Joker è noto per essere uno dei nemici storici di Batman. Ma la storia del suo alter ego Arthur Fleck rivela come un uomo trascurato dalla società possa riversare tutta la sua grinta in qualcosa che sarà di futuro monito per tutto il mondo.
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Todd Phillips ci regala una origin story del personaggio più controverso e affascinante del mondo dei fumetti e lo fa in maniera impeccabile riuscendo anche a rispettare e omaggiare la mitologia originale dell'opera da cui è tratto. Ogni inquadratura, ogni dettaglio, colore e suono si incastra perfettamente con il viaggio negli abissi della mente di Joker.
Phoenix mostruosamente bravo e quasi certamente con mezzo Oscar in mano, interpreta un Joker profondamente umano. Una storia che strizza l'occhiolino a The killing Joke ma che non avete letto o visto da nessuna parte e ci porta nella vita di Arthur Fleck sospeso tra sogni, incubi e una drammatica realtà. Spesso confondendo e mescolando tutte e tre in una Gotham scossa e sull'orlo di un'esplosione violenta di rabbia e criminalità.
Possiamo anche dire che il film non sia perfetto, ma Joaquin Phoenix invece lo è. Assolutamente. Qualcuno dirà che si sta glorificando un pazzo assassino. Eppure questo Joker racconta molto più di noi di quanto possiamo immaginare. Se Ledger ci ha mostrato la follia pura e devastante, Phoenix ci mostra come si diventa folli. Basta, a volte, solo una brutta giornata.