l'altra donna del re (2008)

Un bel film, malgrado i trabocchetti che il genere sentimental-storico tende spesso e volentieri. La regia non è straordinaria, ed ha privilegiato troppo gli intrighi a scapito della rievocazione, decidendo così di percorrere la strada più facile e perdendo in autorevolezza. Le sequenze d'interni ripetute senza illustrare il contesto, l'impressione che tutto avvenga sempre nelle stesse tre stanze, l'uso squilibrato delle comparse, con, ad esempio, un eccesso di figuranti sotto il loggiato ed un difetto di partecipanti alla caccia, testimonia l'acerbìa di Chadwick e la sua provenienza dal mondo televisivo. Il tocco "soap" dunque, è ineludibile, ma ben temperato dalla bravura della Johansson in primis, e poi anche da quella di Natalie Portman, facilitata dalla parte agevole di Anna Bolena, la malefica usurpatrice. Splendida la Scott Thomas, che pur non avendo il carisma sensuale delle due giovani pantere, possiede a grandi mani quello d'una classe straordinaria e d'una bravura degna della migliore tradizione teatrale britannica e francese. Qualche parola, infine, sullo slavo Bana: andare a scuola di recitazione e di personalità gli gioverebbe molto. E non sarebbe male, se appresso si portasse pure il regista.