a prova di errore (1964) regia di Sidney Lumet USA 1964
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a prova di errore (1964)

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locandina del film A PROVA DI ERRORE (1964)

Titolo Originale: FAIL-SAFE

RegiaSidney Lumet

InterpretiHenry Fonda, Dan O'Herlihy, Walter Matthau, Dom DeLuise

Durata: h 1.50
NazionalitàUSA 1964
Generedrammatico
Al cinema nel Maggio 1964

•  Altri film di Sidney Lumet

Trama del film A prova di errore (1964)

Quando il comando strategico aereo nordamericano viene messo in allarme per l'avvistamento di un oggetto volante non identificato diretto verso gli Stati Uniti, i bombaridieri atomici si alzano in volo. Una volta cessato l'allarme i velivoli fanno rientro alla base. Ma un giorno capita che uno stormo, a causa di un guasto alle apparecchiature elettroniche, prosegue il volo in direzione di Mosca. Tra frenetici scambi di ordini avviene l'irreparabile...

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Voto Visitatori:   8,38 / 10 (21 voti)8,38Grafico
Voto Recensore:   9,00 / 10  9,00
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Voti e commenti su A prova di errore (1964), 21 opinioni inserite

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Filman  @  02/10/2021 10:16:54
   9 / 10
L'idea di partenza la si deve chiaramente al momento storico particolare e delicato in cui viene girato, ma la riuscita di questo thriller, quasi da camera, basato su un monitor piuttosto vintage ed un telefono la si deve alla versatilità di Sidney Lumet nell'affrontare ogni genere con la dovuta e differente peculiarità e nel dirigere in maniera estremamente cinematografica un soggetto "teatrale", senza tralasciare la sua maestria nel ricavare da ogni attore più che il massimo dalla loro interpretazione.
FAIL-SAFE è un capolavoro: un simbolo per ciò che racconta e per il suo allarme lanciato al mondo; un esempio quasi unico per i due generi che rappresenta, quello bellico e quello thriller, espressi quasi esclusivamente attraverso ciò che non si vede direttamente.

Thorondir  @  09/01/2019 11:23:42
   7½ / 10
Figlio del suo tempo e della paura atomica, "Fail-safe" è l'ennesima pellicola di livello nella filmografia di un gigante come Lumet: e se alla lunga il film finisce per l'essere verboso e ripetitivo, "incatenato" dentro una sceneggiatura di ferro; il film riesce a creare una tensione incredibile con la sola costruzione narrativa, portando sul grande schermo la follia della guerra, la follia guerrafondaia di parte dei vertici che la guerra la dovrebbero evitare, in un discorso complessivo che pone l'uomo in subordinazione alle macchine, che sia il telefono utilizzato dal presidente Fonda o i nuovi computer utilizzati per supervisionare le attività sovietiche. Il finale è già scritto. Certo, pesa il confronto con "Il dottor Stranamore", ma il film di Lumet non ha nulla della commedia dissacrante: è un film politico a tutto tondo, che agisce sulle ancestrali paure dell'uomo nell'epoca della minaccia nucleare.

C_0_  @  29/10/2017 12:36:19
   7 / 10
Sicuramente è un film importante perchè si parla di un tema molto serio e si parla anche del fatto che fare la guerra non è un gioco e non può esistere la guerra limitata. Non ci si può nemmeno affidare alle macchine perchè anche quelle sbagliano e quando si entra in guerra i danni, appunto, non si possono mai controllare o limitare. Ci sono anche delle belle prove attoriali. Matthau e Fonda su tutti. Devo dire, però, che il film in molti tratti, soprattutto la prima parte non è riuscito a trasmettermi questa tensione che si dice, anzi, mi ha anche un po' annoiato. Gli do comunque un 7 per il motivo di cui ho parlato inizialmente.

pak7  @  26/03/2015 10:09:43
   8 / 10
Se dovessi paragonare questa pellicola al Dottor Stranamore, sceglierei Fail Safe. Kubrick sarà stato geniale a creare una pellicola di tale stampo, ma lo stesso Lumet ne crea una altrettanta valida, simile per temi al Kubrick, ma asciugata di ogni satira e colma di tensione. Pellicola da tenere in grande considrazione.

dagon  @  15/02/2015 20:52:04
   9 / 10
Prendete "il dottor Stranamore" ed asciugatelo di ogni goccia di satira ed otterrete "a prova di errore", un film tesissimo, terrificante ed agghiacciante, che, dopo 50 anni, è ancora efficacissimo. Al di là di quale dei 2 sia "venuto prima", preferisco la pellicola di Lumet a quella di Kubrick. Quasi teatrale nella sua impostazione, ha dei dialoghi affilati ed una mirabile analisi dei meccanismi folli e paradossalmente autodistruttivi dell'umanità. Finale da brividi.

DogDayAfternoon  @  18/03/2014 21:14:31
   7 / 10
Una vita vissuta all'ombra del "Dottor Stranamore", per alcuni versi giustamente, per altri sfortunatamente. In realtà, sebbene raccontino la stessa identica storia, i due film sono completamente diversi, uno all'antitesi dell'altro e ogni paragone in fin dei conti lascia il tempo che trova. Sicuramente però mi sento di dire che, nonostante siano usciti nello stesso anno, il lavoro di Kubrick è avanti anni luce: mi riferisco sì alle idee ma anche ai dialoghi e all'impostazione della storia, aspetti nei quali "A prova di errore" sembra molto invecchiato. Soprattutto la prima parte è la meno riuscita, si fatica ad entrare nel vivo della vicenda, poi quando il film decolla si inizia ad apprezzarlo maggiormente e ad essere coinvolti nella vicenda. Il registro drammatico è ben reso dall'ottima prova degli attori, Fonda in particolare, e dalle telefonate tra i presidenti e tra la moglie e il pilota molto riuscite.

Un film da vedere ma dal quale molto probabilmente sono sempre stato influenzato nel giudizio dal fatto di aver visto prima l'opera di Kubrick che reputo superiore. Per Lumet un piccolo passo indietro rispetto al folgorante esordio con "La parola ai giurati".

Goldust  @  29/01/2014 12:31:20
   9 / 10
Un thriller fantapolitico che mette l'accento sul difficile rapporto Stati Uniti - Russia al tempo della Guerra fredda ed ai pericoli che il progresso tecnologico porta con sè. Brilla per una tensione narrativa sempre in crescendo, una direzione di attori di alto livello, una regia scaltra ed essenziale. Viene spesso paragonato, a ragione, al Dottor Stranamore di Kubrik, uscito nello stesso anno; ma è molto più inquietante. La mezz'ora finale è da vivere con il fiato sospeso.

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Invia una mail all'autore del commento Jason XI  @  03/08/2013 00:14:04
   9½ / 10
Terrificante e sublime..... gli occhi di Harry Fonda simbolo emblematico di questo film..... inutile ripetere concetti già espressi in precedenza...... un film manifesto della nostra storia...

Lucignolo90  @  17/04/2013 21:15:29
   9½ / 10
Un film enorme, uno dei migliori fantapolitici di sempre. Eh si che Lumet è un maestro ma qui si supera e ci regala uno dei migliori film nella sua cinquantennale carriera.

In breve, dopo un avvistamento di routine di un oggetto non identificato, la base operativa americana ordina ai proprio bombardieri di prendere le posizioni d'attacco in direzione Urss, temendo possa trattarsi di un missile sovietico. L'oggetto però si rivela essere un semplice aereo di linea in avaria e quindi si dà il contrordine agli aerei di ritornare in stato di normale pattugliamento.
Per un tragico gioco del destino però, un malfunzionamento fà recepire al display di bordo di un'unità il codice d'attacco con bersaglio Mosca e contemporaneamente il segnale radio salta, rendendo impossibili le comunicazioni con questo gruppetto di aerei che, ad ordine ricevuto, si dirigono verso la capitale russa per bombardarla.
E' una disperata lotta al tempo per fermarli ad ogni costo, toccherà al Presidente degli Stati Uniti stesso dirigere le operazioni di questa situazione sul filo del rasoio.

La premessa è quella di un film sulla guerra fredda fredda in pieno stile Dr. Stranamore (tanto che Kubrick intentò invano una causa per plagio), in questo caso però Lumet ripulisce il film dalla satira al vetriolo del film di Kubrick e lascia spazio a un vero e proprio thriller angosciante non solo per le dinamiche della vicenda ma per il significato di fondo del film che, sopratutto in quegli anni, è un pugno nello stomaco a tutti i guerrafondai e ci mette di fronte a quali inenarrabili stragi potrebbe causare una guerra termonucleare e a riflettere sul fatto che l'uomo "sta costruendo macchine di guerra più veloci di quanto possa guidare", la ricerca spasmodica di essere detentore di armi sempre più mortali senza contare che si mette in pericolo l'esistenza stessa dell'intero pianeta terra oramai.
Figure come quella di Walter Matthau (lo scienziato politico favorevole a una guerra atomica, se pur con bersagli esclusivamente militari) rappresentano alla perfezione la bieca figura dell'uomo senza scrupoli, abituato a vivere come un calcolatore, fregandosene delle eventuali perdite umane che lui considera come "necessarie". Di contro il generale Black, conscio dell'irrefrenabile escalation che si stà scatenando in questa corsa agli armamenti e che vorrebbe evitare la guerra piuttosto che limitarla, vuole fare leva sul senso civico della gente e sull'umanità e il rispetto che ognuno di noi dovrebbe concedere agli altri, indipendentemente dal credo politico o dalla vicinanza.
Henry Fonda è il Presidente, ed è eccezionale come sempre (e a fargli da traduttore nelle comunicazioni col Cremlino un giovane Larry Hagman, il JR di Dallas, bravissimo).

Ultima menzione da riservare assolutamente a Sidney Lumet che si dimostra ancora una volta come un regista di talento inarrivabile, tra i più bravi di tutti i tempi. Un film di tale potenza e limitata varietà di luoghi girato praticamente tutto in 4-5 interni diversi, con sporadiche riprese aeree che dovrebbero essere filmati di repertorio. Insomma un film fatto con poco. Ma da questo poco il regista riesce a tirar fuori una suspance nei dialoghi sempre più serrati (un paio di scene su tutte: quella del discorso su carcerati-bibliotecari di Matthau e quella del primo congresso in presenza del ministro della difesa sono da ANTOLOGIA del cinema assoluto), una tensione crescente fatta di primi piani di volti imperlati sempre più frequenti che prendono il posto delle prime scene quando la situazione è sotto controllo, dove invece si preferiscono i campi larghi e le panoramiche selle sale. Il finale poi è agghiacciante ed è destinati a tormentarvi per parecchie ore dopo la visione, ed è di incredibile coraggio fare un finale del genere, in America, in quegli anni, e probabilmente lo sarebbe ancora oggi. Da brividi.

C'è poco da fare: questo uomo è un genio e tirare fuori film di tale insopprimibile tensione con una manciata di attori e qualche location con riprese fisse: l'aveva fatto ne La parola ai giurati, lo farà ne quel pomeriggio di un giorno da cani, e lo fà in questo, e il risultato è incredibile, e questo film nel confronto col Dr. Stranamore stesso non ne esce per niente sconfitto, anche se preferire il film di Kubrick non è per nulla uno scandalo, ma parliamo di 2 gemme di film, sia ben chiaro.

Da vedere assolutamente.

kingofdarkness  @  09/04/2013 18:02:11
   7 / 10
Non sono un grande fan dei classici del cinema, né tantomeno del filone diplomatico-bellico-politico.
In questo lavoro di Lumet (che ho apprezzato moltissimo nell'esordio "La Parola ai Giurati") riconosco l'eccellente confezione tecnica e la gran capacità da parte di tutti gli attori (Fonda in primis) di immedesimarsi nei propri ruoli e rendere realistica al massimo la situazione tragico-conflittuale nella quale ci si ritrova immersi.
Fondamentale è l'effetto tensione, che gioca un ruolo determinante, e su questo va dato credito al regista che riesce spesso a trasmetterla con efficacia nello spettatore.

Purtroppo, però, nonostante tutti questi pregi e il valore storico del prodotto in questione, il film in generale non ha suscitato in me un grande interesse.
Non si tratta di insensibilità o indifferenza nei confronti di un evento simile (che ovviamente, se dovesse succedere sul serio, mi preoccuperebbe non poco) quanto di disinteresse, scarsa inclinazione da parte mia verso questo genere cinematografico in particolare.
Ripeto, ne riconosco il valore e le qualità, ma non è un film che fa per me, né tantomeno che riguarderei.
Forse in futuro lo rivaluterò, ma per adesso non posso andare oltre il 7.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  09/03/2013 13:09:12
   10 / 10
Un sogno premonitore, un fischio assordante, e un brusco risveglio: è così che ha inizio, per un errore che si rivelerà irrecuperabile, uno dei giorni più drammatici, strazianti e disperati che il cinema ricordi.

Due ore sul filo del rasoio, senza speranza e tese come una corda di violino, dove il destino dell'umanità sarà nelle mani di un gruppo di uomini (dalle ideologie e personalità diverse) che tenteranno con tutti i mezzi e i poteri a loro disposizione di salvare una situazione via via sempre più insalvabile.

Regia secca e al cardiopalma, sceneggiatura satura di dolore angoscia e colpi di scena, recitazione magistrale e soffertissima di un cast in stato di grazia assoluta (straordinari Daniel O'Herlihy e Walter Matthau, ma ancora di più Henry Fonda nei panni del pacato ma in realtà disperato Presidente degli Stati Uniti, uomo pronto ad assumersi tutte le responsabilità della situazione e a scendere a compromessi inevitabili pur di sanare ad una possibilità di conflitto su scala mondiale).
L'assenza totale di musiche poi, scelta che mai fu più indovinata, contribuisce al fattore "ansia" e a rendere l'opera ancor più verosimile agli occhi dello spettatore.

Finale traumatizzante, agghiacciante, tragicissimo, di quelli che ti lasciano depresso per giorni e che poi, volenti o nolenti, non si scordano mai più.


Un Lumet d'annata, perfetto in ogni suo singolo fotogramma, che ha avuto la sola sfortuna di essere distribuito in contemporanea con il ben più conosciuto (e, opinione mia, molto meno riuscito) "Dr. Stranamore" di Kubrick; ma paragonare i due, credete, è davvero un errore madornale.


CAPOLAVORO.

2 risposte al commento
Ultima risposta 14/04/2013 18.46.25
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  18/11/2010 18:19:57
   8½ / 10
Classico esempio sul come realizzare un grandissimo film utilizzando come mezzi solo delle idee!
Indispensabile per la realizzazione di un film come questo è la sceneggiatura che ovviamente è di alto livello,riesce a tenerti sulle spine fino alla fine!
Suspence tenuta costantemente sopra il livello di guardia grazie anche alla bravura dei suoi interpreti...
Anche la regia di Lumet non è mai banale...vengono inquadrati spesso particolari fisici per far trasparire le emozioni dei protagonisti!
I momenti migliori del film sono quelli passati al telefono con il presidente Russo che non vediamo mai ma è come se lo avessimo di fronte!
Geniale!

Clint Eastwood  @  05/11/2010 13:41:50
   7½ / 10
Lumet ha quasi sempre rappresentato il cinema impegnato, forse fin troppo e questo è il caso. L'imminente Guerra Fredda sta per trasformarsi in un terzo conflitto mondiale fatale per l'intera umanità. A causa di un guasto tecnico alla base americana, alcuni caccia dell'esercito ricevono un falso ordine di radere al suolo Mosca, passato il confine niente è in grado di annullare l'operazione dell'attacco alla capitale sovietica/russa neanche la voce diretta del presidente. Per non giungere al peggio, i due capi di stato tra segreti e cospirazioni cercano di trovare una soluzione.
Attualissimo nel periodo della sua realizzazione (il bipolarismo), ma sfortunatissimo e quasi passato inosservato (poi accusato di plagio) a causa del film di Kubrick che tratta simili tematiche. Il maggior difetto è la troppa serietà nell'affrontare questo argomento, tutto e tutti sulle spine che prima o poi inizia a stancare. Nonostante, offre idee molto originali, qualcosa di obsoleto ma sempre di grande impatto. Ottimo esercizio di stile per Lumet (ancora tutto girato esclusivamente negli interni), scenografie sulle quali dovevano inventarsi considerato che non hanno avuto il permesso di visitare il vero centro di comando, interpreti tra cui spunta Henry Fonda nei panni del presidente americano.

Invia una mail all'autore del commento Antonio.F.M  @  26/07/2009 02:40:53
   9 / 10
Capolavoro.Un film fatto con pochi mezzi,girato quasi interamente in interni e qualche spezzone di repertorio...però...
A parte gli attori,tutti in gamba,con Matthau che per una volta non fa il comico,la storia è anche un avvertimento a non affidarsi interamente alle macchine.
Stupendo il personaggio del presidente USA affidato ad un eccezionale Fonda,
affascinante ed umano il suo amico "Blackie",il generale "pacifista" con una visione equilibrata ed umana delle cose: " Lei ha imparato troppo bene la lezione professore,è diventato uguale a quelli che vuol combattere".
Il film da corpo ad una delle peggiori paure della guerra fredda,quella dell'incidente che può scatenare un conflitto distruttivo,o come lo chiamava Kennedy: " Il fallimento definitivo dell'umanità".
Film amaro, ed allo stesso tempo aperto alla speranza che una migliore comprensione tra gli uomini possa scongiurare per sempre la paura e la sfiducia responsabile di una tensione estremamente pericolosa.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  29/06/2009 08:47:44
   4½ / 10
Indubbiamente un film ben diretto.
Tuttavia le indiscutibili analogie con "il dottor Stranamore" (rispetto al quale rimane inoltre inferiore sotto tutti i punti di vista) lasciano più di un dubbio che si tratti di un plagio.
Ingiudicabile.

4 risposte al commento
Ultima risposta 27/07/2009 08.06.41
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andrea9002  @  04/04/2009 17:55:21
   8 / 10
Sicuramente meritevole di una visione, ottimi attori in grandissima forma, ed un finale veramente meritevole.
Uscito nello stesso anno del capolavoro di Kubrik "Strangelove" non ne eguaglia accuratezza e maniacalità dei particolari ed ovviamente l'ironia.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  16/12/2008 21:05:40
   8 / 10
A prova di errore è un meccanismo di tensione eccellente. Sebbene le scene siano interamente girate in interni, la bellezza dei dialoghi e la bravura degli attori riescono a creare un climax tesissimo e senza scampo verso l'inevitabile finale. Un Sidney Lumet pregevole.

Cliff72  @  16/03/2008 18:42:08
   10 / 10
Capolavoro assoluto nel suo genere!
Meno male esiste "Film Scoop", poichè altrimenti non credo avrei mai conosciuto questo grande film di Lumet!
Grandi attori, storia avvincente e tremendamente attuale, dialoghi straordinari, tensione alle stelle, film molto pessimista e che sicuramente mi ha lasciato molto dentro.
Per curiosità appena posso vedrò il remake del 2000, con la convinzione tuttavia, che mai potrà raggiungere la perfezione di questo capolavoro di Lumet!
Per gli amanti del genere e del buon cinema (e per chi non si fa problemi a guardare un film in bianco e nero), ne consiglio vivamente la visione!

Zoso87  @  19/08/2007 23:44:25
   9 / 10
Un grandissimo film interpretato splendidamente da un altrettanto magnifico Fonda, che si cala pienamente nel personaggio, mostrando ora freddezza, ora paura ed ansia. Splendido il finale che non mi sarei aspettato da un film di produzione americana.. Evidentemente erano altri tempi.

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Ultima risposta 04/04/2009 17.51.59
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Invia una mail all'autore del commento NEO78  @  16/05/2007 00:42:55
   9 / 10
Mi meraviglia che un capolovoro come questo abbia solo un commento.

Un film di un maestro del cinema (da notare che nello stesso anno esce il dott. Stranamore di kubrick) sul tema della guerra fredda e dell'animo umano che, grazie all'uso di un perfetto montaggio alternato, ti tiene incollato alla poltrona per tutta la sua durata.

La macchina da presa aggredisce con i primi piani gli attori tra cui i Walter Mattheu che interpreta lo scienziato guerrafondaio, di Dan O'Herlih nel ruolo della colomba all'interno del pentagono, Henry Fonda nel ruolo del presidente degli Stati Uniti (tutti autori di prove magistrali in particolare Fonda), per farti vivere in modo ancora più intenso la tensione crecente e gli stati d'animo dei personaggi.

Dialoghi serratissimi e di grandi contenuti, stupende le scene della prima telefonata tra i due presidenti ripresa in pianosequenza con camera fissa e quella finale (POSSIBILE SPOILER) con gli stacchi tra una ripresa e l'atra mentre scorre il conto alla rovescia.


Assolutamente un capolavoro

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  31/05/2005 18:37:14
   10 / 10
Per me è un assoluto capolavoro questo film.
Un thriller di fantapolitica superbo con grandi, anzi grandissimi attori, che dall'inizio alla fine ti tiene incollato alla poltrona. Geniale Matthau, nel ruolo del pazzo guerrafondaio, ma ancora meglio Fonda nel ruolo del presidente, che già aveva lavorato con Lumet, nel suo celebre esordio ("la parola ai giurati").

Finale inquietante. Tensione assoluta. Un film magistrale.

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