L'ascesa al potere di Oswald "Oz" Cobblepot, alias il Pinguino, ex braccio destro di Carmine Falcone. Dopo il crollo dell'impero criminale di Falcone, il Pinguino ne sfrutta le macerie per costruire il proprio.
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Il Pinguino di "The Batman" meritava più spazio e allora ecco questa serie Hbo a lui dedicata, con bei momenti e soliti colpi di scena noir fatti di tradimenti e contro-tradimenti. Non è al livello del film ma ci si accontenta. La Milioti - per me la vera protagonista della serie - mette spesso e volentieri in ombra il pur bravissimo Farrell.
Ottima serie , coesa e intrigante con un protagonista d'impatto nonostante nessun superpotere o simili . Anche il cast di supporto bene con personaggi non banali e interessanti . Farrel sempre un grande .
The Penguin non un é villain romantico, è un mostro invidioso, abbietto e spietato che vuole emergere nel contesto di una guerra fra gang in cui non lo vediamo mai come protagonista. E' uno strumento importante ma non assapora il potere come i suoi capi. E capisce che sarà sempre così. Non toccherà mai la cima, tantomeno sedersi in un trono. Oz è un virus che si insinua fra le seconde linee di questi schieramenti. Contamina gli animi di individui dalle ambizioni costantemente frustrate, manipolandoli e manipolando i loro rispettivi capi, mettendoli l'uno contro l'altro. Una miniserie con un Colin Farrell praticamente irriconoscibile dal pesante trucco, ma cui l'attore riesce a dare vita ad un personaggio mostruoso e ripugnante nella sua malvagità. Senza dimenticare i due splendidi personaggi femminili di Sofia Falcone, donna vittima del patriarcato familiare e poi carnefice spietato della sua stessa famiglia e Deirdre O'Connell, madre di Oz, con cui sviluppa un rapporto tossico con il figlio, favorito dall'incedere della demenza che comincia a devastarla. Questo è uno dei punti cardine di una miniserie dall'elevata qualità e che ha traslato la figura del Pinguino in una visione più realistica, come Todd Philips fece con Il Joker per il suo omonimo film.
Non so quasi nulla del DC Extended Universe e i suoi personaggi, non ho manco visto il film The Batman che funge anche da prologo eppure ho trovato questa serie eccezionale, probabilmente confermando ancora una volta HBO come l'emittente con la miglior offerta di miniserie in termini di qualità.
Scritta e diretta benissimo, il miglior pregio in assoluto sta proprio nel fatto che non è presente alcun elemento cartoonesco o poco serio ma l'opera nel suo complesso è più che altro un'avvincente gangster-show stile "Soprano": molto noir ed estremamente dark (specie nel finale). Una (mini?)serie pervasa di personaggi accuratamente caratterizzati, in particolar modo i due protagonisti magnificamente interpretati da Colin Farrell e Cristin Milioti (entrambi meritevoli di un Emmy) all'interno di un'ambientazione, Gotham City, che è sempre una garanzia.
Paradossalmente spero non diano vita ad un sequel sia per non rovinare l'incredibile lavoro svolto finora che, soprattutto, perchè il finale è perfetto così com'è, l'arco narrativo del Pinguino sembra concluso ed è ora tempo di realizzare altre serie sulla falsa riga di questa con protagonisti altri membri del Batman Universe (ad esempio Catwoman sfruttando "il gancio" presente in una delle ultime scene)
Una delle migliori miniserie degli ultimi anni! Migliora puntata dopo puntata...per le vibes mi ha ricordato molto i Soprano e finalmente la DC riesce ad alzare la testa sfornando un prodotto di qualità! ma sopratutto ci rammenda a noi ( e alla Marvel )che si può raccontare un villain e renderlo protagonista di una serie senza farlo diventare simpatico o addolcirlo. In questa serie i protagonisti sono gangster che fanno cose orribili e fastidiose. Colin Farell bravissimo e irriconoscibile nei panni del Pinguino si macchia di crimini orribili, eppure riesce a essere carismatico e affascinante. Straordinaria anche a Cristin Milioti, icona di questa serie e gigantesca antagonista del Pinguino; L'episodio 4 il migliore in assoluto( premiato anche da IMDB). Regia straordinaria, ritmo serrato, nessun momento di stanca, fino al finale perfetto. L'unica cosa brutta è che è finita...speriamo di ritrovarli in The Batman 2.
Spin off di "The Batman" di Reeves ma con il film c'entra poco o nulla, non c'è Batman (solo qualche rimando) e a parte le ambientazioni i toni sono palesemente diversi. La serie è ottimamente realizzata non c'è dubbio. Il percorso dei vari personaggi è ben delineato, gli attori forniscono delle prove di assoluto livello, per fortuna non ci sono limitazioni di violenza e scene toste, così da rendere il prodotto più libero.
E allora qual'è il problema? Semplicemente quando hai visto "I Soprano", "Breaking Bad", "Sons of Anarchy", "Oz", "The Shield", "The Wire", "Fargo" e più o meno tutte le serie gangster/poliziesche/crime più importanti degli ultimi anni, vedere "The Penguin" non ti esalta più di tanto. E' difficile ormai dire qualcosa di nuovo in questo settore e "The Penguin" non lo fa.
Tutto ciò che The Batman avrebbe dovuto essere e non è stato. Non mi aspettavo che una serie spin-off diventasse una serie scritta per bene, senza buonismo, e con un realismo di fondo sul mondo reale. Il voto è volutamente una stella più alta perché bisogna vederlo.