7 sconosciuti a el royale regia di Drew Goddard USA 2018
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7 sconosciuti a el royale (2018)

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locandina del film 7 SCONOSCIUTI A EL ROYALE

Titolo Originale: BAD TIMES AT THE EL ROYALE

RegiaDrew Goddard

InterpretiJeff Bridges, Cynthia Erivo, Dakota Johnson, Jon Hamm, Chris Hemsworth, Cailee Spaeny, Lewis Pullman, Nick Offerman, Xavier Dolan, Shea Whigham, Mark O'Brien, Charles Halford, Jim O'Heir, Gerry Nairn, Alvina August, London Morrison, Bethany Brown, Rebecca Toolan, Hannah Zirke, Billy Wickman, Charlotte Mosby, William B. Davis, Manny Jacinto, Tally Rodin, Sophia Lauchlin Hirt, Jonathan Whitesell, Synto D. Misati, Austin Abell, Katharine Isabelle, Sarah Smyth, Vincent Washington, Austin James

Durata: h 2.21
NazionalitàUSA 2018
Generethriller
Al cinema nell'Ottobre 2018

•  Altri film di Drew Goddard

Trama del film 7 sconosciuti a el royale

Sette estranei, ognuno con un passato da seppellire, si incontrano nel fatiscente El Royale, un hotel a Lake Tahoe sul confine tra California e Nevada. Nel corso di una notte, ognuno di loro avrà un'ultima possibilità per redimersi, prima che vada tutto in malora.

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Voto Visitatori:   6,85 / 10 (40 voti)6,85Grafico
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Voti e commenti su 7 sconosciuti a el royale, 40 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  08/10/2023 10:54:38
   6½ / 10
Un film che si ispira abbastanza palesemente ai pulp di Tarantino ma che non ha né la brillantezza, né il ritmo, né il carisma dei personaggi necessari per "rapire" lo spettatore per tutta la sua durata che è abbondante ben oltre la reale necessità.
Un po' un peccato perché la situazione proposta (sconosciuti dal passato misterioso che si ritrovano nello steso posto) è ormai poco originale ma sempre potenzialmente esplosiva, infatti la curiosità in un modo o nell'altro rimane sempre viva, però sembra tanto un'occasione sprecata.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR bellin1  @  21/09/2022 19:51:55
   6 / 10
Film alla Tarantino movie che non mi fa impazzire! Forse eccessivamente lungo, ambientazione carina con diverse forzature....a me la sceneggiatura a episodi non piace tuttavia incuriosisce.
Sufficiente. 6

bitlis69  @  08/11/2021 20:32:46
   7 / 10
Film di chiara matrice tarantiniana ma comunque funziona, soprattutto a chi piace il genere,trama molto originale e ritmo abbastanza serrato.promosso.

daniele64  @  25/10/2021 08:48:34
   6 / 10
The hateful seven... Sul finire degli Anni '60, in un albergo in mezzo ad una foresta si trovano a passare la notte alcuni tipi strani, che ben presto verranno ai ferri corti tra loro... Drew Goddard, giovane regista texano molto amato da parecchi cinefili già dopo il suo primo film ("Quella casa nel bosco", interessante horror irrorato d'ironia), è qui alla sua opera seconda, quella che spesso aiuta a comprendere il reale valore di un autore. E lui cosa ti f ? Si mette spudoratamente a tarantineggiare, con una pellicola che pare la trasposizione di "The hateful eight" cent'anni dopo! E se già quello non era un gran film, ma a Tarantino arrivo a perdonare (quasi) tutto, questo non è certo meglio. Per fortuna almeno fa a meno di certe gigionerie gratuite ed è un po' più corto. Ma è sempre un po' troppo lungo, con diversi momenti non proprio indispensabili, che non fanno altro che sovraccaricare una vicenda già intricata di suo. L'albergo è un vero ed incredibile ricettacolo di misteri celati, dalle cimici nascoste alle telecamere invisibili, per finire al bottino seppellito sotto al pavimento. Struttura a capitoli ad incastro, svariati colpi di scena ed improvvise esplosioni di violenza (non sempre giustificate) sono evidenti indizi di tarantinismo ma mancano i dialoghi brillanti e, quando il ritmo cede per alcune lungaggini di troppo, la pellicola perde sostanza e si appesantisce un po' troppo. Nel bel cast è facile attribuire la palma del migliore al vecchio e sornione Jeff Bridges, oramai una garanzia assoluta, seguito a ruota dal nevrotico Lewis Pullman (che somiglia parecchio al padre) e da Jon Hamm. Quella del peggiore è per me sin troppo agevole darla naturalmente al povero Chris Hemsworth, stimolato per di più dall'invidia di un povero maschietto come il sottoscritto per un tipo come lui, che può permettersi di vivere di prepotenza... Tecnicamente ed esteticamente il film è su ottimi livelli e la colonna sonora non originale, reinterpretata dalla brava Cynthia Erivo è notevole, ma nel complesso questa pellicola mi ha un po' deluso e quindi le rifilo solamente un modesto 6.

the saint  @  20/10/2021 13:45:01
   6½ / 10
premio l'originalità di questo thriller.
Non esaltante, ma godibile

Spotify  @  30/06/2021 05:37:36
   7 / 10
Interessante film con un grande cast. Tra tutti i thriller usciti negli ultimi anni, questo qui è sicuramente uno dei più intriganti.

Evidenti le influenze tarantiniane, sia nella regia, specie nell'uso della violenza, che nella trama. Quest'ultima, difatti, è chiaramente ispirata a "Le Iene" o al più recente "The Hateful Eight". Comunque, la pellicola ha una sua personalità e, malgrado la lunga durata, intrattiene piacevolmente lo spettatore.

La trama è ambientata durante la fine degli anni 60 in un hotel chiamato "El Royale", un tempo prestigioso, ma ora in decadenza, situato tra California e Nevada. Sette sconosciuti si incontrano casualmente in questo albergo e ognuno pare avere un segreto da nascondere.

Il regista Drew Goddard, che negli ultimi anni si è fatto un nome per aver sceneggiato pellicole importanti come "Cloverfield" e "The Martian", inscena una storia caratterizzata da un cast corale, dove ogni personaggio si diversifica dall'altro ed inoltre, nasconde un segreto personale. Sullo sfondo, l'America di fine anni 60, che riscopriamo grazie ad alcune canzoni e costumi di scena. Ad esempio, il personaggio di Darlene Sweet rispecchia molto i neri di quel tempo, desiderosi di mostrare le loro qualità. Oppure, la stessa congrega di "Billy Lee" è un elemento tipicamente anni 60: una specie di banda di figli dei fiori comandati un uomo deviato, ma in qualche modo legato alla cultura hippie. Dunque, quello che fa il regista, è mettere nello stesso posto diverse persone di cultura ed estrazione sociale: abbiamo un finto prete, una giovane cantante, due sorelle hippie, un agente dell'FBI, un commesso dell'albergo e un uomo in preda al delirio di onnipotenza. Tutti soggetti diversi fra loro, tutti sulla stessa barca, in una situazione dove nessuno è chi dice di essere.
Il film a dire il vero, mira più che altro a intrattenere, ma i risvolti sociali presenti, sono senza dubbio interessanti.

La caratterizzazione dei personaggi è in parte riuscita ed in parte no: il finto prete, la cantante, il commesso dell'albergo e "Billy Lee" sono le figure migliori. Sono pieni di carattere, ogni personaggio ha una storia diversa e intrigante da raccontare. Questo quartetto è di sicuro quello che tiene in piedi buona parte della pellicola, che la movimenta di più. I dialoghi in particolari di questi quattro protagonisti sono davvero ben orchestrati, sempre avvincenti e, in determinate situazioni, carichi di suspense. Le due sorelle e il poliziotto invece, non dicono assolutamente nulla. Sembrano quasi figure superflue e a parte in un caso non commettono azioni che influiscono significativamente sulla trama, eccetto in un solo caso.


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Il ritmo ci mette un po' a decollare, ma dopo una quarantina di minuti, la storia inizia a diventare interessante e il film lo si guarda piacevolmente. Man mano si cominciano a scoprire tutti i lati oscuri dell'albergo mentre ogni personaggio comincia a ritrovarsi coinvolto in situazioni complicate.

La pellicola in se è girata molto bene, tecnicamente è impeccabile. Da lodare in particolare la capacità del director di girare un film lungo più di due ore sempre nello stesso ambiente e non far annoiare mai lo spettatore. Poi ci sono dei colpi di scena che arrivano come dei cazzotti, totalmente inaspettati. E, malgrado il film presenti vari errori di sceneggiatura (ne parlerò dopo), è talmente avvincente che alla fine l'astante si ritrova totalmente immerso nella storia, minuto dopo minuto.

La suspense aumenta in maniera costante, fino a quando non esplode letteralmente nel gran finale, dove esce anche il lato più pirotecnico di tutto il film. Gli ultimi 25-20 minuti sono davvero palpitanti, anche se in fin dei conti si intuisce come sarebbe finita la vicenda.

La fotografia è bella luminosa e si sposa bene con la location, facendo apparire la messa in scena compatta e solida. Poi la fotografia di questa pellicola, non so bene perché, ma mi ha ricordato quella dei film western. La scenografia è ben valorizzata dal regista che, come detto, riesce a non far mai annoiare lo spettatore durante la visione. L'albergo è un posto apparentemente normale, ma nasconde degli oscuri segreti che man mano si scoprono.

Ottima la colonna sonora, sono utilizzati tutti brani classici degli anni 60, appartenenti ai generi più svariati. Un soundtrack d'epoca che ricrea ancora meglio l'atmosfera di quei tempi.

Il cast è di prima linea: i migliori sono senza dubbio Jeff Bridges, Cynthia Erivo e Chris Hemsworth. Bridges ha una marcia in più, un'interpretazione di gran carattere ed esperienza. Tutte le scene dove lui è protagonista sono le migliori. Impeccabile recitazione dei dialoghi ed espressioni riuscite. La Erivo è molto brava, anche lei è autrice di una prova di carattere. Un'interpretazione molto realistica e disinvolta. Hemsworth è parecchio sopra le righe, ricorda, con le dovute proporzioni, il Woody Harrelson di "Natural Born Killers". L'attore impersona un'antagonista particolare, riuscendo a non stare immediatamente antipatico allo spettatore, ma intrigandolo inizialmente. Una buona prova.
Da citare anche la recitazione di Lewis Pullman, che è al di sotto di quella degli attori sopracitati, però è convincente. Un buon lavoro.
Jon Hamm è totalmente anonimo, Dakota Johnson è irritante, molto bella si, ma tremendamente fastidiosa e anche mono-espressiva. Cailee Spaeny non dice gran che, senza infamia e senza lode.

La sceneggiatura non è malvagia, anche se presenta delle imperfezioni che limitano di parecchio la riuscita finale del prodotto. La narrazione in se non presenta grosse falle, ma alcuni avvenimenti sembra accadano un po' per caso. Tante cose poi sembrano forzate, come ad esempio, l'interazione di "Billy Lee" con gli altri personaggi. E' un evento che ho trovato mal connesso col resto della trama. Poi, parlando sempre della parte finale, certe cose mi sono sembrate esagerate, al limite dell'inverosimile.


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Poi, personalmente, avrei approfondito la storia riguardante "Lee", come lui sia riuscito a crearsi la sua congrega. Insomma, spesso sembra che lo screenplay appaia un po' scollato, come se mancassero delle parti. A volte, pure i dialoghi fanno cilecca, risultando un po' banali, ma in generale intrattengono. La delineazione dei personaggi è fatta bene per alcuni di questi, meno per altri. I colpi di scena invece sono assolutamente la cosa migliore: sono tanti, piazzati sempre al momento giusto e significativi.

Conclusione: un film girato in maniera eccezionale, recitato complessivamente bene, scritto così e così. Poteva essere una gran pellicola ma rimane solo una buona pellicola. Malgrado ciò, è un'opera appassionante, che prende subito. Si passano due ore piene in costante tensione. Lo consiglio.

Junipher  @  20/06/2021 23:49:37
   7 / 10
Dopo la simpatica e suggestiva carnevalata fanta-horror di "Quella Casa Nel Bosco", Drew Goddard si orienta verso il pulp vintage di marca Tarantiniana con buoni risultati ed una più solida padronanza della materia cinematografica

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  16/03/2021 12:04:34
   7½ / 10
Divertente film dalla classica struttura "sconosciuti pieni di segreti in un ambiente straniero con un elemento pericoloso tra di loro che li tiene in ostaggio", che da "La foresta pietrificata" fino a "The Hateful Eight" ha sempre fatto il suo, se messa in scena nel modo giusto.

Come in questo caso: ottimi attori, bella regia, interessantissima location e ritmo pazzesco. Bravo come al solito Goddard, che dimostra di conoscere bene la materia e di sapere il fatto suo.

Thorondir  @  20/05/2020 16:10:29
   7 / 10
Il film deve chiaramente a Tarantino (ma non solo) e quindi è in se stesso un'opera derivativa: eppure Goddard, che è regista capace, sa come portare a casa un film che ha comunque una sua anima e un motivo d'essere. Perchè nel gioco di inacstri del film, nel suo presentare personaggi apparentamente diversi (in realtà tutti accomunati da problemi esistenziali di non poco conto), a me sembra che Goddard torni a rimuginare con piglio thriller e allo stesso tempo ironico sulla tragedia del Vietnam (che torna ripetutamente nella pellicola) e sulle profonde cicatrici che ha lasciato nel cuore diviso d'America (la linea a separare i due stati). Insomma, pur nella sua chiara derivazione che giustamente fa spesso storcere il naso, l'opera di Goddard mi sembra avere alcuni pregi.

Kyo_Kusanagi  @  25/04/2020 19:12:16
   7 / 10
Non siamo ai livelli del Maestro Tarantino,ma diciamo che i presupposti sono buoni. Ci sono tutte le componenti care al buon Quentin : un gruppo di personaggi bizzarri chiusi in un ambiente, trame e sottotrame suddivise in capitoli e flashback, una buona colonna sonora che scandisce i momenti e una buona dose di black humor.
Pecca un pò nel finale e nei dialoghi (di Tarantino ce nè uno solo) ma sa intrattenere e intrigare. Consigliato

marcogiannelli  @  22/04/2020 19:58:32
   7½ / 10
Film derivativo tarantiniano che, comunque, grazie ad un autore come Goddard, ha una propria anima. L'essere un Hateful Eight qualche anno dopo lo stesso film di Tarantino è evidente, pur perdendoci in quanto a fascino, gusto estetico e critica politica. Ma ce ne fossero di "Bad times at the El Royale". E molti sono anche i richiami a Wes Anderson e ai Coen.
Un film sicuramente divertente e godibile, con la maggior parte dei personaggi che hanno qualcosa da nascondere. Con un incipit già intrigante, una inquadratura fissa su qualcosa successo anni prima.
In film di questo tipo è sempre bene mantenere un certo mistero attorno alle vicende in scena a attorno ai personaggi e Goddard ci riesce per bene, specie nella prima parte del film. Niente è come sembra.
Goddard ruba a Tarantino anche il montaggio, senza alcun timore di nasconderlo, con molti flashback e diversi focus point. Questo aiuta il ritmo di un film di quasi 2 ore e mezzo in cui si poteva tagliare, ma che non annoia mai.
Funzionano bene i dialoghi, anche se non raggiungono le vette dei maestri su citati.
Devo dire che il cast, nella sua stranezza, funziona benissimo.
Nel minutaggio che ha, Jon Hamm è molto convincente (anche se ancora devo capire cosa dovesse spiare), un agente che sembra il nostro character di riferimento, il nostro punto di vista primario.
Jeff Bridges è un prete che sin da subito sembra avere molto da nascondere.
Cailee Spaeny è una ragazzina stra-inquietante, una figlia di Satana ante-litteram. Siamo nel '67 e il riferimento a Charles Manson è palese, con Chris Hemsworth a interpretare questo santone amato particolarmente dalle donne, è chiaramente un rimando alla Family.
Pur permanendo in una recitazione statica, funziona anche Dakota Johnson, anche lei in un personaggio che cambia spesso ruolo nel corso della narrazione.
Molto complesso il personaggio di Lewis Pullman, forse quello che Goddard ama di più, mentre quello a mio avviso più insignificante e quello della Erivo, seppur si porti dietro una storia non felice.
E' incredibile come Goddard ci inserisca, anche solo con piccoli accenni, tutta la storia americana. Sono evidenti i riferimenti alle sette come quella di Manson e di conseguenza gli hippie, così come è evidente la critica alla guerra in Vietnam, ma ci sono anche riferimenti al sogno americano, alla musica di quegli anni, al mondo criminale e spionistico.
In un thriller-noir-quellochevolete che diverte e non segue nessuna logica narrativa, spiazza continuamente e tiene incollati alla sedia.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  18/04/2020 12:47:28
   7 / 10
E'un film già visto, chi scrive e dirige è cresciuto a pane e Tarantino, ma se riesci a "copiare" così bene rievocando con tanta devozione, per me fai parte dei giusti. Poi oh, se il problema diventa la sceneggiatura derivativa o la poca originalità del contesto, a metterci una pezza ci pensa il cast (perfetto). Promosso, mi è piaciuto parecchio.

Trixter  @  16/03/2020 23:10:46
   6 / 10
Che dire.... il film parte benissimo, intrigante e misterioso al punto giusto; bei personaggi, ben caratterizzati e, soprattutto, ottimamente interpretati. I dialoghi non sono il top, ma ciò che davvero manca a questa pellicola per renderla veramente soddisfacente è il ritmo: ha troppi punti morti e Goddard, non capisco perchè, sembra guidare con il freno a mano tirato. Peccato, le premesse per un ottimo lavoro c'erano tutte.

Invia una mail all'autore del commento bart1982  @  28/02/2020 22:36:35
   7½ / 10
Thriller con sceneggiatura e regia molto particolari.
I personaggi sono caratterizzati molto bene, bravo il regista ad intrecciare le diverse storie.

Buon finale.

Noodles71  @  05/01/2020 17:05:35
   7 / 10
Un hotel situato esattamente lungo il confine tra California e Nevada fa da sfondo alla seconda opera di Drew Goddard dopo l'osannato horror "Quella Casa Nel Bosco". Sette personaggi si ritrovano ognuno per motivazioni e finalità differenti nel suddetto hotel dando via ad un gioco al massacro... Non male, personaggi ben caratterizzati, storia un pò confusionaria ma godibile. Nel cast corale una menzione particolare a Jeff Bridges, Cynthia Erivo e Lewis Pullman. Dakota Johnson molto meglio vederla qui ed in Suspiria che nelle varie sfumature.... Titolo originale come al solito rovinato dalle scellerate scelte di traduzione nostrane...

alberto9  @  30/11/2019 22:30:24
   7 / 10
Film intrigante e molto valido! bel thriller con grandi attori!!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  07/11/2019 14:26:34
   6½ / 10
Sopra le righe, ma devo dire che l'ho apprezzato per lo stile accattivante. Bravissima Cynthia Erivo.

The bitter end  @  08/09/2019 10:40:06
   8½ / 10
Gran bel thriller Tarantino-style, coinvolgente e dal ritmo intenso (nonostante la durata piuttosto lunga)

Bravo Goddard, oltre alla sceneggiatura originalissima ho apprezzato la cura nella scrittura dei vari personaggi (tutti ottimamente interpretati dal cast stellare), qualità che trovo rara al giorno d'oggi.

Attila 2  @  01/08/2019 19:20:07
   7½ / 10
Un hotel al confine tra due stati ,un hotel con un solo ragazzo a gestire tutto.Il ragazzo,che come gli altri ospiti del motel ha un segreto da nascondere.L'aatmosfera e' bellissima,surreale come se l'hotel si trovasse in un mondo parallelo dove il tempo non ha valore e tutto sembra non aver senso.Ma poi,piano piano che il film scorre,si vengono a scoprire i segreti di ogni personaggio e Goddard e' un artista a rendere ogni personaggio interessante e misterioso.Bella la divisione in capitoli che fa vedere la storia dalle diverse prospettive dei personaggi cosi' da capire cose che non si erano capite in precedenza.Jeff Bridges e' "spaziale" nell'interpretazione del prete e le storie vanno ad intersecarsi in maniera spettacolare.Belli anche i dialoghi e quando sembra tutto finito e sarebbe gia' un gran film cosi' arriva Billy Lee e ci sono ancora trenta minuti di film in "salsa Tarantiniana" che innalzano il tutto a un livello ancora piu' alto.Trenta minuti dove vengono date le ultime risposte alle domande ancora irrisolte,ma soprattutto trenta minuti di "magia cinematografica" bellissimo

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  19/07/2019 12:09:21
   7 / 10
Un hotel al confine tra due stati ospita una serie di personaggi che hanno tutti ualcosa da nascondere.
Inevitabile accostare questo film e il modo in cui è girato al grande Tarantino. Solo respirare quest'aria fa bene al film e a chi lo guarda.
La trama inizialmente intrigante mostra qualche lacuna nel finale dove tutto diventa piu' prevedibile ma nel complesso è una pellicola gradevole che si lascia seguire senza annoiarsi per le due ore di durata.
Ovviamente anche merito del cast.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  28/04/2019 21:24:22
   7 / 10
Una linea di confine che attraversa il luogo ed una linea di confine che attraversa ognuno dei personaggi. Si presentano mentendo e nascondendo le loro vere intenzioni. Certamente non c'è il metacinema di Quella casa del bosco, ma rilegge come un romanzo hardboiled gli anni sessanta con la forma degli anni novanta, dove Tarantino funge da mentore per questo lavoro che guarda luoghi e situazioni da diversi punti di vista che comunque riescono a spiazzare e sorprendere. Tutto sommato un prodotto che riesce a reggere bene la sua considerevole durata senza annoiare.

Sestri Potente  @  26/04/2019 18:48:37
   7½ / 10
Bel thriller, intrigante e scorrevole; anche se avrei evitato qualche punto morto.
Non sono d'accordo con chi scrive che è un opera tarantiniana, secondo me questo film non vive di luce riflessa e ha le sue peculiarità.
E poi i dialoghi non sono così curati e diretti come li sa strutturare Tarantino.
Per me un film che si difende bene!

Macs  @  01/04/2019 22:20:31
   6 / 10
La smania di scimmiottare il Tarantinato prende la mano al buon Goddard, che ho preferito alle prese con case boschive. Il problema del film è il voler risultare a tutti i costi originale e tanto, troppo tarantiniano. Se poi ci si aggiunge una sceneggiatura ricca di incertezze e forzature, non si arriva a niente di particolare. Il film poi è allungato all'infinito da scene anche inutili o inutilmente interminabili; lo sfiancante finale dura tipo 40 minuti ed è messo lì per imitare pallidamente i redde rationem di Tarantino, ma ne esce una sequenza in fin dei conti soporifera e senza vero pathos. Nota positiva Jeff Bridges, che più invecchia più diventa iconico - guardatelo in lingua originale, una recitazione pazzesca. Degne di nota anche le musiche, ma vabbé, non è che ci voglia molto per uno come Giacchino a inventarsi motivetti in stile anni '60, o a Goddard selezionare jazz e blues da quel bacino sconfinato dell'epoca d'oro di quei generi.

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Oibaf  @  14/03/2019 23:35:48
   8 / 10
bello bello bello, nonostante la durata scorre bene, ottima la caratterizzazione dei personaggi, trama originale, da vedere assolutamente.

StIwY  @  21/02/2019 16:55:25
   5 / 10
Non mi ha convinto. Comincia bene ma dopo un'ora e mezzo comincia ad essere intricato oltremodo, dai ritmi blandi e con spunti poco interessanti.

SANDROO  @  18/02/2019 12:23:27
   6½ / 10
Secondo me è il contrario di un commento precedente.
Parte bene e poi si perde.

BlueBlaster  @  17/02/2019 17:47:52
   7 / 10
Come detto da molti è un film alla Tarantino...
Pulp, con colpi di scena, bella presentazione dei personaggi, recitazione composta ma sopra le righe, fotografia di alto livello e molto satura, location affascinante e belle musiche.
Le prove attoriali sono più che buone (ovviamente spicca Jeff Bridges), la regia di qualità con montaggio "alternato" e "parallelo", la sceneggiatura abbastanza intrigante anche se decisamente poco originale.
Di questi anni fa sempre piacere vedersi un filmetto così!

davmus  @  29/01/2019 08:31:51
   7 / 10
Tarantinata, che alla fine non ho capito il "messaggio"....ma il film resta di gradevole visione

dagon  @  26/12/2018 21:47:12
   5½ / 10
Ennesima pseudotarantinata. Ha stufato già Tarantino, figuriamoci i suoi imitatori.

1 risposta al commento
Ultima risposta 13/01/2019 19.47.25
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Stunnedboy86  @  26/12/2018 18:02:43
   6 / 10
L'hateful hate dei poveri...
Di tarantino ce n'è solo uno purtroppo.
Si salvano la regia e la fotografia...
La prima ora è anche interessante e ti fa appassionare xke la trama sembra promettere bene.. peccato da quando entra in scena "James Hunt" va tutto in vacca...

TheLegend  @  25/12/2018 03:00:32
   6½ / 10
Parte lento ma pian piano diventa intrigante.

Budojo Jocan  @  24/12/2018 16:58:52
   4 / 10
Arrivato alla fine che le ginocchia stillavano latte come avessero avuto i capezzoli di una vacca. Che trama noiosa e INTORCOLATA!

VincVega  @  21/12/2018 13:31:04
   6½ / 10
Non capisco come si possa passare da "Bad Times a El Royale" a "7 Sconosciuti a El Royale", dato che alcuni personaggi si conoscono tra di loro, una cosa che fa parte delle solite traduzioni italiane che non hanno senso. A parte questo, la pellicola è affascinante e ambiziosa, ma non promette tutto quello che mantiene, perchè affronta tante tematiche, mettendo tanta carne al fuoco, ma non approfondendo certe cose a dovere. Come alcuni personaggi, quelli di Dakota Johnson e Jon Hamm per esempio, sono stati sacrificati, anche per questione di tempo immagino, dato che la durata è di due ore e venti circa. Ma il film intrattiene eccome, il ritmo non gli manca, il regista Drew Goddard è uno che ci sa fare, sceneggiatore esperto di cinema e tv, ha pure diretto quella perla di commedia-horror che è "Quella casa nel bosco". "Bad Times a El Royale" lo vedo come un omaggio al cinema pulp, o "alla Tarantino", un buon esercizio di stile, al quale manca quel qualcosa in più che lo farebbe diventare cult, è originale ma non troppo, i sussulti ci sono ma non abbastanza (secondo i miei parametri).

Cast altalenante: ottimo come sempre Jeff Bridges, bravi Cynthia Erivo, Lewis Pullman e Jon Hamm. Male Dakota Johnson (ma a parziale discolpa c'è da dire che il quo personaggio non è scritto bene) e Chris Hemsworth, che si mette anche a giogioneggiare, ma non si rende conto che non se lo può permettere, perchè fondamentalmente è un mediocre, a parte "Thor" (personalmente quei cinecomic tutti uguali non dicono nulla) e giusto "Rush", qualcuno si ricorda una interpretazione degna di nota?


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jorge2388  @  17/12/2018 15:23:51
   8 / 10
Mi piacerebbe trovarmi di fronte ad un film come questo ogni volta che vado al cinema. Dal trailer mi aspettavo qualcosa sul genere di The Hateful Eight e invece mi sono trovato di fronte ad un piccolo capolavoro. Regia pazzesca, trama sorprendente e attori più o meno blasonati che danno il meglio di sé.
Unica pecca la forse la lunghezza, soprattutto della parte finale.
Probabilmente uno dei migliori film del 2018.

daaani  @  07/11/2018 00:51:45
   7 / 10
Che trip mentale questo film, pazzesco.

ilgiusto  @  05/11/2018 11:11:26
   6½ / 10
Incipit non nuovo ma sempre intrigante.
Sviluppo gradevole.
Peccato per l'ultima parte che, essendo eccessivamente lunga, lascia il tempo di riflettere sulle troppe inverosimiltà della vicenda nonchè annoia nell'imitare il peggiore e più palloso dei Tarantino (quello che gigioneggia troppo e per piacere solo suo con dialoghi inutili e mai brillanti).
Malgrado ciò il voto resta nettamente positivo.

Invia una mail all'autore del commento AxelFoley  @  31/10/2018 11:03:40
   7 / 10
E' un film che è stato fatto in pochi mesi, ha bassi costi di produzione perché tutto si svolge in un hotel sperduto tra lo stato della California e quello del Nevada vicini al lago Tahoe chiamato El Royale: L'investimento maggiore è stato fatto invece nel casting, nomi di livello, monumenti di Hollywood come Bridges e sulla cresta dell'onda come Hemsworth o la Johnson che infatti non deludono la fama e le attese. Il film si basa praticamente tutto sulle intepretazioni sottili e raffinate degli attori, con personaggi ben caratterizzati (anche se a volte in modo un po' macchinoso con poca introspettività). Nonostante i frequenti flashback inseriti però, tutti sono avvolti in un alone di mistero che fino alla fine non rivela mai allo spettatore la vera natura del personaggio, grazie anche all'ambiguità interpretativa che hanno messo in campo soprattutto Bridges e la Erivo, oltre che ovviamente alle capacità del regista di chiudere la camera su una scena ancora incompleta e riaprirla su di un'altra...(in alcune scene mi ha ricordato un po prospettive di un delitto con Whitaker e Quaid)...chiunque potrebbe uccidere chiunque in qualunque momento. La sceneggiatura è abbastanza scarna ma le prove attoriali la sorreggono molto bene.. in alcune scene sembra di essere davanti ad un teatro in cui c'è poco spazio alla scenografia e molto di più al dettaglio regalato dalle capacità recitative. Colonna sonora molto gradevole e appariscente ma un po troppo protagonista.

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jek93  @  30/10/2018 11:25:21
   7 / 10
Buon film thriller/mistero, molto stile tarantiniano; ottima fotografia; bellissima e divertente colonna sonora. L'unico punto negativo che mi sento di evidenziare è il fatto che la sceneggiatura, a tratti, risulta debole e farraginosa, e il ritmo dei dialoghi e della narrazione ne risente.
Per il resto: andatelo a vedere, diverte e scorre liscio liscio nonostante le 2 ore e 40 di durata.

farfy  @  29/10/2018 02:06:06
   9 / 10
Voglio premiare questa pellicola per l'originalità. Angosciante ed enigmatico non è solamente un giallo, ma un puzzle di personalità che percorrono una storia americana piena di segreti e bugie. Ogni personaggio è ben delineato ed é facile immaginare il suo vissuto. Ma

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Ultima risposta 29/10/2018 09.58.35
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venetoplus  @  28/10/2018 14:17:13
   8 / 10
ALERT SPOILER - Bello! Mezzo punto in meno x il finale telefonatissimo, ma x il resto una conferma x l'autore del brillante "la casa nel bosco". Atmosfere alla Tarantino (tt la parte finale ricorda l'ultima mezzora di Heatful Eight), colonna sonora sontuosa, trama che tiene col fiato sospeso e intriga assai.. Montaggio che sorprende in piu' di un'occasione. Attori in palla (finalmente la bellissima Dakota in un vero film!). Qke incertezza nella sceneggiatura ma due ore che valgono appieno il prezzo del biglietto.

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