciuti sul set TV di un talk show; colpito dal classico 'colpo di fulmine', l'attore-regista, ha corrotto un'addetta al programma, facendosi rivelare in quale ristorante, l'attrice, sarebbe andata a cena quella sera, in modo da far sembrare del tutto casuale l'incontro.
Il matrimonio si è svolto a New York City Hall, e il loro testimone è stato un passante occasionale.
Nel 1972, la Bancroft era stata scelta per il ruolo di Chris MacNeil, la madre in "L'esorcista", ma ha dovuto rinunciare alla parte perchè incinta del figlio Max.
Un mese prima di morire, la Bancroft era diventata nonna di un nipotino, Henry Michael Brooks, nato nel mese di aprile 2005.
Sul famoso Hollywood boulevard, al numero civico 6368, brilla la stella di Anne Bancroft, come riconoscimento per i suoi meriti artistici e per il suo lavoro in televisione.
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Biografia a cura di luisa75 - ultimo aggiornamento 05/07/2005
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