Recensione la collina dei papaveri regia di Goro Miyazaki Giappone 2011
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione la collina dei papaveri (2011)

Voto Visitatori:   7,20 / 10 (23 voti)7,20Grafico
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film LA COLLINA DEI PAPAVERI

Immagine tratta dal film LA COLLINA DEI PAPAVERI

Immagine tratta dal film LA COLLINA DEI PAPAVERI

Immagine tratta dal film LA COLLINA DEI PAPAVERI

Immagine tratta dal film LA COLLINA DEI PAPAVERI

Immagine tratta dal film LA COLLINA DEI PAPAVERI
 

Dopo una spettacolare dimostrazione di protesta da parte dei ragazzi dei club studenteschi, che non vogliono che lo storico edificio che ospita le sedi dei club sia demolito, in quanto memoria storica della scuola, Umi si avventura nel fatiscente edificio per fare la conoscenza di Shun, caporedattore del giornale scolastico. Per Umi, una semplice collaborazione al giornale scolastico si trasforma presto in adesione alla crociata anti demolizione, mentre l'amicizia con Shun diventa qualcosa di più forte. Uno sconvolgente segreto legato al loro passato emerge e mette in crisi il loro rapporto...

Il secondo lungometraggio di Goro Miyazaki (figlio del maestro Hayao, che ha partecipato alla sceneggiatura) segue "I racconti di terramare" ("Tales from Earthsea"), incerto esordio del 2006.
Se il precedente lungometraggio prediligeva un'ambientazione fantastica ma mancava di coesione e di ritmo, "From Up On Poppy Hill" è invece privo di qualsivoglia elemento fantastico o sovrannaturale, temi ricorrenti nella produzione dello Studio Ghibli ed in particolare delle opere di Hayao Miyazaki, ma trova il giusto equilibrio tra le varie parti della storia: pur non riuscendo mai a stupire, emoziona e diverte.
L'unico momento squisitamente miyazakiano è l'ingresso di Umi nella fatiscente casa dello studente. Un edificio quasi escheriano, che sembra più grande all'interno che da fuori e che conserva cimeli di generazioni di studenti oltre alle sedi di tutti i club studenteschi. La visuale che dall'ampio atrio sale a rivelare i piani superiori (realizzati con dei ballatoi che affacciano su uno spazio aperto al centro, quindi visibili dal piano terra) riporta alla fantastica entrata in scena del Castello Errante del Mago Howl che compare dalla nebbia.

La storia di Umi e Shun è quella di un amore adolescenziale che nasce grazie al rispetto ed alla collaborazione in un progetto comune e viene ostacolata da insospettabili segreti legati ai genitori dei ragazzi. In superficie, qualcosa di molto simile ad un dramma sentimentale. La metafora è presto svelata: Tokyo, nel 1963, si preparava ad accogliere i Giochi Olimpici dell'anno seguente e a ripresentarsi al mondo. Il Giappone era in piena ricostruzione dopo i disastri della guerra e gli adolescenti degli anni sessanta erano la prima generazione postbellica, la speranza di una nazione. E' anche il momento di passaggio tra una dimensione rurale e quella industriale ed urbana e questo passaggio si avverte chiaramente nel film, con il centro città invaso dalle macchine, ma la periferia ancora intatta e perfettamente a misura d'uomo.
Non è però di ecologia (altro tema sentito nella produzione dello Studio Ghibli) che si tratta: attraverso l'opera di recupero e protezione della casa degli studenti dall'ordine di demolizione, gli studenti superano le iniziali divisioni (in maschi e femmine, ma anche tra club e club) per un obiettivo comune, raggiungibile solo grazie alla collaborazione. Imparando a collaborare e a mettere le individualità al servizio di un bene collettivo, i protagonisti crescono. Non è difficile vedere in questo una celebrazione dello spirito nipponico, soprattutto in un momento storico che li ha visti vittime del disastro di Fukushima. Inoltre, i segreti del passato devono essere svelati e affrontati affinché la nuova generazione sia libera del peso e delle colpe dei padri ed in grado di prendere liberamente la propria strada.

Ci sono due colpi di scena, riguardo le origini di Umi e Shun. Dopo il primo, la loro relazione sembra essere in serio pericolo e il loro non rinunciare addirittura quasi disturbante. Senza svelare il finale, si può anticipare che dietro un lieto fine quasi scontato in un film che vuole trasmettere positività, c'è soprattutto la volontà di mostrare proprio una sorta di passaggio del testimone generazionale ed un augurio per il futuro indirizzato soprattutto ai giovani contemporanei. L'esempio degli antenati deve essere di ispirazione, i valori che hanno contraddistinto un'epoca di crescita e benessere vengono celebrati e raccontati. Non a caso, la fatiscente casa degli studenti (chiamata "Quartiere Latino") è un edificio colmo della polvere e dei ricordi di generazioni andate: è in quel legame che gli studenti vogliono proteggere il simbolo della continuità con ciò che di positivo il passato ha prodotto. La polvere che viene spazzata via nella scena centrale del film è la memoria che viene rispettata. Il retaggio del passato come comune punto di partenza verso il futuro.

Le tinte pastello e i disegni a mano meravigliosamente bidimensionali ovviamente aiutano questo tuffo nel passato, nessuna tecnica moderna avrebbe potuto rendere meglio l'ambientazione o il racconto di una storia come questa. Il marchio di fabbrica dello Studio Ghibli è ancora la dimensione artigianale con cui i film sono realizzati, ma in questo caso più di altri, il mezzo e l'opera si esaltano a vicenda.

La stupenda animazione e la particolarissima, ingombrante ed allegra colonna sonora sono ciò che più facilmente si può apprezzare senza avere qualche coordinata sul periodo storico e sulle intenzioni degli autori. Meno evocativo di altre opere, certamente inusuale per tematiche e tipo di racconto, è in effetti difficile trovare per "From Up On Poppy Hill" un pubblico di riferimento al di fuori dei confini giapponesi, a parte ovviamente gli estimatori dello Studio Ghibli. Sarebbe tuttavia un errore trascurarlo o considerarlo un'opera minore. Goro Miyazaki sta crescendo e forse sta sviluppando una propria poetica, non resta che aspettare e vedere.

Commenta la recensione di LA COLLINA DEI PAPAVERI sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di JackR - aggiornata al 12/09/2012 17.47.00

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

200% lupoall we imagine as light - amore a mumbai
 NEW
anime sbullonateanora
 R
anywhere anytimeapocalisse z - inizio della fineappartamento 7abambi: the reckoningbeetlejuice beetlejuiceberlinguer. la grande ambizionebestiari, erbari, lapidaribuffalo kidscaddo lakecampo di battagliaclean up crew - specialisti in lavori sporchicloudcome far litigare mamma e papa'desire' (2024)disclaimer
 NEW
do not expect too much from the end of the worlddon't moveeterno visionariofamiliafinalementfino alla fine (2024)flow - un mondo da salvarefrancesca cabrinigiurato numero 2goodbye juliagrand tourhalloween parkidduil buco - capitolo 2il gladiatore iiil maestro che promise il mareil magico mondo di haroldil ragazzo dai pantaloni rosail robot selvaggioil sogno dei pastoriil tempo che ci vuoleinter. due stelle sul cuoreio sono un po' matto... e tu?italo calvino nelle citta'joker: folie a deuxjuniper - un bicchiere di ginla bambina segretala banda di don chisciotte - missione mulini a ventola bocca dell'animala cosa migliorela gita scolasticala misura del dubbiola scommessa - una notte in corsiala storia del frank e della ninala storia di souleymanela testimone - shahedl'amore e altre seghe mentalil'amore secondo kafka
 NEW
le deluge - gli ultimi giorni di maria antoniettale linci selvagge
 NEW
leggere lolita a teheranlimonovlinda e il pollolonglegslove lies bleedingl'ultima settimana di settembrel'ultimo drinkmadame clicquotmaking ofmaria montessori - la nouvelle femme
 NEW
modi - tre giorni sulle ali della follianapad - la rapina
 NEW
napoli - new york
 NEW
nasty - more than just tennisnever let go - a un passo dal malenon sono quello che sonooutsideozi - la voce della forestapaolo vivepapmusic - animation for fashionparthenopepeter rabidping pong - il ritornorebel ridgericomincio da taaacsalem's lot (2024)saturday nightshakespea re di napolismile 2snot e splash - il mistero dei buchi scomparsispeak no evil - non parlare con gli sconosciutisquali
 NEW
stella e' innamoratastranger eyessuper/man: the christopher reeve storytaxi monamourterrifier 3the apprentice - alle origini di trump
 NEW
the beast (2024)the conciergethe dead don't hurt - i morti non soffrono
 NEW
the devil's baththe killer (2024)the redthe shadow straysthe substancethelma (2024)this time next year - cosa fai a capodanno?timor - finche' c'e' morte c'e' speranzatransformers onetrifole - le radici dimenticate
 NEW
una madre
 NEW
una terapia di gruppoun'avventura spaziale - un film dei looney tunesuno rossovenom: the last dancevermigliovittoriavolonte' - l'uomo dai mille volti
 NEW
wickedwolfs - lupi solitariwoman of the hour

1055967 commenti su 51412 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

A DIFFERENT MANL'OMBRA CHE CAMMINAMY OLD ASSSONO LILLO - STAGIONE 2THE OUTRUN

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net