Michael Moore esamina cosa è successo agli Stati Uniti dopo l'11 Settembre. Inoltre descrive i rapporti tra Bush e Bin Laden e come siano diventati nemici mortali.
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Ho letto commenti amari e sarcastici su questo film.Ed in parte sono veri. Bowling for Columbine ha un altro tenore,un altro stile, ed un altro significato. La campagna elettorale,certo,è stata ispiratrice di questo film e personalmente non mi dispiace neanche(preso comunque atto che Kerry non è che sia proprio il nuovo GANDHI, ma potremmo dire che è "meno peggio" di Bush,no?Se è meno peggio, è già un passo avanti).Banale ma è così. Ma al di là di questo invito tutti a riflettere su alcuni particolari: il film poteva essere doppiato in maniera migliore, c'e' da impazzire a guardarlo, e non è cosa da poco, innanzitutto perchè lo snatura e non fa cogliere quel poco di buono che c'e' nelle inquadrature, nei visi, nelle scene migliori. é stato come una partita di calcio alla radio. Cercate di cogliere comunque qualcosa da questo film, perchè i contenuti, seppur di parte, ci sono. Lasciate perdere da che parte stà Moore e riflettete su quanto nel documentario è oggettivo.novità per i più attenti non ce ne sono , ma credo che per coloro che fingono di non sentire e non vedere ce ne sono un infinità, e sono facili da cogliere. Pensate a quella splendida scena da Far West: cosa c'e' di falso in quella scena puramente inventata? Nulla. Una scena sconvolgente: i deputati neri presentano al Senato un documento per contestare Bush. Serve la firma di un solo senatore e l’inchiesta automaticamente parte. Ma i neri non hanno nemmeno un senatore e nel Paese campione di democrazia non un solo senatore democratico e bianco, appoggia la causa dei deputati democratici e di colore. Bush la scampa. Inoltre come vengono reclutati i soldati? Approfittando di miseria ed ignoranza. Non credo che sia nemmeno necessario commentare le scene in Iraq, e non credo che ci sia un solo stolto tra chi scrive su questo forum che pensi al desiderio di inculcare ideali democratici e rimuovere le dittature come punto di partenza per la guerra USA in Iraq e Afganistan. Sono cose che esistono, e noi facciamo finta di non saperle. Non è un gran film, ma qualcosa ci si può ricavare.
Diceva un amico che non c'e' più: "nn voglio cambiare il mondo, non sono capace di insegnare niente a nessuno, ma vorrei soltanto che certe persone che purtroppo esistono e continueranno ad esistere non pensino che non sono talmente intelligenti e scaltri da poter manovrare tutto e tutti. E riderci alle spalle perchè pensano che noi siamo stupidi. Perchè è questo che fanno."