un abito da sposa macchiato di sangue (1972)

Rivisitazione spagnola di "Carmilla", che spinge il pedale sul sanguinolento e sopratutto sul sesso (cosa alquanto inusuale visti gli anni e sopratutto il paese di provenienza).
Siamo davanti ad una discreta pellicola vampiresca che si lascia apprezzare sopratutto grazie all'ambientazione,alla suggestiva fotografia ed ad una regia abbastanza valida che oltre a dar vita ad alcune scene di un certo interesse riesce anche a trasmettere una certa tensione (sopratutto nel finale).
In parte gli attori.
Ciò che non mi ha colpito particolarmente è la storia,che a tratti soffre di una certa lentezza e di alcuni passaggi confusi,compreso un finale almeno secondo me poco soddisfacente.
Alla fine resta una pellicola più che decente, uno degli esemplari più validi dell'horror iberico di quegli anni.

Il film di Aranda offre una rilettura interessante di Carmilla di Le Fanu visto da un'ottica con un forte accento femminista. All'interno di una cornice da classico racconto gotico, il regista spagnolo riesce a bilanciare bene, nei modi e nei tempi giusti, i diversi elementi che mette sullo schermo. Una forte carica erotica presente per tutta la durata del film, sfumatura nient'affatto superficiale da thriller psicologico con un buono scavo sui personaggi senza lesinare nella parte più horror dove, specialmente nella parte finale, non vengono lesinate scene di morte piuttosto cruente come quel fermoimmagine finale che provoca un certo brivido. Buone le intepretazioni del terzetto protagonista: la solidità di Andreu, la sessualità acerba e la fragilità emotiva della Martin e il fascino della Basredo, ideale a dare carisma al personaggio di Carmilla. Da riscoprire.

Trama con qualche buco, ma tutto sommato resta un buon horror con notevoli atmosfere. Ricorda un pò i film di Jean Rollin.

La storia è una versione alquanto singolare del racconto "Carmilla" di Le Fanu, da cui però prende solo lo spunto, per poi discostarsene.
La pellicola è pregna di metafore e simbolismi, l'aspetto psicologico dei personaggi è caratterizzato molto bene.
Buone sono le atmosfere oniriche ed ossessive; bello il finale, sanguinoso, ma bello.