lisbon story regia di Wim Wenders Germania, Portogallo 1995
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lisbon story (1995)

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locandina del film LISBON STORY

Titolo Originale: LISBON STORY

RegiaWim Wenders

InterpretiSofia Benard Da Costa, i Madredeus, Patrick Bauchau, Rüdiger Vogler

Durata: h 1.45
NazionalitàGermania, Portogallo 1995
Generedrammatico
Al cinema nel Settembre 1995

•  Altri film di Wim Wenders

Trama del film Lisbon story

La storia comincia con una cartolina e un messaggio alquanto criptico: "Caro Phil. Non posso continuare m. o. s.! S. O. S. - Vieni a Lisbona con tutta la tua attrezzatura a. s. a. p.! Grande abbraccio. Fritz". Chi è chi? E che cosa vogliono dire tutte quelle abbreviazioni? L'S. O. S., naturalmente è chiaro. E l'a.s.a.p. rafforza soltanto l'urgenza: vieni il più presto possibile ("As Soon as Possible").

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Voto Visitatori:   7,40 / 10 (15 voti)7,40Grafico
Voto Recensore:   9,50 / 10  9,50
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Voti e commenti su Lisbon story, 15 opinioni inserite

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Dick  @  06/09/2014 17:17:01
   8 / 10
Bel film con una divertente prima parte di viaggio e una seconda, a Lisbona più contemplativa e "misteriosa". A metà strada tra fiction e documentario Wenders realizza una bella opera basata come alcune delle sue precedenti sulle immagini che non annoia ed affascina.

TommyTI  @  26/08/2012 15:13:48
   8½ / 10
Atmosfere bellissime di una Lisbona di metà anni '90,un inno al cinema,non ci si può annoiare vedendolo,dalla visione si riesce ad assaporare i sapori e gli odori di una splendida città come lisbona,con i madredeus che rendono ancor meglio l'idea

Jimmy.Carollo  @  06/06/2012 14:35:45
   5 / 10
Mi dispiace, per quanto uno possa ritenere importate la fotografia in un film, il film deve anche svilupparsi, avere dei risvolti, coinvolgere. probabilmente non sono un amante del genere ma questo film veramente ho fatto fatica a portarlo fino alla fine. Rispetto a Biutiful, che ho visto recentemente (lì la storia è ambientata nella periferia di Barcellona invece che Lisbona) non è riuscito a prendermi a sufficienza, ne con la fotografia ne con la trama nè con la drammaticità della storia.

M0rg4n  @  13/05/2012 15:29:37
   8 / 10
Un buon film, da vedere dopo essere stati nella capitale portoghese per poter capire meglio le sensazioni e i gusti che cerca di far passare. Un po' lento sì, ogni tanto alcune sequenze si deconcentrano e si perde di vista il filo del film, ma non importa perché è tutto così a misura d'uomo, sembra di trovarsi di fianco al protagonista sia durante i crepuscoli che durante i momenti di noia. Peccato solo per la storia d'amore troppo poco accennata per essere "sentita".

Ah, não ser eu toda a gente e toda a parte!

CitizenKane  @  30/07/2011 08:13:21
   7 / 10
Un bel film: gradevole e con un messaggio molto interessante
A differenza de "Il cielo sopra Berlino" non ha grandi pretese, e questo lo rende più piacevole

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  18/05/2011 18:10:16
   7 / 10
Una storia di Lisbona,vero. Si respirano i suoi odori,si ascolatano i suoi rumori,ancora di più si riesce a toccare in maniera tangibile l'anima dell'affascinante città portoghese.
Quello che doveva essere un documentario su commissione diventa nelle mani di Wenders ancora una volta espressione della propria poetica fatta di sensazione più che di altro. Un immergersi all'interno di Lisbona da parte del suo alter-ego ed attore feticcio Vogler alla ricerca dell'amico regista Fritz,ma questo è soltanto un pretesto per andare avanti a trasmettere emozioni.
Ad onor del vero stavolta Wenders non sempre promette ciò che mantiene: vero che è sempre un cinema di altissimo livello in cui si riescono a provare cose spesso indefinite e profonde ma la storia semplicemente manca. C'è un incipit,vero,anche abbastanza intrigante; poi c'è soprattutto Lisbona ma dove Wenders voglia andare a parare spesso non si sa,e si ha la sensazione che giri a vuoto o su sé stesso; poi c'è il finale e la trama riprende e finisce velocemente. Ci si mette anche una leggera storia d'amore sullo sfondo a cercare di intrigare ma purtroppo con poca efficacia, love story destinata a restare irrisolta con la bellissima cantante dei Madredeus (il cui contributo musicale è importantissimo e non eccessivo come dicono).
Poco omogeneo lavoro di Wenders,ma che riesce a regalare i soliti brividi agli occhi e all'anima grazie alla sua capacità non comune di immegerti nelle cose che racconta. Da brividi il Ciao Federico per Fellini nel finale e bella l'apparizione di un Oliveira-Charlot già vecchio allora e che ancora oggi continua a fare cinema dopo aver passato i cento anni.

In ogni caso è un lavoro imparagonabile alla produzione del regista tedesco precedente che dagli anni '80 in poi ha creato capolavori di rara bellezza,specie se poi questo film da lui considerato leggero e divertito (forse anche per questo poco riuscito rispetto agli altri?) arriva dopo il kolossal di Fino alla fine del mondo,di cui non smetterò mai di lodare la versione integrale che è una delle cose più belle che abbia mai visto in vita mia.

ValeGo  @  14/03/2011 16:20:41
   5½ / 10
Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  28/02/2011 12:20:44
   5½ / 10
Già avevo iniziato a dubitare di Wenders in Fino alla Fine del Mondo (anche quello un film in cui la musica vale più del resto) e qui il dubbio resta. La bravura del regista, il messaggio, la realizzazione.. tutto passa in secondo piano, sepolto sotto una noia terrificante.

7219415  @  22/11/2010 20:32:04
   6 / 10
stavo per morire dalla noia...

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento Giordano Biagio  @  18/10/2007 15:18:40
   9½ / 10
Film difficile da capire e apprezzare se non si entra dentro ai personaggi.

E' un film sul cinema di fine millennio, su ciò che le immagini sono diventate attraverso le logiche ciniche del mercato e le dispute sulle affermazioni narcisistiche degli autori. Il film vuole ricreare un tempo dell'innocenza delle immagini, sottraendole allo sguardo di chi le riprende perchè l'occhio che punta la cinepresa verso un oggetto già lo contamina e lo sottrae alla vita espressiva genuina.

Grande film sulla crisi del cinema, dedicato a Federico fellini e al suo "Otto e mezzo" che da un'altra prospettiva poneva questioni sulla crisi di ispirazione dei registi d'autore.

Il mercato ha ucciso le immagini filmiche relegandole in una zona oscura dove vengono manipolate in funzione di messaggi ridondanti l'inconscio di ciascuno, messaggi perciò vuoti, privi di ogni potenziale critico ed estetico.

Vedi recensione

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  02/08/2007 22:05:47
   7 / 10
Passare in rassegna Michelangelo Antonioni dopo aver girato insieme al Maestro "al di là delle nuvole"? Eppure il film, le cui affinità con "Blow-up", per esempio, NON sono puramente casuali, vanta un primo tempo che rinnova i fasti di Wenders e lo riporta ai vertici del passato.

E' tutto questione di sensazioni: tutto ciò può risultare dannatamente monotono, ma vuoi la musica splendida dei Madredeus, vuoi la Lisbona filtrata nei suoi colori più tipici e crepuscolari, la magia di questo film rischiava di farmi passare un votone all'istante...

Purtroppo però a una prima parte di tale livello, ne segue una seconda piuttosto inconcludente e inutilmente simbolica: la voglia di strafare è dietro l'angolo e l'epica suggestione di certe sequenze finisce per sfociare in uno sterile esercizio di stile, nel manierismo più compiaciuto.

E' per queste ragioni che l'8 e mezzo tanto bramato finisce per stare comodamente a casa: un capolavoro mancato, in ogni caso, e soprattutto (soltanto?) un buon film di Wenders (o di Antonioni? Mah)

2 risposte al commento
Ultima risposta 11/02/2010 17.53.04
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lukanoir  @  13/03/2007 21:12:50
   9 / 10
Un film sul cinema, un omaggio al cinema, alla volgia di narrare, all'impossibilità di farlo da soli e alla ricerca umana di nuove emozioni. Un film dichiaratamente senza sceneggiatura, solo spunti che Wenders trasforma nel suo perfetto stile. Scorci impareggiabili, musiche sublimi dei Madredeus, suoni rumori, l'isetta azzurra tra i casermoni di cemento. La perdizione e il ritrovamnento di una nuova voglia di fare cinema. Splendido il finale!

KANE  @  17/05/2006 12:45:07
   9 / 10
ottimo win wenders....
film poetico e caldo! una fotografia eccellente che ritratta la stupenda lisbona!!
le musiche degli Madredeus arricchiscono questo film e lo completa a 360 gradi!!
potrebbe risultare pesante per chi non conosce wenders, ma bellissimo per chi lo ama!

polbot  @  29/09/2005 17:09:28
   6 / 10
ho provato a vederlo 2 volte e non sono mai riuscito a non addormentarmi...cmq ragazzi addormentarsi con la musica dei Madredeus e i rumori di Lisbona...è un bel dormire!!!!

1 risposta al commento
Ultima risposta 18/08/2009 19.56.27
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viagem  @  29/09/2005 16:20:24
   10 / 10
Sicuramente il mio non è un voto obbiettivo, ma questo film mi ha fatto innamorare di Lisbona e della musica dei Madredeus. Loro sono proprio uno spartiacque: Wenders gli fa eseguire Ainda che dura più di 9 minuti e lì o li ami o e prosegui nel film innamorandotene sempre di più oppure ne hai la nausea e nemmeno finisci la visione.
La fotografia è d'eccellenza come d'abitudine, ma anche la resa delle emozioni, dei suoni e della magia di una città dalla bellezza decadente come Lisbona è straordinaria.
Tutto questo è un pretesto per Wenders per lanciarsi in una riflessione, a volte un po' stucchevole, sull'importanza del suono nel cinema e sull'obbiettività dell'immagine: uno dei personaggi del film si muove con telecamere appese al collo rivolte alle sue spalle, in modo da non influenzare coscientemente la ripresa.
Vale la pena già solo per il volto di Teresa Salgueiro, di una bellezza a dir poco eterea!

3 risposte al commento
Ultima risposta 15/08/2006 15.16.22
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