Il film racconta la straordinaria ed edificante storia di una delle più grandi menti viventi del mondo, il rinomato astrofisico Stephen Hawking, e di due persone che contro ogni probabilità hanno sfidato gli ostacoli più imponenti con il loro amore.
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Esco abbastanza deluso dalla visione di questo film. Secondo me questo "La teoria del tutto" toppa da tutte le parti. Diciamo che è principalmente la storia di una persona affetta da handicap, questa è la linea guida del film. Si ripercorre la lenta degenerazione del corpo del fisico Stephen Hawking mentre la sua mente resta negli anni lucidissima. Assieme alla lenta caduta del corpo vengono narrati gli sviluppi delle relazioni umane che Hawking intreccia nella sua vita.
La storia può essere il modello di una qualunque esistenza minata da un forte handicap. Ci sono le reazioni del malato, dall'iniziale rabbia, alla rassegnazione alla lotta per dare un senso alla propria vita, e ci sono le reazioni dei familiari, l'amore che ti porta a combattere un male più grande di te, il sacrificio, il dolore, la paura di non farcela, l'annullarsi per sostenere il malato finendo per diventare una vittima stessa.
Tuttavia il tutto è trattato in maniera molto piatta, scontata, didascalica. Non coinvolge, non si riesce ad andare oltre la vicenda particolare di Hawking. Manca di universalità, manca di quel qualcosa che possa far emozionare anche chi nella vita non è mai stato sfiorato dal problema dell'handicap. Chiaramente si soffre il disagio e la difficoltà del protagonista, così come la sua voglia di dare un senso alla sua esistenza, purtroppo però il tutto diventa un polpettone retorico che non si vede l'ora che finisca.
Altrettanto il film è un buco nell'acqua dal punto di vista tecnico-scientifico. Le teorie vengono tutte citate superficialmente, in maniera poco attraente per i neofiti di scienza e fisica, ed in maniera eccessivamente semplicistica per chi invece se ne intende. Credo di non dire un'eresia nell'affermare che da questo film non si evince minimamente perché le teorie di Hawking lo hanno reso tanto celebre. Insomma non soddisfa nessuno.
Insulsa la parte di storia amorosa tra la moglie e l'amico corista. Ok, sarà un episodio vero che andava narrato, ma il come è stato narrato mi ha fatto cadere le braccia per terra.
La scena del ricongiungimento, con lui in chiesa che se ne va nella sacrestia, si mette a suonare al pianoforte e i due poi si baciano con sullo sfondo una luce divina proveniente dalle vetrate della chiesa. Sentimentalismo sempliciotto in un film che vorrebbe onorare un grande uomo di scienza; non ci siamo proprio.
Nota di merito solo per l'attore protagonista Eddie Redmayne, trasfigurato per la parte. Peccato che il film che ruoti intorno a lui sia ben poca cosa. La storia di Hawking è incredibile ma in questo film è raccontata incredibilmente male.