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Girato seriamente senza cadere nel ridicolo involontario, si avvale di un buon comparto tecnico, in special modo il montaggio fa la parte del leone. Il fatto di non essere propriamente frenetico, però, nuoce sulla votazione finale.
Nel bel mezzo di uno sfondo americano, di una società a stelle e strisce, e qualche grattacielo a farla da contorno, O.Assonotis , ci regala un plagio piazza e spaghetti del ben piu' noto Esorcista di Friendkin.
Con una regia funzionale, un make up convincente, e la presenza di G.Lavia come co-pratagonista, abbiamo un ora e quaranta di quasi noia , se non per qualche scena riuscita o apparentemente tendente a qualcosa che si possa chiamare horror.
Perchè purtroppo questa pellicola, fin dalle prime battute ti fa capire tramite una voce fuori campo dove andrà a parare, lasciando l'effetto sorpresa a farsi benedire.
Non manca qualche scena trash in maniera involontaria, o la presenza dei figli di Lavia, che per qualche apparente scelta di sceneggiatura devono dire una marea di parolacce, che è forse la roba piu spaventosa che effettivamente possiamo vedere.
Non me la sento di bocciarlo del tutto, perchè in fin dei conti si è visto anche di molto peggio in quelli anni,
Uno dei tanti horror sulla scia de "L'Esorcista" (con l'immancabile vomito verde, gli occhi gialli, la testa che gira, il linguaggio scurrile... ma senza esorcismi) e di "Rosemary's Baby". La trama è piuttosto confusa, e lo scioglimento deludente. A parte la scena con le bambole, la paura latita. Insopportabili i due bambini. Negli USA è stato un successo, tanto che "Shock" di Mario Bava (un film senza dubbio migliore di questo) è stato distribuito come suo sequel, anche se in realtà l'unico elemento in comune tra i due film è l'attore bambino.
Horror italiano vecchio stampo uscito sulla scia de L'esorcista ma che prende spunto principalmente da Rosemary's baby di Polanski. Successone all'uscita ,citato in tribunale per plagio, Chi sei? è stato presto dimenticato per poi essere riscoperto di recente. Malgrado i pareri positivi letti in giro , la pellicola mi ha detto davvero poco causa una storia eccessivamente derivativa , lenta e confusionaria. Il regista prova a introdurre qualche novità ,come ad esempio l'eliminazione totale della componente religiosa (e in un film a tema diabolico è una cosa più unica che rara) ma ciò non è sufficiente visti i difetti di struttura e di originalità del prodotto. Chi sei? non brilla nemmeno sotto il profilo tecnico , con una regia poco ispirata (ma quei fermi immagine a cosa servivano??)e un comparto sonoro deludente nonostante le tante lodi. A salvare dal baratro l'opera ci pensano qualche bella sequenza (come quella delle bambole) e una buona prova dell'attrice principale aiutata da un make up convincente. Delude invece Lavia, che io per tutta la visione ho scambiato per un sosia senza riconoscerlo se non alla fine ! Dunque un horror vecchio stampo a mio avviso deludente. Vale però un'occhiata soprattutto da parte dell'appassionato.
Consigliatomi da un amico mentre parlavamo del miglior film italiano di "possessioni"; io sostenevo che "L'anticristo" era il miglior concorrente nostrano de "l'esorcista" e lui mi ha contraddetto nominandomi questo film di Assonitis e Barret..... Mhà,sinceramente continuo a rimanere dell'idea che la pellicola con la Gravina sia nettamente superiore a questa. "Chi sei?" ha dei momenti interessanti,il lato demoniaco della povera sventurata non è reso male(la scena delle bambole è stata agghiacciante,lo confesso),però zoppicava nella sceneggiatura alquanto noiosa,nella regia piena di cose inutili come i fermo immagine(a che cacchio servivano?) o alcuni momenti incomprensibili come il protagonista che mentre cammina per strada viene circondato da tre musicanti di colore che gli suonano intorno senza alcun motivo e importunandolo(2 minuti è durata questa tròiata senza senso) e dalle musiche quasi da film erotico....avete presente gli anni 70 no?....quelle musichette con i cori femminili in sottofondo,tipiche delle basse produzioni.....mhà.... Giusto il make up della donna indemoniata e determinate scene legate a lei sono ben fatte....per il resto mi ha lasciato indifferente; tra l'altro,oltre a copiare il film di William Friedkin,scopiaccia pure la trama di "Rosemary's baby".....e male..... Bhà....carino per gli appassionati del genere(sopratutto anni 70)....ma "l'anticristo" sta proprio su un altro livello,caro il mio amico Daniele...e so che leggerai questo commento....avevo ragione io stronzò....ne parleremo tanto ...(scusate per il mio metacommento ma è stato più forte di me)....
Film di produzione italiana che si propone di sfruttare la scia de L'ESORCISTA tentando un approccio diverso nell'incipit ma simile nella sostanza. Le scene della possessione demoniaca hanno un certo effetto, assistite anche da un discreto make-up e da una certa dose di pathos che risulta apprezzabile. Quello che convince meno è tutto quello che c'è prima e dopo, con l'insulso finale che non ha fondamento, che non mi è sembrato così incisivo da lasciare il segno. Vedibile ma nulla di clamoroso.
Buon film horror diretto da Ovidio G. Assonitis nel 1974. La trama anche se non è molto originale (un anno prima era uscito "L'esorcista"),si segue con piacere ed interesse fino all'ottimo finale, presente anche un po di tensione in alcuni momenti. Molto buona la regia,sufficiente la recitazione,ottimo il trucco della posseduta e gli effetti speciali. Merita sicuramente di essere visto.
Dopo essere rimasta incinta Jessica comincia a dar segni di squilibrio, dapprima apatica poi sempre più aggressiva nei confronti di chi le sta intorno degenera parallelamente con la crescita vertiginosa del suo grembo. Un uomo rievocante il passato sembrerebbe sapere molto al riguardo, ed è a lui che si affida ciecamente il marito per salvare la sfortunata consorte da quella che è a tutti gli effetti una possessione diabolica. Le strizzate d'occhio a "L'esorcista" e soprattutto a "Rosemary's baby" abbondano, inutile negarlo, però "Chi sei?" riesce a seguire vie narrative esclusive evitando la patetica scopiazzatura mediante una lettura laica dei fatti, ovvero ripulita da ogni aspetto religioso (si nota solo un piccolo accenno nell'introduzione) e la totale assenza di preti o scene di esorcismo. Un horror demoniaco quindi anomalo e presentato con voce fuori campo dallo stesso re degli inferi, magnanimo nello spiegare a grandi linee i suoi piani oscuri, ovvero un subdolo divertimento che spingerà i protagonisti ad essere null'altro che burattini facilmente manovrabili. Alle classiche scene di possessione ricche di contorsionismi, alterazioni della voce e vomitate verdastre si accompagnano fenomeni più vicini all'horror classico e associabili all'agire dei cosiddetti poltergeist. Tutto funziona per bene inducendo una certa inquietudine, complice la regia ricercata, a tratti allucinogena, di Assonitis, oltre all'efficace utilizzo di sinistre sonorità alternate alla colonna sonora di spessore composta da Franco Micalizzi. Buona la prova degli attori, un terzetto convincente con i coniugi Gabriele Lavia e Juliet Mills sugli scudi, quindi Richard Johnson, più vittima che carnefice, pronto a tutto per evitare un destino in apparenza segnato.
Leggendo qua e la pareva che questo fosse un vecchio film dal grande impatto orrorifico relegato all'epoca che fu...purtroppo è un prodotto di seconda scelta sotto molti aspetti e non posso dire un granché bene! A parte le copiature dal capostipite, che non sono poi così tante, ci sono delle buone idee visto l'anno di realizzazione: il diavolo che parla in prima persona, le bambole animate, il discorso metafilmico... Come regia non è male anche se quei blocchi immagine li ho trovati inutili...il montaggio è pessimo e troppo frenetico (sto film ha centinaia e centinaia di stacchi) mentre la fotografia è discreta. A me la colonna sonora, che per molti è il pezzo forte, non mi è piaciuta ma il sonoro è di ottima fattura con fruscii, voci, respiri ecc...che alzano il livello di inquietudine. La sceneggiatura però è scadente...ci sono troppi elementi mal sviluppati e a volte non si capisce un tubo oltre che risultare noioso. Bene il trucco dell'indemoniata, sicuramente meno bene gli "effetti speciali". Attori piuttosto bravi...sia Juliet Mills nel passare dalla lucidità alla possessione (ha uno sguardo che resta impresso) e poi Gabriele Lavia molto credibile. Diciamo che un paio di scene, più che fare paura, restano impresse ma la tensione è altalenante e questo è un gran problema per un horror! Film derivativo ma anticipatore che ormai paga i suoi quasi 40 anni, all'epoca avrà sicuramente fatto il suo dovere (oso solo immaginare l'effetto su di un ragazzino che lo vedeva) ma ora è una pellicola solo per cultori del genere.
Bellissimo Rip-off de l'esorcista con palesi riferimenti a demonic-movie come Rosemary's baby e The Omen. Incipit con candele e voce narrante del demonio bellissimo, inquietante e grottesco. Poi molte scene spaventose, copiate, stracopiate e tutto quello che volete, ma efficaci. Meraviglioso e spiazzante il finale che, tra le altre cose, fa assumere un significato diverso al bacio tra
Film tipicamente anni '70 sulla possessione demoniaca. Non chiaro in tutti i punti, ma comunque un buon film. Ci è sembrata bella l'idea del diavolo che presenta in prima persona il film.
Ma il bambino era il diavolo? Perchè la madre lo bacia in bocca? perchè lui vedeva la sedia muoversi e parlava con qualcuno che vedeva solo lui? E perchè alla fine ha gli occhi da posseduto e lancia la macchinina? Si ok, si capisce ma non è sempre chiaro...
Un horror classico all'italiana, girato bene e con ottimi attori. Anticipatore di molti horror a seguire, infatti ho visto alcune affinità con "Evil Dead", "Poltergeist" e "Child's Play"… però si vede che è molta l'influenza de "L'esorcista". Leggermente deludente il finale, si poteva fare di più sul fattore "tensione". I due bambini comunque sono dei pazzi!
Mi aspettavo molto di più da questo film, la sceneggiatura è approssimativa e non fa per niente paura. Per un'ora almeno sembra di assistere a una puntata di Starsky & Hutch, poi nel finale ci si rianima un po'. Lento nel complesso, e la figura di Dimitri non ha alcun fascino.
Perché alla fine il figlio ha gli occhi gialli? Era il figlio che già aveva, non quello nato dal Diavolo. Perché il figlio nato dal Diavolo è senza bocca? E' poi evidente che è una bambola. Che senso ha l'episodio finale in cui il bambino getta la macchinina giù dalla nave? Quel regalo gli era stato recapitato molto tempo prima. Mi pare tutto molto confuso.
effettacci a parte, se vogliamo, c'è molto più Polanski in questo film, ma lungi da me ritenerlo un banalissimo spin-off (tanto per dirne una, non assistiamo a nessun esorcismo), al contrario dell' obbrobrioso "Tentacoli")... l'inizio fa scemare immediatamente la tensione, ma nel contempo illude in un certo senso l'ignaro spettatore... alcune scene mettono davvero paura (al pari di quelle de "L'esorcista"), peccato che in alcune di queste Assonitis si ostini col fermo immagine... davvero convincente la recitazione... finale a sorpresa... per me è un 10 - !!! L
Altro pseudoclone de L'esorcista che però, rispetto ad un L'anticristo di De Martino per esempio, arrichisce gli elementi presenti con scene alla Poltergeist, innesti da Rosemary's baby e pure qualche spruzzata da The omen. E' un film allo stesso tmepo sia molto anticipatore (vedere l'anno di realizzazione del resto) che molto derivativo quindi.
Inspiegabilmente stroncato dalla critica, è un buon film, ridicolarizzato solo da un finale approssimativo ed un pò trash.
Alcune sequenze molto d'impatto e bravo Lavia (presente pure in un altro buon horror, ossia Zeder)
Vale una visione ad ogni modo.
Seguiranno 2 sequel (BEYOND THE DOOR II e III, il primo dei quali - conosciuto anche col nome "Schock" - diretto nientepopodimeno che dal grande Mario Bava).
Un discreto film sulla possessione che esce sulla scia de l'esorcista. Se da una parte vi sono scene molto buone cariche di tensione (su tutte quella della possessione della donna) è anche vero che dall'altra la sceneggiatura mostra alcune lacune e risulta essere abbastanza piatta. Buona a mio giudizio la recitazione con un finale però abbastanza scontato..comunque gli si può dare tranquillamente una visione.
intriso di malignità e mistero,un horror molto coinvolgente,sulla scia dell'esorcista.ottima l'interpretazione degli attori principali,alcune scene abbastanza angoscianti. altri tempi per il cinema di questo genere
sulle orme dell'esorcista e l'anticristo , ci sono scene veramente inquietanti . ho visto questo film da piccolo e dopo 20 anni ancora mi ricordavo la scena delle bambole > macabra < . la storia lascia un po' a desiderare ma alcuni tratti della pellicola fanno accapponare la pelle ( il figlio che va in camera della madre ) e non aggiungo nulla . un horror anni 70 ben riuscito !