Trama del film Venerdi' 13 parte iii - week end di terrore
Jason abbandona la sua baracca dopo il suo scontro con Ginny ed entra in un negozio locale per rubare vestiti nuovi ed uccidere i proprietari. Nel frattempo Chris , il suo ragazzo e i loro amici si recano al bungalow della sua famiglia per passare il week end assieme...
Film collegati a VENERDI' 13 PARTE III - WEEK END DI TERRORE
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Ci si diverte aiosa nel terzo capitolo della saga slasher più longeva della storia del cinema. Probabilmente la parte III è quella che preferisco (ma anche il film successivo si rivela folle e crudele quanto basta), e quella in cui è ottimamente calibrata la componente gore con quella del racconto, per cui risulta molto divertente seguire la trama di "Week-end di terrore" a prescindere dalla sequela diversificata di brutalità assortite.
Steve Miner non ci risparmia effetti gore succulenti e tra fiocine che si conficcano sul bel volto di una ragazza, coltelli che trapassano il torace e teste schiacciate che fanno schizzare gli occhi, lo splatter è servito su un prelibatissimo piatto d'argento. Jason finalmente indossa la maschera da portiere di hockey, trafugata dal cicciottello sempre in vena di scherzi cretini. Il finale è folle e disturbante, con l'orrendo volto di Jason (quasi ghignante famelicamente) che viene mostrato in tutto il suo orrore, e la scena da incubo con il cadavere/mummia che balza fuori dalle acque del lago.
Steve Miner,stesso regista del capitolo 2 della saga,diresse l'anno successivo questo continuo più esasperato. Rivedendolo,la prima cosa che mi è saltata all'occhio,è stata la fotografia di miglior qualità...già da questo avevo intuito che il budget a disposizione era superiore rispetto al precedente. Altra caratteristica rilevante era il netto abbandono dello stile anni 70;questo terzo capitolo era nettamente anni 80...lo si capisce dall'abbigliamento dei ragazzi e dalle musiche più dinamiche(un pò come quelle del "Ritorno dei morti viventi" di Dan o'Bannon)... Se dovessi giudicare il film pensando solamente al primo tempo,sarebbe da massacrarlo senza pietà....tutta la prima parte è del tutto insignificante. Dopo un prologo,quasi da commedia squallida,si assiste ad una serie di scenette inutili e noiose(poi l'introduzione dei tre motociclisti teppisti si poteva evitare alla grande,anche se ai fini della storia avevano un senso che si capisce alla fine...però bho)... Insomma,quel fascino da pellicola spartana e figlia dei film anni 70,era stato sostituito da una attualizzazione(per l'epoca) che stonava e funzionava di meno.... Fortunatamente il tutto si risolleva con l'apparizione del Jason leggendario...quel Jason che da li a poco sarebbe diventato un autentico mito. Ovviamente non sto dicendo che il film acquista valore solo per la sua presenza,ma la sua entrata in scena da un'accellerata notevole al film. Il personaggio era figo..funzionava bene e possedeva un certo carisma(per non parlare dalla popolarissima maschera da Hockey)... Il finale è un chiaro richiamo alla conclusione del primo capitolo;si comincia ad intravedere quella "invincibilità" tipica di Jason e alcune idee non sono da buttare:
Quando la povera protagonista sfigata si sveglia nella barca,vede il volto senza maschera di Jason che la osserva da una finestrella con sadismo e malignità...molto d'effetto quella parte....senza escludere la citazione al primissimo episodio nel momento che il cadavere della madre di Jason esce dal lago per afferrarla(come fece il cadavere di suo figlio con la sopravvissuta del primo capitolo)...
Insomma,un nuovo "B movie" che raccontava le gesta di Jason. Comunque all'epoca,considerando l'affetto per questo genere di pellicole,il risultato non era poi così schifoso...certo,se curavano meglio la prima parte sarebbe stato più gradito.... ...il primo rimaneva ancora il primo....
Bah, potrei fare un copia-incolla dei commenti e spicciarmela subito. Miner dietro la camera sinceramente non offre nulla di nuovo rispetto al suo sequel. Dominano incontrastati i soliti dialoghi sciocchi ed irrealistici, le solite interpretazioni ( si fa per dire ) degli attori e soprattutto la mancanza di tensione che all'incirca si poteva percepire nel primo episodio. Poi la storia è SEMPRE SEMPRE SEMPRE UGUALE, non cambia di una virgola.. ahahahhahahahahaha è incredibile, ma te la ripropongono identica. Cambiano solo gli attori, poi il resto è la stessa cosa. Salvo soltanto un paio di omicidi ( quello di Vera parecchio realistico ) , ma il resto sà troppo di già visto. Il quarto capitolo secondo me è stato quello più efficace, con un body-count più elevato e con un pò più di sangue. QUa l'unica cosa veramente degna di nota è scoprire come Jason entrerà in possesso della famosa maschera da Hockey che lo renderà il leggendario Jason.
forse uno dei capitolo più importanti della serie, non per il 3D ma per la geniale maschera da hockey indossata da jason per la prima volta, il resto è uguale