il tempo dei gitani regia di Emir Kusturica Jugoslavia 1988
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il tempo dei gitani (1988)

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locandina del film IL TEMPO DEI GITANI

Titolo Originale: DOM ZA VESANJE

RegiaEmir Kusturica

InterpretiDavor Dujmović, Borivoje Todorović, Ljubica Adzovic, Husnija Hasimovic, Sinolichka Trpkova, Zabit Memedov, Elvira Sali, Suada Karišik

Durata: h 2.21
NazionalitàJugoslavia 1988
Generedrammatico
Al cinema nel Maggio 1988

•  Altri film di Emir Kusturica

Trama del film Il tempo dei gitani

Perhan e Daza, due ragazzini slavi, sono sballotati tra la Jugoslavia e l'Italia, nelle mani di un branco di malviventi che trafficano con gli esseri umani. Prima della dissoluzione della repubblica titoista.

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Voto Visitatori:   8,48 / 10 (29 voti)8,48Grafico
Miglior regia (Emir Kusturica)
VINCITORE DI 1 PREMIO AL FESTIVAL DI CANNES:
Miglior regia (Emir Kusturica)
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Voti e commenti su Il tempo dei gitani, 29 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Filman  @  24/02/2024 13:50:28
   10 / 10
Prima di essere un capolavoro del cinema balcanico, DOM ZA VESANJE (traduzione letterale "Casa da Appendere", internazionalmente "Il Tempo dei Gitani") è un film bellissimo. Un film bellissimo che spreme i grandi maestri del neorealismo e del surrealismo fino a trarne uno stile proprio, con un ritmo estatico ed un'atmosfera di festa perenne, visivamente pieno di cose ed elementi che collassano su sé stessi, un po' come un insediamento romaní, un po' come un sogno.
Emir Kusturica non dimentica di raccontarci una storia però, sulla famiglia, sul viaggio e sull'amore. Un'epopea, insomma, che culmina con la più classica delle parabole criminali, in una sorta di pseudo-parodia del gangster movie.
Difficile riuscire a riassumere tutto ciò che compone e connota un film del genere, fatto di mille momenti, episodi ed idee, ma certamente rimane quello che è lo stile raggiunto con visibilio dall'autore: grottesco, identitario, giocoso ed eclettico.
Una delle cose più belle che la Jugoslavia, quando esisteva, abbia mai partorito.

stratoZ  @  20/11/2023 14:45:12
   8 / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Grande successo, specialmente di critica per Kusturica, vincitore della miglior regia a Cannes, e guardandolo si capisce anche perché, "Dom za vesanje" è una splendida epopea nel mondo degli slavi, stilisticamente raffinato quanto originale e carismatico.

In realtà la struttura narrativa non dista moltissimo dal gangster movie di formazione - lo so quest'ultima affermazione sa un po' di ossimoro, ma pensate ai vari "Bronx, "Once upon a time in america", persino "Scarface" in parte potrebbe esserlo - con il protagonista che inizialmente è un ragazzino timido, impacciato e anche un po' disadattato, di base una persona buona e innocente che per via del contesto sarà costretto a trasformarsi in un criminale con le dovute conseguenze del caso che si pagano.

La prima parte mostra il villaggio slavo in tutta la sua naturalezza, con i suoi caratteri grotteschi, dalla nonna del protagonista, guaritrice con poteri magici a uomini più balordi e sopra le righe, fino alla madre della futura sposa di Perhan, una schizzata totale in balia del bigottismo e convinta che la figlia sia un gioiello da proteggere, in continua lotta con i corteggiatori o presunti tali, insomma nell'insieme è un addentramento nel mondo folkloristico degli slavi con pregi e difetti, si nota particolarmente la leggerezza con cui affrontano la vita e le situazioni bizzarre in cui si vanno a cacciare, le usanze di stampo picaresco e il legame alla terra assieme a quello ai vari caratteri della storia, in pole c'è pure il tacchino, grande personaggio di spicco del film.

Kusturica si diverte con la macchina da presa, praticamente la sua regia è il riflesso dello stile bizzarro e autoironico del popolo slavo, virtuoso, movimentato, si inventa cambi di scena geniali - basti guardare la sequenza quando Perhan spiega la produzione del limo - va nel mezzo dell'azione, tra le feste, la musica folkloreggiante di Bregovic e infine ci regala anche diverse sequenze surreali che di base potrebbero far sorridere ma spesso hanno quel sottofondo drammatico che riesce a colpire nell'intimità, oltre alle visioni della madre, figura mancante ma sostituita dalla nonna, è fantastica la visione finale del tacchino in cielo, non sapevo se ridere o piangere, sono andato in conflitto di emozioni in quel momento.

Perhan verrà trascinato nella criminalità da una serie di circostanze, principalmente a causa della balordaggine del suo zio che ha perso un sacco di soldi ai giochi d'azzardo contro i criminali slavi, ma anche per il bene della sua sorellina, affetta da una malattia ossea, in un modo o nell'altro il destino lo mette di fronte a delle scelte obbligate che cozzano vistosamente con lo stile della prima spensierata metà di film - anche il passaggio tra questi due atti con lo zio che sospende la casa in aria col camion e la corda è parecchio esilarante comunque, in tutta la sua drammaticità -

Kusturica dipinge una splendida epopea tra momenti tragicomici, fisarmoniche e caratteri bizzarri, con uno splendido stile agrodolce in sospeso tra la lacrimuccia e il dramma di un popolo senza certezze, il finale è la chicca che conferma il circolo vizioso.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Zazzauser  @  25/01/2021 23:50:10
   7½ / 10
Degli aspetti che per primi mi vengono in mente tanto e' stato detto: la chiara impronta di Fellini, il realismo magico, la commistione di generi e registri (commedia, dramma). Come mio primo approccio con Kusturica devo dire che non c'e male, anche se pare un film ancora acerbo da qualche punto di vista; ritmo un po' altalenante e discontinuo (forte la cesura fra il primo quarto di film e il resto), alti e bassi, fluire della vicenda un po' disomogeneo ma di sicuro e' una pellicola che contribuisce a delineare in maniera chiara la cifra stilistica del regista serbo.
Uno spaccato sul mondo dei rom delineato in maniera perfetta e senza edulcoranti, illustrato con fantasia, sarcasmo e un tocco di cinismo. Gli attori presi dalla strada (120 zingari selezionati dagli addetti al casting) son ideali per donare realismo alle scene e i passaggi onirici sono un piacere per gli occhi.
Il cinema di Kusturica e' di sicuro impatto per la societa' e la cultura italiana della fine degli anni '80/inizio '90, vuoi perche' finestra sul mondo balcanico nostro vicino e diretto interlocutore, all'epoca teatro di un importante sconvolgimento geopolitico (dissoluzione della Yugoslavia, guerra in Bosnia ecc.), vuoi perche ha in un certo modo consacrato la musica di Goran Bregovic.
Poetico e fantasioso, forse un po' eccessivi i 140 minuti (l'alto grado di scene improvvisate, non concordate, porto' Kusturica ad avere ore e ore di girato) ma piacevole. Piange il cuore a leggere che Davor Dujimovic si sia tolto la vita a 29 anni (per impiccagione, ironia della sorte) vicino a Novo Mesto per grossi problemi di dipendenza da droghe.

Goldust  @  27/11/2018 11:53:20
   7 / 10
Ad una prima parte bellissima fatta di musica e vita gitana ne segue una seconda più pesantemente drammatica, molto meno compatta ed anche interessante della precedente. E' un'altalena di emozioni a cui Kusturica ci ha spesso abituati ma che in questo lavoro è più marcata del solito, complice anche la durata importante. Restano comunque bene impresse nella memoria le facce sporche di personaggi traboccanti di vita ed amarezza, oltre ad alcuni picchi di lirismo che farebbero sgretolare anche i cuori più insensibili ( il ricongiungimento in Italia dei fratelli Perhan e Daza ad esempio è un passaggio memorabile, così come l'amaro ritorno al paese dello stesso Perhan ). Tremendamente efficace il cast composto da attori non professionisti.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  05/10/2014 12:57:48
   7½ / 10
Film sulla cultura gitana, simile agli altri di Kusturica, dove personaggi da fiaba vivono un'esistenza folle, in bilico tra magia e nefandezze. E' fortemente incentrato sui valori di questa popolazione (i soldi, la famiglia, la "religione") e ne segue, traballando con loro, la parabola della vita di un giovane. Un po'lungo e lento, a volte, ma con momenti davvero geniali.

Beefheart  @  22/05/2014 13:43:36
   7 / 10
Un film che pian piano perde spinta e tenta un po di sbrodolare, ma che nel complesso non è male. Lo stile del regista risalta con tutte le sue bizzarrie balcane.

Lory_noir  @  14/02/2014 22:28:41
   7 / 10
Suggestivo e interessante, visto l'affresco della vita gitana. Soggettivamente non ha fatto vibrare le mie corde.

paride_86  @  11/12/2012 02:37:11
   7 / 10
Magnifico e denso affresco della vita gitana, personificata nella storia di Perhan, giovane e ingenuo zingaro che perderà l'innocenza seguendo lo zio in Italia.
Film ridondante ed eccessivo, si fa notare per l'onestà e la lucidità del racconto, ma non è certo il migliore di Kusturica.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  31/08/2012 14:30:46
   6½ / 10
Cinema serbo al 100%: surreale, onirico, poetico, drammatico, sarcastico e metaforico.
Più grezzo di Underground, infatti è una visione che può risultare un po' pesante.
Colonna sonora molto particolare.
Più che sufficiente.

2 risposte al commento
Ultima risposta 31/08/2012 22.13.11
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C.Spaulding  @  29/05/2012 09:54:10
   9 / 10
Film stupendo sulla cultura rom. A tratti drammatico a tratti grottesco. Da vedere.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  24/01/2011 21:56:06
   9 / 10
Personalmente lo ritengo il film più importante di Kusturica perchè opera una cesura netta con le pellicole precedenti, definendo le linee del suo stile. La componente visionaria e onirica è preponderante e dona alla pellicola quel misto di tragicità e leggerezza nelle disavventure del protagonista alle prese con la perdita delle illusioni e dei propri sogni, prigioniero come il suo popolo di quel continuo vagare senza meta.

uzzyubis  @  06/06/2010 17:00:10
   7½ / 10
Un kusturica più casereccio nella realizzazione anche se già pienamente consapevole della sua oniricita che trasuda dai fotogrammi di questo film sul popolo rom.
Non ha mezza misure Emir: crudo quantobasta per rendere allo spettatore l'idea della durezza della vita di strada, grottesco perchè forse anche la vita, a magior ragione se cosi difficile e complicata, lo è.
E' un film sicuramente da vedere anche se per chi ha apprezzato il Kustiìurica di Underground o di Gatto nero gatto bianco, non risulterà cosi semplice da digerire.
Bellissime le musiche di Bregovic anche se forse troppo ripetitive lungo tutto l'arco del film.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  16/05/2010 11:13:06
   9½ / 10
Affascinante e poetico capolavoro di Kusturica che offre uno sguardo sulla cultura rom senza tralasciarne neanche le componenti più difficili e squallide. Sempre però con tanta leggerezza e pietà.
Il film risente chiaramente dell'influsso felliniano ma Kusturica è eccezionale nella sua regia poetica e onirica,anche estremamente tragica. Grazie anche agli attori,eccezionale la nonna.
Personaggi-macchiette che sono delineati in maniera splendida,una storia che è lo specchio di un popolo complesso, amorevole e vendicativo,che si lascia corrompere senza accorgersene.
Il protagonista viene lentamente tolto dalle mani dell'amorevole nonna,diventa egli stesso un delinquente senza accorgersene ma sempre con l'intenzione di fare del bene. Inutile dire che delle sequenze sono estremamente commoventi,dall'abbraccio con la sorella al parto.
Su tutto domina anche un realismo magico quanto meno azzeccato dato l'argomento complesso e di certo non facile,ma che non fa sfigurare la realtà degli eventi che toccano anche la nostra nazione da vicino.
Una Milano nebbiosa e da sogno,bianca come la neve e la nebbia.
Alla fine il protagonista,vero e proprio simbolo della Storia del suo popolo,cercherà un inutile vendetta abbandonando gli affetti a cui più tiene al mondo. Segno di un popolo che con i suoi difetti e le sue virtù non riesce mai a stare fermo,sempre alla ricerca di qualcosa anche se inutile.


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Le musiche di Bregovich sono magnifiche e folkloristiche,spaziano dal divertente al tragico come tutto il film.

maka  @  04/04/2010 21:16:31
   10 / 10
Uno dei migliori di Kusturica, da vedere assolutamente, solo da capolavori così si può imparare a riconoscere il buon cinema.

LEMING  @  24/07/2009 15:31:31
   8½ / 10
Un film dalla sconvolgente poesia ed oniricità, bellissimo.

mrwoolf  @  18/07/2008 02:42:03
   9 / 10
capolavoro di kusturica.
grandissimo affresco sulla vita degli zingari con tratti ironici e drammatici perfettamente amalgamati in un contesto sempre al limite tra grottesco e tragico.
innumerevoli le scene indimenticabili e colonna sonora strepitosa

aLe B. Goode  @  11/07/2008 17:51:18
   8 / 10
Kusturica affronta il tema della vita gitana quasi con leggerezza e dolcezza, tanto che a mio parere il film non risulta pesante nonostante le due ore. Tocca sia gli aspetti "negativi" che quelli più "positivi" della cultura rom, alternando scene divertenti a momenti drammatici. La nonna è bravissima. La colonna sonora di Bregovic superba.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  16/04/2008 01:36:56
   8 / 10
Kusturica voleva mostrarci la cultura Rom fuori da stereotipi e luoghi comuni, ci riesce in pieno, girando un film con amore, con amore verso una cultura tanto controversa.
Il film racconta la vita zingara in tutte le sue sfumature, comprese quelle più misere e penose, creando un affresco ben fatto.
Peccato per il doppiaggio e sopratutto per alcune lungaggini tipiche del suo cinema ma in questo case accentuate da un taglio televisivo comunque presente.

Dan of the KOB  @  05/04/2008 13:34:14
   9 / 10
Amo Kusturica alla follia, adoro il suo stile, il modo di usare la macchina da presa, amo le storie che crea, tutte molto simili tra loro, ma tutte così belle, poetiche, toccanti e divertenti allo stesso tempo!
Il film in questione è tanto bello quanto commovente, la storia è di una drammaticità unica!
Troppo vera, troppo vicina alla realtà che ci circonda perchè non si rimanga colpiti!
A stemperare l'angoscia come sempre, Kusturica inserisce quei tocchi di grottesco e fantastico che tanto ricordano il nostro amato Fellini!
Non lo ritengo il suo massimo capolavoro, con Underground ha infatti creato un qualcosa che trascende il cinema, è un'opera probabilmente inarrivabile, ma Il tempo dei gitani gli si avvicina molto!

Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  25/09/2007 23:53:33
   8 / 10
MANCANO I MOMENTI DI GRANDE LIRISMO CHE CARATTERIZZANO IL SUCCESSIVO "UNDERGROUND". SI TRATTA, IN OGNI CASO, DI UN BELLISSIMO FILM CHE HA IL MERITO DI DESCRIVERCI IL MONDO DEI GITANI IN TUTTE LE SUE SFACCETTATURE: DALLA REALTA' UMILE, MA FELICE, A QUELLA PIU' CRUDA DELLO SFRUTTAMENTO. CHI HA VISTO QUESTO FILM SICURAMENTE GUARDERA' CON OCCHI DIVERSI I BAMBINI E GLI STORPI CHE CHIEDONO L'ELEMOSINA PER LE STRADE. UNA PECCA: POTEVA DURARE DI MENO.

Invia una mail all'autore del commento Rusty il Selvag  @  25/09/2007 16:37:35
   9½ / 10
La benzo come benzo,anche se con Underground arriva all'eiaculazione

creativa

benzo24  @  22/09/2007 12:38:51
   10 / 10
il suo capolavoro.

InSaNITy  @  27/07/2007 13:58:00
   7½ / 10
Allora..
sarà che l'ho visto dopo Underground, ma mi aspettavo una tacchetta di più da questo film. So che non ha tanto senso, ma non riuscivo a non fare il paragone con Underground.. Comunque io amo Kusturica, e anche questo è indubbiamente un bel film, soprattutto per il tema trattato, cioè la "tratta" degli zingari in Italia (scusate la cacofonia). E anche qui ci sono delle scene di una bellezza disarmante, come la fiaccolata gitana sul fiume, sulle note della dolcissima "Ederlezi". (come sempre, grande Goran :) )
Gli tolgo un mezzo voto solo perchè, secondo me, nella versione italiana è doppiato da cani.

Jumpy  @  08/06/2007 21:09:12
   9½ / 10
Bellissima la storia ed il modo con cui è narrata, alternanto scene esilaranti ad altre, sopratutto nel secondo tempo, dai toni decisamente drammatici.
Ho iniziato a vederlo un po' prevenuto pensando ad un mattonazzo, invece son quasi 2:30h che volano via ;)

Invia una mail all'autore del commento Gualty  @  14/04/2007 01:56:22
   9½ / 10
Un bel dipinto sulla magia della vita, di madre terra che ci dona la calce senza la quale non è possibile fare delle belle case dai muri bianchi. Dell'amore e della sua ingenuità, potenza e compromissione, amore per una sorella, per una nonna dalle sagge rughe, per il fascino del potere che brilla oscurando ciò che eri e che potresti essere. Molto bravo Perhan durante tutto il film, capace di passare senza troppi strattoni dal piccolo eroe colla benda e il tacchino al rovinare nel fango e nella neve.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR agentediviaggi  @  17/01/2007 12:18:38
   10 / 10
Dal Fellini slavo un film testamento su una cultura molto discussa come quella degli zingari. Tutti bravi gli attori (?) in un film in cui si alterna la varietà di stili presente in Kusturica; il comico, il grottesco, il tragico, la crudeltà, la pietas. Kusturica è l'unico regista che conosco che riesce a trattare anche gli argomenti più drammatici con una leggerezza unica. Peccato che tutti i suoi film siano per certi versi uno stesso film, in quanto ripete lo stesso canovaccio applicandolo a trame diverse. Ma la leggiadria dei personaggi che ritrae, la realtà che si respira nei loro sguardi contadini, pregni di sofferenza e di astuzia (per sopravvivere cosa non si farebbe) ci restituiscono il cinema come dovrebbe essere, e non come è, soprattutto a Hollywood.
Un 10 meritato

Diames  @  16/12/2006 13:08:21
   10 / 10
Immenso capolavoro di Kusturica. Ottimo il connubio musica-immagini, ottima l'atmosfera, ottimo tutto insomma. Estremamente toccante, sia esteticamente che umanamente. Da vedere assolutamente. Pessimo invece il doppiaggio italiano!

viagem  @  22/07/2005 13:59:21
   9 / 10
Io l'ho visto nell'edizione originale coi sottotitoli per la tv slava: 6 puntate, 5 ore in tutto suddivise in 2 giorni. Bellissimo, stesse sensazioni de La meglio gioventù: a dispetto della lunghezza vorresti che durasse ancora di più, che i protagonisti vivessero nuove fenomenali, divertenti e tragiche storie di questo romanzo che è la vita dei ROM.

Krypto_06  @  01/06/2005 15:16:41
   8 / 10
come si capisce dal titolo questo film è incentrato completamente sulla storia e la cultura dei rom, con i suoi costumi e modi di fare.....Perhan e la sua vita, condizionata dall'ambiente che è costretto a frequentare sono i protagonisti del film.......la regia di kusturika come al solito è magica, con alcune scene che si potrebbero tranquillamente incorniciare e mettere in una galleria d'arte............................la prima parte del film è molto ironica ma a tratti un pò lenta, poi man mano ke si va avanti la storia si irrigidisce per via degli eventi negativi che colpiranno perahan, ancke se alla fine del film non c'è scritto :"tratto da un storia vera" sembra la biografia di uno dei tanti rom ke vengono in italia pe far soldi senza sapere a cosa vanno incontro, infatti kusturica si attiene molto alla realtà delle cose: ci presenta i rom come sono realmente, con i loro modi di fare buffi ma al tempo stesso molto dolci... per poi ripresentarceli nelle vesti di criminali senzacuore che hanno perso il senso della loro cultura secolare, sfruttando la loro stessa gente e i loro stessi figli per mettersi dei soldi in tasca e "costruirsi una grande casa"........ps per ki ha visto il film avrei dato il premio oscar a quella signora rom che interpretava la nonna di perhan, favolosa...

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