irma la dolce regia di Billy Wilder USA 1963
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irma la dolce (1963)

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locandina del film IRMA LA DOLCE

Titolo Originale: IRMA LA DOUCE

RegiaBilly Wilder

InterpretiJack Lemmon, Shirley MacLaine, Lou Jacobi, Bruce Yarnell, Herschel Bernardi, Hope Holiday, Joan Shawlee, Grace Lee Whitney, Paul Dubov, Howard McNear, Cliff Osmond, Diki Lerner, Herb Jones, Ruth Earl, Jane Earl, Tura Satana, Lou Krugman, James Brown, Bill Bixby, John Alvin, Susan Woods, De De Young, Sheryl Deauville, Billy Beck, Jack Sahakian, James Caan

Durata: h 2.27
NazionalitàUSA 1963
Generecommedia
Al cinema nel Novembre 1963

•  Altri film di Billy Wilder

Trama del film Irma la dolce

Il giovane poliziotto Nestor Patou viene assegnato al distretto parigino di Les Halles, dove cercherà di porre fine alla proficua attività delle passeggiatrici della zona. Ma il capo della polizia non la pensa come lui, e l'onesto Patou verrà sbattuto fuori dal corpo...

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Voto Visitatori:   7,74 / 10 (38 voti)7,74Grafico
Migliore colonna sonora
VINCITORE DI 1 PREMIO OSCAR:
Migliore colonna sonora
Migliore attrice straniera (Shirley MacLaine)
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
Migliore attrice straniera (Shirley MacLaine)
Miglior attrice in un film commedia o musicale (Shirley MacLaine)
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior attrice in un film commedia o musicale (Shirley MacLaine)
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Voti e commenti su Irma la dolce, 38 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

camifilm  @  23/11/2023 01:40:54
   7½ / 10
bellissima la coppia protagonista
funziona bene
bella la storia, i colori, i personaggi, gli intrighi, tutta la teatralità delle scene
questo verde che impazza nelle scene
molto divertente e spensierato, una visione gradevole divertita, piena

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  20/08/2023 14:03:51
   8 / 10
E' molto raro al giorno d'oggi di vedere commedie che si avvicinano alle due ore di durata, figuriamoci oltre le due ore. Ma quando si tratta di Billy Wilder il tempo non era un ostacolo se costruisci un bellissimo intreccio, sempre con il tema del travestimento e della maschera tanto caro al regista, in una Parigi quasi interamente costruita in studio così palesemente artificiosa. Le gag sono impagabile, magari ripetute con sagaci variazioni a centrare l'obiettivo di divertire, ma anche di riflettere perchè Wilder era tutto tranne che disimpegnato. Che dire della McLaine e Lemmon, eccellenti nella loro alchimia, ma specialmente la presenza di comprimari azzeccatissimi come il il Moustache di Lou Jacobi, importante quanto i protagonisti stessi tanto essere probabilmente, anche per la sua estrema arguzia, un alter ego di Wilder stesso. Facile dire che film di questo tipo non se ne fanno più, che è una frase fatta. Probabilmente è così, una frase fatta. Ma una volta visto il film si comprenderà l'uso di tale frase fatta.

DogDayAfternoon  @  02/10/2016 13:22:38
   6 / 10
Billy Wilder è in assoluto il mio regista preferito degli anni '40-'50, ma per mio gusto personale preferisco le sue pellicole noir.

Ha fatto anche delle bellissime commedie, ma non è il caso di questo "Irma la dolce", che è dieci passi indietro ad altri celebri film del regista quali "L'appartamento", "A qualcuno piace caldo", "Prima pagna".

"Irma la dolce" ha una bella ambientazione parigina, una straordinaria coppia di attori protagonisti che probabilmente da soli valgono la visione, ma la storia ha davvero poco appeal, e devo dire che mi sono annoiato parecchio vista anche la durata spropositata per quello che il film ha da dire; ed annoiarsi guardando una commedia non è cosa di poco conto.

eruyomè  @  04/04/2016 16:53:33
   8½ / 10
Commedia deliziosa. Dialoghi brillanti, sempre! - mai una caduta o mezza parola noiosa o fuori luogo - gag continue, un'invenzione comica dopo l'altra, è quasi difficile starci dietro, eppure un ritmo perfettamente calibrato. Finale sopra le righe che corona degnamente il tutto in modo meraviglioso.
Una sceneggiatura così scoppiettante oggi se la possono solo sognare di notte.

Interpreti che si appropriano di personaggi in modo talmente perfetto e vivo da fartene innamorare.
ça va sans dire, i protagonisti sono due giganti e lo dimostrano, ma un piccolo encomio in particolare lo merita il mitico barista!

BlueBlaster  @  04/02/2016 02:46:39
   7½ / 10
Ottima commedia old style con un grande Jack Lemmon e la graziosa Shirley MacLaine...equivoci e travestimenti come il genere gradiva all'epoca.
Billy Wilder orchestra tutto benissimo e si ride quanto basta.

sixx79  @  16/01/2016 19:15:11
   8 / 10
Visto e ri-visto ma non viene mai a noi, c'è poco da fare.
Frizzantissimo in quanto pieno di battute attualissime che non ti fanno mai perdere il sorriso per tutta la durata del film, cosa non da poco.

Il barista, è micidiale.

Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  @  01/09/2014 15:50:52
   8 / 10
Squadra che vince non si cambia verrebbe da dire, eppure il ruolo era giustamente pensato per la Monroe, forse la cosiddetta prova del 9 per un'attrice che in quel periodo aveva bisogno di tagliare i ponti col passato, in tutti i sensi, dipendenze da farmaci, flirt scomodi e professionalmente aspirava a qualcosa di più del ruolo della bionda frivola che le era stato appiccicato indelebilmente sulla pelle.
La MacLaine è stato un cadere in piedi per Wilder, una comedienne davvero carismatica, ed anche un'apprezzabile bellezza che non guasta mai, lanciata da Hitchcock in un ruolo di prima fascia nella deliziosa commedia macabra del '55 già con Minnelli assurge alla consacrazione ma Wilder gli regala 2 parti memorabili, in seguito i ruoli maschili saranno preponderanti nelle opere wilderiane, perlopiù duetti Matthau-Lemmon, tranne per Fedora.
Vaudeville brioso ed irresistibile, tempi comici nati in Lemmon, notevole complicità tra i due dettata dall'esperienza ne 'L'Appartamento', soliti temi rovistati, travestimento e numerose le sottili allusioni sessuali, sempre con garbo anche dopo l'abolizione del codice in Wilder permarrà una certa compostezza nello sviscerare il tema del sesso.
Riuscito altrettanto quanto la fittizzia trasferta tedesca di 'Uno, due, tre!', meno quella italiana di un decennio successivo, zeppa di luoghi comuni ma non un tracollo in stile Woody Allen.

hghgg  @  10/01/2014 11:49:15
   8½ / 10
Billy Wilder è uno dei più grandi registi di sempre c'è poco da dubitarne. Dai primi anni '40 (quando piantò il pilastro definitivo per il Noir) fino alla fine degli anni '60 ha realizzato una quantità di film impressionante per rapporto quantità-qualità, destreggiandosi meravigliosamente tra drammatico, commedia e a volte fondendo direttamente i due generi; alcuni dei suoi film, in entrambi i versanti, quello Drama e quello Comedy, sono tra le vette più alte raggiunte dal cinema americano quanto mondiale in oltre un secolo di vita del grande schermo e quei suoi film che non arrivano così in alto (come questo) sono comunque talmente belli da divorarsi qualche intera filmografia di altri registi. Per l'appunto "Irma la dolce" è uno dei tanti memorabili filmoni di Wilder, uno di quelli appartenente al versante della commedia pura. Questo film si colloca nell'ultima parte della carriera di Wilder, negli anni '60, anni in cui il maestro continuava comunque ad azzeccare un film dietro l'altro.
Wilder veniva intanto da due dei suoi assoluti capolavori: nel 1959 era uscito "A qualcuno piace caldo" il suo lavoro più riuscito nelle commedie pure, mentre nel 1960 aveva creato quel raffinato incontro tra dramma, commedia e critica societaria che risponde al nome de "L'Appartamento" e che in più momenti tocca l'assoluta perfezione. Non era facile dopo due simili film restare ancora su livelli così alti eppure c'è riuscito benissimo. Certo "Irma la dolce" deve accontentarsi di stare una spanna sotto rispetto ai due capolavori sopraccitati ma in ogni caso ci troviamo davanti ad una commedia eccezionale, capace poi di tenere un ritmo eccelso senza mai cadere in veri e propri momenti di stanca nonostante una durata cospicua, oltre due ore. Diretta con la consueta classe e raffinatezza che Wilder possedeva nel dirigere gli attori, la camera, la scena e nel trattare questioni "scabrose" soprattutto nei primi anni '60. Qui ci porta dritti nel mondo della prostituzione di Parigi, spunto per dar via all'intreccio romantico che sarà ovviamente il motore di tutto il film. Tornano poi di nuovo temi e trucchi cari al regista, dalla sottile, sarcastica ma ben chiara critica sociale all'interesse per il tema del travestitismo, nel senso di trucchi, costumi, cambi d'identità, maschere, finzioni, come in "A qualcuno piace caldo". E chi poteva, esattamente come nel film del 1959, interpretare il ruolo del protagonista che si inventa una nuova identità ? Ovviamente il fedele Jack Lemmon, anche qui autore di una prova eccellente, esilarante, istrionica e carismatica, Lemmon ruba la scena e non ci permette di scollarci dallo schermo con le sue interpretazioni multiple, del protagonista e del personaggio da esso inventato. Merito anche alla sceneggiatura ovviamente che caratterizza al meglio i personaggi (tutti) e da a quelli principali (ma non solo) una profondità psicologica eccellente, regalandogli più sfaccettature poi messe in pratica divinamente dagli attori. Questo vale anche per la meravigliosa Irma di Shirley MacLaine, divina e irresistibile per bellezza e bravura tratteggia perfettamente un personaggio complesso e brillante, divertente e sfaccettato, la sua Irma è un volto assolutamente memorabile nella galleria dei personaggi wilderiani. La coppia Lemmon-MacLaine che ne "L'Appartamento" aveva raggiunto livelli di raffinatezza e complicità recitativa fuori dal comune anche qui non è da meno, un' intesa perfetta e ancor più rafforzata unita al naturale talento dei due porta ad un duetto mirabile, pieno di scambi e momenti memorabili. Due attori straordinari e al loro meglio, non so e non voglio dire chi in questo film si aggiudichi la palma del migliore perché sono entrambi impeccabili, ed irresistibili, intensi tanto quanto divertenti. Perfetti.
Poi c'è la galleria di personaggi di contorno che come spesso accade nei film di Wilder non possono non rimanere impressi nella memoria, primo su tutti il meraviglioso Moustache interpretato da Lou Jacobi, "ma questa è un'altra storia" (cit.). Uomo dalle mille vicissitudini e dai mille mestieri intrapresi, così almeno narra lui, confidente e complice del protagonista nelle esilaranti, ma dai risvolti pericolosi, tecniche di conquista all'affascinante Irma. E ancora il protettore Ippolito detto "Il Bue" nemico giurato del protagonista e protettore di Irma nella prima parte del film.
Dialoghi e sceneggiatura davvero di alto livello così come la regia di Wilder che raffinata ma a velocità sostenuta ci immerge in sequenze di scene e situazioni davvero esilaranti e per giunta in crescendo qualitativo e quantitativo, nell'ultima parte del film ci sono momenti da monumento alla comicità, vedi


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER Ecco, questo credo sia il momento più divertente dell'intero film che pure anche nella prima parte non lesina scene da divertimento assicurato, sia per la comicità di alcune sia per la pura leggerezza e classe di altre. E così in quasi due ore e mezzo un vortice di tragi-comici inganni, corteggiamenti, finzioni, ribaltamenti di situazioni, clamorosi equivoci e "drammatici" fraintendimenti ci portano prima al momento drammatico (ma dovrei dire ancora tragi-comico visto che l'equivoco da cui è scaturito per lo spettatore è decisamente divertente), di "distacco" tra gli amati per poi precipitare di nuovo nel vortice della leggerezza della parte finale e qui si giunge al lieto fine, ovvio ma tutt'altro che banale anzi colmo anch'esso di idee eccellenti e trovate geniali con Wilder che volutamente si butta quasi sul surreale e sicuramente sul non-spiegabile, ma non aggiungo altro.
Nota: è, se non sbaglio, il primo film a colori diretto da Wilder.
Una commedia bellissima, ennesimo grandissimo film di un regista che resta lassù, in cima, tra i migliori di sempre. Grande film nobilitato dalla validità e dall'alta qualità di tutte quelle cose che fanno grandi un film: sceneggiatura e dialoghi ottimi, regia eccellente con la consueta raffinatezza e "tocco" tipico del vecchio Billy, sia nel dirigere che nell'affrontare i temi trattati (quante volte è stato feroce senza rinunciare al raffinato) ritmo perfetto per una commedia di questo tipo, scenografia parigina che fa da ottimo sfondo, fotografia buona, interpretazioni sublimi con la coppia Jack Lemmon-Shirley MacLaine ancora una volta da applausi a scena aperta e via continuando, non c'è nulla fuori posto.
Vicino al capolavoro, grandissimo film.

3 risposte al commento
Ultima risposta 05/02/2014 12.19.54
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bm_91  @  24/09/2013 23:21:12
   8½ / 10
Mi trovo in totale accordo con il giudizio espresso dall'utente sotto.
La bravura inarrivabile di Jack Lemmon e la bellezza senza tempo di Shirley MacLaine fanno di questo film una commedia in perfetto stile Billy Wilder. Non sarà ai livelli de L'Appartamento, ma io l'ho comunque adorato.

steven23  @  07/07/2013 14:25:37
   8½ / 10
Per quanto mi riguarda la lunghezza non ha influito negativamente in alcun modo sul valore e sulla qualità della pellicola. Vicenda briosa e divertente, un regista sul quale mi sembra inutile tessere ulteriori lodi, ma soprattutto degli interpreti fantastici; su tutti un Jack Lemmon in stato di grazia e una bellissima Shirley MacLaine. Spassose e memorabili alcune scene

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Notevoli, come in gran parte dei film di quegli anni, anche i personaggi secondari!!

guidox  @  18/11/2012 20:58:03
   7 / 10
molto carino ma un pochino troppo lungo, con l'effetto "brodo allungato".
ottimi gli interpeti, gradevolissima la storia, un'altra bella commedia di Wilder.

Oskarsson88  @  28/07/2012 01:02:48
   7½ / 10
frivolo e giocoso, ingenuo e fiabesco, si trascina in un ovvio sette e mezzo...

JOKER1926  @  28/03/2012 14:29:21
   7 / 10
Basta davvero pochissimo per percepire la totale vena e natura artistica del film del famoso Billy Wilder intitolato "Irma la dolce".
Nel lavoro cinematografico del '63 abbiamo come protagonista una prostituta (Irma) che batte le strade di una city francese (Les Halles) e un poliziotto non corrotto che si imbatte con personaggi muniti di poca etica, è l'inizio di una serie di dinamiche che porterà, in modo ironico, il film ad essere fotografato come pimpante commedia.

"Irma la dolce" è addensato in uno strepitoso lavoro di fotografia che, unita alle scenografie, porta lo spettatore in un contesto effettivamente incredibile fatto di un armonioso barocchismo. Gli interni in questo film sono curati, i colori cangianti sono un'altra manna e danno una "tipicità" al prodotto di Wilder, il tutto rimane impresso. Sempre nel campo tecnico, alla fotografia e alle scenografie si allega la musica di pura ridondanza e vivacità. Jack Lemmon, fra gli attori, è quello più energico.
L'ottima confezione del film presta il fianco ad una storia ben costruita che nella sua incredibile durata offre tanti di quei spunti da far sorridere e ridere, in alcuni casi, il pubblico; alcune trovate sono davvero geniali, cerchiamo di elencarle.
Fra le sequenze più belle ed interessanti registriamo quella che convergono intorno alla figura di "Lord X", tale episodio non fa altro che donare una bordata di beffa al contesto narrativo di Wilder; fra le altre annoveriamo quella della perquisizione in casa di Irma. Da non trascurare anche la parte in cui il nostro ex poliziotto deve evadere dalla sua cella, siamo dinanzi a sequenze colme di una comicità di altissima prominenza. Caotica e ironica quella in cui le prostitute sono portate in caserma.
Insomma la sceneggiatura si dimostra all'altezza della situazione però, al contempo, sembra ripetersi un po' mostrando qualche passaggio prolisso, tale ridondanza di contenuti e di situazioni comunque inoltra massicciamente quella già evidenziata ampollosità de "Irma la dolce". Il film si concede il lusso di esser persino lento e statico in alcune situazioni, mentre lo spettatore attende il colpo di scena e quel rovescio della medaglia che, più di una volta, si trasforma in realtà.
Ma il tutto, a conti fatti, non solo può esser accettato ma anche lodato visto che qui siamo in un film volutamente lungo e mielato, sono accettati svariati sviluppi.
Da ricordare, dopotutto, che Wilder nella sua commedia (a lieto fine) non trascura di metter in evidenzia anche il lato brutto della società (prostituzione e protettori), dunque oltre alla baldanzosa manovra narrativa vien fuori, ben presto, anche una illustrazione/denuncia dei sobborghi poveri ove, purtroppo, alcuni fenomeni, collimanti nella malavita, si nascondono sotto un inarrestabile giro di corruzione che avvolge diversi strati sociali.

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  26/03/2012 18:37:05
   7½ / 10
L'Appartamento è stato un film di svolta nelle commedie di Wilder e in qualche maniera "Irma la dolce" porta la svolta alle sue conseguenze. La differenza con le commedie precedenti sta nel maggiore cinismo, nell'esposizione più diretta dei vizi (tutto sommato accettati come naturali) della prima società dei consumi, quella fra anni '50 e '60.
Fino a "A qualcuno piace caldo" nei film di Wilder si preferiva soltanto alludere al tradimento, alla prostituzione, al vizio privato e lo si faceva convivere in maniera singolarmente sinergica con la pubblica virtù (addirittura era rappresentato come più simpatico). L'allusione, l'occhiolino, il sottinteso, il carezzevolmente ironico poteva essere accettato, in quanto non scalfiva l'apparenza e l'immagine ufficiale che si dava dei pilastri sociali (ordine e famiglia).
Le cose cambiano con "Irma la dolce". La prostituzione è mostrata come prostituzione, i protettori come protettori, i "seri" padri di famiglia e i rappresentanti dell'ordine agiscono quindi allo scoperto, senza ambiguità e sottintesi, collusi e corrotti.
I primi minuti del film sono una bomba da quanto sono espliciti. La cosa peggiore è che non si rinuncia neanche qui alle allusioni, anzi si fanno così nette e chiare (il bastone del poliziotto usato a mo' di fallo e mille altri doppi sensi) che sono ancora più sconvolgenti di una esposizione diretta.
Altra caratteristica che salta all'occhio è il trattamento tutto sommato positivo e simpatico che viene riservato alle prostitute e ai protettori, come se possero una parte seria, rispettabile e dignitosa della società.
Diciamo che scandalo non poteva essere più grosso, visto che scontentava sia i reazionari (la corruzione rappresentata apertamente) che i progressisti (il malaffare rappresentato positivamente).
Certo tutto è inteso in maniera ironica e fantasiosa. Ci pensa infatti la seconda parte del film, così irrealista, quasi paradossale, a ricordarci che ci troviamo solo davanti a una commedia sentimentale basata sulla pura fantasia. I personaggi sono così assurdi e strampalati che non è il caso di prenderli sul serio. Evidentemente ciò non è stato sufficiente a salvare questo film dalla riprovazione dei benpensanti.
Rivisto oggi, proprio la prima parte appare come quella più riuscita, divertentissima, entusiasmante; mentre la seconda parte più sentimentale appare più banale e stereotipata.
In ogni caso rimane comunque un film divertente da vedere.

Goldust  @  04/01/2012 12:20:04
   7½ / 10
Il tema del trasformismo tanto caro a Wilder in una delle sue più divertenti rappresentazioni. Jack Lemmon mai così spassoso, bellissima la MacLaine.
Ovviamente consigliato!

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Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  03/11/2011 17:28:27
   7½ / 10
Ennesima ottima commedia diretta da Billy Wilder. Ottima l'accoppiata Lemmon-MacLaine.
Personaggi ben caratterizzati che rendono il tutto molto spassoso in una commedia leggera e a tratti surreale.

MidnightMikko  @  03/11/2011 11:16:48
   6½ / 10
C'è qualcosa di questa commedia che non mi ha convinto pienamente. Forse l'ingenuità iniziale della vicenda (ma penso sia voluta, in linea con la "trasformazione" del protagonista), forse il soggetto che di per sè non mi ha mai catturato, o la sceneggiatura che mi è sembrata meno originale del solito ma molto più logorroica. Non lo so.
Nella prima ora mi sono annoiato da morire, ma devo dire che dopo mi sono lasciato catturare dalla vivacità dei bravissimi protagonisti (Lemmon e MacLaine non al loro meglio, ma giganteggiano comunque) e dalla loro verve, soprattutto il petulante lord inglese.
è una commedia molto ma molto leggera, forse fin troppo, senza quei pesanti spunti di riflessione di altri splendidi lavori di Wilder.
Tecnicamente il regista è eccelso, ma la fotografia devo dire che mi ha particolarmente irritato.

Guardabile ma non un capolavoro.

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  06/08/2011 20:51:28
   9 / 10
Il fatto che questa straordinaria commedia venga annoverata tra i film 'minori' di Wilder la dice lunga sul valore di un regista letteralmente unico.
Una peccaminosa fiaba d'amore e travestimenti, sceneggiata dal fido I.A.L. Diamond con spreco di acume dissacratorio, di sequenze fulminanti e di gag indimenticabili. Il vecchio Billy si diverte come un matto in un set parigino grandioso e rende omaggio ad un certo cinema d'epoca, quasi consapevole che il canto del cigno era ormai vicino.
Impossibile non evidenziare l'eccezionale bravura dei due protagonisti: Lemmon è nel pieno del trasformismo più esilarante, la MacLaine con Irma disegna un personaggio che è impossibile non amare.
La cagnolina Coquette sfatta e ubriaca sul pavimento con una bottiglia di champagne sotto la zampa è una scena che merita di entrare nel mito.
Commedia doc, da gustare dall'inizio alla fine.

Clint Eastwood  @  23/12/2010 10:55:11
   6½ / 10
Irma la Douce è una commedia in perfetto stile Wilder che ricicla la coppia vincente di The Appartment e la porta sulle strage parigine dove lui è un vigile che s'innamora di lei che è una prostituta e fa di tutto per averla. L'ambiente in cui si addentra il regista non è molto comico specialmente oggi però non fa molto caso a questo e si concentra più sul rapporto tra i vari personaggi sfruttando a dovere le varie situazioni. La coppia Lemmon-McLaine si dimostra ancora all'altezza e per non restare sul prevedibile colpo di scena chiude in bellezza, "ma quella è un'altra storia".

6.5/7

Invia una mail all'autore del commento marco986  @  01/12/2010 13:19:09
   9 / 10
Altro capolavoro di Wilder con un ottimo Lemmon e una bravissima Shirley MacLaine

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  11/05/2010 18:35:34
   8 / 10
Commedia "trasgressiva" firmata dal grandissimo Wilder che ovviamente non disdegna nel raccontare anche il dramma di chi fa la vita della protagonista!
Ma l'ironia pungente la vediamo gia' in una delle primissime scene quando uno spazzino usa il sangue che scorre accanto al marciapiede per cancellare un disegno fatto a terra...insomma siamo in una Parigi violenta e che si prostituisce!E il fatto che ci sia il capo della polizia tra questi "clienti" è un modo per accorpare una certa classe di cittadini!
Poi c'è il protagonista...il classico lemmon ingenuo e geniale che porta avanti un'idea francamente impossibile per conquistare la sua donna!
Nella parte centrale il film perde un po' di smalto diventando un po' ripetitivo per riprendersi verso la fine quando Lemmon evade dal carcere!
Bello bello bello!

BlackNight90  @  07/02/2010 23:32:50
   7½ / 10
Quella che se affidata ad un altro regista poteva essere uno scialbo 'pretty woman' ante litteram, nelle mani di Billy-re Mida-Wilder diventa una signora (signorina) commedia, graziosa ma piena di mordente, e senza alcuna volgarità, come la sua protagonista femminile, che con Lemmon forma una delle coppie più carine e affiatate di sempre.
Due ore e mezza di durata però sono troppe troppe.

topsecret  @  27/05/2009 09:49:06
   7 / 10
Lemmon come sempre simpatico e S.MacLaine molto affascinante in questa commedia godibile, semplice e dalla comicità a tratti grottesca, ma positiva.
Molto simpatica anche la figura del barista Moustache (l'uomo dalle mille risorse). Ma quella è un'altra storia....

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  01/03/2009 01:08:52
   7½ / 10
Diciamo che il film non è fresco e spigliato come al solito. Ci sono delle cose un pò riprese qua e la ma la coppia Lemmon - MacLaine fa di nuovo colpo. Un altro degno film del bravissimo Billy Wilder. Sul finale è sull'eccessiva lunghezza stendo però una nota di demerito.

manera4  @  06/11/2008 20:47:38
   7 / 10
Grandioso e carino!

3 risposte al commento
Ultima risposta 06/11/2008 21.12.01
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sixx  @  06/09/2008 17:11:48
   8 / 10
Ottimo come tutte le commedie di wilder.

Invia una mail all'autore del commento wega  @  12/03/2008 18:27:04
   7½ / 10
Se non fosse che Billy tirò fuori ancora(?!) un film con la tematica del travestimento, visto l'anno di uscita, poteva essere benissimo un vero capolavoro.
Concordo che si tratta comunque di una commedia deliziosa, concordo che parte benissimo, ma proprio bene, ma che finisce meno bene, un pò ripetitivo e verbale.
A tratti si ride per davvero, e la fotografia a colori è la più bella del repertorio Wilderiano, che sfiora il sublime. Da vedere.

1 risposta al commento
Ultima risposta 17/05/2008 08.03.34
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  04/02/2008 10:53:07
   8 / 10
Il "minore" - si fa per dire - di Wilder. Stessa squadra di "L'appartamento" con Jack Lemmon e la fantastica Shirley Mclaine, per un film decisamente inferiore a quest'ultimo, ma davvero divertente e spassoso.

Ottime scenografie, fantastiche battute e gag a ripetizione: tutto funziona perfettamente e Wilder tratta con ironia e leggerezza una storia che altrimenti sarebbe altamente drammatica.

Beefheart  @  02/12/2007 18:34:03
   8 / 10
Ottimo esempio di come raccontare una situazione drammatica e disperata, con leggerezza ed ironia senza perdere in efficacia. Le condizioni dei protagonisti non sono certo delle più augurabili e le azioni a cui sono costretti sono abbastanza estreme, ciò nonostante, grazie allo smalto del regista, non viene mai a mancare quella sensazione di dinamico ottimismo. Trama scorrevole ed avvincente, che gioca sul tema dello sdoppiamento della personalità; buona fotografia ed ottime scenografie. Eccezionale la prova del cast, grazie anche alla magistrale caratterizzazione di alcuni personaggi di contorno perfettamente azzeccati, come Moustache, il gestore del bar dove si ritrovano i protagonisti, ed Hippolyte, il protettore di Irma. Jack Lemmon e Shirley MacLaine, al solito, perfetti. Consigliato per tutti.

Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  26/09/2007 20:37:22
   7½ / 10
QUESTA SI' CHE E' UNA FAVOLA BELLA E DIVERTENTE. ALTRO CHE PRETTY WOMAN! JACK LEMMON E' VERAMENTE SPASSOSO (COME SEMPRE) E SHIRLEY MACLAINE E' PERFETTA NEL RUOLO DELLA STRAMPALATA MERETRICE. E PENSARE CHE ALL'EPOCA VENNE CENSURATA IN ALCUNE SCENE, PERCHE' TOCCAVA LO "SCABROSO" TEMA DELLA PROSTITUZIONE.

NON LE FANNO PIU' LE COMMEDIE DI UNA VOLTA; "MA QUESTA E' UN'ALTRA STORIA..."

Dick  @  28/08/2007 12:18:41
   8 / 10
Simpatica e godibile commedia tratta da un musical che WIlder da come ho letto cambiò in questo genere perché non si sentiva a suo agio nell' altro.
Ho letto anche che avrebbe voluto la Monroe, ma quest' ultima non morì poco prima delle riprese.

2 risposte al commento
Ultima risposta 08/12/2007 12.38.26
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  29/05/2007 22:40:32
   7 / 10
"Porto a spasso il cane..." eh eh eh davvero divertente... se non fosse che la confezione di Wilder mi sembrava e mi sembra tuttora piuttosto ridondante e fin troppo vicino allo stile dei grandi studios hollywoodiani.
Al di là della sua artifciosità, un film abbastanza vetriolico e nello spirito del regista, che merita di essere visto soprattutto per l'inarrivabile interpretazione di Lemmon, l'ineffabile e un pò fesso Patou, e della McLaine che aggiunge una forte autoironia al personaggio: irresistibile la scena in cui beve champagne (credo) direttamente dalle sue scarpe

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Ultima risposta 09/05/2010 23.08.56
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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  @  10/04/2007 20:13:48
   7½ / 10
Gradevolissima commedia che si regge essenzialmente sulle spalle dell'eccellente coppia di protagonisti, con una Shirley MacLaine assolutamente sensazionale ed affascinante.
Scoppiettante nella prima parte, il gioco perde un po' di mordente nella seconda, spesso stiracchiata.

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Ultima risposta 28/08/2007 17.24.30
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wallace'89  @  03/04/2007 19:08:40
   8 / 10
Una sorpresa! Ok non quanto lo fu "a qualcuno piace caldo" quando lo vidi e che considero un capolavoro da 10, ma per me con questo film, il secondo che vedo del regista,Billy Wilder si riconferma ottimamente e perciò mi sa che non mi fermerò certo qui nella riscoperta delle sue opere.
Una girandola di situazioni vorticose e divertenti tra due atipici amanti sullo sfondo di una Parigi immagnifica, orchestrate con grande gusto farsesco e insieme romantico ( talvolta anche sottilmente drammatico nonostante le diverse gag e il genere di appartenenza ) da quello che sto scoprendo essere un grande cineasta.
Tanto è grandioso Wilder alla regia tanto lo sono gli interpreti, fondamentali nella resa del film.
Jack Lemmon è il vero mattatore della pellicola, ma Shirley MacLaine regge alla grande in fascino e insieme genuinità( mai vista prostitutà più candida).
Il rutilante finale rocambolesco non si scorda per assurdità e grande gusto comico.

Gruppo STAFF, Moderatore priss  @  05/03/2007 13:06:37
   7 / 10
Una commedia graziosa dell'ottimo wilder, lemmon è impagabile... però è parecchio stiracchiato vista anche la lunghezza ed è ben lontano dalle vette di a qualcuno piace caldo.
Insomma un filmetto delizioso, ma non un must.

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Ultima risposta 12/03/2008 12.11.58
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Giordano Biagio  @  27/11/2006 20:07:02
   8½ / 10
Commedia di grande gusto romantico-ironico con un regista eccezionale come Billy Wilder che riesce a trasformare un tema scabroso come la prostituzione in un paradosso di evoluzioni umane creatrici di un'etica dell'amore difficile.
Numerose ed efficaci gag comiche, Lemmon e MacLaine straordinari.
Ricostruzione dell' atmosfera dell'epoca sopra le righe.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento thohà  @  27/11/2006 15:28:25
   8 / 10
Film davvero delizioso.

"Com'è che una come te ha finito col fare questo mestiere?".
"Da piccola volevo fare la pianista...sa, Chopin, Debussy, ecc. Un giorno mi cadde l'anta del pianoforte su una mano. Tre dita rotte. La fine di un sogno...".
"Ho capito", e il cliente di turno lascia una lauta mancia a seconda della storia più o meno lacrimevole che la dolce Irma inventa, e la fantasia non le manca di certo.
Poi, nel quartiere, arriva la catastrofe: un poliziotto onesto.
Fortissimo il padrone del Bistrot, Moustache, con un'ideologia tua sua ed una morale assolutamente logica nella sua immoralità
Strepitosa, frizzante e molto carina Shirley MacLaine, con le sue calze ed il fiocco verde e dil cagnolino agghindato in tinta.
Grandioso Jack Lemmon, innamorato fino alla gelosia più assurda.
I mometi di ilarità non mancano, come quello strepitoso della scaz.zottata con la palla da biliardo e fuga con il poliziotto...

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

el bobo  @  28/01/2006 12:18:01
   10 / 10
un film bellissimo!con un grande jack lemmon(sempre più divertente) e una bellissima noncheè affascinante shyrley mclaine!

da vedere assolutamente!

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