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Nella settimana di Pasqua ci sta di rivedere tutto il "Gesù di Nazareth" di Zeffirelli, un vero e proprio kolossal televisivo che traspone su celluloide (quasi) l'integrità dei Vangeli. Si tralascia leggermente la parte mistica in quanto Zeffirelli compie la iconica scelta di rappresentare il Nazareno più come uomo e rapporta tutte le vicende al concreto ed al realistico -come ad esempio la scena dell'annunciazione a Maria- E' un film religioso dove gli insegnamenti di pace e di fratellanza del Cristo vengono ben evidenziati con alcuni passaggi che portano anche alla commozione ma è pure un film storico con una rigorosissima ricostruzione dell'epoca ed uno studio approfondito sugli usi, i riti e le consuetudini del popolo ebraico ancora legato al Vecchio Testamento; di conseguenza scenografie e costumi a dir poco perfetti. Vi è da dire che, proprio per via della durata, mi aspettavo un maggior approfondimento di alcuni personaggi come quello della Maddalena o di Barabba...(ed a volerla dire tutta, ci sono troppi attori biondi e con gli occhi azzurri) ma noi siamo solo uomini ed in Vangeli sono un'opera immanente e transumana! La regia è poco iconografica e molto concreta...ma un plauso va obbligatoriamente ad un cast pressochè infinito dove è impossibile lodare tutti per la bravura. Dico solo che Peter Ustinov è chiamato ad un ruolo che ricorda quello già ricoperto in "Quo vadis?" di LeRoy. Il mai abbastanza osannato Robert Powell ci presenta un Cristo consapevole, severo, magnetico...non molto buonista; personalmente mi rimane difficile immaginarmi Gesù con un volto diverso dal suo. Opera imprescindibile!
Un film molto attento al Vangelo, un cast stellare per il miglior film sulla vita di Gesù. Commovente senza la necessità di ricorrere alla crudezza nello ore della passione. Anche se The Passion ne rivela tutta la violenza, non riesce a commuovermi come il film di Zeffirelli. Forse perché ci presenta il potente messaggio cristiano? Forse perchè, in fondo, non abbiamo bisogno (noi cristiani) di vedere certe scene sanguinolente per capire, per sapere, per amare....
Ad oggi rimane forse una delle opere più monumentali, riuscite e fedeli della vita di Gesù. Per fedele ovviamente intendo relativamente a quello che è il libro più venduto della storia, e (piccola nota polemica) trovo assurdi certi commenti negativi che criticano il film come troppo agiografico: Zeffirelli non ha fatto altro che trasporre su pellicola in modo a mio avviso chiaro e ordinato quanto letto nei Vangeli, apocrifi e non. Poi ad uno può piacere o meno la regia, la recitazione, essere credente oppure no, ma biasimare il film perché la figura di Gesù è troppo santificata è totalmente insensato.
Io l'ho trovato riuscito un po' in tutti i sensi, dalla regia alla fotografia, la sceneggiatura soprattutto e pure buona parte del cast. I difetti più grandi li ho riscontrati nella scelta della parte di Gesù in primis, Robert Powell è troppo belloccio e con la faccia da modello, avrei propenso maggiormente per un attore dall'aspetto più "comune". Altra mancanza secondo me è il poco rilievo che viene dato a Maria, ma in fin dei conti pure nei Vangeli canonici non ha grande spazio.
Dal punto di vista del cast la vera forza del film sono i personaggi secondari che via via si succedono: da un immenso Peter Ustinov nei panni di Erode il grande (forse la sua è la migliore interpretazione tra tutte), il grande Rod Steiger in Ponzio Pilato, Christopher Plummer, Ann Bancroft...insomma con un cast del genere il risultato non poteva essere diverso.
Un'opera che secondo me va aldilà della religione, ovviamente fruibile solo per chi ha interesse verso il personaggio (il che non significa per forza essere credente).
Un appassionato affresco di Zeffirelli... rivisto dopo molto tempo mi ha emozionato come la prima volta... Powell è il Gesù che tutti si aspettano, poco importa se in realtà non fù così bello.. o così magnetico.... ma nessuno può saperlo con certezza come si presentò al mondo..... ma questo alla fine è un racconto... basato sulle scritture tramandate nei secoli..... certe scene sono memorabili e fanno venire i brividi, le musiche che accompagnano il film sono epiche... bellissime, è un opera enorme con un cast eccelso calato nella parte in maniera totale..... per tutti... credenti, atei, agnostici ... e pagani.....
Capolavoro di Franco Zeffirelli. Più o meno fedele ai vangeli anche se sono presenti diversi episodi non canonici. La figura di Gesù è ben delineata e ben caratterizzata, così come quella di ciascuno degli apostoli. Ho sempre apprezzato poi l'interpretazione della bravissima Olivia Hussey. Unica cosa che mi ha convinto poco è la durata.
Leggendo molti commenti negativi, scritti da sedicenti esperti di cinema, molto indottrinati politicamente, probabilmente filo comunisti o comunque dalla mentalità sinistrorsa se non addirittura anarchica, mi è venuto da ridere e non poco; il tema di quest'opera è la vita di Gesù Cristo, non è la vita di Stalin o di Lenin, quindi chi non vive la fede cristiana, non ha mai letto e analizzato se non meditato le sacre scritture, quindi non ha la minima conoscenza teologica, dovrebbe asternersi dal commentare. Io reputo questo film un capolavoro perchè innanzitutto è una delle serie televisive più importanti mai relizzate dalla Rai, una produzione colossale in tutti i sensi, a partire dal budget grazie al quale fu possibile impiegare molte risorse, scegliere determinati luoghi dove girare (Marocco e Tunisia), aprire un vero e proprio cantiere dove fabbricarono tutti i manufatti, gli arredi, l'oggettistica in generale e i costumi adoperati nel film; poi bisogna considerare il cast di "mostri sacri" del cinema e del teatro, le comparse, lo staff di tecnici, costumisti, scenografi, artisti vari, coreografi, musicisti, e infine il compositore delle musiche, gli sceneggiatori ecc fino ad arrivare al regista, Franco Zeffirelli. Quest'opera può essere considerata capolavoro anche perchè è l'unica del genere a centrare l'obbiettivo, ovvero raccontare la vita di Gesù Cristo in modo fedele ai vangeli, ovviamente la zuppa è arricchita di particolari provenienti dai vangeli apocrifi e da altre fonti storiche in modo da ricostruire la realtà dell'epoca e gli usi e costumi del popolo ebraico, ma non c'è niente di stonato. E' un capolavoro per la bellezza e la forza delle immagini, i colori e le luci, le inquadrature, le tinte dei costumi e il trucco dei personaggi, il connubio musica-immagini, il ritmo delle scene, i dialoghi e i silenzi. Molte persone ignorantemente preferiscono film come "Il vangelo secondo Matteo" che è senza dubbio un opera importante ma è anche molto lontano dalla verità sia nella ricostruzione, sia nella sceneggiatura e credo che il suo successo è legato alla figura di Pasolini, rispecchia una certa visone della fede cristiana molto sessantiana e rivoluzionaria, cosa molto gradita in certi ambienti di critica sinistrorsa ove venivano considerati solo i film "intellettuali" e "impegnati". Altre persone preferiscono invece le fantasie de "L'ultima tentazione di Cristo", film lontano anni luce dalla verità evangelica, blasfemo nei contenuti e negli intenti, famoso per aver scandalizzato che per altro. Altri ancora preferiscono i polpettoni americani in cui Gesù appare sempre con una bella chioma bionda e gli occhi azzurri, insomma davvero poco credibile. Gesù di Nazareth di Zeffirelli è l'unica opera capace di raccontare ciò che fu scritto, commuovere, far meditare, intrattenere senza annoiare, incuriosire.
questo film per me è un capolavoro, lo è sempre stato, un cast formidabile, costumi, trucchi e locations favolose, per poterlo apprezzare a pieno è necessario vedere la versione estesa, sarà perchè è un film che conosco dalla mia infanzia, insomma mi piace davvero tanto. Ovviamente anche qui c'è un pò di fantasia, o per meglio dire,Zeffirelli ha voluto attingere da altre fonti per ricostruire la realtà storica dell'epoca, come ha aggiunto particolari che non son presenti nei Vangeli di Marco,Matteo,Luca e Giovanni, tuttavia la storia è narrata bene, non vi è nulla che stona. ho visto molti film sulla vita di gesù, anche i più acclamati come "il vangelo secondo matteo" (film di partito, estremamente politicizzato) che non mi è mai piaciuto a causa della breve durata, la ricostruzione rozza e sballata dei luoghi e costumi, per non parlare della caratterizzazione dei personaggi, un Gesù il cui volto non richiama quello dell "uomo della sindone" o quello apparso ad alcuni noti santi mistici, Maria (interpretata da una vecchia) che di certo non rispecchia colei che è apparsa a Lourdes, Fatima, La Salette, Le tre fontane ecc; "La passione" di Mel Gibson è un altro capolavoro, centralizzato sull'aspetto dell'estremo sacrificio di Gesù, un film intenso e realistico, finalmente un regista ha avuto il coraggio di narrare e mostrare quella che è stata la cattura, il processo, la flagellazione e la crocifissione.
Duecento attori, centinaia di comparse, otto mesi di riprese. Basterebbero questi dati per ricordarci che ci troviamo di fronte alla più imponente opera mai realizzata sulla storia di Gesù, un vero e proprio kolossal. Dico questo, per sottolineare il carattere cinematografico (e non solo televisivo) di questa pellicola e l'imponente macchina che Zeffirelli ha dovuto muovere per condurre a termine il suo lungometraggio. Elementi di cui bisogna tener conto nel giudizio complessivo sul film. Non resta che vedere se questa impresa titanica si è poi tradotta in: fedeltà ai vangeli, capacità interpretativa, messa in scena, coinvolgimento emotivo. Sulla fedeltà della trasposizione narrativa credo ci sia poco da obiettare. Quella di Zeffirelli non è sicuramente una sceneggiatura rigorosa e minuziosamente fedele al testo del Vangelo, ma è evidente che, nell'enfasi di un adattamento cinematografico coerente (che mai può considerarsi un difetto), i passaggi più significativi della vita di Cristo e del suo messaggio ci sono tutti, così come essi sono indicati nel Nuovo Testamento. Riguardo alle interpretazioni, mi pare che Robert Powell, da solo, sia riuscito ad oscurare più di mezzo cast (praticamente il top a livello internazionale) e questo dice tutto. Mai scelta fu più coraggiosa e riuscita nell'affidare il ruolo di protagonista a questo attore, all'epoca semisconosciuto, che la spuntò su Hoffman e Al Pacino. Impossibile anche non citare le grandi prove di Christopher Plummer (Erode Antipa), Anne Bancroft (Maria Maddalena) e James Farentino (Simon Pietro). Sul piano della messa in scena, i costumi e le ricostruzioni ambientali sono ben curati, con una particolare attenzione rivolta alle masse e ai loro movimenti, che creano ulteriore imponenza all'aspetto scenografico. Splendidi i paesaggi e le riprese in campo lungo, accompagnati da una colonna sonora con poche variazioni, ma ben calibrata e impetuosa nel suo superbo refrain. In alcune fasi del film si percepisce un rallentamento di ritmo con qualche dilatazione temporale, che può compromettere l'attenzione dello spettatore, comunque nel complesso mi sembra che la regia di Zeffirelli sia un ottimo compromesso di lirismo e storicità. Arrivando, infine, al coinvolgimento emotivo, rientra prepotentemente in gioco l'interpretazione di Robert Powell, con annesso ottimo doppiaggio di Pino Colizzi (inchiodato anche lui alla croce, nel ruolo di uno dei ladroni). Il volto di Powell, da cui straordinariamente trapelano caratteri divini, è di quelli che non si dimenticano, che toccano l'anima facendola vibrare. Il suo vigore e il suo "modus operandi" duro e deciso, gli conferiscono umanità e allo stesso tempo una credibilità e un'autorevolezza che si percepisce non essere di questo mondo, perché non intaccata dalla superbia o dalla vanità, ma carica di una giustizia disarmante, carica di verità. E' lo sguardo di un uomo che è "oltre" e per il quale è difficile provare indifferenza. Una prova attoriale che supera i limiti della macchina da presa e che conferisce a Robert Powell quel carisma e quell'incisività unica, probabilmente irripetibile.
Il finale è l'emblema della semplicità e della perfezione, che negli ultimi venti secondi diventano pura essenza. Il volto di Cristo sfuma sul sepolcro aperto mentre il crescendo della colonna sonora ci conduce ai titoli di coda, lasciandoci nell'abbraccio ideale di Gesù.
E' vero che non fa altro che portare i Vangeli sul grande schermo (o meglio sul piccolo, perchè è stato realizzato come lavoro per la tv), però qualche buono spunto dalla regia e dalla sceneggiatura l'ho trovato, soprattutto dalla sceneggiatura; per fare un esempio mi è piaciuto come è stato reso l'annuncio a Maria. Buono anche sotto il punto di vista della recitazione, con molti attori professionisti... purtroppo ho visto l'edizione cinematografica, che dura 270 minuti, ed è quindi tagliata in diverse parti, ma non mi è sembrato poi così noioso. Complessivamente, per quanto mi riguarda, merita l'otto.
A me piace. Al posto dei cinepanettoni e soliti filmetti commedia nel periodo di Natale dovrebbero trasmetterlo sempre questo film e suoi similari. Come era un tempo.
Forse non si può dare un voto specifico a questo film. Si abbandoni la propria opinione religiosa, il film non è male.
C'è chi dice che questo film sia troppo lezioso, finto, un'iconografia del santino, poco fedele al vangelo, ecc... Ma siamo sinceri e onesti: chi può dire effettivamente quale fosse la reale umanità di Cristo? Qualsiasi film si possa fare su Gesù solleverà sempre polemiche, perchè è impossibile sapere essattamente come fosse Gesù, un uomo/Dio che rappresenta il più grande mistero della storia. Il film di Zeffirelli, secondo me, è molto fedele ai vangeli, sono stati considerati anche alcuni episodi degli apocrifi. A mio avviso è un film molto bello, il più affine all'immaginario collettivo sulla figura di Gesù, anche se potrebbe essere non del tutto corrispondente. Non è vero che c'è poca umanità nel Gesù di Zeffirelli, ma siamo sempre al discorso di prima, chi può dire esattamente come fosse Gesù?
Inguardabile fiction televisiva sulla vita di Gesù, sicuramente il peggior film mai girato sul tema, Passione gibsoniana inclusa: ma Zeffirelli è sempre stato un regista mediocre.
Da bambina l'ho molto amato ora un po' meno ( valutandolo come film e non come messaggio) ma resta comunque un film intenso e commovente anche se decisamente agiografico, belli i quadri a piano lungo ( uno su tutti la natività).L'eccessiva lunghezza può essere un demerito ma si rende necessità per la complessità della vicenda. Powell è un po' statico ma ha uno sguardo ieratico che lo ha reso un'icona ( nel vero senso del termine).Valide le interpretazioni di Farentino, Olivier, Bancroft, bambolina poco valorizzata la bella Hussey. Colonna sonora di grande impatto
Visto e rivisto non so quante volte sin da quando, bambino, andavo a catechismo per arrivare a oggi. E' passato qualche annetto... non troppi, ma un venticinque a occhio e croce si. Devo dire che la stima verso questo film e il suo regista è andata progressivamente diminuendo col passare dell'età, delle conoscenze, e dell'esperienza di vita. Oltretutto, il costante approfondimento dello studio della figura di Gesù di Nazareth e dell'esegesi (sono temi che mi appassionano molto) mi hanno spinto ad allontanarmi irrimediabilmente da quello che è un film molto bello, realizzato benissimo e recitato da attori superbi: le scene indimenticabili sono parecchie a dire la verità (ricordo con commozione lo splendido cammeo di Rascel nella parte del cieco guarito - che splendido attore era!...-). Ma siamo, come spesso accade con questo regista, di fronte ad una oleografia da caminetto della nonna che non ha nulla a che vedere con la figura del Nazareno così come i vangeli e la teologia (ma nemmeno la dottrina) ce la tramandano. Il Cristo di Zeffirelli manca completamente di umanità: è un masso erratico sceso dal cielo senza alcun tipo di calore. Così come quello di Pasolini mancava completamente di divinità (vedi il mio commento al film di Pasolini - che comunque rimane il migliore fra quelli realizzati su Gesù-), questo è solo un essere etereo (con le concessioni a quelle poche incaz.zature che il vangelo tramanda, ma ne fa supporre ben altre!) che assomiglia più a San Francesco (non quello di Zeffirelli, ah ah ah...) Per chi troverà moralmente scandaloso il mio commeno, o blasfemo, faccio presente che teologi ed esegeti di provata ortodossia come Mons. Gianfranco Ravasi, il gesuita Lèon Xavier Dufour hanno stroncato ferocemente questo film definendolo completamente assurdo e fuori bersaglio! Faccio altresì presente che, con mia grande sorpresa, anche quella sciagura nazionale che è Padre Livio Fanzaga (direttore di un network radiofonico fra i più pericolosi e dannosi del nostro povero paese: Radio Maria) ha definito il film di Zeffirelli più o meno una boiata aggiungendo che forse invece Pasolini avrà guadagnato qualche punto per il Paradiso con il suo splendido film su Gesù, che gli avrà fatto perdonare i suoi innumerevoli peccati (bontà sua!...) Non voglio dilungarmi, ma un film su Gesù che si possa dire soddisfacente non è ancora stato girato... che non sia un segno?... Scherzo, ovviamente...
Venuto da molto lontano a convertire bestie e gente non si può dire non sia servito a niente perché prese la terra per mano vestito di sabbia e di bianco alcuni lo dissero santo per altri ebbe meno virtù si faceva chiamare Gesù.
Non intendo cantare la gloria né invocare la grazia e il perdono di chi penso non fu altri che un uomo come Dio passato alla storia ma inumano è pur sempre l'amore di chi rantola senza rancore perdonando con l'ultima voce chi lo uccide fra le braccia di una croce.
E per quelli che l'ebbero odiato nel getzemani pianse l'addio come per chi l'adorò come Dio che gli disse sia sempre lodato, per chi gli portò in dono alla fine una lacrima o una treccia di spine, accettando ad estremo saluto la preghiera l'insulto e lo sputo.
E morì come tutti si muore come tutti cambiando colore non si può dire non sia servito a molto perché il male dalla terra non fu tolto
Ebbe forse un pò troppe virtù, ebbe un nome ed un volto: Gesù. Di Maria dicono fosse il figlio sulla croce sbiancò come un giglio
...vaccata televisiva sonnifera di Zeffirelli,concordo con i commenti di TheGaunt e Kowalski.
come si può solo pensare a dare un voto negativo a questo spledido film? mah certuni nn li capisco!!..una recitazione perfetta nn la si poteva avere..addirittura uno dei pochissimi film ad avermi fatto commuovere ..nn ho dubbi il film merita 10
Premettendo che Zeffirelli nn lo posso vedere, devo dare atto che questo film televisivo è un autentico capolavoro! È vero che sembri che duri eternamente, però, più di una critica, per me è un pregio. Eccellenti gli attori e abbastanza fedele alla Bibbia, questo GESÙ DI NAZARETH è sicuramente uno dei migliori film di Cristo.
Ragazzi non scherziamo,se questo è un capolavoro allora il Vangelo di Pasolini cos'e'?Veramente troppo lungo e angosciante.La recitazione degli attori è abbastanza buona e la regia non è malaccio ma per me rimane un film sopravvalutato e noioso
Perfetto...la vita di Gesù dall'inizio alla fine, comprendente i suoi messaggi, il suo amore, la sua sofferenza. Ambientazioni perfette, fedelissima trasposizione del Vangelo. Ottimi attori.
La migliore trasposizione cinematografica per quanto riguarda la vita di Gesù.... Zeffirelli realizza un opera molto dettagliata (su tutti i punti di vista) sulla vita di Gesù. Cast davvero perfetto per questo film, Robert Powell interpreta in modo magistrale la figura di Gesù. Tutto perfetto, recitazione ottima, costumi perfetti, questo film, inoltre, riesce a scorrere benissimo (anche se ha una lunghissima durata, visto che è una miniserie televisiva) e non risulta mai noioso... Davvero un Capolavoro !!
Orribile messainscena delle gesta di Gesù secondo la visione di uno Zeffirelli in difficoltà. Non riesco a giudicarlo, so solo che è brutto da vedere, insignificante, pretenzioso e retorico.
Zeffirelli è una delle più grandi fregature della storia del cinema. dopo l'indecente "La Passione di Cristo" di Gibson, questo è probabilmente il film più brutto mai fatto su Gesù. vi dico solo una parolo: Pasolini.
ragazzi non sapevo che voto dargli... il film non è malissimo come troppo belli ma non si aregge... scusatemi ma ho visto questo film con noia e angoscia.. non ce la facevo piu, è brutto e non si puo mettere a confronto con Romeo e Giulietta di Zeffirelli
sicuramente il film più bello in assoluto che narra la vita di gesù,un vero capolavoro,il regista franco zeffirelli non avrebbe potuto fare di meglio,perchè questo suo meraviglioso film è senza dubbio la sua opera più bella in assoluto.l'interprete principale,gesù,è perfetta tanto da sembrare realmente il cristo in carne ed ossa,si merita davvero un bel 10 e lode.
Visto in tenera età, ho ancora ben impresso il ricordo di questo epico lavoro del regista Zeffirelli, regista che non amo particolarmente, ma che in questo kolossal ha saputo descrivere fedelmente il ritratto di Gesù di Nazareth che sin da piccoli ci hanno tracciato e fatto conoscere. Ho apprezzato questo lavoro del regista toscano perchè mi è sembrato dettagliato e ottimamente interpretato. Personalmente mi è piaciuta l'intensità e l'interpretazione di Robert Powell, attore a me sconosciuto. Questo è un prodotto monumentale, ma anche se patinato e didascalico, riesce ad essere emotivamente valido e coinvolgente.
Zeffirelli (che non è un grande regista) confeziona un film abbastanza convenzionale sulla storia di Gesù.
Il cercare di essere troppo fedele ai Vangeli fa perdere di forza l'intera struttura della storia, facendo di questa pellicola un film eccessivamente scolastico che nulla ha di più di tante dignitose trasposizioni televisive che periodicamente dobbiamo "sorbirci".
Se non ci fossero stati illustri predecessori come Pasolini sarebbe potuta essere perdonabile, in realtà tutto si dimostra come cieca occasione di una manifestazione di fede di cui si può anche sentire la necessità ma che cinematograficamente parlando fa di Gesù di Nazareth un film superfluo.
Zeffirelli è troppo coinvolto e forse anche per il senso di colpa per essere un omosessuale cattolico (questa è una mia supposizione anzi un pettegolezzo :D) risulta non essere equidistante, volendo trasformare il suo film in un omaggio alla sua religione più che alla sua fede-
La lettura de quattro vangeli non è utile per determinare una "biografia" di Gesù, altro non sono che un insieme di avvenimenti scollegati e Gesù di Nazareth per essere fedele ai vangeli risulta essere frammentario.
Capolavoro. Credo che difficilmente si possa ricostruire un'opera di questo livello. Qui non conta il credere o non credere, rimane il fatto che il film e' di una straordinaria bellezza con testi bellissimi che chiunque dovrebbe vedere almeno una volta nella vita, perche' chiunque le abbia dette o fatte sono attualissime e ci si puo' trarre molto insegnamento. C'e' sicuramente qualche piccolo errore nella regia, ma in un'opera cosi' colossale ci si fa' poco caso......
L'iconografia del santino portata ai suoi massimi livelli, ma da uno come Zeffirelli me lo aspettavo. Molte star sprecate in ruoli senza spessore. Poche le scene da salvare. Sulla vita di Cr.isto ho preferito altre pellicole.
Nel mio cuore c'è lo sgaurdo di Robert Powell che parla ai suoi discepoli con dolcezza ed umiltà. Mitico Zeffirelli. Sono fiera di essere italiana proprio per questo film che rimarrà un capolavoro indiscusso per le generazioni future..
Senza ombra di dubbio il miglior film che sia mai stato girato narrante la storia di Gesù. Non tanto forse per l'accurata ricostruzione storica o per la straordinaria interpretazione degli attori, ma per l'incredibile maestria con cui Zeffirelli ha diretto questo film. Alcune inquadraure vanno al di là di ciò che può esser letto in un libro o visto in un normale film. Eccezionale!
polpettone infinito sulla storia della vita di Gesù Cristo. resterà probabilmente a lungo il punto di riferimento cinematografico riguardo l'intera narrazione della vita del nazareno. il personaggio, alquanto inespressivo, non trasmette particolari emozioni e la trasposizione della vita di cristo sembra più da documentario che da pellicola cinematografica. splendida tuttavia l'interpretazione della bancroft
<<The Passion>> rappresenta solo la Passione di Cristo... <<Gesù di Nazareth>> offre una rappresentazione più completa della vita del Cristo e a mio avviso decisamente verosimile, difficilmente egualiabile.. checchè ne dicano quelli che hanno votato basso.. !!! E' il migliore!!!
Grossa produzione internazionale con uno stuolo di attori famosi e un attore protagonista invece sconosciuto (un amante di Zeffirelli?) sulla vita di colui che fondò la più seguita religione del mondo (almeno fino al prossimo sorpasso dell'islam). Non bisogna prendere questo film come un'opera d'arte (altrimenti non ce lo avrebbero sciorinato tutte le sante pasque sulle Tv di stato), ma come una carrellata di quadri sulla Passione che si rifanno alla ricchissima iconografia dell'arte sacra italiana (argomento in cui decisamente il fiorentino Zeffirelli non è l'ultimo arrivato). E' ovviamente una agiografia e ha tutti i limiti dell'agiografia (un sacerdote del Tempio ad es. ce l'ha a morte con Gesu e arriva ad anticiparne la grandezza post-mortem, ma non si capisce nè come fa a capirlo visto lo stuolo di profeti che giravano in palestina in quel periodo nè perchè ce l'ha cosi tanto con uno che va alla morte sicura e senza esser diventato particolarmente popolare e quindi pericoloso per la sua religione almeno sul momento). Ma al di la del fatto che tutti i dialoghi e tutti i personaggi sono incentrati nell'esaltare la figura del Cristo (cosa che si fa in tutte le agiografie) è un film che ho sempre seguito con piacere e si lascia apprezzare per le sue qualità formali.
A mio parere, il più bel film di Zeffirelli. Tuttavia, credo che se non si è appassionati al genere può anche non piacere; per questo giustifico i voti bassi che alcuni utenti hanno attribuito al film.
Un film inesorabilmente e implacabilmente MOLTO BRUTTO. La vita di Cristo si riduce al solito "santino" oleografico come quello raffigurato nei crocifissi delle case italiane, non c'è altro che la fredda esposizione degli eventi, e forse. come dice Mereghetti, neanche una vera fede. Robert Powell è più credibile come attore-feticcio di Ken Russell, qui si limita a esprimere il concetto di Gesù secondo Zeffirelli. Per inciso, non suscita particolare attenzione neanche la bellissima Maria di Olivia Hussey, costretto al suo ruolo stereotipato di madre ampollosa come un quadro del cinquecento. Per inciso, merita un paio di valutazioni in più solo per l'enorme cast, e in particolare l'intensa, straordinaria Maddalena di Anne Brancoft e l'inatteso, commosso, Rascel nei panni del cieco che riacquista la vista. Ma cerco di rassicurarmi: Zeffirelli ha fatto anche di peggio ("Endless love", "Il giovane Toscanini")
Secondo me non è un capolavoro. Il protagonista Robert Powell sembra uscito da una rivista di moda. Tutto molto patinato e molto poco realistico. Non mi ha convinto.
l'unica pecca è la lunghezza davvero eccessiva...i silenzi si ripetono piu volte e la pur bellissima colonna sonora pure... tutti bravi i protagonisti ma io preferisco l'ultimo di gibson che rende molto di piu, in particolare nella parte della passione...
penso che questo sia il miglior film della storia del cinema film emozionante il volto di cristo e quello che tutti sognano che tutti credono lui abbia il film e un susseguirsi di emozioni incredibili,altro che la passione di cristo.grande CAPOLAVORO, mi sorprende abbia solo un commento