Per poter tornare alla loro amata palude, Shrek e Fiona, si vedono costretti a regnare su Far Away, perchè non si hanno più tracce dell'erede al trono. Mentre Shrek, Ciuchino ed il Gatto con gli stivali sono impegnati nella ricerca, il Principe Azzurro, cerca con un colpo di stato di prendere il potere e Fiona si trova tutta sola a doverlo affrontare.
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Extra SHREK TERZO
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19/06/2007 Intervista a Jeffrey Katzenberg, Chris Miller e Aron Warner
SHREK TERZO
Intervista a Jeffrey Katzenberg, Chris Miller e Aron Warner
Protagonisti alla conferenza stampa romana di Shrek Terzo sono stati anche Jeffrey Katzenberg, presidente della DreamWorks Animation, Chris Miller, regista di questo terzo episodio, e Aron Warner, produttore del film.
Ci sarà uno Shrek Quarto? Magari un prequel sulla gioventù del nostro eroe?
Aron Warner: Ci sarà di sicuro e non sarà un prequel: la storia di Shrek continua! Comunque è ancora troppo presto per parlarne.
Una domanda per il presidente della DreamWorks Animation: quanto è difficile coordinare un team di creativi e di attori?
Jeffrey Katzenberg: L'importante è stabilire bene i ruoli: io sono l'allenatore, loro sono i campioni che scendono in campo. Da questo punto di vista la collaborazione con Aron e Chris è perfetta. Per quanto riguarda gli attori che danno voce ai personaggi, basti pensare che, ai tempi del primo episodio, io andavo in sala di doppiaggio tutti i giorni, mentre oggi ci passo solo quando capita... per portare panini e gelati. Tutti sanno benissimo cosa fare, e anche Justin, che è arrivato per ultimo, è entrato subito nel meccanismo dopo un paio di sessions.
Di chi è stata l'idea di assoldare Justin Timberlake?
Jeffrey Katzenberg: Mia. L'ho visto a Saturday Night Live anche prima che uscissero i primi film in cui ha recitato. Mi sono reso conto che aveva un grande talento come attore comico. Allora ho alzato il telefono e ho chiamato Aron. Ci siamo trovati subito d'accordo.
Perchè avete deciso di far uscire Shrek Terzo in estate?
Jeffrey Katzenberg: In realtà il 31 agosto è la data ideale per l'Italia, perchè le persone sono tornate dalle vacanze e mancano ancora due settimane all'inizio della scuola, quindi ci è sembrato il momento perfetto per coinvolgere adulti e ragazzi.
E come vi è venuta l'idea di far diventare papà Shrek?
Aron Warner: L'idea è nata parlando con Andrew Adamson, regista dei primi due episodi. Ci è sembrato un modo interessante di sviluppare il personaggio.
Chris Miller: Da quando abbiamo cominciato a lavorare a Shrek Terzo fino al momento dell'uscita nelle sale sono passati tre anni e mezzo. In questo periodo molti membri della troupe sono diventati genitori, ed è stato naturale e divertente prendere ispirazione da questo. C'è molta esperienza personale: le voci dei figli di Shrek e Fiona sono le voci dei bambini delle persone che hanno lavorato al film.
Rispetto ai primi episodi, il miglioramento dal punto di vista tecnico è impressionante, ma tutti dicono che il punto di forza del film rimane la trama. E' ancora così?
Chris Miller: Molti dettagli tecnici sono stati migliorati rispetto al passato, e danno maggiore credibilità ed espressività al prodotto finale.
Aron Warner: Ad esempio il controllo della mimica facciale è molto più completo, il che rende i personaggi molto più espressivi. Però è vero: il punto centrale rimane la trama... il nostro mestiere è raccontare storie ed è quello che cerchiamo di fare al meglio.
E' vero che vi siete serviti anche del contributo di un artista italiano?
Aron Warner: Sì, la parte in cui l'uomo focaccina rivive in flashback tutta la sua vita è uno storyboard di Gabriele Pennacchiotti. Quando l'abbiamo letto ci è piaciuto così tanto che lo abbiamo voluto inserire a tutti i costi, abbiamo perfino dovuto forzare un po' la storia per poterlo inserire.
Ci sono delle scene tagliate che inserirete nella versione home video?
Chris Miller: Pensa che ci abbiamo lavorato 3 anni e mezzo... le scene tagliate sono così tante che avremmo potuto montare 15 versioni differenti del film.
Aron Warner: Per esempio posso anticiparvi che ci sono alcune scene ambientare nel liceo di Artie: in una lo stesso Artie cerca di ingraziarsi Gwendoline, in un'altra troviamo addirittura Lancillotto che canta in una boy band...
La saga dell'orco verde si caratterizza per una splendida colonna sonora rock. Qual è stato il pezzo per cui è stato più facile ottenere i diritti e quale il più difficile?
Jeffrey Katzenberg: La canzone per cui abbiamo dovuto faticare meno è stata Live and Let Die di Paul Mc Cartney: Paul è un grande appassionato di animazione ed è stato subito entusiasta di far parte del progetto. La maggiori difficoltà le abbiamo invece riscontrate con Immigrant Song dei Led Zeppelin: è stata una lunghissima trafila... ma alla fine ce l'abbiamo fatta!
E non vi manca la bella Fiona "umana" del primo episodio?
Tutti: No! E' molto più facile e divertente animare un orco.
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