Joker è noto per essere uno dei nemici storici di Batman. Ma la storia del suo alter ego Arthur Fleck rivela come un uomo trascurato dalla società possa riversare tutta la sua grinta in qualcosa che sarà di futuro monito per tutto il mondo.
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A mio parere è questa la sostanza di Joker. L'apice di questo suo emergere è rappresentato dalla stupefacente danza sulle scale sulle note di "Rock and Roll" di Gary Glitter :
Arthur Fleck in buona sostanza è una persona repressa da tutta una vita; non può esprimere la sua passione afflitto com'è da gravissime patologie, è isolato e impossibilitato ad instaurare una relazione se non nella sua mente malata.
Il fulcro del film allora è in quel ballo, in cui finalmente il protagonista SI ESPRIME. Arthur si muove tarantolato, balza sulle pozzanghere, letteralmente scalcia. Scalcia ad una vita miserabile; infatti anche se la scena è animata con lo stesso stile di "Una notte da leoni, mi riesce davvero difficile non sentire tutto la disperazione e il dramma del personaggio. La transizione musicale a ben altre note è il colpo di grazia.
Una scena dicevo sublime: esteticamente fantastica e compiuta di significato; se prima Arthur accennava dei movimenti chiuso in un bagno o in casa, adesso se ne sbatte! E balla per strada, in pubblico. Quel pubblico che non si è mai accorto della sua esistenza. Ed il senso della scena non si ferma lì: sullo sfondo, in cima alla scalinata, due figure volutamente sfocate che rappresentano la legge e l'ordine. Arthur infatti, nel suo esprimersi, come è noto, non si ferma ad un innocente ballo, ma ha perso IL SENSO DELLA MISURA; e come dicevano i Greci: "non oltrepassare il tuo limite, altrimenti prepari la tua rovina". Il film esalta la figura di Arthur, ma allo stesso tempo non la assolve. Semplicemente perché non si può andare in giro a sparare alla gente, in nome di un codice, sì comprensibile, ma strettamente personale e individuale.
Joker per quanto mi riguarda potrebbe anche chiudersi lì:
la successiva evoluzione sociale, tanto discussa, non mi ha colpito quando il bisogno universale di essere ciò che si è. Comunque la rivoluzione, la rivalsa dei poveri contro i ricchi, la blasonata violenza sono temi certamente interessanti e mostrati molto bene, seppur non manchino diversi cliché. Così come il terribile disturbo pseudobulbare, magistralmente riprodotto da Joaquin Phoenix (giustamente osannato)
Joker è l'esempio (raro) di quello che può fare il cinema. Mescolare immagini, musica e significato. Missione più che compiuta.