Recensione a single man regia di Tom Ford USA 2009
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione a single man (2009)

Voto Visitatori:   6,56 / 10 (64 voti)6,56Grafico
Voto Recensore:   6,50 / 10  6,50
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film A SINGLE MAN

Immagine tratta dal film A SINGLE MAN

Immagine tratta dal film A SINGLE MAN

Immagine tratta dal film A SINGLE MAN

Immagine tratta dal film A SINGLE MAN

Immagine tratta dal film A SINGLE MAN
 

"È un freddo promemoria, un giorno più di ieri, un anno in più dell'anno trascorso."

A cosa serve il cinema? Certo non a liberarsi di astruse etichette, guardacaso pensate ad alimentare un marketing cosiddetto alternativo (quello del cosiddetto "cinema gay") destinato per ovvie ragioni a rimanere tale. Se poi un film passa nei circuiti internazionali, ottiene un grande consenso ai festival (come la Mostra del Cinema di Venezia) e rappresenta l'esordio di un autorevole stilista dell'alta moda, tutto cambia.
Non esiste un film per addetti e non, l'importante è l'atteggiamento neutrale che si assume nei confronti di una certa pellicola. Altrimenti dovrebbero tutti rinunciare, per ragioni di fideismo sessuale, al 40% dei classici letterari di tutti i tempi, e questo vale anche per l'inglese Christopher Isherwood, autore di un capolavoro della maturità come "A single man" (1964).
L'esordio alla regia di Tom Ford, noto designer per Gucci e Yves-Saint Laurent, appassionato da sempre di cinema, è esattamente quanto ci si aspetta e al tempo stesso non si conosce di un professionista dell'alta moda.
Non si tratta certo di un film morboso, nato per provocare scandalo o discussioni su temi ormai consueti, ma è anche un esordio sorprendente, perchè non è da tutti affidarsi a un autore tardo- romantico e decadente come Christopher Isherwood, e a quello che molti reputano il suo romanzo più intimista e commosso.
Vi sorprenderà ritrovarvi il nome di Aldous Huxley - amico intimo di Isherwood dopo la sua lunga permanenza berlinese (quella che ha segnato profondamente la sua vita e carriera artistico-letteraria) e le reminescenze di "Un mondo nuovo", uno dei più affascinanti testi di fantascienza di sempre.
Se c'è un aspetto che ormai contamina il cinema contemporaneo è l'assoluta veridicità metaforica della fantascienza, per questo una frase del professor George - protagonista del film - ovvero "Se ci aspetta un mondo senza sentimenti, non è il mondo in cui vorrei vivere" sembra indirettamente citare un classico del cinema come "L'invasione degli ultracorpi", quando il medico difende con tutte le sue forze la propria autonomia emotiva e "terrena" dalla morte/vita predisposta dagli organismi di un'altro mondo.

"A single man" è paradossalmente ANCHE un film di fantascienza, o meglio ancora di fantapolitica. Ovviamente il climax resta sullo sfondo, ma permane una sensazione di forte diffidenza culturale.
L'America dei primi anni '60 deve ancora fronteggiare i retaggi del Maccartismo, prigioniera delle sue paure ("La ragione è la paura"), tra rifugi antiatomici e il generale ostracismo verso "il diverso", la difficile situazione politica tra Usa e Cuba, e, dall'altra parte, l'innovazione bucolica di una rivoluzione culturale ancora non del tutto sviluppata.
La vicenda narra di un professore inglese, George, trapiantato nella California post-beat degli anni sessanta, omosessuale legato al recente ricordo del suo compagno, morto tragicamente in un incidente d'auto otto mesi prima. Il film racconta una giornata come le altre nella vita solitaria di un'uomo solitario snob, freddo e apparentemente amorale, che condivide i suoi sentimenti con l'unica amica e confidente che ha, Charly, innamorata da sempre di lui.

Girato con uno stile rigoroso e artefatto, l'esordio di Tom Ford è gelido e professionale, stilisticamente quasi perfetto, ma talvolta incapace di interagire con lo spettatore più del dovuto. Il personaggio di George riflette questo dualismo. Talvolta può apparire scostante e chiuso nella sua solitudine, compresso in una solitudine che solo l'individualismo più sfrenato può comprendere, e altre volte sembra aprirsi in una commovente - tardiva? - apertura verso i propri bisogni sentimentali che ne offrono un quadro complesso e multiforme.
In un certo senso George vive la stessa alienazione dei personaggi che vivono vicino a lui, e forse ne è a sua volta influenzato.

Tom Ford ha l'indiscussa capacità di soffermarsi sulla stilosità dell'operazione, citando il cinema di Stanley Kramer e Altman, ma anche un incompreso affresco sixties come "Bobby" di Estevez, eppure proprio l'inappuntabile cura dei particolari crea qualche limite alla resa totale dell'operazione.
Le immagini in flashback del compagno di George sembrano attutire il divario tra la vita e la morte, diventando talvolta - è il caso del primo incontro di George con il futuro amante - un omaggio dichiarato alla gay popular culture di Tom of Finland.

La mdp segue coraggiosamente i riflessi di una vita terrena acuita dalle forme didascaliche del pensiero, e mentre i ricordi di George spiazzano la realtà, è proprio la verità deformante a celare una spaventosa lacuna di effimere situazioni. Per uno spettatore comune tuttavia l'effimero è parte integrante delle sue aspettative. Tom Ford, a tratti, sembra privilegiare più le proprie direzioni stilistiche che le attese dello spettatore. E in questo modo lo ricatta. A tratti il film è coinvolgente e passionale, altrove sembra voler negare - volontariamente? - il rapporto dello spettatore con la storia.
Emblematico l'incontro di George con una marchetta, Carlos, davanti al manifesto di "Psycho". E' un notevole passo falso, perchè sembra predisposto a un rutilante esercizio di marketing pubblicitario in stile Calvin Klein. Non dà certamente il senso univoco e disperato del bisogno di un gay cinquantenne a colmare la sua solitudine. Luci e ombre si condensano, come nella decontestualizzazione tra b/n e uso del colore, mentre l'ambientazione sixties è davvero impeccabile nel suo divismo domestico.
Una sequenza davvero memorabile è quella del ballo tra Charly - una Julianne Moore assolutamente perfetta nelle sue nevrosi affettive - e George al ritmo dell'immortale "Green onions" di Booker T. and the Mg's.
È l'unica concessione "contemporanea" della soundtrack. Davanti alla reciproca disperazione di due attempati quaranta/cinquantenni, l'unica risorsa rimasta è l'ascolto di un pezzo datato 1961, un frenetico free-style davanti all'ingessato rituale di "Stormy monday" e dei bourbon consumati in abito da sera.

Il testo di Isherwood, per quanto fosse il meno autobiografico della sua carriera, in un certo senso eludeva alla lunga relazione con l'ultimo compagno della sua vita, rimasto accanto allo scrittore fino alla sua morte. "A single man" riesce pertanto a raccontare degnamente la perdìta affettiva, la paura della vecchiaia e lo squallore quotidiano dell'esistenza di UN UOMO SOLO, vanificando anche la complessa morale dell'omosessualità. Il sentimento di appartenenza a un uomo con cui George ha condiviso 16 anni di vita, ma che al momento stesso della sua morte si sente dire qualcosa come "i funerali sono riservati alla famiglia".
Ciò che invero non riesce nell'esordio autorevole di Ford è proprio il suo incostante abbraccio e fuga con la platea. Quando se ne discosta, e lo fa in più occasioni, sembra esclusivamente occupato di realizzare un film per se stesso. È una forma di egocentrismo che non esula dalle critiche riservate alla sua proverbiale raffinatezza da professionista dell'alta moda. L'accusa è un'altra, e cioe' come può la più struggente rievocazione letteraria sulla solitudine del ventesimo secolo diventare un fatto esclusivamente "privato" per le velleità autoriali di un regista esordiente.

Potere e limiti dell'immagine, quindi, al di là del plauso della critica internazionale e del meritato premio a Colin Firth per la miglior interpretazione al Festival di Venezia. Questo distacco formale non annienta tuttavia l'estraniante direzione di un cinema che descrive l'impercettibile sguardo della morte interiore. E nelle rare vie di fuga il George di Isherwood sembra privarsi del suo accademismo, per rientrare nelle gesta inconsulte e frivole dei "comuni mortali".
L'alienazione che sollecita a un tardivo strappo vitale ha il solo problema della persuasione. È questa la sincerità geniale e patinata di Tom Ford.

Commenta la recensione di A SINGLE MAN sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di kowalsky - aggiornata al 23/02/2010

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

a big bold beautiful journey - un viaggio straordinario
 R
a house of dynamiteafter the hunt – dopo la cacciaag4in - il film del quarto scudetto del napolialpha (2025)amatablack phone 2bugoniachien 51
 NEW
cinque secondicome romeo e giuliettacome ti muovi, sbaglicrossing istanbuldalai lama - la saggezza della felicita'dead of winterdemon slayer: kimetsu no yaiba - il castello dell’infinitodepeche mode: mdiscesa liberadj ahmetdownton abbey - il gran finaledracula - l'amore perdutoduseeddingtonelisa (2025)elvira notari: oltre il silenzioesprimi un desideriofamiliar touchfantasma in guerraferdinando scianna – il fotografo dell’ombrafin qui tutto bene?francesco de gregori nevergreenfranco califano - nun ve trattengofrankenstein (2025)grand prix (2025)green is the new redhimhoney don't!il mio amico pinguinoil mostro (2025)il padre dell'anno (2025)il principe della follia
 NEW
il sentiero azzurroin the lost lands
 NEW
io sono rosa riccijane austen ha stravolto la mia vitajohn candy: i like mela ballata di un piccolo giocatorela casa delle bambole di gabby - il film
 NEW
la chitarra nella roccia - lucio corsi dal vivo all’abbazia di san galganola donna della cabina numero 10la famiglia halloweenla famiglia leroy
 NEW
la grande paura di hitler. processo all'arte degeneratala mia amica evala ragazza del corola riunione di condominiola valle dei sorrisila vita va cosi'
 R
la voce di hind rajablast breath (2025)l'attachement - la tenerezzale citta' di pianural'isola di andrealo spartito della vitamaterial loveper tepomeriggi di solitudinequirrip
 NEW
roberto rossellini - piu' di una vitascirocco e il regno dei venti
 NEW
siamo in un film di alberto sordi?sotto le nuvolespringsteen - liberami dal nullasquali (2025)stevesuccede in una nottesuper charliesuper happy foreverteresa - la madre degli ultimitesta o croce? (2025)the conjuring - il rito finalethe last vikingthe life of chuckthe long walk (2025)the lost bus
 NEW
the mastermindthe perfect neighbor: la vicina perfettathe smashing machine
 NEW
the toxic avenger
 NEW
the ugly stepsisterstre ciotoletron: aresun crimine imperfettoun film fatto per beneun viaggio per incontrare mimi'una battaglia dopo l’altrauna sorellina per peppa pigzvani' - il romanzo famigliare di giovanni pascoli

1066614 commenti su 52786 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

4 MATTI CERCANO MANICOMIO CONFORTEVOLEAMORE A' LA CARTEAMORE A MALTAASSALTO AL BLINDATOBERTOLDO, BERTOLDINO E CACASENNO (1936)BERTOLDO, BERTOLDINO E CACASENNO (1969)BOMB SQUADBOUNDLESSBRUCE LEE LA TIGRE INDOMABILEDARKNESS OF MANDON'T LET HIM FIND YOUDOPPIA IDENTITA'ELETTROSHOCKHOOD WITCHIL MIO AMORE PASSATO E FUTUROIL MOSTRO DEI CIELIIN THE SHADOW OF KILIMANJAROINNAMORARSI A MUSTANG RANCHLA DONNA PIU' ASSASSINATA DEL MONDOL'AMORE NON DIVORZIA MAIMARATONA DI NEW YORKOCCUPIED CITYOMICIDI A MYSTERY ISLANDPER L'ONOREPERICOLI ONLINEPROVA D'INNOCENZAPSYCHOVILLE - STAGIONE 1PSYCHOVILLE - STAGIONE 2SHADOW OF THE HAWKSONNO SENZA FINESPELLBREAKER: SECRET OF THE LEPRECHAUNSTHE GHOST DANCETHE RETURN OF WONDER WOMANTI VORREI COME MIA FIGLIAYOU ANIMAL!

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


A HOUSE OF DYNAMITE
Locandina del film A HOUSE OF DYNAMITE Regia: Kathryn Bigelow
Interpreti: Idris Elba, Rebecca Ferguson, Gabriel Basso, Jared Harris, Tracy Letts, Anthony Ramos, Moses Ingram, Jonah Hauer-King, Greta Lee, Jason Clarke
Genere: thriller

Recensione a cura di The Gaunt

LA VOCE DI HIND RAJAB
Locandina del film LA VOCE DI HIND RAJAB Regia: Kaouther ben Hania
Interpreti: Amer Hlehel, Clara Khoury, Motaz Malhees, Saja Kilani
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA
Locandina del film SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA Regia: Tim Fehlbaum
Interpreti: John Magaro, Leonie Benesch, Peter Sarsgaard, Ben Chaplin, Zinedine Soualem, Georgina Rich, Corey Johnson, Marcus Rutherford, Daniel Adeosun, Benjamin Walker, Ferdinand Dörfler, Solomon Mousley, Caroline Ebner, Daniel Betts, Leif Eduard Eisenberg, Sebastian Jehkul, Rony Herman, Jeff Book, Robert Porter Templeton, Stephen Fraser, Leon Dragoi, Doris Meier, Mark Ruppel, Christine Ulrich, Günther Wernhard, Antje Westermann, Harry Waterstone, Andreas Honold, Stefan Mittermaier
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

NOSFERATU (2024)
Locandina del film NOSFERATU (2024) Regia: Robert Eggers
Interpreti: Lily-Rose Depp, Nicholas Hoult, Bill Skarsgård, Aaron Taylor-Johnson, Willem Dafoe, Emma Corrin, Ralph Ineson, Simon McBurney, Adéla Hesová, Milena Konstantinova, Stacy Thunes, Gregory Gudgeon, Robert Russell, Curtis Matthew, Claudiu Trandafir, Georgina Bereghianu, Jordan Haj, Kateřina Bílá, Maria Ion, Tereza Dušková, Liana Navrot, Mihai Verbintschi, Karel Dobrý, Andrei Sergeev, Matěj Beneš, Marek Pospíchal, Jan Filipenský, Alex East, Christian Dunckley Clark
Genere: horror

Recensione a cura di Harpo

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net