next sohee (2022)

Nella sequenza iniziale c'è una ragazza che balla davanti ad un grande specchio, a volte sbaglia ma si rialza e si impegna sempre di più, faticando ma ancxhe con il sorriso sulle labbra. Tutto ciò è fatto con l'ausilio determinante della passione per ciò che fa. E' una giovane liceale a cui viene data la possibilità di effettuare uno stage lavorativo presso un call center, dove ben presto il sorriso gradualmente si spegnerà, diventando più irascibile e cinica in un mondo ultra competitivo in cui domina lo sfruttamento del dipendente e dalle deboli condizioni di lavoro che lo rendono in pratrica uno schiavo legalizzato che la porta al suicidio. Nella seconda parte, speculare all prima, si analizza il contesto con il personaggio della detective che indaga sulla sua morte e su cosa abbia indotto un gesto così estremo ed irreversibile. Il film analizza con cura il pericoloso rapporto squilibratro fra scuola e mondo del lavoro, dominate da un'ottica capitalista in cui i diritti del lavoratore vengono continuamente calpestati proprio perchè il mondo del lavoro domina le dinamiche su quello scolastico, ormai ridotto a simulacro della sua controparte attraverso le stesse dinamiche. E' un sistema marcio fino alle fondamenta, le cui vittime non possono fare altro che rassegnarsi e chi dovrebbe contrallare il rispetto delle leggi, lascia correre per quieto vivere. Un film di denuncia perchè tali dinamiche purtroppo non sono peculiari del mondi del lavoro coreano, ma si stanno internazionalizzando ed in questo tragico calderone ci finiscono generazioni di giovani sfruttati e non preparati ed aiutati per assimilare il trauma del passaggio dai banchi di scuola al lavoro. Un film molto lineare, diretto e con pochi fronzoli, fatto di contenuti che stimolano alla riflessione per una deriva troppo pericolosa per essere lasciata andare.