cinque bambole per la luna d'agosto regia di Mario Bava Italia, Spagna 1970
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cinque bambole per la luna d'agosto (1970)

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locandina del film CINQUE BAMBOLE PER LA LUNA D'AGOSTO

Titolo Originale: CINQUE BAMBOLE PER LA LUNA D'AGOSTO

RegiaMario Bava

InterpretiWIlliam Berger, Ira von Fürstenberg, Edwige Fenech, Renato Rossini, Helena Ronee, Teodoro Corrà, Edith Meloni, Maurice Poli

Durata: h 1.28
NazionalitàItalia, Spagna 1970
Generegiallo
Al cinema nel Settembre 1970

•  Altri film di Mario Bava

Trama del film Cinque bambole per la luna d'agosto

George Stark è un industriale che invita 5 colleghi in una sperduta isola del mediterraneo per un week end di relax ed affari: infatti Stark presenta ai suoi colleghi il prof. Farrell, un brillante chimico che ha inventato una nuova resina sintetica. L'isola resta isolata, senza yatch - che viene mandato via da Stark - e quando il cameriere Jacques viene trovato ucciso, si scopre che anche il radiotelefono è fuori uso, e il motoscafo d'emergenza è misteriosamente scomparso...

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Voto Visitatori:   5,44 / 10 (34 voti)5,44Grafico
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Voti e commenti su Cinque bambole per la luna d'agosto, 34 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

stratoZ  @  12/12/2023 13:10:48
   5 / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Non è un film che definirei brutto, più che altro è un film che definirei un po' svogliato e totalmente privo di tensione, cosa inusuale per Bava che però a mio parere mantiene intatta la sua estetica, pur non aggiungendo nulla, ma nel complesso non c'è un pelo della suspense ne del coinvolgimento delle sue opere più riuscite.

L'inizio del film con due sequenze con la Fenech in bikini e la colonna sonora progghettara con quelle sfilettate di organo così virtuoso tipico di quel periodo potrebbero tranquillamente essere la mia parte preferita, poi purtroppo il film si va a perdere in una storia a tinte un po' gialle un po' horror molto blanda. In realtà la confezione funzionerebbe pure, esclusa la fotografia che ho trovato molto al di sotto degli standard di Bava, tendenzialmente piatta, dal sapore televisivo, la regia invece regala i soliti virtuosismi con quei power zoom sfruttati spesso e volentieri, qualche sequenza a schiaffo, transfocature e compagnia bella, insomma sotto il punto di vista visivo, per quanto riguarda la macchina da presa, regala gioie, non si può dire lo stesso della gestione delle tempistiche e della tensione, e neanche degli omicidi.

La sceneggiatura procede col pilota automatico fino alla risoluzione finale, Bava ispirandosi liberamente a "Dieci piccoli indiani" della Christie, realizza questo giallo pregno di interessi economici da parte dei personaggi e influenzato dall'astro nascente della commedia sexy all'italiana che nei fatti si fa ricordare più per qualche scena dall'erotismo soft che per le componenti di mistero e tensione.

BlueBlaster  @  22/05/2022 14:31:36
   4½ / 10
Visto perché ogni film o serie che abbiano un minimo legame con "10 piccoli indiani" io li voglio vedere!
Ci sarà pure molto del giallo della Christie ma questo film a me ha fatto parecchio c.agare.
La regia di Bava è pure buona e particolare, la giovanissima Edwige Fenech merita un plauso ma per il resto non ci siamo.
Troppo strambo il tutto tra atmosfere pop anni 60, musiche opinabili ed una sceneggiatura scritta non troppo bene.
Il classico b-movie italiano che può passare Rete 4 alle 3 di notte di una calda estate.

Alpagueur  @  18/12/2020 19:47:53
   4½ / 10
Nonostante sia un 'fan' di Mario Bava e abbia adorato alcuni suoi altri film come "Operazione paura", "I tre volti della paura", "Sei donne per l'assassino", "Shock" e "Reazione a catena"', non posso dire che questo mi sia piaciuto altrettanto...l'ho trovato abbastanza docile e molto deludente e tende a zoppicare di scena in scena senza troppi pensieri o logica, anche lo stesso Bava ha detto che questo era il suo film meno preferito e considerando che non aveva alcun controllo creativo su questo progetto, è stata una sorpresa che non fosse deragliato verso un disastro totale. La trama è incentrata sul ricco uomo d'affari George Stark che raduna un gruppo di amici nel suo rifugio su un'isola deserta di una non ben precisata località, sperando di ottenere una formula segreta da uno degli ospiti che sembra essere uno scienziato per il proprio guadagno, ma presto le cose prendono una brutta piega. quando le persone iniziano a morire in vero stile 'whodunit'. Ovviamente questo plot prende ispirazione dai famosi dieci piccoli indiani di "...E poi non ne rimase nessuno" di Agatha Christie, aggiungendo solo più sesso e follia al procedimento, oltre a mescolare il mistero dei romanzi e gli elementi di suspense al mix. Ma niente di tutto questo sembra combaciare bene in questo e l'intera cosa non sembra scorrere molto bene. Per un momento la storia si concentra sull'identità del killer misterioso, che poi viene lasciato indietro quando si concentra sui vari salti di letto e sui rapporti tra gli ospiti, o sulla guerra di offerte per la formula segreta che improvvisamente tutti vogliono. Quindi la decisione di non mostrare nessuna delle scene di morte (troppi delitti 'fuori campo') non è stata un'idea troppo riuscita, perché alcune morti stravaganti avrebbero potuto salvare qualcosa da questo pasticcio, ma purtroppo non era previsto e l'intera cosa sembra semplicemente troppo sfocata, con battute scritte male e di nessun impatto ('il primo tentativo di cameriere surgelato' dice Jack a un certo punto mentre appendono Jacques nella cella frigorifera hahaha). Anche se ci sono alcuni piccoli aspetti positivi in tutto questo, come lo stile visivo di Bava che dal punto di vista tecnico è sempre eccezionale, o lo spostare la fotocamera con tale grazia e fluidità, consentendo riprese lunghe e languide che improvvisamente esplodono in una frenesia di movimenti della fotocamera. L'elemento mistero funziona davvero in una certa misura, poiché la svolta alla fine è stata divertente e non si vedeva arrivare. Inoltre è stato bello vedere la dea italo/francese Edwige Fenech al suo debutto, ma non le è stato dato nulla da fare e nemmeno lei è riuscita a salvare questa baraonda. Anche la musica di Piero Umiliani (con la famosa canzone 'Ti risveglierai con me' cantata dal gruppo prog-rock 'Il balletto di bronzo') non si adatta quasi mai alle scene in cui è suonata e la solita grande regia di Bava è spesso fuori posto (il film è ambientato alla luce del sole, con quasi tutti i delitti che avvengono fuori campo come detto sopra, laddove Bava è al suo meglio nelle riprese all'ombra o al buio). Lo stesso titolo è un po' vago e non connesso ad alcuna scena importante (se mai ce ne fosse una, a parte forse quella intorno al 13' del secondo tempo dove si vedono tutte quelle palle trasparenti di plastica/vetro rotolare giù per le scale, che mi hanno ricordato un po' Suspiria). Quindi, tutto sommato, non lo consiglierei davvero a meno che non siate fan dei thriller italiani o di Mario Bava, ma per il resto è la solita ordinaria carneficina condita da mistero e omicidi, il perfetto esempio di sopraffazione dello stile sulla sostanza.

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DitaAppiccicose  @  12/06/2016 10:15:04
   5½ / 10
Il peggior film di Bava che io abbia visto fino ad oggi: mediocre sceneggiatura, colonna sonora scadente ma soprattutto trama ( il soggetto è una variazione sul tema di "Dieci piccoli indiani" ) sconclusionata in parecchi punti, con diversi passaggi poco sensati, finale compreso.
Del regista si salva la fotografia ( non sua ma si sa che nei film di Bava la fotografia ricopre un ruolo fondamentale pure quando sono altri a firmarla, per cui è facile pensare che il suo tocco ce l'abbia messo comunque... ), la scena della caduta delle biglie, per altro del tutto estranea alla trama, e poca altra roba.
Del resto, avvenenza di Edwige Fenech a parte, non si salva praticamente niente. Tra i tanti aspetti della trama che non funzionano, quello che ho trovato maggiormente ridicolo è il fatto che i membri del gruppo continuino a sospettarsi a vicenda dimenticandosi completamente tutti della ragazza.

GianniArshavin  @  19/02/2016 20:24:53
   5 / 10
Mario Bava è sempre stato molto critico nei confronti di alcuni suoi film, e Cinque bambole per la luna d'agosto era uno di quelli che lui amava meno.
Negli anni il titolo è stato riscoperto,ma tuttavia personalmente lo considero uno dei lavori minori del regista , un'opera dalla sceneggiatura scadente ma dall'impianto visivo e registico di alto livello.
La storia prende spunto da Dieci piccoli indiani per imbastire una trama che,fra thriller e giallo,zoppica verso un finale poco plausibile. La vicenda non prende molto , si veste di "giallo" ma resta tutto alquanto sperimentale. La mancanza di tensione e paura indebolisce maggiormente le velleità narrative della pellicola.
Come detto le migliori carte del prodotto sono tutte sul piano visivo e tecnico: la regia di Bava brilla come sempre , tanti i virtuosismi e le inquadrature evocative. Ottima anche la fotografia , che ricorda da vicino la pop art, come già molti hanno detto prima di me.
A completare l'intrattenimento offerto da Cinque bambole per la luna d'agosto ci sono alcune cadute nel trash e nel nosense e la presenza scenica della sempre ammaliante Edwige Fenech , impegnata ad inizio visione in un ballo perfettamente ripreso dalla mdp di Bava.
In sintesi un film imperfetto e pieno di lacune ma che viene parzialmente salvato dal talento del maestro in ambito tecnico e visivo. Merita un occhio senza pretendere un giallo classico e coerente.

Enomis  @  24/05/2015 11:55:08
   1 / 10
Grottesco giallo dalla trama scontata, dai dialoghi insulsi e dal finale ridicolo. Il presunto riferimento a "10 piccoli indiani" e' pretenzioso. Si salvi chi può !!!

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dagon  @  03/05/2015 20:32:55
   4 / 10
Probabilmente il peggior film di Bava , non amato anche dal regista stesso.
Una sorta di "10 piccoli indiani" casereccio, con una sceneggiatura sgangheratissima, a cui il regista non riesce ad imprimere il suo tocco solito, eccezion fatta per un paio di sequenze (come quella delle biglie), ed in cui la suspense viene letteralmente uccisa da una colonna sonora completamente fuori luogo. Addirittura ridicolo in alcuni momenti. Per fortuna poi Bava si riprenderà con "Reazione a catena" e con il suo capolavoro "Cani arrabbiati".

Neurotico  @  24/03/2015 16:06:13
   6½ / 10
Questo giallo all'italiana di Bava è il solito punto di vista sarcastico sull'egoismo dell'uomo: cinico, con personaggi viscidi e senza scrupoli, ma che saranno vittime delle loro stesse macchinazioni. Può essere anche considerato come una metafora del rapporto tra uomo e donna, dove il primo è solo apparentemente colui che domina, e la seconda, nascondendosi quasi meschinamente e con l'arma del fascino e della seduzione, è quella che prevale.
Ma tant'è, "5 bambole per la luna d'agosto" non è tra i migliori del regista sanremese. I difetti, cioè una sceneggiatura debole e scelte stilistiche pop, che non sono consone alla classica impostazione baviana, gotica e psichedelica, sono compensati da alcune belle trovate come il macabro quadretto dei cadaveri nei sacchi trasparenti appesi nella cella frigorifera e il finale, con un twist imprevedibile. Vedibile, ma senza pretese.

Spotify  @  06/07/2014 17:15:22
   6 / 10
E' un discreto giallo all'italiana. Sicuramente non è tra i migliori lavori di Bava ma alla fine risulta godibile, anche perchè io ho visto la versione di 74 minuti, e quindi il tempo passa subito. La trama è quella classica del giallo all'italiana ma c'è una differenza che si nota dagli altri film attinenti a questo genere, e cioè la quasi totale assenza di scene molto violente o splatter, infatti si vedono solo direttamente i cadaveri delle vittime assassinate, e solo li si vede un po' di sangue. E pensare che il regista è Bava, che in altri suoi film ha inserito numerose scene di violenza, come per esempio in reazione a catena che per certi versi è simile a questo film, anche se molto più horror. Il regista dirige con grande mestiere, molto belli i vari zoom sui protagonisti e varie altre cose. Ottima anche la fotografia. Le musiche, sono quelle classiche di questi film, tutte molto eccentriche e quasi allegre nonostante la pellicola sia tutt'altro. Attori non fenomenali, anche se sicuramente sono da notare le varie bellezze femminili presenti. Comunque è la sceneggiatura che condanna la pellicola a un voto non più alto della sufficienza. E' parecchio superficiale, dialoghi incredibilmente stupidi e un finale prevedibilissimo. Da segnalare poi una quantità enorme di scene improbabili. Unica cosa buona, è l'idea di mettere tutti i cadaveri nella camera frigo.

Si lascia vedere, per gli appassionati di b-movies. Sufficienza stiracchiata: 6- .

Goldust  @  15/09/2013 23:03:29
   3 / 10
Una non richiesta rilettura in chiave thriller/horror di un classico come "Dieci piccoli indiani". Fa acqua da tutte le parti, con la regia ricercata di Bava che da sola non basta a coprirne i buchi di sceneggiatura, il ritmo mortifero e la cagnaggine degli interpreti. Nessuna soddisfazione neanche dalla Fenech, che esce dalla doccia direttamente in mutande. Bocciato.

chem84  @  18/08/2013 16:06:22
   6½ / 10
I capolavori di M.Bava sono sicuramente altri, ma un posto nella videoteca degli appassionati del genere se lo merita in ogni caso.
Un Giallo che non si prende troppo sul serio (al contrario della Fenech, che invece va presa sul serio…sempre).

Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  @  30/03/2013 18:56:54
   6 / 10
È evidente che ci troviamo dinanzi ad un Bava svogliato, se in altre opere era il soggetto a mancare il maestro compensava attraverso estetismi e attrazioni visive, la tecnica prevaleva sul basso budget, qui manca il suo tocco autentico, sembra un'operazione rivolta a cavalcare il trash e il sexy che iniziava ad emergere all'epoca e che mano a mano prevaricherà sulla nostra commedia leggera, non a caso qui ne riprende il futuro simbolo della commedia sexy italiana, la Fenech. I dialoghi son grotteschi e il solo motivo per cui lo spettatore evita lo status di dormiveglia sono i continui colpi di scena, che cercano di metterci una pezza ai buchi dello script che risulta vacuo.Perlomeno in questo whodunit è presente il trait d'union della sua filmografia, il sadismo.

Invia una mail all'autore del commento nocturnokarma  @  12/01/2013 11:43:21
   7 / 10
Oggetto alieno rispetto ad un classico giallo all'italiana. Lo stile personalissimo di Bava, dove convivono zoom violentissimi, un montaggio serrato, ma anche raffinati giochi di specchi e soluzioni visive, al servizio di un plot con più di una sbavatura.
A volte i personaggi girano a vuoto (è proprio il caso di dirlo) sull'isola dove sono prigionieri, ma l'insinuante musica e la regia di Bava ci accompagnano in un delirio estetico dove le incongruenze non sono un problema.

Cinema di genere allo stato puro, diseguale e raffinato. Non tra i capolavori di Bava, ma assolutamente consigliato per chi vuole gustarsi qualcosa di diverso.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  31/12/2011 12:05:21
   4 / 10
Malgrado si tratti di un film di Bava non si puo' negare la sua bruttezza...e penso che molti voti siano stati "gonfiati" per rispetto nei confronti del regista Nostrano e che se fosse stato girato da un "Argento" qualsiasi avrebbe una media molto inferiore!
Sconclusionato thriller/giallo che strizza l'occhio ai "dieci piccoli indiani" (tutte le versioni al cinema del famoso libro sono superiori a questo film) regalando momenti di noia fuori dal comune!
Anche la tecnica delude...continue zoomate,dialoghi imbarazzanti...
Non ci siamo proprio...

Leonardo76  @  01/08/2011 00:03:34
   5 / 10
Sembra una commediaccia sexy con qualche omicidio in mezzo. Colonna sonora fastidiosa. Il finale almeno è divertente.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR bellin1  @  15/04/2011 21:29:53
   4 / 10
Insufficienza secca e direi anche meritata per un film che ha la sola pretesa di ricalcare dieci piccoli indiani, in una forma piu grottesca e forse sensuale. Bava ha toppato, storia senza senso e con buchi evidenti, giorni e notti che si accavallano nel giro di 30 secondi. Carina solo a tratti la colonna sonora ( il primo ballo della sempre affascinante fenech è la parte migliore del film) e la Helena Ronee.
Insufficienza piena. 4

vodici  @  23/03/2011 12:10:32
   4½ / 10
Rifacimento bello e buono del famoso libro di Agatha Christie "Dieci Piccoli Indiani". Pur riconoscendo che adoro questi generi di film (un gruppo di persone isolati da tutto e da tutti che muoiono uno dopo l'altro), non sono del tutto soddisfatto dell'opera del grande Bava. Per prima cosa non comprendo il titolo... cosa centra? Il film inoltre scorre troppo lento, senza lasciare la benchè minima tensione. Discreta la regia, in classico stile Bava, fatta cioè di camera a mano e zoom, mentre stona in maniera incredibile la musica, che invece cercare di creare un minimo di suspense, risulta essere troppo allegra (che dire di ogni volta che si vede un cadavere nel frigorifero?). Inoltre la sceneggiatura non mi ha convinto fino in fondo. Nel complesso un film da vedere una volta nella vita e basta! Si poteva fare meglio!!!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  04/02/2011 15:24:40
   6 / 10
Uno dei rarissimi (mezzi) passi falsi di Mario Bava, esemplare come d'abitudine nell'ottimizzare una scenografia particolarmente psichedelica, esaltata dalla sua mirabile tecnica e resa ancor più allucinogena da un accompagnamento sonoro dai ritmi e tonalità ossessive.Il racconto lascia però a desiderare più volte,troppi passaggi affrettati e troppa incoerenza per una macchinazione confusa e poco convincente nell'epilogo.
Di fatto è una libera rivisitazione di "Dieci piccoli indiani" della Christie,un giallo che riesce a destare un certo interesse tramite l'eliminazione dei vari personaggi anche se le indiscutibili imperfezioni riducono il valore del prodotto,tra l'altro non sorretto da un cast all'altezza.Ci sono parecchi richiami ad un certo erotismo raffinato,mai ostentato volgarmente da Bava che infatti esalta le splendide forme della Fenech o la bellezza austera di Ira Furstenberg,concedendo a quest'ultima anche maliziose allusioni saffiche,senza abusare con eloquenti scene di nudo.
Le buone idee non scarseggiano,in primis quella di mettere alla berlina un certo arrogante atteggiamento di certi facoltosi individui,forse un po' qualunquista,anche se degno di nota in quanto indirizzato più genericamente verso l'indole umana,avida e corruttibile,con figure paragonate a carne da macello attraverso una metafora lampante.
Un'opera minore con tanti difetti, solo parzialmente aggiustata dall'immenso talento del regista.

lampard8  @  03/02/2011 13:26:46
   7 / 10
Ottimo film misconosciuto di Bava. E'un giallo che, nonostante presenti una struttura narrativa piuttosto convenzionale, riesce ad appassionare e a tenere incollato lo spettatore allo schermo(dura davvero poco tra l'altro).
Geniali alcune scene tra cui quella delle palline che cadono giù dalle scale, favolosa a dir poco la colonna sonora e azzeccatissimo il cast.
Una critica spietata e per certi versi ineluttabile contro l'avidità e l'egoismo umano in una pellicola dal finale a sopresa.
Bellissime e sensualissime tutte le attrici, in particolare la Fenech, eccitante come sempre del resto.
Consigliato agli amanti del giallo e per vedere del buon cinema.

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Ultima risposta 04/02/2011 14.32.16
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Mothbat  @  22/11/2010 01:34:04
   2 / 10
C.agatella vintage noiosa e stucchevole. Come giallo nostrano non vale davvero una cippa.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  07/10/2010 15:50:53
   6 / 10
Al di là della raffinatezza stilistica e di alcune scelte macabre ben riuscite (i cadaveri come carne da macello),di certo questo giallo scialbo non verrà ricordato come il miglior prodotto di Bava. Perché manca proprio la cosa essenziale in un thriller che si rispetti,ovvero la suspance.
Neanche le musichette sono adatte al contesto,sembra nella sua totalità un film quasi svogliato e allora si capisce perché Bava lo detestasse così tanto. Aggiungiamo che l'unico punto di interesse nella trama è il corpo della meravigliosa Fenech,che il regista riesce a mettere (come con tutti i nudi nei suoi lavori) sotto una luce erotica mai volgare o eccessivamente spinta,senza scadere nel rozzo.
Una visione la vale comunque ma solo per rispetto a chi lo ha diretto.

pinhead88  @  08/06/2010 00:58:34
   4 / 10
Come giallo è parecchio noioso,arrivato a un punto neanche mi fregava di sapere chi fosse l'assassino.poi per non so quali oscuri motivi avevo alte aspettative per questo film,forse per il titolo un po' accattivante tipico di quei gialli nostrani anni '70,non so.l'unica cosa è che non ho letto la trama prima di visionarlo,e ahimè l'ho trovato terribilmente noioso.zero tensione,zero atmosfera,zero assoluto.non c'è niente da fare,più cerco di approfondire con Bava e più i suoi film mi fanno due maroni tanti.bocciato!

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Ultima risposta 08/06/2010 01.14.32
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Invia una mail all'autore del commento baskettaro00  @  31/01/2010 19:14:20
   7 / 10
Padre di tutti i vari slasher che tanto eccitano l'america,questo"Cinque bambole per la luna d'agosto"riesce nell'intento di non annoiare lo spettatore(aiutato anche dalla poca durata)e crea la giusta tensione non eccedendo con scene virulente o disgustose.
La recitazione non è male,la musica lo stesso,buona la tecnica registica adottata da sir.Bava,con Zoomate e inquadrature in primo piano.
Consigliato agli amanti del grande Mario e a chi apprezza e stima il genere in questione.

Invia una mail all'autore del commento wega  @  09/08/2009 10:00:01
   6½ / 10
Se "Reazione a Catena" è considerato il primo slasher movie, questo film dello stesso Bava ne è l' antesignano. Non il mio preferito, con "Cinque Bambole.." il Maestro come sarà solito in tutti i suoi emuli successori, costruisce un giallo all' italiana che è anche una metafora sull' Uomo. Mi aspettavo molto di più, tanto che non riesco a soprassedere ad una sceneggiatura non certo a tenuta stagna.

paride_86  @  11/07/2009 03:18:41
   6 / 10
Trama contorta, gioco al rilancio coi colpi di scena, sceneggiatura sintetica e sbrigativa, completa assenza di tensione: ecco tutti i difetti di questo film, che, però, va salvato per le splendide ambientazioni, le scenografie, i costumi e la particolarissima musica di Piero Umiliani.

Mastermovies  @  22/06/2009 20:37:09
   8½ / 10
Uno dei film più odiati dal regista, che, con i suoi zoom pazzeschi sembra volersi accanire sul suo stesso lavoro, ottenendo però un film che se dal piano logico fa buchi da tutte le parti, da quello visivo raggiunge effetti magnifici, sia per le scenografie che per le inquadrature.
Strepitosa poi la colonna sonora di Piero Umiliani.

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GodzillaZ  @  30/03/2009 14:51:59
   6½ / 10
Strano giallo di M. Bava.
Come al solito la fotografia è bellissima, la regia è buona ma meno del solito.
La cosa strana è che è tutto pervaso da uno strano senso di grottesco. Con un pizzico di humor che mi è proprio piaciuto (sembra volesse dire: ecco che fine fate voi poveracci esseri umani...).
La storia è per certi versi simile a Reazione a Catena (miticissimo film!!!) ma preso molto meno sul serio.
Fra i pregi del film troviamo: la Fenech, colori "psichedelici" anni '60/70, musiche del Balletto di Bronzo(!!!!!!!!!)
La versione che ho ha un doppiaggio che sembra "incollato sopra" e fa veramente sboccare...
Io adoro Mario Bava e il film mi è piaciuto ,è comunque frai i suoi minori.
Penso che il voto sia adeguato.

DarkRareMirko  @  24/02/2009 15:34:23
   7 / 10
Discreto film di Bava che alla fine altro non è che un incrocio tra una weirdosa riedizione del classico "10 piccoli indiani" (romanzo già ben sfruttato a loro modo anche da classici come Alien e The Texas chainsaw massacre) ed un opera da pop art praticamente.

Molto buone alcune sequenze ed invenzioni registiche, molto buona la fotografia, bravini gli attori (c'è pure quella gran bella donna della Fenech), ma sempre presente la solita macchinosità tipicamente italiana relativa al thriller, dove unicamente alla fine qualcosina verrà chiarito dal solito finale tirato per i capelli, poco comprensibile e pretestuoso al massimo.

Ad ogni modo un thriller da vedere, anche se non siamo di fronte di sicuro al miglior Bava.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  17/06/2007 16:59:44
   4 / 10
Per prima cosa non riesco a capre cosa significa il titolo, ma questo può anche passare in secondo piano. Il vero problema è che, avendo letto "Dieci piccoli indiani", a metà film avevo già intuito a grandi linee come andava a finire. Scrivo "a grandi linee" perchè è comunque un finale molto confuso e con troppi interrogativi. Non brilla per originalità: è una copiatura del romanzo della Christie...allora chiamalo "Dieci piccoli indiani" ed evita di cambiare il finale, che così non funziona! 4 pieno!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  12/06/2007 18:30:51
   6 / 10
Sconclusionato, forse un po' troppo kitsch per essere un giallo classico e troppo tiepido per essere un thriller. L'uso sapiente di piccole dose di humor nero è la cosa che ho apprezzato di più. Uno dei film meno riusciti di Mario Bava, comunque guardabile.

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  09/04/2007 12:42:37
   6½ / 10
mi è assai arduo commentare questo film.
Bava è un grande regista, ma come è umano errare anche lui ha messo un piede in fallo seppure per metà e adesso spiego.
questo film per me è stato importante per capire una cosa: Bava non gira thriller, horror, road movie, insomma non gira film di genere, bensì film che fotografano la realtà. il suo modo di girare, di scrivere la sceneggiatura è geniale poichè in contesti che potrebbero sembrare orrorifici o gialli egli inserisce l'animo umano come centro narrativo e sviluppo dell'intreccio. cosa succede se degli uomini si incontrano con tre milioni di dollari in tasca in un'isola insieme a delle donne "di facili costumi"? una carneficina. il pessimismo, il cinismo, il forte senso del reale di Bava rispondono così. Mereghetti che notoriamente di cinema è molto esperto commenta così il cinema di Bava: "egli si diverte a mettere alla berlina l'egoismo umano, trattando i suoi personaggi come topi in trappola". è proprio così ed è per questo che Bava è così diverso dagli stereotipi registici.
purtroppo resta che il film è scadente. l'intreccio è delineato e sviluppato male con alcune imprecisioni, inoltre è lentissimo, cosa che per Bava è alquanto anomala. la colonna sonora è meravigliosa ma da sola non riesce a filtrare la lentezza estenuante della pellicola. gli attori sono bravi eccome, alcune soluzioni narrative sono spettacolari come le biglie, ma nel complesso risulta un film mediocre rispetto ad altri film del regista. mi ha lasciato basito il finale.

4 risposte al commento
Ultima risposta 09/04/2007 19.32.38
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Diames  @  07/08/2006 02:23:10
   5½ / 10
Siamo sinceri: lo stesso Bava reputava questo film il suo peggiore (e sosteneva pure di aver girato solo *******te, quindi immaginate un po' voi). Scherzi a parte, Bava è un ottimo regista, ma qui, evidentemente, fa un buco nell'acqua. La fotografia, a tratti, non è affatto male, ma nell'insieme il film è a dir poco ridicolo. Poi tutte quelle zoomate... fuoriluogo e, dopo un po', nauseanti (effetto "mal di mare"). Per cogliere il genio (Bava direbbe, forse, "l'artigianato") di questo grande regista meglio rivolgersi altrove.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  28/06/2006 22:56:39
   7½ / 10
Minore del grande Mario Bava, che propone una vicenda praticamente uguale ai "Dieci Picccoli indiani" di Agata Christie, ma raccontandola in maniera ironica e beffarda. Il risultato è un film inferiore a molte altre pellicole del regista, ma sempre largamente al di sopra della media. La sceneggiatura ha un po' di buchi narrativi, il doppio finale è assurdissimo, ma tecnicamente Bava fa una gran figura. Memorabile la sequenza delle Biglie che cadono lungo per le scale, fino a raggiungere un nuovo cadavere.
Il gioco al massacro sarà sviluppato molto meglio nel bellissimo e geniale "reazione a catena", ma anche questo film dal bellissimo titolo vale comunque una visione.
Nel cast la Fenech.

phemt  @  07/04/2006 10:25:34
   7 / 10
Uno dei film di Bava più strani e particolari… Fondamentalmente si tratta di una rilettura di “Dieci piccoli Indiani” che diventa un thriller psichedelico con un atmosfera pop e kitsch (basti pensare agli interni, i vestiti, la colonna sonora e il modo in cui è utilizzata o all’uso dello zoom)… La regia è fenomenale, qualche intuizione è geniale, ma nel complesso il film non convince ed entusiasma più di tanto a causa di una vicenda piena di colpi di scena che però finisce per essere intricata e per certi versi confusa, anche se recupera nel finale… Un film da vedere, ma Bava ha fatto di meglio…

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