Keira Knightley è Anna Karenina, l'aristocratica russa che tradisce l'odiato marito, un alto funzionario statale (Jude Law), e rimane incinta del suo giovane amante Vronsky, un ufficiale dell'esercito (Aaron Johnson).
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Oggi in tv stavano trasmettendo il vecchio 'Anna Karenina', quello con Greta Garbo. Lo stava guardando mia madre.
Mi ha fatto tornare in mente il film del 2012. Lo avevo completamente dimenticato.
Beh, ora è giunto il momento di rimediare e mettere un bel votaccio a quest'opera. Eh sì, perché il giorno che l'avevo visto al cinema mi ero fatto due palle così e il minimo che possa fare è insultarla pubblicamente.
Ma poi quanto odio Keira Knightley? Davvero, la trovo insopportabile. Non c'è un film con lei che si salvi! Aiuto, è scandalosa!!
se cercate un film soporifero per addormentarvi questo fa a caso vostro. Noiosissimo e l'unica nota positiva sono i costumi con cui credo meritatamente ha vinto l'oscar... ZZZZZZZZZZZZZZZ
Non ho apprezzato minimamente l'ambientazione teatrale, per chi non conosce la storia immagino che possa confondere un pò le idee all'inizio. Inoltre non mi sono piaciute le interpretazioni nè la caratterizzazione dei personaggi..troppo superficiale ed errata su molti fronti. Anna sembra una pazza isterica in preda agli ormoni, il marito il buon samaritano e Levin un disadattato. L'unico che si salva un pò di più è Oblonskij.
Un film insopportabile. L'accattivante idea di mettere in scena la messa in scena può sembrare funzionale nonché originale ma io l'ho trovata oltremodo manieristica con svariati elementi ridicoli. Il brio della prima parte (ove il virtuosismo abbonda) ricorda un altro per me must insopportabile, il pop di Baz Luhrmann. Altre cose insopportabili sono l'accento di Keira Knightley annesso ad alcune sue espressioni facciali (fortunatamente non ai livelli di A Dangerous Method) e i capelli biondo pulcino di Aaron Taylor-Johnson (Kick-Ass). Decisamente più interessanti i personaggi speculari ad Anna e Vronskij, ossia Kitty e Levin.
Joe Wright, che ha il gran merito di aver trasportato molto bene al cinema un romanzo strutturalmente ostico come Espiazione di McEwan, qui forse si prende invece fin troppe libertà stilistiche tramutando Tolstoj in Tolstojland. Un baraccone pieno di simpatiche ed inutili giostre. In certi momenti ti aspetti che qualcuno inizi pure a cantare. "Svignarsela! Bisogna Svignarsela!", furono le ultime parole di Tolstoj, nel film, nelle scene ove la Knightley accelera il passo, più che svignarsela gira uno spot. L'occhio "introspettivo" e funambolico di Joe Wright e il volto di Keira Knightley trasformano la fuga in una pubblicità di Chanel, Coco Mademoiselle. Ma questo è il tentativo di attualizzare di Wright, coreografia immobiliare e spot patinato.
Un film in costume... da bagno. Il lustro che zampetta per sottrazione vuol certo essere un aggiornare una storia datata 1877, aggiornare il soggetto conservandolo ma defenestrando il realismo modellando come pongo il palco, il che è quantomeno paradossale e ardito visto il tema del romanzo. Il realismo irreale. Una "stravaganza" che non paga e che rende il film emotivamente poco consistente. Ma anche io lo sono e quindi tutto è bene quel che finisce male.
E, a proposito di cose scombinate, al pur insopportabile Baz Luhrmann l'operazione era riuscita decisamente meglio con il suo Romeo + Giuletta (vabbe', Shakespeare è decisamente più malleabile).
E, a proposito di altre cose scombinate, l'operazione di sottrazione era riuscita enormemente meglio al von Trier di Dogville.
Che dire, non tutte le ciambelle escono col buco, specialmente quando non sono ciambelle (dovevo per forza chiudere con qualche frase buttata lì, come questa o forse come tutto il resto).
Vronskij mi ha ricordato assai il Christopher Villiers, capo della resistenza, del film Top Secret!
Io questi psico-melo-superdrammi non riesco a digerirli, tantomeno guardarli... Romanzi famosi che fondamentalmente sono macigni sui tuoi poveri cog.lioni frantumati nell'attesa che l'interminabile strazio finisca!!! Non appassiona e non ruesco a capire come possa coinvolgere la storia di una zoc.cola che ci ha pensato meno di una sera prima di tradire un marito perfetto, che nonostante tutto ha tentato di salvarla fino alla fine....il tutto in nome dell'amore!! Ma quale amore??? Io ho solo visto una donna perversa, che si e' giocata l'onore ed e' morta senza onore e vittima dei suoi stessi peccati!! Tolstoj voleva denunciare la societa' del tempo e va apprezzato, ma a tutto c'e un limite... Apprezzabile il tocco del regista, che ha reso guardabile un mattone illeggibile...ma per me e' NO!!! Metterei volentieri 3, ma non posso non tener in considerazione la pregievole parte tecnica, colonna sonora, costumi e fotografia!!
I personaggi sono lunatiche figurine double face che si ritrovano capovolte senza aver attraversato alcun percorso. A prescindere da qualsiasi confronto con la profondità del romanzo, ho trovato il film vuoto e analgesico. Ricorrenti i riferimenti all' andatura del treno, bella metafora dell' ineluttabilità della tragedia, ma anche specchio suicida di una narrazione senza curve, senza gradazioni, senza interesse.
niente da fare mi spiace. Il film è diretto con una tecnica che dopo venti minuti prima intriga, poi stanca e infine irrita. Non ho capito il senso di realizzare un film alternato scene in teatro (al limite del grottesco quasi) e scene esterne senza mordente e con ambientazioni poverissime. Dialoghi al limite del surreale spesso e attori completamente sprecati. Il trailer ha tratto completamente in inganno il film è pessimo sotto ogni profilo