Viktor ha perso la moglie e la figlia in un incidente aereo. La tragedia è avvenuta mentre era in servizio il controllore di volo Peter Nielsen, da cui Viktor esige risposte e verso il quale cova sentimenti di vendetta.
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In altri tempi Arnold non l'avrebbe fatta passare liscia ai responsabili della vicenda. Anche se in realtà il colpevole è un controllo di volo messo in difficoltà dalla temporanea assenza di un collega e da altri personaggi introdottisi in ufficio. Non ho capito per quale ragione sia la compagnia aerea a voler dargli i soldi, con quei tizi che avrebbero meritato di volar fuori dal palazzo. Il controllore di volo lavorava per la compagnia aerea? Rispetto il fatto che il film sia ispirato ad una vicenda reale, ma rimpiango i tempi delle mattanze vecchio stile. Nemmeno in Terminator c'è più da sperare in soddisfazione...
Titolo del tutto fuorviante per un drammone psicologico incentrato su un grave errore umano, di cui la vendetta è solo une delle tante, terribili conseguenze (il titolo originale "aftermath" significa appunto "conseguenze").
Niente a che vedere, quindi, con il genere "revenge" vero e proprio (e questo non è detto che sia un male), ma resta comunque un film poco originale, generalmente lento e a tratti abbastanza noioso.
Un tragico incidente aereo innesca in due uomini una spirale di sensazioni drammatiche, una sorta di viaggio psicologico alla ricerca di una tranquillità irrimediabilmente perduta e di un pentimento mai abbastanza esplicitato. Un film che si basa su fatti realmente accaduti, tranne forse per il finale che appare più come un tentativo di moralizzare l'intera storia, dall'impianto narrativo lineare ma poco incisivo per quanto riguarda le interpretazioni, nonostante un volenteroso Schwarzenegger.
La sua esuberante fisicità per quarant' anni gli ha portato fama e denaro , ma adesso , a 70 anni suonati , Arnold Schwarzenegger prova persino a darsi ai film " recitati " ! Infatti in questo dramma ( ispirato a fatti reali ma trasposto dall' Europa agli Stati Uniti ) che ruota attorno ad una tragedia aerea , l' azione è davvero prossima allo zero ed il buon Schwarzy deve impegnarsi più che con bicipiti e deltoidi come suo solito , con i muscoli facciali , per cercare di esternare le terribili sensazioni che si provano quando la propria famiglia scompare improvvisamente in un tragico incidente . Arnold si impegna ( ma l' introspezione non è davvero il suo genere ... ) , e pure il coprotagonista Scoot Mc Nairy ( con esiti decisamente migliori ... ) , ma il risultato finale non è per nulla entusiasmante e questa pellicola , tutt' altro che thriller , di Elliott Lester risulta assai moscia e lenta , tenendosi ben lontana dalla sufficienza piena , nonostante la morale finale . Voto 5 , alquanto generoso .
Molto lento , noioso e scontato .. infelice anche la scelta di Schwarzy come protagonista in quanto la sua monoespressione granitica mal interpreta il dolore o qualsiasi altro stato d'animo per il semplice motivo di essere sempre la stessa. Finale molto sbrigativo e sceneggiato male.
Due uomini che in modi diversi sono rimaste vittime di un evento disastroso: un incidente aereo. Uno ha perso l'intera famiglia, l'altro ha innescato con parecchie attenuanti l'incidente stesso. Tra dolore e sensi di colpa si sviluppano in parallelo le loro vite destinate però, come per i due aerei precipitati, a collidere. Aftermath si muove tra il dramma struggente ed un piccolo accenno al revenge movie, ma nella sostanza il potenziale rimane inespresso. Se McNeary disegna bene un personaggio non facile da interpretare e con cui non è scontato empatizzare, Schwarzenegger sconta la propria rigidità d'attori con ruoli così drammatici. Si vede l'impegno ma a volte (non sempre) è meccanico e poco naturale. Ci si mette anche la sceneggiatura con un finale poco convincente e che definire frettoloso e con poco mordente è fargli un complimento.