shin godzilla regia di Hideaki Anno, Shinji Higuchi Giappone 2016
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shin godzilla (2016)

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locandina del film SHIN GODZILLA

Titolo Originale: SHIN GOJIRA

RegiaHideaki Anno, Shinji Higuchi

InterpretiSatomi Ishihara, Hiroki Hasegawa, Yutaka Takenouchi, Nicolas Reillabahc, Jean Laurent Oibur

Durata: h 2.00
NazionalitàGiappone 2016
Genereavventura
Al cinema nel Luglio 2017

•  Altri film di Hideaki Anno
•  Altri film di Shinji Higuchi

Trama del film Shin godzilla

Tokyo è attaccata da un mostro misterioso arrivato dal mare. Le autorità non sanno come affrontare la situazione e chiamano gli americani, che propongono di nuclearizzare la creatura. Parte così una corsa contro il tempo per evitare il bombardamento sulla città.

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Voto Visitatori:   6,54 / 10 (25 voti)6,54Grafico
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Voti e commenti su Shin godzilla, 25 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

DankoCardi  @  10/07/2024 23:42:24
   4½ / 10
Sono un grande fan di Godzilla, ho visto tutti i film fatti su di lui...e questo è quello che mi ha deluso di più. Ricordo quando uscì al cinema che agognavo di andarci per vedere il mio beniamino stavolta in una vera produzione nipponica anzichè la solita roba americana. Per fortuna che poi non ci sono più andato. Diciamo subito che ha l'handicapp di essere il solito, ennesimo, reboot che annulla tutti i precedenti e deve ripartire per forza da capo...che due maroni; è una storia a dir poco priva di mordente con la creatura che arriva quasi in sordina e se ne sta ferma immobile per la maggior parte del tempo. E tutto il resto? Dialoghi, dialoghi ed ancora dialoghi tra gli organi politici del paese. Ministro dell'interno, ministro delle infrastrutture, viceministro alla difesa, sottosegretario all'agricoltura, capo segretario di gabinetto, ministro degli esteri, questore dell'area metropolitana...l'80% del film è tutto così! Una rottura di balle davvero più grande del famoso lucertolone. Poi le continue didascalie sotto ogni scena sono davvero fastidiose. Magari gli autori volevano fare un film realistico, che riprendesse il primo del 1954, ovvero che cosa succederebbe se una calamità del genere accadesse davvero e come verrebbe affrontata dalle istituzioni e dalla difesa...ma non è mostrando solo i pezzi grossi del governo che si può raggiungere questo risultato. Le due (proprio due di numero) scene di azione e di combattimento dei militari contro il mostrone sarebbero anche belle con effetti speciali decenti...e soprattutto utili a svegliarsi un pò dopo la sonnolenza che provocano i dialoghi, ma appunto risultano un caso isolato. Mi dispiace dirlo...ma è quasi peggio del Godzilla di Roland Hemmerich, ed ho detto tutto!
Sarà il film della vostra vita...se la politica e l'organizzazione ministeriale giapponese sono la vostra passione.

alex94  @  03/01/2023 14:45:17
   6½ / 10
Un confronto tra due mostri,uno è Godzilla che devasta la capitale ( inizialmente in modo piuttosto goffo bisogna ammetterlo),l'altro è l'apparato burocratico nipponico,incapace di reagire e che non fa altro che perdersi in una montagna di inutili chiacchiere,dovendosela vedere anche con la sudditanza nei confronti degli USA.
Riuscito dal punto di vista della critica un po' meno dal punto di vista spettacolare visto che le continue ciance e spiegazioni varie spezzano di non poco il ritmo.
Ben coniugata la computer grafica con effetti più artigianali.
Discretoccio nel suo complesso,se vi capita concedetegli una possibilità.

gianni1969  @  17/02/2022 21:32:08
   7 / 10
Non è male, peccato per gli effetti davvero ridicoli, con un budget decente sarebbe stato meglio dei vari godzilla americani

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  31/01/2022 19:07:40
   8 / 10
Ho apprezzato i film del Monsterverse, ma questo è indubbiamente superiore più o meno sotto tutti i punti di vista. Anche rispetto ai classici film giapponesi delle saghe di Godzilla, c'è un'attenzione e una cura particolare, e mi è piaciuto particolarmente l'inizio, per come è concepito. È stato il primo film a tema Godzilla che abbia mai visto, e sono rimasto tutt'altro che deluso. Personalmente, lo metto più o meno a pari merito con il primissimo di Ishiro Honda.

Scuderia2  @  28/05/2021 20:40:48
   7 / 10
Tremila sovrimpressioni di nomi, luoghi e mezzi totalmente inutili visto che non ne ricordo nemmeno uno.
Un mostro che irrompe in maniera carnevalesca e goffa: pare uno di quei draghi cinesi di cartapesta, solo di peluche in questo caso, e con l'espressione tonta.
Poi, presto, la bestia cresciuta a pane e scorie radioattive decide di proporsi in posizione eretta e un po' di rispetto inizia a guadagnarselo.
Parte una sfida contro la burocrazia per capire chi è più grosso.
Ci si rende quindi conto che siamo davanti a un prodotto molto interessante, diverso.
La regia è notevole, si ha l'impressione di assistere a un anime con personaggi in carne e ossa con primi piani scattanti e riprese di gruppo con personaggi dalle facce improbabili.
Ci sono pure due tipe: una non guarda in faccia nessuno, l'altra non smetteresti di guardarla.
E poi dei campi lunghi urbani con la creatura in lontananza: bellissimi.
Shin Godzilla ha il pregio di farti percepire davvero il casino che sarebbe una situazione del genere.
Mica poco.

biagio82  @  01/02/2021 00:24:55
   7 / 10
Hideaki Anno è un regista partico l'animazione ricordato soprattutto per neon genesis evangelion (anche se io gli ho sempre preferito il mistero della pietra azzurra)
ed è proprio evangelion a cui la mente torna guardando questo film.
la storia è quella classica, tanto da sembrare un remake del classico del 54 un mostro emerge dalle acque e inizia a distruggere il giappone con l'aggiunta di alcuni elementi nuovi, come la continua evoluzione di godzilla il concentrarsi sulla burocrazia giapponese tanto complicata e capace da a volte da incartarsi su se stessa, portando una critica non da poco, tanto da far quasi sembrare la burocrazia italiana più snella (e questo la dice lunga...).
registicamente Anno ci propone un mostrone che si comporta come un angelo della sua serie, gommoso, estraneo e privo di emozioni, tanto da non sembrare un animale, anche il tipo di sequenze riprende pari pari quello spirito, con scene semplici, dialoghi ad effetto e cartelli in sopra impressione a non finire, durante la post produzione si deve essere talmente abituato a ricordare la serie che non si è neppure vergognato di mettere anche una traccia musicale.
che dire, ho cercato di essere preciso nel descrivere come questo film riprenda quella data serie perchè è un tipo di regia molto particolare, che potrebbe far storcere il naso a chi è abituato ai film americani, dove è l'azione a farla da padrone, ma per me è un film che merita di essere visto, intrattiene e non annoia ma non è un film per tutti, ed anche gli amanti del genere potrebbero rimanere interdetti.

gemellino86  @  31/12/2019 23:30:31
   6½ / 10
Discreto film sul lucertolone gigante. Però non è leggero anzi abbastanza prolisso a dire la verità. Belle le ambientazioni di città (o delle metropoli).

marcogiannelli  @  20/06/2019 16:13:34
   7 / 10
Un film, a mio avviso, poco capito. Parliamo di un film puramente politico con Godzilla di mezzo, forse il miglior film di questo filone con degli effetti speciali miracolosi quando messi in gioco. Forse una sforbiciatina al minutaggio ci stava, però è puro godimento.

Javier81  @  20/02/2019 14:19:55
   5 / 10
Francamente un film che si poteva evitare.
Sopportare un turbinio di sequenze-dialogo enfatizzati in stile jappo, per poi imbattersi in una realizzazione tecnica da b-movie, con godzilla che sembra uno dei mostri dei power rangers.
Evangelion era un capolavoro che spiccava per diversi motivi, questa esperienza invece è poco gradevole e pressoché inutile.
Lo sconsiglio.

Colibry88  @  18/02/2019 23:40:41
   6 / 10
Riconosco di essermi trovato in difficoltà nel valutare questo film. Purtroppo ho avuto per tutta la sua durata la sgradevole sensazione di guardare una farsa. Il cinema è sempre una farsa, anche quando una pellicola racconta eventi storici. Ciò che lo spettatore vede è pur sempre un artificio. Ma qui è come se la finzione sia consapevole, esibita senza problemi. L'ho trovato estremamente finto. Gli effetti speciali purtroppo non sono all'altezza degli standard, ma ciò che più mi ha lasciato perplesso è il frangente umano della vicenda. Personaggi privi di qualsivoglia emozione, interiorità. Tutti i movimenti, le espressioni, le parole sono meccanici, artificiali, dosati in modo maniacale. Tuttavia, inspiegabilmente, è un film che si lascia seguire. Non è peggiore di tante baracconate americane e almeno qui c'è di positivo che non devi farti due palle così a sentire gente che parla di baseball, football e disquisizioni sull'ultimo amplesso compiuto da un personaggio. Insomma, anni luce dalla volgarità americana e già solo per questo apprezzo questa pellicola.
In quanto a Godzilla, anche qui sono rimasto in dubbio fino alla fine nel chiedermi se forse in realtà, egli rappresenti in questo film una metafora o qualcosa di simile. Il mostro ha comportamenti bizzarri, specie nel finale. La prova del cast purtroppo non mi ha convinto affatto. Come ho già detto, tutto l'apporto umano mi è parso meccanico e poco spontaneo. Sufficiente.

Mattealus  @  04/03/2018 09:13:15
   9 / 10
Questo è il VERO Godzilla, altro che le scemenze made in USA

topsecret  @  21/01/2018 10:33:15
   6 / 10
Se confrontato con i godzilla di produzione americana il film di Higuchi è destinato a perdere, abbastanza nettamente, soprattutto dal punto di vista della realizzazione grafica, con effetti speciali poco incisivi. Come passatempo invece ha un suo perchè, nonostante i continui rimbalzi, nella trama, da un ministero all'altro ne fanno assumere i contorni di una semi farsa.
Non annoia, non esalta, ma intrattiene in maniera sufficientemente valida.

pernice89  @  18/01/2018 09:10:16
   6½ / 10
Non l'ho trovato affatto male. Certo ammetto che ogni tanto mi annoiavo e perdevo un po' il filo, ma nel complesso mi piace questo Godzilla. Una visione la merita.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  27/12/2017 21:49:06
   6½ / 10
Shin Godzilla è un film che malgrado la lontananza temporale con il suo originale, mantiene intatto il suo simbolismo. Scollegato dal Godzilla di Edwards, il film di Anno riannoda i fili della tradizione di tutta la saga. Se negli anni 50 le bombe di Hiroshima e Nagasaki forgiavano la letalità del mostro, il disastro di Fukushima è da subito il collegamento diretto. Tutta la prima parte si gioca con l'inefficenza del governo giapponese di fronte ad un pericolo sconosciuto, come appaiono inadeguate le sue risposte. Una filiera di ordini e contrordini che finiscono nelle pastoie della burocrazia, rendendo l'azione stessa inerte.
Anno inoltre, oltre a qualche citare più o meno in maniera palese il suo Neon Genesis Evangelion, recupera anche la grande tradizione dei mostri di cartapesta, degli enormi fantocci che devastano modellini, ma decisamente più credibili grazie anche all'avanzamento della tecnologia. Un misto fra antico e moderno che non ha bisogno di ingombrante ed invadente CGI. Non male nemmeno il design di questo Godzilla, più inquietante ed in qualche modo più malato rispetto alla tradizione. Niente male nel suo complesso.

Elfo Scuro  @  22/11/2017 20:43:29
   7½ / 10
Mi è piaciuto moltissimo, è in equilibrio tra la tradizione dei Kaiju e le nuove tecnologie. Inoltre il lavoro di Hideaki Anno è estremamente coerente, in certi momenti sembra di guardare Evangelion, con Godzilla al posto degli Angeli e poi il mostro più famoso del cinema è realizzato alla grande. Ho apprezzato molto l'ironia amara e la messa alla berlina della burocrazia nipponica.

Invia una mail all'autore del commento kampai  @  20/11/2017 09:14:27
   6½ / 10
Mi ha lasciato un pò esterrefatta questo nuovo godzilla. Nuovo.. .oddio sembra il rifacimento del vecchio che ho adorato. Qui riprende le tematiche di allora, disastri nucleari di varia natura,e come allora viene trattata l'incapacità di gestirla.il mostro è un pò strano perché è sempre gommoso ma i movimenti sono fluidi. Esilarante la trovata delle didascalie per spiegare ogni cosa.

-Uskebasi-  @  28/07/2017 15:12:49
   5 / 10
COMMENTO UTILMENTE SPOILEROSO

Si arriva a rimpiangere gli americani, tanto per capirci...
"Shin Gojira" è un'esperienza comica più unica che rara. Fossi stato con le persone giuste non starei scrivendo adesso, sarei matematicamente deceduto in sala dal ridere. Il film si svolge non attorno a Godzilla, ma attorno dei tavoli, tavoli di tutti i tipi, circondati da dei tizi che parlano in continuazione, ma quasi sempre uno per volta come a una recita di bimbi. Sarebbe di un burocratico asfissiante se non fosse (come accennavo prima) così involontariamente comico. Ogni persona, ogni singola persona inquadrata ci viene presentata con una didascalia che ci dice vita morte e miracoli, come se ce ne fregasse qualcosa se Tizio è il Segretario, il Direttore o il Pescivendolo, ma stigrancàzzi. E soprattutto come se fosse importante e utile specificare i ruoli, ci fosse anche un solo spettatore al mondo che riesca a distinguere e ricordarsi i 100 uomini asiatici e le loro mansioni. E non è finita qui, c'è qualcosa di ancora più esilarante nella precisione maniacale giapponese. Si perché non solo le persone ci vengono indicate; ogni luogo, ogni stramaledetto luogo del càzzo ci viene presentato con una didascalia. No no, forse non mi spiego. Non sto parlando di segnalazioni di città, piazze o grandi zone urbane, o proprio per essere pignoli edifici importanti, nooooo, sto parlando di ogni càzzo di luogo, che sia un cunicolo, una stanza, un cesso; roba del tipo che ci sono 4 persone che camminano e sotto c'è scritto "2° piano - Corridoio"!! Ma che càzzo mi dovrebbe fregare se sono sul corridoio? E se erano al 5° piano cosa càzzo cambiava? E la trama infierisce sul ragazzo che ha dovuto scrivere tutte ste cose inutili, infatti capita che nel mezzo di una conversazione tutti prendono e vanno in un'altra stanza, una stanza adibita a quell'argomento. Mi spiego? C'è una stanza per ogni cosa con annessa scritta sotto. Nel senso che non possiamo parlare di pomodori qua nella Sala delle Minacce alla Nazione, andiamo a farlo nel Salotto degli Ortaggi perdio...
E' pieno, pieno, pieno zeppo di didascalie, una cosa indescrivibile. Siamo più vicini al leggere un libro che a guardare un film...
Passiamo al co-protagonista, Gojira o Godzilla. Come si potrebbe far capire a parole tutta la dolcezza della sua prima forma... è un pupazzone sanguinante che chiede affetto, con gli occhi perennemente spalancati da ebete, ma purtroppo la folla cattivissima scappa anziché abbracciarlo. Poi evolve nella sua classica figura, poi evolve in una discoteca e spara luci per segnalare la sua posizione agli adolescenti, poi si addormenta per riposarsi, poi si risveglia e decide di collaborare al piano senza senso degli umani. Così, in una zona completamente distrutta e piena di macerie, la creatura si stende prestando gentilmente il suo volto verso l'unica strada intatta percorribile dai camion, affinché questi le possano versare con comodità del liquido refrigerante in bocca. Gli americani sarebbero stati linciati per una scena del genere.
Gran finale con l'inquadratura della coda che mostra forse esseri autonomi pronti a staccarsi da essa. Non si sa bene il significato. Strano che non abbiano usato una didascalia per spiegarlo.

2 risposte al commento
Ultima risposta 19/08/2017 13.38.59
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enrico_ghezzi  @  26/07/2017 14:08:45
   7½ / 10
è il cinema japponese dell esempio catastrofe. non ci sono monadi o diaframmi di insieme che il gozilla di Hideaki Anno propone, ne rivela la sua maturita' ad un livello di inferenza forse placido. quegli anni 50 del jappone del pericolo. il percorso della bomba atomica, ne trasfigura un insieme di livelli che vendono forse attesti ad un carattere dire quasi pasoliniano nel suo essere fedele all elisse di insieme e di intervalli allegorici e filologici diretta che ne denotano un diatriba cocente se vogliamo, la fotografia è quella dei 50, forse con quel miele e sapore della cultura allieva che separa il jappone dalla marionetta esibita fino al flagrante ricorso della scoperta del mostro che inalbera una dialettica di stato- è quello stato che ne vediamo poi riflessa alla base una insinuata e ansiosa anemica del cinema di genere, che rifugge nel prevalente ma mai nell assente di quello che puo' produrre a livello enerigco. forse un fumetto o un cartone ma non un cinema che richiede eccessi se non conditi del sapore popolare del burattino informe .se ne ritrae molti aspetto di natura piacevole se non lo si rivede nella sua vera varieta' di elementi diretti che non separano un film nel suo insieme storico.
il cinema japponese ricalca la sua vera soglia del proibito mostrare senza avere rivalse ne commenti da assumere come antefatti.
questo gozilla ne è un esempio portante-

_Hollow_  @  24/07/2017 00:29:06
   8 / 10
Siete caduti così in basso negli ultimi tempi da capirci meno di faluggi? Annamo bene ..

Un film coi suoi difetti ma dove alla fine prevale il cervello di Anno, capace di realizzare un kaijou eiga finalmente atipico e più vicino all'originale, in cui Gojira torna ad essere l'emblema del nucleare fuori controllo (v. rimandi alla distruzione provocata dallo tsunami del 2011).
Tante denunce: al nucleare, ai metodi del governo (che gestisce, male, il prima e il dopo), alle potenze straniere (con gli americani che fan gli americani) e tanta altra roba che non sto ad elencare, perché i simbolismi, come da tradizione di Anno, son veramente tanti, e fate decisamente prima ad andarvi a leggere un qualche speciale a riguardo.
Ovviamente il target del film è più lo spettatore giapponese; per uno straniero certe cose risultan quasi impossibili da capire, ma basta informarsi nel caso.
Già il titolo, ad esempio, è una gran bella differenza rispetto al passato: Gojira è sempre stato scritto in katakana, l'alfabeto usato principalmente per tradurre parole straniere non presenti originalmente in giapponese. Ovviamente possono esserci diversi motivi a riguardo, come imputare il nucleare agli americani ma soprattutto lasciare il "mostro" in un alone di mistero, di ignoto. Adesso compare in katakana non solo il nome del mostro, ma pure l'aggettivo "shin", che senza esser scritto in kanji può avere, in giapponese, almeno una decina di significati. E ovviamente, come classico di Anno, molti di questi sono riferibili alla cosmologia di Evangelion. "Nuovo", "rinascita", "resurrezione", "morte", "quattro". Tutti elementi centrali nella poetica di Anno con forti legami alla cristianità. E sull'argomento mi fermo qui, se non conoscete Evangelion è affar vostro.
Tornando al film, veramente degna di nota rimane pure la colonna sonora. E anche qui il compositore è Shirō Sagisu, lo stesso di Evangelion. Per citarne una su tutte, ascoltate "Who will know (tragedy)" e godete della sua genialità, essendo praticamente un requiem per Godzilla stesso, dipinto come essere pensante, dotato di emozioni, e vittima. Ma l'ost è un vero e proprio forziere del tesoro con altre piccole perle come "Persecution of the masses". Ovviamente per godersele vanno contestualizzate e abbinate alle immagini, immagini che, ancora una volta, hanno un sapore molto forte di Evangelion con i suoi angeli.

Io il film l'ho visto svariato tempo fa, non in quei tre giorni in croce in cui è stato in due/tre sale a regione, quindi il voto, che alla fine è la cosa meno importante in un commento, prendetelo con le pinze. Potrebbe essere mezzo punto in meno come qualcosa in più.

Rimane il fatto che è il solito lavoro di Anno, fortemente simbolico e verboso (la sceneggiatura era lunga il doppio rispetto ad un film simile); ci son gusti e gusti e capisco possa non piacere (a me spesso non piacciono i lavori di O.Welles, ed è quasi eresia parlando di Cinema), ma un conto è non apprezzare, ad esempio, i ritmi, un altro è sputarci sopra e bollarlo come un brutto film senza capire una mazza di quel che è stato visto. Non sopporto la gente che spara sentenze come chi è tirato in causa nelle sequenze dal reale di The End of Evangelion. Guardatevi per quel che siete realmente come grazie ai poteri di Sogno nella scena della "convention sui cereali". A buon intenditor poche parole.

Manticora  @  09/07/2017 17:55:13
   6½ / 10
Hideaki Anno o lo si ama o lo si odia:
L'ho amato dal primo all'ultimo minuto di tutta la serie di evangelion, vista su MTV REGISTRATA E RIVISTA FINO A CONSUMARE LE VHS.
L'ho amato per la degna conclusione SEMPRE di Evangelion QUELL END CHE HA RISCRITTO I TOPOI DELL'ANIMAZIONE GIAPPONESE DEL 20 SECOLO.
Infine, mi ha sorpreso Evangelion 3.0 la rivisitazione in lungometraggi di TUTTA LA SERIE DI EVANGELION, che ha portato ad un capitolo semi-finale tragico in cui il dopo è PEGGIO , molto PEGGIO.
Ma con questo shin godzilla Hanno ha praticamente esaurito il tubetto del dentifricio, soprattutto perchè è un FILM CON ATTORI IN CARNE ED OSSA.
Intendiamoci, la messa in scena, gli attori e la storia funzionano, ma c'è sempre un ombra che si staglia dietro il re dei mostri, ebbene si il kajiu qui deve molto della sua interazione ad un ombra enorme e anche FASTIDIOSA a tratti, quella degli Eva, della Nerv e di Neo-Tokyo 3. Purtroppo è tutto DERIVATIVO DA EVANGELION, e questo più che aggiungere toglie. L'idea migliore, non a caso Anno è anche un discreto sceneggiatore, è l'idea di mostrare per la prima volta tutto dal punto di vista dei membri del governo giapponese, TUTTI I MEMBRI. In sostanza i pregi e difetti di questo collettivo mostrano anche i limiti della società nipponica. Così che emergono le anime di tutti i personaggi, con l'immancabile musichetta di Evangelion, ovviamente...
Però il film parla di Gojira, ed è quando il kajiu è in azione che il film acquista maggiore consistenza, anche se l'interazione con l'esercito assomiglia a quella con gli ANGELI. Manca solo l'ATFild e sarebbe il film di Evangelion, con annessi EVA. Indubbiamente

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Effetti speciali un pò più curati in certi casi avrebbero donato maggior fluidità e credibilità al film, così come il finale

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Insomma il film ha luci e ombre, che purtroppo ne fanno un capolavoro mancato, ed è un peccato perchè Anno ha ancora parecchio da narrare credo.

Strix  @  07/07/2017 20:13:32
   4 / 10
Sarà che non sono un orientofilo, ma di questa boiata proprio non si sentiva l'esigenza.
Semplicemente è un film che non ha nulla da dire, non aggiunge nulla alla mitologia di Godzilla.

Certe cose lasciamole fare agli americani, meglio un film vuoto fatto bene che un film vuoto fatto...male (eufemismo).

1 risposta al commento
Ultima risposta 08/07/2017 10.43.09
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faluggi  @  05/07/2017 22:27:56
   10 / 10
C-A-P-O-L-A-V-O-R-O finalmente un Gozzilla che rispecchia l'originale giapponese del '54, e non intendo la vaccata versione americana riadattata con scene ex-novo, ma proprio quella giapponese da noi uscita solo coi sottotitoli.

Gli americani ormai col cinema sono plebei, i giapponesi invece sono i veri maestri, Anno, quello di Evangelion per capirsi, prende Gojira dopo che sono stati fatti 780 film seguiti trashoni e ci tuori fuori un filmone registicamente perfetto e recitato come si deve.

Il tizio che sotto ha messo 2 probabilmente non l'ha visto.

3 risposte al commento
Ultima risposta 28/11/2017 20.19.07
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lucasssss  @  05/07/2017 17:54:39
   2 / 10
una domanda........ non ho ben capito se questo film e un restyling di quello del 1954 o un film ex novo, ma suppongo si tratti della seconda ipotesi

ebbene si, allora assolutamente da evitare

indecente sotto tutti gli aspetti, a partire dal mostro prima di evolversi, pare un pupazzo dei muppet show, ridicolo

e poi, anche da evoluto, sempre statico, senza espressione, sembra un manga giapponese di pessima qualità

e che dire degli attori, recitato da cani, ripetitivo, sensa senso, inutile

beh, oltre alle due ore perse in sala non voglio perdere altro tempo


......uomo avvertito mezzo salvato!!!!!!!





ciao
Lucasssss


P:S: con il voto mi sono tenuto largo!!!

1 risposta al commento
Ultima risposta 18/08/2017 13.06.00
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mikeP92  @  04/07/2017 11:23:05
   5½ / 10
Nonostante il film possieda uno stile registico inusuale ma interessante, con didascalie, veloci cambi di scena, numerosi primissimi piani alla faccia dei singoli attori per simulare gli interlocutori, non merita la sufficienza. I problemi sono più o meno gli stessi del film di Edwards, ovvero che Godzilla fa troppo poco e si dà eccessivo risalto al lato umano. Hanno cercato in tutti i modi di costruire una sceneggiatura originale con una trama così trita e ci sono riusciti ma il ritmo narrativo ne ha risentito troppo. Evidentemente tutti questi monster movie hanno fatto il loro tempo.

2 risposte al commento
Ultima risposta 19/09/2017 16.02.24
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fistignaccheri  @  03/07/2017 20:23:24
   8½ / 10
Un gran bel Kaiju Movie !

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Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

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ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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