Un uomo in cerca di vendetta arriva in una cittadina sperduta del West per cercare ed uccidere la banda che ha trucidato un suo vecchio amico. Ma lungo la strada…
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Ci ritroviamo un insolito Ti Western, in cui si mescola il genere con un po' nera ironia. Sicuramente non eccellente ma allo stesso tempo intrattiene bene, ha la sua dose di violenza e di vendetta e strappa qualche risata. Il personaggio del prete è ben riuscito in particolare. L'ho trovato molto godibile, penso che la media sia ingenerosa.
Non sono mai stato un amante del cinema che inserisce la commedia nei contesti storici: quì siamo chiaramente in quell'ambito, tarantiniano-serie b in cui la battuta e le situazioni simil comiche si affiancano ad una storia di morte e pistole. Ti West dimostra di saper gestire molto bene un film di molteplici personaggi e di differenti punti di vista (ognuno ha un proprio passato e proprie motivazioni). E se è vero che il film funziona abbastanza bene come western corale senza troppe pretese, tutto il resto è animato dai soliti e triti clichè del genere senza che ci sia una "tensione interpretativa" che riesca minimamente a dire qualcosa diverso su quei temi (la guerra contro gli indiani, la giustizia privata, il passato che nel west non passa, ecc.)
E così abbiamo trovato anche il trisavolo di John Wick ... Comincia con dei titoli di testa che richiamano alla memoria lo stile pop di tanti spaghetti western e con una discreta colonna sonora che strizza l' occhiolino a Morricone , questo recente western ( è del 2016 ) del giovane regista di horror Ti West . Ha una trama classicamente minimale , con una tipica storia di violenza gratuita ( come già anticipato dal titolo ! ) , e con un cast ridotto all' osso , ma con due nomi " pesanti " . Un disertore cerca di raggiungere di nascosto il Messico con la sua cagnetta , ma è costretto a fare una sosta nel classico villaggetto semiabbandonato dopo l' esaurimento della miniera . Qui si scontra con l' attaccabrighe del paese , che è pure il figlio dello sceriffo ... e la violenza , che sino a quel momento si era solo percepita nell' aria , esplode ... E si fa anche vedere per bene , con un pestaggio brutale , uno sgozzamento ed un cranio spappolato da una fucilata ! Ma Ti West inframmezza questa truce storia di vendetta con qualche intermezzo grottescamente umoristico , ovviamente di humour nero . Abbiamo , per esempio , la cagnetta ammaestrata quasi da circo , il predicatore ubriacone e violento , la ragazza che parla a getto continuo , un paio di uccisioni piuttosto buffe ed altri momenti tragicomici . Ethan Hawke invecchiando ottiene la faccia giusta per il western e pure John Travolta è bravo nel suo primo ruolo da cowboy . Nel resto del ridottissimo cast si riconoscono due giovani facce già viste , le sorelle interpretate da Taissa Farmiga ( sorellina della più nota Vera ) e Karen Gillan . Tra gli sgherri dello sceriffo , destinati ad una brutta fine , mi fa piacere vedere il faccione di Larry Fessenden , apprezzato ( non da me ! ) regista horror . Una pellicola strana , ma che tutto sommato si lascia vedere , diciamo da 6 - ...
Devo presumere che Ti West abbia voluto confezionare una black comedy in salsa western, perchè altrimenti non si spiegherebbero le ridicolaggini nei dialoghi e soprattutto nel finale, con un John Travolta nella parte del colabrodo. Il soggetto non sembra neanche così originale: combattente esperto vagabondo vessato dagli scagnozzi dello sceriffo, trova la forza di vendicarsi in barba a tutti i discorsi fatti per mediare. Non so, ma mi ricorda qualcosa (e che dire del coltellaccio del figlio dello sceriffo, che fa tanto RAMBO?). Nell'insieme, NELLA VALLE DELLA VIOLENZA è abbastanza fluido e crudo per regalare una visione senza fronzoli, ma per meritare qualcosa in più della sufficienza bisogna fare e offrire qualcosa di più succoso.
Un film semplice, pulito, un bel western con tutti gli elementi classici: polvere, saloon, cavalli, pistole, cattivi, buoni, un paesello di case in legno sperduto, ... non annoia, si vede con piacere, senza pretese.
Buona interpretazione dei protagonisti.
Non un capolavoro. Una trama comprensibile a tutti e molto western.
Di Ti West avevo apprezzato il mockumentary-thriller "The Sacrament" e soprattutto il revival-horror "The House of Evil". Con questo "In The Valley of Violence" vira su un piccolo western, abbastanza convenzionale, senza picchi particolari ma godibile, con spruzzi d'humor e dalla buona atmosfera con la bella ambientazione del New Mexico a fare da padrone. Buono il cast, inclusi un azzeccato Ethan Hawke nei panni del protagonista in cerca di vendetta x la sua cagnetta e un discreto Travolta.
Lo ritengo un passettino indietro rispetto agli altri suoi lavori, ma probabilmente West voleva dare un suo omaggio al genere western e avendo a disposizione un budget risicato, non poteva fare molto di più, ma alla fine la sufficienza la strappa.
Ti West e la Blumhouse. E' una strana accoppiata considerando il pregresso di entrambe le parti: la comune origine per l'horror. E' invece ti tira fuori un western. So che West gioca molto con i generi fin dalle sue origini. La trama è quanto di più lineare e canonico che si possa trovare: la classica storia di vendetta. Però al suo interno si notano delle interessanti varianti che rappresentano la cifra di questo regista. I personaggi appaiono mono o bidimensionali, ma con il procedere del film si notano le varie sfaccettature che non ti aspetti. Inoltre riesce a gestire bene le varie tonalità che vanno dall'altamente drammatico alla comicità pura. Il cane per esempio ha una funzionalità comica, tuttavia rappresenta il punto di svolta tragico alla vendetta dell'ex soldato. Lo stesso sceriffo/despota interpretato da Travolta non è la classica carogna fino in fondo ed il finale con il ricomparire del prete non si può dire che sia beneaugurante. Dal dominio con la forza bruta a quello della religione, in contesto arido, dalle strade deserte e dalla popolazione quasi assente, forse pronta per un nuovo dominatore.
Qualche nota poco congeniale al contesto. Da un sangue che sembra più provenire dalle pellicole precedenti del regista, un po' di quasi demenzialità, e un personaggio fuori dalle righe, Ti West imbastisce un'ottima atmosfera con un ritmo poco incalzante, ma estremamente godibile. Dal mio ultimo western, I magnifici 7, questo caratteristico e sporco "Nella valle della violenza" pur non avendo sparatorie a più non posso o inquadrature veloci, e a tratti bizzarro, è decisamente, a mio modo di vedere, migliore e appassionante.