the untold story (1993)

Violentissimo, cattivo, ironico, trash... tratto da una storia vera, rivisitata dal regista, scorre via a gran ritmo tra fiumi di sangue e qualche gag. Chiaramente non un film che punta alla qualità, ma riesce a dare forti emozioni e mescolare i generi tra horror gore e commedia. Un po' fiacco nella parte centrale, ma per il resto alla grande. Una sorta di B movie orientale cattivissimo, flashback finale da brividi.

A stupire in "The untold story" è la capacità di gestire con semplicità disarmante due registri narrativi agli antipodi: il primo mirato alla descrizione delle gesta di un pluriomicida interpretato magistralmente da Anthony Wong: l'uomo, dopo aver bruciato vivo un creditore, si rifugia a Macao dove diventa proprietario (il come lo si scoprirà nel ferocissimo flashback finale) di un ristorante in cui prepara ravioli dal ripieno molto particolare e in cui si macchierà di numerosi atti aberranti.
Il contraltare è rappresentato da alcuni poliziotti a dir poco inetti e fannulloni, protagonisti di siparietti ai limiti del demenziale, una banda di cretini con poca voglia di lavorare e dal quoziente intellettivo evidentemente limitato.
Tra farsa e dramma Herman Yau se la cava egregiamente, amalgama con efficacia i due stridenti segmenti, sino a declinare senza strappi clamorosi in atmosfere corrotte e disturbanti di cui è ammantata tutta la seconda parte; di risate neanche l'ombra, a tener banco è il crudele ribaltamento dei ruoli, con il folle protagonista vittima della violenza da parte delle autorità. Yau lavora splendidamente ai fianchi lo spettatore arrivando quasi a far provare pietà per l'assassino, ma è sufficiente il già citato flashback per eliminare ogni sguardo misericordioso nei confronti del pazzoide. Ricco di efferatezze e di situazioni forti "The untold story" è pellicola non adatta a tutti i palati, o meglio, agli stomaci, anche perchè in grado di toccare corde molto intime nonostante la violenza sfacciata, che Yau mette in scena applicando un' autocensura veramente minima.

La prelibatezza di un misfatto cucinato ad arte ed il pasto è servito. La leggenda restaurata del pomo della discordia, il majong seme della follia. Psicopatico, scaltro, sfuggente. Libro aperto in una vetrina ben serrata nell'idiozia libertina e da primi della classe di una giustizia violenta e mal adoperata. La finezza dei modi, accarezza la favola noir dei sacchi neri ed i ravioli alla griglia. La famiglia è sacra, ma, a volte, una lattina può "salvare" la vita.

Ci sono due registri ben distinti, horror e commedia, che seguono strade parallele. Malata è l'atmosfera dove impera la ferocia disumana del protagonista, un Anthony Wong in gran spolvero, e apparentemente disimpegnata per non dire comico farsesca nelle indagini di polizia dove invece si osserva l'intelligenza fredda dell'Ispettore Lee, inguaribile donnaiolo e l'incompetenza e l'imbecillità dei suoi collaboratori, caratterizzati in maniera marcata da uno stereotipo preciso. L'incontro tra questi due registri vede la vittoria assoluta del primo. L'universo malato dell'assassino stimola la ferocia di tutti gli aguzzini che incontra, poliziotti e compagni di cella. Uno stillicidio di torture che possono indurre anche ad un attimo di compassione verso colui che da assassino è diventato una vittima, ma Lau visualizza la sua confessione in flashback e tutto crolla.
E' un film estremamente duro che non fa sconti sulla furia omicida del protagonista e sulla brutalità utilizzata da entrambe le parti in lotta. Rimani veramente straniato dopo la visione di questo film che ha dei tratti ancora più disturbanti di quanto si veda.

Buon film diretto da Herman Yau nel 1993.
La trama è buona,molto malata e violenta,molto disturbante il finale,in cui il film raggiunge livelli di cattiveria e violenza veramente unici.
Discreta la regia,ottima la recitazione di Anthony Wong.
Alla fine mi ha abbastanza soddisfatto,consigliato a persone non facilmente impressionabili.

stupendo questo pazzo film giapponese,con un protagonista inquietante e una storia che regala emozioni fino alla sconcertante fine. nel suo genere un autentico capolavoro

Voti pari o superiori al 9 mi sembrano un po' esagerati, così come trovo un po' sopravvalutato questo film.

Comunque un ottimo prodotto di Herman Yau (regista amante dell'horror di cui recupererò sicuramente Ebola Syndrome e Troublesome Night), malato, sporco, spietato, terribilmente violento (il massacro della famiglia per qualcuno sarà difficile da digerire). Ci sono molti aggettivi per descrivere questo film e sono tutti sinonimi di quelli elencati.
Anthony Wong poi offre un interpretazione eccellente nel ruolo dello psicopatico.
Alcune scene splatter sono tremende, memorabili, mamma mia sembrava a me di sentire il dolore.

SPOILER

Ma i pregi finiscono qui.

Il film, purtroppo, è rovinato da una certa lentezza (nella parte centrale mi sono annoiato parecchio), un cast non sempre all'altezza (tranne il già citato Wong), una sceneggiatura discretuccia ma non troppo.

Sì, insomma, come già detto, un po' sopravvalutato.

Non mi ha neanche divertito troppo, nonostante abbia delle spruzzate di humour nero.
Simpatiche solo le espressioni allucinate di Wong e le secchiellate di sangue palesemente finto tirate qua e là.

Da segnalare comunque che è un film abbastanza importante per il genere "asian horror", visto che sarà ripreso da numerosissimi film hongkongesi (Dumplings, giusto per citarne uno), e anche di altri paesi (Cruel Restaurant per il Giappone, Meat Grinder per la Thailandia, ecc.).

Anche chi ha valutato come "drammatico" questo film, evidentemente era un pò disorientato: in effetti è difficile associarlo ad un genere, è una specie di commedia horror estremamente splatter. Concordo con chi ha parlato sotto della bravura di Anthony Wong nell'interpretare il ruolo dell'assassino. Per il resto, orchestrate bene le parti comiche e quelle splatter del film. Anche gli effetti splatter non sono male.

Visto finalmente, anche se mi aspettavo una pellicola di tutt'altro spessore. E' scritto piuttosto male, recitato peggio (eccetto Anthony Wong), con scenette pseudo-comiche che stonano nel complesso. Nonostante questo e più qualche tempo morto qua e là, si lascia vedere grazie alla presenza scenica di Wong e il suo malatissimo personaggio (grandissima la scena del massacro della famiglia), anche se ammetto di averlo preferito in EBOLA SYNDROME, che trovo più riuscito sul lato folle-grottesco e curato nel complesso, sebbene meno malato di questo. Fama meritata, ma secondo me un tantino sopravvalutato.

Cinico, crudele, estremo.
Anthony Wong infame come pochi.

Bello crudo e spietato, con alcuni momenti (su tutti il massacro della famigliola e l'ormai famoso secchio) realmente angoscianti e disturbanti.
Superlativo il protagonista.
I siparietti comici stonano un po' con l'atmosfera del film, probabilmente destinati ed apprezzati maggiormente dal pubblico orientale.
Gran film.

Finalmente riesco a vederlo dopo una lunga caccia.
Grandiosa la figura di Wong Chi Hang, o come diavolo si chiama; oltretutto come fa buoni gli involtini lui, non ce n'è molti sulla piazza.
Scene mitiche, anche se a volte un po' troppo esagerate e fuori dalle righe, ma sapientemente conciliate con episodi divertenti.
Ottimo l'ispettore Lee, gran classe per lui.
Promosso.

Non pensavo mi sarebbe piaciuto così tanto, era diverso tempo che volevo vederlo ma non mi decidevo mai a farlo.
Ottima la prova di Wong, davvero convincente.
La mia parte preferita è quella nella quale il protagonista è in carcere.
Da sottolineare gli ultimi splatterosi minuti, nella quale è presente molta violenza ai bambini, mi han turbato quelle scene poiché non mi sarei mai aspettato una violenza simile.
Se lo avete apprezzato gustatevi"Ebola Syndrome", sempre diretto dallo stesso regista e interpretato dal medesimo attore.

Straordinario film che definire violento è dir poco..alcune scene sono memorabili e saranno difficili da imitare in quanto a crudezza (la macelleria finale che illustra gli omicidi del protagonista ma anche il taglio delle vene col secchio e qualche altra chicca). Interessante anche la scelta del regista di inserire elementi tra il comico ed il grottesco tra una scena e l'altra di violenza mostrando l'inefficacia dei poliziotti che lavorano al caso e la mondanità del capo donnaiolo che si porta al distretto delle prostitute. Un film imperdibile per gli amanti dello splatter estremo e del gore.

Ci tengo a precisare che ho visionato la versione uncut, visto che in rete si trova pure una versione censurata. Io non lo definirei un horror..piuttosto una black comedy iperviolenta. Ma ci rendiamo conto di quanto son pazzi questi jap? Immaginatevi un film del genere diretto da Muccino e con come protagonista Tognazzi..tanto per dire, da loro questo non è un film di nicchia. Infatti Wong è un signor attore.. e così loro ti sfornano un Untold story a base di siparietti comici e gente macellata a coltellate con un gusto tipicamente anni '90. A me non è dispiaciuto, troppo noiosa e inutile la parte iniziele dei poliziotti, al limite del ridicolo in stile Stanlio e Olio, ma per il resto c'è di tutto. E in un'ore e mezza non è da poco.

estremo film orientale, violentissimo e con qualche buona idea, peccato che il film mescoli un pò troppo la commedia con tutto il resto, questo toglie abbastanza tensione e fà perdere interesse, buono il finale.
il film lo consiglio solo agli appassionati del genere,sappiano però che sebbene il film sia ben realizzato non è privo di difetti e l atmosfera malata che secondo molti vanta è poca roba per chi il genere lo digerisce bene

Sinceramente me lo aspettavo molto ma molto piu violento ( violento nel senso disturbante ) invece a parte la scena del secchio ( solo le vene e i bulbi oculari mi impressionano ) il film è negli standard della violenza orietale , quindi non me la sento di appoggiare chi lo ha definito un film x stomaci forti ( a parte gli ultimi 20 minuti non si vede quasi nulla x tutto il film anzi ... quando fa a pezzi la gente con la mannaia x cucinarla non si vedono gli smembramenti e questo mi è spiaciuto assai :( .. ).

Detto questo il film è davvero 1 chicca, wong è superlativo e le scene comiche impreziosiscono ancora di piu' la pellicola dandole quel tocco di ironia che non guasta mai :)

consigliatissimo

In questo film la tipica violenza cinematografica giapponese è scatenata.
Ottima prova attoriale del protagonista.
Bellissime le scene già citate negli altri commenti.
L'unica che non mi ha soddisfatto è quella della donna legata ai polsi col reggiseno. Non so se è una censura o se è proprio il cut della pellicola...

Sopravvalutato è dire poco. Si salva solo l'attore protagonista, un Dio. Se non fosse per lui il film sarebbe più piatto di un disco.

a mio parere sopravvalutato. Buono, ma con situazioni da commedia fuori luogo e terribile massacro di una famiglia innocente

mix vincente tipico del cinema HKese (a cui sono ormai abituato)
poi che figo è Anthony Wong con quegli occhiali? 8 solo per lui

Buon film appartenente alla catalogazione del cat III (che, contrariamente a ciò che si pensi, non include solamente film iperviolenti come questo).

Molto disturbante l'assoluta diretta violenza presente, ed il fatto che tutto sia ispirato ad una storia vera (o almeno così si dice) altro non fà che aumentare l'inquietudine.
Bravissimo e fenomenale Anthony Wong, in un film dove però gli innesti che vogliono cercare di risultare a tutti i costi simpatici ed ironici altro non fanno che stonare con il contesto e con il tono generale della vicenda.
Discrete regia e sceneggiatura.

Da vedere ma occhio, qui assolutamente non si scherza in quanto a sangue e a violenza.

La prima ora mi son chiesto il perchè di tutti questi pareri entusiastici su questo film.
Poi l'ho capito.

Ottimo film di Herman Yau autore anche del sorprendente e probabilmente migliore Ebola Syndrome.
Il film è un vero pugno nello stomaco. Crudo, violento, cinico, spietato, un vero piccolo capolavoro malsano e sporco. Raggiunge altissimi livelli di crudeltà, e il tutto è rappresentato in modo freddo e distaccato.
Ritmo buono, soprattutto quando è in scena il killer la tensione sale, e si è sempre pronti ad essere spettatori spaesati della violenza omicida di quest'ultimo.
Un film veramente agghiacciante, interpretato magnificamente da Anthony Wong. Peccato per i momenti umoristici, poteva diventare veramente un capolavoro se la tensione fosse stata constantemente alta per l'intera pellicola. Ma forse si chiede troppo alle nostre coronarie e soprattutto al nostro stomaco, già messo a buona prova, dalla pellicola si fatta.
Consigliato (non a tutti)

Inattacabile cult dal taglio (eh...) estremamente particolare, e di una violenza che non ha eguali. E' vero, le gesta del killer sono intervallate dai curiosi siparietti comici di alcuni tra gli sbirri più ebeti mai apparsi su grande schermo (forse se la giocano con quelli de "l'ultima casa a sinistra"), ma non aspettatevi un film sulla falsariga degli splatteroni di peter jackson, perchè quando partono i massacri vi assicuro che non si ride. O meglio, io sì, ma solo perchè non ho mai mangiato involtini cinesi.
Mi associo agli altri per quanto riguarda le mannaiate su famiglia, indubbiamente il miglior momento, però al secchio io ho preferito quando le vene se le taglia con la linguetta asportabile "old-style" della lattina, mentre continua a ripetersi che non possono incastrarlo. Assolutamente indimenticabile.

Una pietra miliare del cinema estremo, un attore memorabile, un finale agghiacciante. Pochi registi hanno saputo spingersi con coerenza ed efficacia così a fondo nell'analisi (?) di un serial killer. Davvero imperdibile.

Mi stupiscono tanti pareri (seriamente) entusiastici per una pellicola che rasenta il trash. L'impressione generale è che si tratti di un film un po' buttato là, un pretesto per mostrare una delle poche sequenze memorabili, ossia quella del massacro della famiglia. Devo anche ammettere che alcune risate me le ha strappate, ma bisogna pure dire che non si capisce bene quale sia l'intento del regista, far ridere o terrorizzare? La risposta che mi do è che non c'è alcun intento specifico, solo quello di fare un film di puro intrattenimento, tra l'altro realizzato in modo abbastanza scadente. Comunque ho visto di peggio, inoltre il film, nel complesso, si fa guardare anche. Poi, come ho già accennato, qualche momento "memorabile" (o quasi) c'è pure. Certo, a mio parere la visione non è certo d'obbligo.

Difficilmente mi e' capitato di vedere un film tanto morboso e disturbante....

La pellicola misciela alla perfezione terrore,violenza e humor nerissimo,dipingendo un quadro esasperato a tal punto da rendere tutti possibili vittime e carnefici....

Ottimo il montaggio,fredda e tagliente la fotografia con agghiaccianti effetti splatter a completare l'opera!

Un capolavoro imperdibile!

definire questo film violento è davvero riduttivo,ma attenzione,questa non è assolutamente violenza fine a se stessa e senza una storia.il film è davvero ben diretto e magistralmente recitato da wong,giustamente premiato.situazioni al limite dell'assurdo e alcune scene raccapriccianti...superbo,un capolavoro

Più che il citato "Saw" che Cash diceva, leggendo la trama viene in mente "Henry"-pioggia di sangue" , quel gran film di John McNaughton, che sconvolse a metà anni '80 per il suo stile freddo e quasi documentaristico.
In realtà sto film è molto diverso, e in comune con "Henry" ha più che altro la bravuta dell'attore protagonista. Nel film di Mcnaughton era l'inquietante Michael Rooker. Qui invece c'è il bravissimo Anthony Wong, che tutti ricordano essere il cattivone di turno nel magistrale Action di John Woo, "Hard Boiled". Wong per questo ruolo vinse addirittura il premio agli Hong Kong Award.

Il regista Herman Yau, dirige con inquietante freddezza, racconta la storia di questo pazzo che uccide tutti, che è inseguito da questi poliziotti dementi e completamente incapaci (con un capo donnaiolo), che poi si mettono sullo stesso piano dell'assassino usando la violenza per farlo confessare.
Lo spettatore a un certo punto non capisce più chi è la vittima e chi è il carnefice, non ci sono personaggi buoni e questo è molto spiazzante.
Per smorzare la drammaticità degli eventi poi, Yau inserisce dei siparietti comici tipicamente orientali che vedono protagonisti i poliziotti incapaci e il capo con le sue donne.

Quello che colpisce più di tutto comunque è la violenza. Il regista non risparmia particolari agghiaccianti, e alcune scene turberanno seriamente gli spettatori, anche quelli più abituati a scene splatter.
La sequenza del massacro della famiglia è incredibilmente impressionante, come anche la scena dell'omicidio della commessa.

"The untold story" è il classico film orientale che non ha nessuna speranza di trovare spazi nella distribuzione italiana. E questo è un vero peccato.

Sconcertante!! Si passa da un estremo thriller a situazioni comiche...il killer è un pazzo!!

SPOILER

Devo dire che questo film per me è stata una vera sorpresa, davvero bello il taglio delle vene sul secchio, e come si tira le vene dal polso con i denti, merita sicuramente una visione!

Un film sconcertante, crudo e pesantissimo... la storia di questo serial killer è allucinante!! cioè uno il serial killer se lo immagina scoppiato, invece può essere chiunque. Divertente anche il sense of humor che spezza la drammaticità di certe scene, una qualità che sicuramente non appartiene alla cinematografia occidentale. Sono sicuro che se questo film avesse avuto una buona distribuzione in Europa e USA sarebbe diventato certamente un cult.
Grandissimo Anthony Wong, che devo ammettere che all'inizio non avevo riconosciuto!

Veramente un gran bel film! Violentissimo come gli occidentali manco si sognano e allo stesso tempo di una qualità elevatissima. Il sarcasmo e l'ironia sono forse un po' fuori luogo, soprattutto per la nostra mentalità "occidentale", ma nulla si può togliere alla drammaticità di alcune scene!!! Se avete stomaco e non siete facilmente impressionabili, o se cercate un thriller vero, con le pa.l.le, allora (quotando cash) lasciate perdere Saw e recuperate il dvd di questo film! ne vale la pena.

Ecco un atro gioiello facente parte della cat III. Ora immaginate una cosa; qusti film in oriente non sono considerato così estremi, al punto che il protagonista (Wong) s'è portatoa casa un Hong Kong award! Roba impensabile da noi. Guardate il film e immaginate che lo diano al posto di quel filmetto da mezze calzette di Saw, Ora immaginate la reazione del pubblico. Qua non si scherza, se una cosa la si deve far vedere la si fa vedere; A parte il fatto che è realmente un buon film, superiore all'80% delle cose che da noi si esaltano, guardatevi l'ultima sequenza, il massacro della famiglia. O il taglio delle vene sul secchio.