Abruzzo, Italia, 1270 d.C. La contessa di Matessa, lascia in eredità alla figlia Iacovella, un misterioso oggetto di gran valore, ma allo stesso tempo, anche causa di tutte le disgrazie accadute alla loro famiglia. L'oggetto non dovrà mai essere guardato e dovrà essere consegnato al Papa, che saprà come togliere la maledizione. Viene incaricato della consegna, Pietro, un monaco che vive nell'eremo di San Bartolomeo. La giovane Iacovella, però, prima di consegnare l'oggetto, non ha resistito alla tentazione e lo ha guardato, rimanendone vittima. Riesce così, a convincere i fratelli che l'oggetto é la risposta e non la causa alle loro disgrazie. Si mettono cosi sulle tracce del religioso e quando lo trovano, lo derubano e lo calano vivo in crepaccio. Qui Pietro, incontra Romualdo, un altro eremita che da due anni si nasconde dai suoi compaesani che lo vogliono morto. I due verranno salvati da Placido, un templare di ritorno dalla Terra Santa e si metteranno alla ricerca dei briganti che hanno derubato Pietro.
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