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Fine anni 90, atmosfere sospese (vagamente alla Michale Mann), fotografia crepuscolare (vagamente alla Scarface). C'è tanta passione in questo tipo di cinema del passato che soprattutto riusciva a congelare l'azione in un'aura romantica. HIT LIST però non ne ha molta, di azione, al suo interno e William Lustig probabilmente non confà al gangster movie: questo genere si sposa abbastanza male con l'idea di un cinema a basso costo.
Purtroppo Lustig dopo "Maniac" non si è più ripetuto. Per carità, bene o male se l'è sempre cavata nelle pellicole che ha diretto (a parte "Maniac Cop 3) ed anche questo "Hit List" non fa eccezione. Un action poliziesco di serie B dal buon ritmo e che intrattiene, 80 minuti che volano (c'è incredibilmente anche qualche discreto dialogo), peccato che ci siano troppe banalità e situazioni poco credibili. Non mancano neppure momenti un po' televisivi e questo è strano perchè Lustig dietro la macchina da presa ci sa fare, infatti lo dimostra in qualche sequenza. "Hit List" è un po' altalenante, come il suo cast, infatti Jan-Michael Vincent è poco convincente (assieme a qualche attore secondario), invece bene Henriksen e soprattutto Leo Rossi.