la moglie di frankenstein regia di James Whale USA 1935
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la moglie di frankenstein (1935)

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locandina del film LA MOGLIE DI FRANKENSTEIN

Titolo Originale: THE BRIDE OF FRANKENSTEIN

RegiaJames Whale

InterpretiBoris Karloff, Colin Clive, Valerie Hobson, Elsa Lanchester, Ernest Thesiger, Gavin Gordon, Douglas Walton

Durata: h 1.15
NazionalitàUSA 1935
Generehorror
Al cinema nell'Agosto 1935

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Trama del film La moglie di frankenstein

Il barone Frankenstein, tormentato dall'idea di aver inventato un mostro, decide di partire con la moglie, ma il dr. Pretorius lo costringe a un altro esperimento: creare un essere di sesso femminile.

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Voto Visitatori:   8,30 / 10 (30 voti)8,30Grafico
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Voti e commenti su La moglie di frankenstein, 30 opinioni inserite

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BigHatLogan91  @  27/07/2024 23:02:47
   7 / 10
Buon film, ma meno horror del predecessore e con qualche forzatura di trama.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  27/03/2023 15:40:53
   8½ / 10
Uno dei rari esempi in cui il seguito risulta addirittura superiore all'ottimo predecessore. Whale firma una grande pellicola che gira attorno al tema della diversità. All'assolutamente iconico Frankenstein-Karloff si affianca, per poco, una memorabile Lady-Frankenstein interpretata da Elsa Lanchester, a cui bastano pochi istanti per divenire personaggio cult.

Godbluff2  @  17/12/2022 19:05:34
   6½ / 10
L'ho apprezzato anche un po' meno rispetto al primo capitolo; come il predecessore si porta sulle spalle tutto il peso del tempo e tutti i limiti che poteva avere un b-movie hollywoodiano degli anni '30 per quanto riguarda scrittura dei personaggi, sviluppo narrativo, certe interpretazioni degli attori; per controbilanciare, tuttavia, c'è l'indubbia cura per la messa in scena da parte di Whale, la costruzione scenografica e il lavoro delle luci e delle ombre nella fotografia soprattutto nelle sequenze finali del film, oltre all'aver inserito qui maggior sviluppo e maggior spessore alla figura della Creatura.
Vari aspetti di questo "The Bride of Frankenstein" recuperano parti del romanzo di Mary Shelley assenti nel primo film (l'idea della compagna per la Creatura è presente anche nel romanzo anche se ha sviluppi differenti, così come lo sviluppo del rapporto tra Creatura e creatore-padre).
Il tema del mostro-vittima e della cieca incomprensione umana nei confronti del diverso è ben messo in scena nel complesso ed è, fortunatamente vista la centralità assoluta del tema nella storia, la parte migliore del film; bella la sequenza nella capanna del cieco e quella della creazione della Sposa.
Ci sono anche dei notevoli effetti speciali in alcune sequenze.
Troppo spesso però le sequenze risentono della loro leggerezza da film di serie-B e dialoghi, personaggi e situazioni rivelano uno spessore grossolano, se non inesistente, con "relief" da commedia qua e là veramente mal riusciti (a proposito, la vecchietta sembra un personaggio della Marchesini, cinquant'anni prima dei personaggi della Marchesini, ma meno divertente)
E, a proposito di divertimento, ammetto di avere una certa difficoltà nel visionare i Frankenstein di Whale senza scoppiare a ridere per le immagini e le battute corrispondenti del Frankenst(ìn)ein Jr. di Brooks, che ne è parodia quanto omaggio rispettoso e devoto.
Come adattamento sconta l'edulcorazione hollywoodiana, di nuovo, come nel primo, un forzatissimo e stucchevole lieto fine-salvezza della coppietta innamorata e in salvo, una scelta che cozza molto con i toni ben più furiosi, disperati e violenti del romanzo di Shelley, con la (sempre presunta) fine della Creatura che rovina il suo disperato percorso oscuro, il suo odio sviluppato subendo continuamente l'odio altrui (aspetto giustamente mostrato per l'intero film, il che porta naturalmente a provare compassione per quel poveraccio di patchwork umano), decidendo molto gentilmente di lasciare andare sano e salvo il suo creatore, tanto per rilassare il pubblico in sala e i produttori.
Molto iconica la figura della "Sposa" interpretata da Elsa Lanchester, che appare per pochi attimi di film ma rimane a livello figurativo un personaggio rimasto memorabile.
Ci sono idee carine, come il prologo che chiama in causa una delle colte serate tra Lord Byron e i coniugi Shelley (Mary è interpretata sempre da Lanchester), con Mary che racconta al marito e all'amico un ipotetico seguito del suo romanzo, in una serata che è anch'essa un immaginario seguito di quella che (con la presenza anche di Polidori), appunto, "diede vita" e ispirazione a Mary per "Frankenstein"; ma ci sono anche errori purtroppo rimasti nell'immaginario collettivo: a volte infatti qui si comincia a riferirsi alla Creatura come Frankenstein, l'errore storico, appunto, sebbene per quasi tutto il film lo si chiami più correttamente "Il Mostro".
Nel complesso, pur confermando il talento registico di Whale, che non è da mettere in dubbio, questo vecchio classico dell'orrore oggi, quasi un secolo dalla sua uscita nei cinema, sconta come il suo predecessore e altri titoli del genere più o meno coevi la sua natura da "film di serie B" (parlando a livello produttivo, più che altro) e non è facile superarne oggi certe "grossolanità" e ingenuità. Rimane un film molto carino, un piccolo classico del vecchio orrore cinematografico ma, sia come adattamento del romanzo, come il primo film, sia come prodotto cinematografico in se, tende a scricchiolare un po' troppo spesso.

Serge  @  26/03/2022 18:11:23
   10 / 10
Mastodontica opera d' arte, impossibile a a dirlo, ma dal mio punto di vista supera il precedente capolavoro. UN sussseguirsi di immagini e personaggi difficili da dimenticare e una meravigliosa regia lo rendono una pellicola da vedere assolutamente a tutti i costi. Cinema allo stato puro.

topsecret  @  12/05/2020 13:41:03
   6½ / 10
Sicuramente interessante e dotato di una buona resa visiva ma decisamente povero di tensione, forse perchè troppo datato per essere incisivo in maniera efficace.
Un buon prodotto, nonostante il peso dei suoi anni, capace di non annoiare e offrire momenti ben calibrati, dovuti soprattutto all'"evoluzione" psicologica del mostro che semra capace di provare emozioni ed esigenze relazionali.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  23/09/2019 13:10:41
   7½ / 10
Migliore del film originale del '31 che si concentrava sulla figura del dottore e poco su quella della creatura, anche perche questa compariva dopo meta' film.
In questo pregevole sequel l'attenzione è concentrata tutta sulla creatura e sulle sue "avventure".
Dalle scene di razzismo ingiustificato ai momenti di humor passati con il vecchio cieco. Un mix azzeccato e di sicuro impatto emotivo.

alex94  @  26/09/2016 19:30:32
   8 / 10
A quattro anni dal successo di Frankenstein James Whale si decide finalmente a realizzarne un sequel e da vita ad un altra grandissima opera,che riesce nell'ardua impresa di raggiungere le vette del primo film.
La storia riprende esattamente da dove finiva quella della precedente pellicola e si sviluppa mantenendosi in bilico con successo tra l'horror e la commedia, e portando in scena una serie di personaggi assolutamente memorabili.
Interessante l'approfondimento psicologico che il regista dedica al mostro,dedicando una particolare attenzione all'incontro di quest'ultimo con il vecchio che lo aiuterà in più modi,forse uno dei passaggi più importanti dell'intera pellicola.......
Importante anche se presente solo per breve termine sullo schermo anche la moglie del mostro...
Ottime le scenografie e l'aspetto tecnico in generale,il regista imprime alla vicenda un ritmo abbastanza elevato (che trova il suo apice nel bel finale) il quale unito ad una durata piuttosto breve rende il film accessibile e consigliato un po a tutti gli amanti del genere,compresi quelli che non gradiscono troppo i vecchi (anzi in questo caso vecchissimi) film..... da vedere.

GianniArshavin  @  03/01/2015 20:23:45
   8 / 10
Dopo il successo del primo e storico "FRANKENSTEIN" James Whale torna alla regia per il seguito e riesce nell'incredibile impresa di bissare e addirittura superare la qualità e la fama del predecessore.
Questo secondo episodio della saga dedicata al mostro nato dalla penna di Mary Shelley è effettivamente più completo e avvincente in tutte le sue componenti principali, dalla regia alla recitazione passando per la trama.
Un ritmo molto alto ci trascinerà in una storia sicuramente più profonda rispetto a quella del capostipite che rispecchia maggiormente le tematiche e i significati del libro; avremo dunque un mostro che paleserà nobili sentimenti umani ed una vocazione al bene e alla fratellanza non comuni. Gli umani invece confermeranno la loro natura meschina e ripudieranno il mostro basandosi solamente sul suo aspetto e su i suoi suoni gutturali.
La componente horror è anch'essa di qualità,vista la presenza di uno dei primissimi e riuscitissimi esempi di mad doctor e della ormai storica moglie del mostro,una Elsa Lanchester da brividi con le sue urla terrificanti.
La pellicola anche dal punto di vista tecnico si difende benissimo,grazie ad una regia classica ma non statica o obsoleta,delle scenografie degne del miglior Corman e degli effetti da colossal hollywoodiano.
Ovviamente i tantissimi anni che l'opera si porta sul groppone a tratti si vedono, soprattutto in alcune soluzioni poco riuscite (il prologo) e ad alcuni momenti troppo banali e macchietistici per un horror di questa caratura.
Ricapitolando , con "La moglie di FRANKENSTEIN" siamo di fronte ad un caposaldo da recuperare nella maniera più assoluta.

Invia una mail all'autore del commento tnx_hitman  @  03/10/2014 18:50:37
   10 / 10
Uno dei sequel migliori mai realizzati.
Il segreto?Rivoluzionare completamente i tratti caratteriali dei personaggi più importanti del primo film.
-Il dottor Frankenstein consapevole degli errori che ha commesso.
-La creatura che nasconde un cuore sotto un organismo perfettamente funzionante e riesce ad esprimere emozioni che non aveva ancora svelato.
-Elisabeth meno ingenua e più donna di sani principi con una personalità spiccata che si fa notare.

In più la gradita aggiunta di personaggi di contorno che lasciano il segno(il violinista cieco in primis),un ritmo più sostenuto,una regia avvolgente con posizionamento di camere innovativo per l'epoca.
Whale non predilige lo spettacolo orrifico o l'eccessiva carrellata di effetti speciali pratici,mette in rilievo un copione maturo,che sa come toccare i tasti dolenti di ogni singolo personaggio,sulla via della redenzione o in cerca di un posto nel mondo.

Viene approfondita persino la mentalità deviata che porta uno scienziato a operare per conto di un principio malsano e blasfemo:donare la vita a persone che non devono essere scomodate.Il normale corso di un'esistenza che deve essere rispettato e non manomesso.

Passaggi di trama che soddisfano appieno il mio occhio critico e il tutto condensato in poco più di un'ora di durata.
Eccezionale.Un film,la continuazione di una storia già trattata,che fu realizzata con uno scopo ben preciso,e non fu sicuramente vittima di operazioni spietate di marketing.

Per quanto riguarda il titolo,La Sposa di Frankenstein,viene fuori un accenno di lei della sua presenza.Verrà inserita la sua figura molto più avanti nel film rispetto a quanto avevo previsto prima della visione.
Appare in un preciso momento e fungerà da macchina produttiva per colpi di scena ben assestati.

Merita il 10.
Non devono essere lasciati da parte questi splendidi lungometraggi d'epoca.

gianni1969  @  05/09/2013 22:31:34
   10 / 10
Sequel del capolavoro del 31 con boris karloff, a mio avviso il miglior frankenstein di sempre, per tutta la sua durata traspira grande cinema da tutti i pori. Insuperabile

Tambo90  @  23/03/2013 20:01:01
   8 / 10
Magnifico film, sono molti i pregi, gli effetti speciali di John Fulton, ritmo instancabile, la finezza della regia. Più avvincente del prototipo grazie ad un maggior dinamismo ed alla coinvolgente colonna sonora.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  06/11/2012 18:31:41
   8 / 10
Una magnifica parabola sul diverso, con un percorso drammaturgico articolato e modernissimo. Più di una sequenza toccante (su tutte la meravigliosa scena con il suonatore di violino cieco).
Sotto il profilo stilistico Whale era grandissimo: attingeva alla contemporanea corrente espressionista, restava con entrambi i piedi dentro le logiche di mercato (il ritmo del film è avvincente e ancora oggi davvero spettacolare), fissava i canoni della drammaturgia hollywoodiana che - nel bene e nel male - sono ancora gli stessi.

Decisamente sta stretto nel filone dell'horror; oggi "la moglie di frankenstein" sarebbe considerato crossover fra generi. Agli albori del sonoro, a Hollywood erano davvero già molto avanti.

"La moglie di Frankenstein" è una pietra miliare, giustamente ritenuto superiore all'originale. Se non metto il 9 è per la facilità a volte eccessivamente semplificata delle svolte drammatiche - per esempio, nella rapidità con cui il "mostro" apprende a parlare - commovente cmq sentirlo parlare - il film risente molto della concisione/semplificazione della scrittura dell'epoca: oggi una trama di questo genere, da uno sceneggiatore di talento, verrebbe sviluppata con ancora maggiore attenzione alle sfumature, arrivando a occupare forse il doppio del minutaggio. Qui, tutto sta in 75 minuti e non è detto sia sicuramente un pregio.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  23/05/2011 23:24:07
   7½ / 10
Un film a tratti assurdo (il prologo, poi dimenticato; le creaturine in bottiglia; i dialoghi a volte ridicoli, come certe macchiette) ma anche veramente affascinante (delle scenografie davvero bellissime, alcune idee molto azzeccate ed alcuni personaggi notevoli). Mi ha fatto alzare più di un sopracciglio, eppure non si può dire che non sia divertente nella sua assurdità.

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  25/03/2011 14:49:25
   8 / 10
Rispetto al film precedente subentra un azzeccato cambio di rotta da parte del sempre bravo James Whale,meno orientato su atmosfere gotiche e più stimolato a scandagliare la penosa situazione del "mostro", desideroso di sfuggire quella solitudine che lo perseguita sin dal suo innaturale concepimento.
Whale incoraggia la comprensione della disgraziata condizione concedendo alla creatura un grezzo uso del linguaggio e un'interazione meno istintiva con il prossimo,mentre inquadra nel mad doctor Pretorius,interpretato magnificamente da Ernest Thesiger, la vera essenza diabolica,un manipolatore senza scrupoli che obbligherà Frankenstein ancora una volta a sfidare le leggi della natura.
La scena dell'incontro con l'eremita cieco dichiara senza dubbi l'indole della creatura,violenta solo perché osteggiata e perseguitata,non certo perché incline all'aggressività,anzi,molto umana nella sua richiesta di affetto e comprensione.
Boris Karloff sotto il pesante make-up consolida l'iconografia della creatura in ambito cinematografico e non solo,mentre a dispetto della piccola parte anche la sua compagna resterà radicata nell'immaginario collettivo.Ad interpretarla Elsa Lanchester che nel prologo interpreta la scrittrice Mary Shelley in una ricostruzione del contesto in cui,leggenda vuole,nacque l'idea per il romanzo.
Grande messa in scena ed effetti speciali sbalorditivi, come quelli adottati per le creaturine concepite da Pretorius,uno splendido utilizzo delle luci che rievoca l'espressionismo tedesco per un film importante, tra l'altro pervaso da un certo umorismo macabro che non stona affatto.

BraineaterS  @  20/02/2011 23:36:17
   9 / 10
Rispetto al già bellissimo Frankenstein, è un pelo superiore in quanto il mostro è più caratterizzato, la storia è più sviluppata ed è comunque un "sequel" necessario. Il make up di Karloff e della Lanchester è ormai storico.

Mothbat  @  17/11/2010 09:10:59
   9 / 10
Inarrivabile secondo capitolo del mito di Frankenstein.
Un piccolo gioiellino.

dave89  @  31/07/2010 11:45:50
   7 / 10
buon film ma non superiore al prequel.

chem84  @  10/02/2010 15:08:57
   8½ / 10
Grandioso sequel del Frankenstein del '31.
A dir poco commovente l'evoluzione del mostro che, dopo una graduale crescita, arriva a prendere definitivamente coscienza della sua natura non umana e cerca di porre fine agli errori commessi dai suoi odiati nemici.

bigfoot  @  15/10/2009 20:07:18
   6 / 10
Se per l'epoca poteva essere considerato un horror, al giorno d'oggi non gli saprei dare una giusta collocazione. Un film che punta molto a toccare l'animo della gente, riuscendoci anche bene; tuttavia, non riesco a vederlo come un capolavoro.

pinhead88  @  01/05/2009 18:36:42
   9 / 10
ottimo seguito dell'inarrestabile mito di Frankenstein,a mio parere ai lvelli del primo.

Gruppo COLLABORATORI bungle77  @  20/02/2009 23:51:11
   8½ / 10
Con una trama molto più strutturata e con il personaggio di Frankenstein molto piu caratterizzato è decisamente migliore del primo episodio.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  24/01/2009 17:27:28
   8 / 10
Film intelligente ed ironico. Un classico del genere, un sequel considerato da molti superiore al predecessore del 1931. Un film dagli incredibili effetti speciali, dalle memorabili scene (l'inseguimento nella foresta e le urla di Elsa Lanchester), dall'incredibile eleganza formale.
Fantastico il dottor Pretorius.
Da vedere.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  28/11/2008 21:14:11
   7 / 10
“La Moglie Di Frankenstein” è migliore del precedente “Frankenstein” parlando della scenografia (davvero accuratissima) e del coinvolgimento, mentre anche qui ho trovato dei buchi di sceneggiatura, infatti non tutto è convincente, come certe battute fuori luogo o le maniere in cui il mostro si libera da tutti sempre. Però rimane un buon sequel, incuriosisce e i trucchi sono stupefacenti. Non pensate che faccia paura però…
Curiosità: nel prologo troviamo i fratelli Shelley e Lord Byron, alcuni dei poeti e scrittori più significativi del periodo Romantico, che ci introducono nella storia. Mary Shelley infatti è la scrittrice dell’originale Frankenstein.

“Pensavate che Frankenstein fosse finito così?”

1 risposta al commento
Ultima risposta 05/12/2008 20.25.02
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  21/05/2008 16:55:38
   10 / 10
A mio parere superiore raro esempio di sequel superiore al suo predecessore. Whale forza molto l'espressionismo della pellicola originale, approfondisce la tematica del "diverso" con una sensibilità fuori dal comune culminata nella scena finale dell'estremo rifiuto di Elsa Lancaster (vera icona della storia del cinema) verso il suo "compagno" Karloff.

Invia una mail all'autore del commento wega  @  19/04/2008 20:29:30
   9 / 10
Questo film rappresenta esattamente il pensiero che mi ero fatto prima di vederlo, che poi verrà citato da Pretorius all'interno del film stesso, D.io creò l'uomo e la donna, mancava quest'ultima ed è stata fatta.
Ho preferito questo a "Frankenstein", ha una sceneggiatura un pò più accurata e soprattutto un espressionismo meraviglioso, complimenti vivissimi al direttore della fotografia.
Effetti speciali visivi incredibili per l'epoca, le piccole creazioni sotto vetro ti spingono proprio a cercar di capire come siano riusciti a farle, un grandioso seguito.


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Dick  @  19/08/2007 20:44:03
   8 / 10
Sequel dove la solitudine del mostro e l' accanimento su di lui vengono accentuate e

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Nei titoli di testa e di coda l' interptrete dellla creatura donna (

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER), non viene messo, ma ho letto che si tratta

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Sig. Chisciano  @  10/01/2007 18:39:09
   9 / 10
Bellissimo l'omaggio iniziale a Mary Shelley, film molto simpatico, scorrevole e lineare. Bellissime molte sequenze, su tutte la già citata sequenza del cieco.. Anche il finale è molto bello, sicuramente superiore e fantasioso del precedente Frankenstein.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  11/10/2006 21:54:58
   7½ / 10
Ironico, beffardo, commovente, a tratti umanissimo.
Straordinarie le sequenze nella foresta e il personaggio di Elsa Lanchester, soprattutto la ridicola acconciatura e le sue epiche urla.
Un classico del genere, forse inferiore al classico del 1931, ma senza dubbio molto piu' divertente

1 risposta al commento
Ultima risposta 19/08/2007 20.46.18
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  12/10/2005 12:38:10
   10 / 10
Troppo bello questo film. Anzi francamente lo preferisco anche al prototipo.
Classico Whale con molto humor all'inglese.
Quoto Stefano.

Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento stefano76  @  12/03/2005 13:31:07
   10 / 10
Un capolavoro. Riesce ad eguagliare e forse addirittura ad essere migliore di "Frankestein".

Alcune trovate sono geniali, come quella degli inquietanti esperimenti di Pretorius e dei suoi uomini in miniatura e quella della moglie di Frankestein con la sua stravagante acconciatura, e la parte con il monaco cieco è da antologia. L'espressionismo ad alti livelli.

Da vedere.

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