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Avevo difeso Reloaded. Nonostante la sua anima commerciale aveva delle buone idee, rispondeva con intelligenza ad alcuni problemi posti dal primo Matrix e ne lasciava in sospeso altri, in modo altrettanto brillante. D'accordo, non si poteva parlare di vera arte cinematografica, ma era un'ottima forma di spettacolo. Revolutions non fa altro che rivelare il vero volto di Reloaded: puro intrattenimento con involucro intellettualistico. È come se i due fratellini avessero sentito il peso di dover giustificare un intreccio narrativo forse più grande di loro e per evitare di cadere in un labirinto hanno liquidato i problemi più sottili di Reloaded con qualche spiegazione affrettata, impegnandosi per creare un finale più "umanistico" e roboante possibile. Ma il risultato è un film senza senso della misura, sfilacciato, con concetti e personaggi appena accennati e sospesi in un limbo di apparente logicità. L'aver voluto rendere ambigua la trama non è stata un'idea originale, ma la loro unica alternativa. Credo sia successo più o meno così: il primo Matrix è venuto fuori come creazione spontanea e originale, ed era un film compatto ed equilibrato. Ma poi, i due fratellini, pensando che il successo del primo film dipendesse soltanto dalla simultanea PRESENZA di filosofia e spettacolo e non dall'EQUILIBRIO di questa miscela, hanno cercato di inserirli a tutti i costi e in dosi diverse negli altri due film. Ma hanno perso il controllo. La trama gli è sfuggita di mano perchè forse, fulminati dalle idee interessanti che venivano fuori in fase di lavorazione, hanno tentato di costruirci intorno qualcosa di più sensato e coerente possibile. Ma è come costruire i muri di una stanza intorno ai mobili già sistemati. Poi, forse, è stata troppo forte la tentazione di sfruttare al massimo gli effetti speciali in un universo in cui, effettivamente, ci si poteva sbizzarire. Insomma, il primo Matrix è nato come progetto unico e ben definito, gli altri due, che non erano previsti, sono stati messi su un po' a fatica. Ovviamente non è tutto da bocciare: le buone idee ci sono e sarebbe bello vedere un soggetto del genere nelle mani di un regista esperto e raffinato. Peccato, ma servirà comunque da lezione.