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Non credo di essere una sadica, ma ho visto questo film per la quarta volta. Non volevo perdere nessun particolare (ogni volta se ne colgono di nuovi) e farlo definitivamente "mio". Anche la musica è straordinaria. La prima volta mi è scappata una lacrima solo quando Gesù cade e in un flashback si vede Maria, Sua Madre, che lo soccorre da picccolo: "Io sono qui", dice Lei, sempre, anche quando la croce lo travolge e tra la folla si incontrano per un attimo straziante. Quest'ultima volta ho pianto per quasi tutta la durata del film. Vedere Cristo soffrire come un qualsiasi essere umano: umiliazione, abbandono, dubbio, tradimento, rinnegazione, sofferenza nel vedere chi ti ama soffrire per te (la Madre, Giovanni, Maddalena...), la tentazione, la paura fisica, morale... Lui ha accettato tutto, per tutti noi, anche per chi non crede, senza un solo gesto di difesa o anche per ripararsi dai colpi, dagli sputi, dalle famose sferzate. Non penso che la frase dell'ultima cena :"...per la salvezza di molti" volesse intendere escludere qualcuno, ma che significasse che non ci sarà salvezza solo per chi la rifiuterà assolutamente. Nel film verrà risparmiata la frase di Kaifa, confusa tra il vociare della folla, che dice (riportata anche dal Vangelo): "il Suo sangue ricada su di noi e su tutti i nostri figli" quando Pilato farà, con un gesto plateale, capire che lui non vuole essere responsabile del Sangue di un innocente. Il "male" verrà visto solo da Gesù e Maria, che alle sue provocazioni non lo degneranno mai di una risposta. Sarà invisibile a tutti gli altri: Gesù parlerà solo a chi potrà intendere e solo il minimo indispensabile. Tante volte il Suo sguardo farà intendere più delle parole (bravissimo Caviezel). La scena di Lui e Sua Madre che giocano, scherzano e il bacio di Gesù che coglie Maria di sorpresa, me lo fanno vedere umano più che mai; così doveva essere il loro rapporto, madre e figlio, semplicemente. Nel tempio Maria coglie il respiro di Gesù, la Sua presenza, e il respiro di Lei si unisce a quello di Lui che guarda verso l'alto avvertendo che Lei è lì e china la testa come impotente. La Sua vita pubblica è stata brevissima eppure dopo più di 2000 anni ancora fa discutere per messaggio fortissimo ed è un faro nella nebbia che ci guida e può portare alla salvezza. Il Suo messaggio: "Ama il tuo prossimo come te stesso, come io ho amato voi" potrebbe risolvere tutte le controversie, dalle più banali a quelle di tutto questo povero mondo. In questa "cronaca" Lui è semplicemente un essere umano che ama l'umanità. Nessuno, o tutti, siamo colpevoli realmente di ciò che è successo. Né ebrei, né romani... tutti sono stati lo strumento di Dio perché tutto si compisse e tutto fosse riscattato. Si pensi anche che è l'unico Dio morto per il suo popolo.
Non si può parlare di un film, come La passione di Cristo con la pretesa di recensirlo senza averlo visto; ne è giusto entrare in una sala dove lo si proietta, con la testa piena di mille pregiudizi. La figura di Cristo è certamente la più controversa di tutta la storia umana tanto che in nome suo ed in nome di Dio nobili e straccioni andavano a morire in Terra Santa al tempo delle Crociate, compiendo e subendo i più atroci crimini. Tantomeno è corretto assumere una altezzosa posizione, come fatto da taluni intellettuali, dichiarando che mai si andrebbe a vedere quel film, giusto per fare un dispetto al furbo Mel.
Una cosa è certa: mentre divampavano le polemiche sull'antisemitismo,la violenza inaudita delle scene e la dubbiosa ricostruzione storica, il film ha riempito le sale e i botteghini: l'operazione di Mel Gibson è riuscita alla perfezione.
Indifferenti agli squallidi giudizi tutti nostrani, La Passione di Cristo è una pellicola che ogni spettatore dovrebbe vedere e giudicare con i propri occhi e con il proprio cuore: La Passione di Cristo è un perfetto adattamento delle ultime ore della vita di cristo, cruento e commovente all'inverosimile, non è un film per tutti, non è un film come gli altri. Può una pellicola proiettata nei cinema sollecitarci a riflettere sull'eterna contrapposizione tra bene e male? Accogliete l'invito di un ispirato Mel Gibson e giudicate con i vostri occhi.
Mel Gibson è il primo - ortodossia o non ortodossia, antisemitismo effettivo o supposto- a rendersi conto, con una messa in scena possente, che il suo film è l’ultimo remake e nuova versione della più grande storia mai raccontata e che la figura di Gesù Cristo al cinema è spesso pretesto di polemiche, di scandalo, di perplessità, di divisioni culturali.
Le immagini rallentate, i primissimi piani, l’ostinata dilatazione temporale, la persistenza retinica della tortura e dell’afflizione riportano ad un’istanza epica del racconto.
Mel Gibson non vuole fare proseliti, non vuole convincere, non vuole spaventare, non vuole spiegare, accusare. Recita, per due ore, la sua preghiera flagellante e gotica e fustiga il suo attore protagonista e gli spettatori. Da vedere.
secondo me e' veramente un bel film,io non sono un praticante di queste cose ma devo dire che mi ha toccato,a mio parere e' stata giusta l'idea di rendere cristo cosi flagellato,perche' dopo tutto quello che ha subito e' gia tanto se si reggeva in piedi.non capisco sinceramente alcuni voti cosi bassi,io non credo che gibson abbia fatto l'ennesima "americanata" come alcuni di voi dicono,siate un po meno prevenuti coi giudizi
Era da molto tempo che non scrivevo su questo sito. Comunque vorrei spendere qualche parolina sul film. Lasciamo stare le spettacolarizzazioni....il sangue...e altre cose che secondo me dovrebbero in questo caso essere lasciate in secondo piano. Gibson ha voluto far sentire con le immagini il dolore di Gesù....certo forse la quantità di sangue è eccessiva, ma ricordate che quella era una flagellazione...frustate barbare e violente sulla pelle nuda del corpo; e io non penso proprio che dopo una punizione fisica di tal genere si ha ancora la voglia di correre e ballare.Il dolore che Cristo ha patito per noi...per noi e basta........questo voleva far vedere il regista...il titolo del film questo preannuncia. Quindi è inutile dire che in questo film cè troppo sangue...troppa violenza...antisemitismo...non si intravedono le dottrine insegnate da Gesù( tra l'altro questo non è vero perchè ci sono dei flashback sulla vita di Gesù e i suoi insegnamenti) ...e via dicendo. Il messaggio di questo film è più grande di quanto possiate pensare. Basta vederlo in modo oggettivo...senza fare filosofia estrema e soprattutto vana. Conclusione: è un bel film...molto intenso.
Puoi entrare in sala dubbioso ed uscire credente, magari per un’ora, o per un giorno. Nessuno si convertirà assistendo alla Passione, perché il cinema non converte nessuno. Il film potrà essere acquisito come moda o suggestione però il risultato c’è stato, quello dell’attesa, dell’evento e, appunto, del promemoria. La violenza, la sofferenza, il sangue, iperrealisti, esasperati, ne sono il valore aggiunto. In venti secoli di tradizione, di memorie, di omelie reiterate, forse l’istantanea della sofferenza di Gesù è diventata abitudine, è stata dimenticata e azzerata. Gibson ce la ripropone con un supplemento di shock. Un promemoria che può servire.
Di film sul cristo ne sono stati fatti a dozzine, ma questo é l'unico (ad eccezione di quello di Scorsese) che mi abbia davvero trasmesso qualcosa. E non parlo del sangue a litri. A parte che trovo veramente infantile e ipocrita tutta la diatriba sulla violenza. Gli furono date un centinaio di flagellate? Sì (é scritto)! Gli fecero attraversare l'intera città con un a croce intera sulle spalle (secondo l'iconografia classica)? Sì! Gli piantarono chiodi e spine? Sì! Perciò non vedo dove sia il problema. Certo, poteva non far vedere nulla, e rappresentarlo un po' sofferente con qualche rivolo di sangue e la schiena rossa. Ma la passione é per antonomasia la rappresentazione stessa della sofferenza. E così é sempre stata mostrata: il calvario, l'agonia più terribile mai imposta ad un uomo innocente. Ora bisogna vedere se nel film questa violenza mostrata raggiunge l'effetto. Che non é quello di far storcere il naso e attorcigliare i visceri ai poveri spettatori. Ma quello di far provare sdegno per chi senza pietà lo fece condannare, chi lo torturò ridendogli in faccia, chi lo uccise... uno sdegno che sfido chiunque a non aver provato. E intimamente associato a questo (altrimenti sarebbe un film sul rancore, e non lo é) la sofferenza di un uomo che sopporta tutto con una forza sovrannaturale, pur provando ogni dolore e ogni paura. ma che non prova mai odio per i carnefici. E nel film questo viene fuori... incredibilmente. Mostra un lato umano dolcissimo di Gesù, lo fa avvicinare agli uomini (mentre solitamente appare talmente alieno dalle sofferenze inflittegli da sembrare che dica "Aho, avete finito?"), ma al contempo rafforza il significato del suo sacrificio, perché ne mostra tutta l'agonia, eppure tutto il suo amore e la sua fede, che non viene mai meno (a parte in estremo punto di morte, in cui vacilla, segno della sua umanità), né la pietà per tutti quelli che lo insultano e lo pestano. Io non sono credente e francamente non mi interessa l'aspetto religioso legato alla fede. ma credo che questo film possa insegnare, nonostante la crudezza (comunque fedele in ogni cosa al testo scritto), più di tante parole. O quantomeno, smuove dei sentimenti positivi (non sono uscito dalla sala con odio per ebrei e romani).
E' l'esempio lampante di come gli americani riescano a spettacolarizzare tutto quello che fanno. Eccessivo senza motivo, ostenta violenza non con l'intento di trasmettere il dolore ma per godere dello stesso. Fuori luogo anche la lingua con la quale recitano gli attori (eccelente la Celentano) con i sottotitoli...che senso ha?
E' ormai fuori discussione che quest' opera di Mel Gibson abbia colpito nel segno, non foss'altro per le vivaci discussioni che ha generato. La fedeltà ai Vangeli è indiscutibile, nello svolgersi degli avvenimenti e anche nei dialoghi. Impeccabili le scelte stilistiche musicali e fotografiche, che hanno il loro culmine dopo la morte di Cristo, quando una ripresa dall'alto del Golgota si trasforma in goccia e ricade devastante sulla Terra.
La via scelta da Mel Gibson per raccontare le ultime ore della vita di Gesù Cristo è quella del realismo. L'accusa, quindi, di aver ecceduto nelle scene di violenza, indugiando su particolari ripugnanti e nauseanti, suona un pò falsa, se non ipocrita. Del resto solo qui in Italia, il paese dei bigotti e dei moralisti per eccellenza,poteva riscuotere critiche negative. Nel resto del mondo le critiche sono state di altro tipo (antisemitismo,anche se si sono subito affievolite): qui in Italia c'è sempre qualche bigotto ignorante pseudo-cristiano pronto a puntare il dito contro. Per fortuna gli incassi del film ribaltano completamente il pregiudizio idiota di qualche povero derelitto umano.
Il film calca troppo la mano sulla violenza subita dall'uomo, tra l'altro non inusitata a quei tempi, lasciando poco spazio al vero significato del sacrificio: che il protagonista, Cristo, sia Lui si capisce nelle scene dell'orto ed è intuibile nella scena finale, altrimenti è solo la narrazione della violenza ad un uomo presunto Re dei Re... Detto questo è un film fatto veramente bene dove eccelle oltre alla figura di Cristo, lui bravissimo, la figura della ******* e di satana, moplto ben riuscite nelle interpretazioni.
Fantastico! Film molto intenso, triste! Purtroppo è la verità e forse è questa la parte + dura di tutto il film. Gibson ha dato il meglio di se, bravissimo, ed ha saputo interpretare benissimo ciò che è successo. Lo consiglio a tutti.
Struggente? Niente lascrime, piuttosto qualche sbadiglio... Angosciante? Guardate "Garage Olimpo" e poi sappiatemi dire... E che messaggio possiamo trarre dal film? Meglio non indagare... Preferisco quello di "In my country", ma di quello non ne parla nessuno, chissenefrega se li la tematica è attuale e qui invece si va a tirare fuori cose ?successe? più di duemila anni fa... e giù fiumi di inchiostro....
Struggente,dirompente,un film che riesce a destabilizzare lo spettatore. SIcuramente Mel Gibson è riuscito a centrare il suo obbiettivo di risvegliare la coscienza collettiva. Ammirevole
Riuscitissimo tentativo di far catapultare al cinema migliaia di spettatori durante il periodo pasquale . In quel senso meriterebbe dieci , invece gli dò 1 perchè trovo che sia di gran lunga la PEGGIORE rappresentazione cinematografica che ha per oggetto la vita di Gesù , sempre uguale sempre sanguinoso sempre palloso . Se proprio vi volete fare del male andate a vederlo , ma non dite che non vi avevo avvertito .
travolgente...il vero pregio di questo film è l'impatto emotivo che riesce a ricreare e a trasmettere. La ricostruzione cruenta e viscerale riesce a scuotere anche lo spettatore più impassibile. Imperdibile.
film da vietare ai minori per scene di tortura .E' strano comunque ,che, in un paese a religione cattolica ,non sia stato vietato a differenza di quasi tutti gli altri stati,in cui non è attiva l'influenza della chiesa
L'unico aspetto positivo che ho riscontrato nella produzione di questo film consiste nell'avere fatto di nuovo parlare de "Il Vangelo secondo Matteo" di Pasolini. Non avevo sinceramente bisogno che qualcuno mi facesse "capire" quali possano essere i tremendi effetti di una flagellazione e di una crocifissione su di un corpo inerme. Non mi serve vedere cosa combina una frusta addobbata con rampini metallici accuminati ed usata da nerboruti legionari romani su di un corpo nudo ed indifeso. Riesco ad arrivarci da solo Mel... Riesco a comprendere con le mie forze l'infinita sofferenza che possa aver provato un uomo in quelle condizioni. Alcune scene sono decisamente macabre e di cattivo gusto come anche tutta la vendita di gadgets che ha accompagnato il film nelle sale. Comunque i veri insegnamenti di Cristo risultano essere un semplicistico contorno, spezzoni qua e là tra una frustata ed una sadica risata. L'argomento della passione di Cristo è solo un pretesto, un sacro pretesto, per veder scorrere litri di sangue. La cosa che più mi ha fatto imbestialire quando il film è finito (tra l'altro stendiamo anche un velo pietoso sul finale) e si sono riaccese le luci in sala è stato vedere visi distrutti in lacrime che singhiozzando dicevano "Bellissimo, mi ha fatto piangere un casino..." Ma come si fa a giudicare un film dalla quantità di lacrime che fa versare?!?! Se voglio piangere mi guardo un documentario sugli orrori nazisti, sui campi di concentramento, sull'AIDS in Africa, sulla fame nel mondo... E poi... La Bellucci !!! Basta è ora di finirla !!! Non sa recitare... L'unico film in cui l'ho "apprezzata" è stato Doberman (detto tutto). Un saluto a tutti.
Questo film è uno di quegli eventi che scuotono i pilastri più antichi e profondi della nostra cultura. Tutti, inevitabilmente, dobbiamo fare i conti con Cristo. È uno scontro imprescindibile. Il film, che come ogni forma d'arte vive non come ente a sé, ma nel dialogo intimo e personalissimo con il fruitore, sarà assorbito in modo diverso a seconda dell'esito dello scontro. Questo è ovvio. Quello che non è ovvio è che pochi ammetteranno sinceramente di essere stati quantomeno turbati da The Passion. E non parlo di turbamento orrifico, mi sembra chiaro. Si tratta più che altro di una percezione latente, sotterranea, sufficiente a far comprendere di essere di fronte ad un'opera 'aliena'. È in questo momento che subentrano tutti gli effetti psicologici correlati allo scontro. Chi ha l'illusione di aver sradicato la cristianità anche dall'inconscio cercherà di deviare il turbamento verso lidi più sicuri, lasciando che idee più convincenti e riposanti gli riempiano la mente. Ed è così che nascono le accuse di sadismo, antisemitismo, volgarità, sterilità e propaganda isterica. Chi al contrario è convinto di essere sorretto da una fede profonda, sublimerà tutte le violente emozioni che il film gli ha procurato e dimenticherà che si è trattato di una semplice espressione artistica. Ne è prova il fatto che ben pochi tra coloro che hanno amato il film si sono soffermati su dettagli prettamente cinematografici. Io cercherò di rimamere in quell'equilibrio che qui qualcuno detesta. Dunque, il film. Si percepisce chiara la sincerità del regista. È una regia appassionata, quasi convulsa, che a tratti manca di sobrietà, ma in cambio offre momenti drammatici di altissimo livello. Apprezzabile, inoltre, l'approfondimento psicologico di alcuni personaggi chiave, spesso mancante in film del genere. La recitazione è efficace, forzata in rari casi (Giuda e la Maddalena). Ottima la fotografia: in alcune scene si possono riconoscere i chiaroscuri del Caravaggio e le prospettive ardite del Mantegna. Il film scorre pressante, incede senza la minima caduta di ritmo, anche dove sarebbe forse stato necessario. Poco convincenti alcune trovate, che hanno l'aria di essere virtuosismi gratuiti di un regista che teme l'accusa di non sapersi rinnovare. Così come la colonna sonora, spesso inappropriata. Veniamo dunque al finale, la parte che mi ha lasciato più perplesso. Sembra quasi un epilogo alla Spiderman, privo di qualsiasi spessore filosofico o emotivo. Decisamente deludente. Ma quello che veramente manca a questo film, ... No! Un momento! -VA BENE, ORA SENTIAMO IL PARERE DI... - No! Socci! Mi lasci parlare! -VORREI SENTIRE QUALCOSA DI PIÙ PREGNANTE, LA RINGRAZIO COMUNQUE DELL'INTERVENTO. - È una vergogna, Socci, è una vergogna!
essendo ateo non sono riuscito a vederci alcun misticismo nella tortura al Cristo. Preferisco di gran lunga "Il Vangelo secondo Matteo", che come già ho letto nei commenti, è un film che rispetta profondamente sia chi è laico che profondamente credente. Questo film però non mi è dispiaciuto, gli avrei dato 6,5. Ma visto che amo il messaggio dato da Cristo (in questo film molto essenziale, ma sono stati estrapolati i concetti fondamentali) va bene anche mezzo voto in più.
E' il film più bello che io abbia mai visto...Di solito non piango sui film in quanto ritengo che sia una cosa stupida, ma non questa volta... Ho pianto tutto il film perché è talmente bello ed emozionante che non ne puoi fare a meno...Mi è servito per ricredare in ciò che ho dimenticato, nei valori della vita, nelle cose che ora magari non ci sono più...C'è ne tanta di crudeltà in questo film ma è servita sopratutto per farci capire quanto Cristo ha sofferto per noi ed ha chiesto pure al Padre di perdonarci...Un fim bellissimo, imparagonabile che merita assolutamente di essere premiato...GRANDE MEL!!!
Un film inutile, capolavoro del far parlare e del tam tam mediatico. Non aggiunge nulla a tutti i film e filmetti precedenti sulla passione o sulla vita di gesù non serve ad una mazza, con o senza violenza
Premesso che l'esistenza di Gesù Cristo è storicamente provata e premesso che io sono un non credente, questo film l'ho trovato ben realizzato da un punto di vista scenografico e di recitazione, ma un pò troppo sopra le righe. Si sapeva la fine che ha fatto Gesù, uno dei più grandi rivoluzionari della storia, senza bisogno di tutto questo sangue. Purtroppo invece si è trascurato il (bellissimo) messaggio di Cristo, più attuale che mai. Penso però che chi è credente abbia visto in questo film qualcosa in più, ma la fede non te la puoi creare.
Film molto bello, forse non adatto per tutti. Avrebbero dovuto vietarlo ai minorenni per il resto nulla da dire a parte alcune imprecisioni come il posizionemento sei chiodi sul palmo della mano e il fatto che Cristo ha portato la croce intera per tutto il tragitto.
bello rende veramente l'idea della sofferenza reale che sicuramente è stata. bello dall'inizio alla fine , trovo che l'attore sia azzeccatissimo ma anche gli altri, per non parlare del diavolo.l'unica pecca che non mi ha fatto votare 10 è stata la fine che piu' che la resurrezione di Cristo mi è sembrato il ritorno del supereroe! il finale mi ha davvero rovinato il film che fino a quel momento ho ritenuto un capolavoro
x mommi: non è 1 capolavoro!assolutamente.ma tecnicamente è inattaccabile(solo poteva essere gestito meglio l'uso del rallenty),recitazione in latino approssimativa ma ridikola non direi(v'hanno pur sempre lavorato insigni letterati italiani...).trattazione spirituale assente ma era + ke altro 1 ricostruzione dei fatti.attori discreti (eccetto la CALENDARIATA Bellucci ke dovrebbe seriamente darsi ad altro).violenza?c'è,c'è ma se hai visto i primi magnifici 20' di SALVATE IL SOLDATO RYAN puoi sorbirti anke THE PASSION . sulla sceneggiatura,mi sa ke dovresti criticare qualkun'altro morto circa 2000 anni fa... kmq,SI PUò VEDERE MA SE NE PUò ANKE FARE A MENO!
Sono convinto di una cosa:ogni film ha un suo scopo(anche se non tutti lo raggiungono).Lo scopo della Passione era di far riflettere:bene a me ha fatto riflettere.STOP.poco mi importa il resto.
improntare un film sulla sofferenza fisica di Cristo potrebbe andare ma qui gibson ha esagerato, nessun essere umano avrebbe resistito a quelle torture, cristo compreso, anke xkè era di carne se non sbaglio!!!! mi sono meravigliato della bellucci forse xkè doveva recitare in latino!!! personalmente se gibson avesse rinunciato a meno splatter avrebbe meritato un voto in più!!!
Film che ha i soliti difetti della produzione americana. Nessuna particolare originalità nella sceneggiatura, idee banali a gogo, violenza gratuita per colpire le persone sensibili, uso del latino ridicolo. Ma come diceva una grande comico del passato è molto facile far piangere ... E Gibson sfrutta molto bene il concetto con questa perfetta operazione commerciale. Ho l'impressione che la maggioranza dei credenti/cattolici abbia assegnato punteggi vicini al 10 solo perchè il tema del film era quello di Cristo. Probabilmente se si fosse parlato di una persona qualunque il voto sarebbe stato molto diverso. Il film, purtroppo, è veramente banale.
TUTTI BRAVI, APPARTE MEL , IL CAST, LE COMPARSE, IL LEGNO PER LE CROCI, I CHIODI, A DIMENTICAVO... MA QUANTI SORDI A FATTO CO STA' *******TA? ...TROPPI... P.S. PECCATO PER ROSALINDA, MI PIACEVA QUANDO ERA PREZIOSA IN TV, NON LA VEDEVI MAI... MO TRA UN PO' FA PURE LA PUBLICITAè DELLE MERENDINE DEL BUON DIAVOLO.... TUTTI PORACCI . CRISTIANI PECCATORI, W I ROMANI E GLI EBREI. BASTARDO CHIUNQUE HA FATTO DOPO IL FILM UN SOLO PENSIERO ANTISEMITA.... BRUCERA NEL ROGO DELL' INFERNO. SAPETE CHE GESU' ERA EBREO, QUANDO ANCORA RAGGIONAVA?, POI E' IMPAZZITO E SI E' CONVERTITO, QUINDI SIETE UN POPOLO DI MALATI SEGUACI DI UN DEMENTE. POVERI VOI
Il film non aggiunge assolutamente nulla a quello che una persona possa già pensare di questa storia.. sia che si parli di un credente che di un ateo. Il film è solo una continua, insensata, esagerata e a tratti noiosa serie di torture che mettono in luce anche il fatto che Cristo non è un uomo qualunque ma un superuomo. Questo non fa altro che rendere la storia meno attraente. Xche' mai vedere un film dove un uomo perde 45litri di sangue e senza nessun background concreto? E' un film per chi? per chi non aveva capito la sofferenza? E' davvero un film che sconsiglio perche' lo trovo insensato.
Tra l'altro penso anche che se al posto di Gesu' si fosse narrata la storia di un torturato qualunque nessuno avrebbe urlato al FILMONE.. anzi! si sarebbe detto che il film non valeva nulla! Ed ecco appunto quello che il film vale! NULLA!
la storia di un uomo che probabilmente è esistito e che sicuramente non è stato capito. nemmeno oggi. diverse scene toccanti, specie sul golgota. critico invece aspramente il finale alla braveheart con colonna sonora roboante e lo scatto felino di gesù che sembra partire per una battaglia. fa troppo america. splendida la location, l'Italia è sempre l'Italia, anzi.. il Sud Italia è sempre il Sud Italia. Un plauso alla Celentano, bella, intrigante e brava come mai (anche zitta), eccezionale il personaggio di Maria, Monica Bellucci invece sempre inespressiva e zitta (menomanuel!).
kolossal sicuramente.....ma se dovessi andarlo a vedere di nuovo nn ci andrei nemmeno per sogno!!troppo troppo troppo crudo...ammetto che abbiano voluto raccontare nella maniera più reale possibile la storia,e io,seppur nn sia molto legata alla fede sn convinta che si debba vedere.ma a un certo punto avrei piacevolmente abbandonato la sala!potevano evitare molte di quelle scene!
E' un capolavoro del cinema..è un film crudo, reale e intenso... E' un film che parla di colui che si è sacrificato per tutti noi... E' un film stupendo..mi ha lasciato dei brividi dappertutto..mi ha scosso..mi ha fatto commuovere... E' un film che può essere visto sia da chi è religioso e da chi non lo è... E' un qualcosa di meraviglioso....credo che ai prossimi oscar farà piazza pulita.. Mi sono piaciuti i dialoghi in aramaico...mi sono piaciuti gli effetti.... Insomma..è un film che va visto.. Dare 4 a un film del genere è poco, oltre che è da ignoranti... Io se potessi gli darei 100... Credo che sia anche più bello del film di Zeffirelli...finora indiscutibilmente migliore anche de "il re dei re"... Questo film sulla passione è un film che va visto...un film che fa riflettere su tutto ciò che è successo..e sull'incognita di tutto ciò che accadrà un giorno...
Al film ho dato il max, meriterebbe venti, è un film vero poichè ricalca fedelmente ciò che in realtà accadde, si cari ragazzi se è così crudo non è certo per inorridirci come può voler fare un horror,ma la pura realtà, associata dai Cristiani ad un atto di redenzione mentre per altri alla fine di un grande profeta. Ora ho letto tante di quelle c.....e nel forum da parte degli immancabili snobbisti che trovo quantomeno inappropriate e derivate sicuramente da non aver potuto apprezzare la complessità e le mille sfaccettature d'amore o puramente metaforiche che il grande Mel ha voluto lasciare. Credo che non ci sia spazio per chi dice che è una mossa commerciale,è veramente assurdo, anzi è un opera da grande credente quale Mel! Non c'è spazio per chi dice che è contro i fratelli ebrei, purtroppo i farisei sono la loro stirpe, è realtà ma no un giudizio contro di loro. Ultima riflessione in ogni occasione che ho avuto di parlare con chi l'ha visto(e sono tanti), tutti mi hanno detto: Alla fine nessuno faceva pè. Perchè è un film che ti apre il cuore,è il vangelo su pellicola preciso senza una grinza! E a tutti i non credenti (TENETEVI LE GHIANDE, LASCIATECI LE ALI)................
Ciao ragazzi, io sono una ragazza ebrea che ha visto di recente il film "La Passione"e sono stata invitata da un amico a commentarlo in questo forum. Gli avrei dato un voto maggiore se non fosse così (sob) truculento. Ammetto però che è ben girato e per chi è credente riguardo la divinità di Gesù (che per la nostra religione non è il Messia ma rimane un grandissimo profeta) può essere anche definito un capolavoro. Non trovo vi siano elementi per accusare questo film di antisemitismo. Ringrazio comunque chi ci ha difesi anche in questo forum. Vorrei però dire a chi, non solo non è cristiano, ma nemmeno non credente, di avere maggior rispetto per chi lo è. Avete letto la Bibbia (Vecchio Testamento)? Per noi ebrei non è una favoletta come qualcuno ha ironizzato. ciao a tutti.
Questo film è indubbiamente un bel horror...e gli darei un bel sette sotto questo aspetto. Come film sulla passione di Gesù è da 4. Questo film è senza senso. In particolare non mi è piaciuta l'impronta di sovrannaturalità che è stata data al film con le ridicole apparizioni senza senso e casuali di satana, e il suicidio di Giuda è stato rappresentato volgarmente con tutti quei bimbi-mostri orrendi. Quindi da un lato l'aspetto sovrannaturale e dell'altro l'iper-realismo della violenza inflitta a Gesù e la sua sofferenza, il tutto stride enormemente, sfiorando anche il ridicolo e rendendo poco verosimile una storia che probabilmente per come la conociamo non è neppure avvenuta. L'accusa di antisemitismo è sciocca, ma non perchè gli ebrei non siano effettivamente stati rappresentati come persone crudeli e insensibili, ma semplicemente perchè tutto in questo film è spinto all'eccesso. I soldati romani sono sadici e cattivissimi, i sacerdoti del Sinedrio dei satrapi, la gente marmaglia con la bava alla bocca, Erode un pagliaccio bevuto, alla fine sono tutti indemoniati e psicopatici !! Alla fine da tutta questa violenza e follia non passa nulla del messaggio cristiano, e Gesù è un uomo che semplicemente moriva in croce, se si fosse chiamato PincoPalla non sarebbe cambiato nulla. Certo il film ha anche degli aspetti positivi : ottima la musica, splendida la fotografia, dettagli curatissimi, bella la scelta di far recitare gli attori in latino e aramaico, geniale la scena della lacrima di dio, commovente la figura di Maria. Proprio per questo il film non si becca un 2. P.S. La Bellucci recita solo perchè ha grosse doti (non artistiche).
un film ke credo DEBBA essere visto. Se si crede e se non si crede. Nella prima ipotesi xkè essendo una ricostruzione fedele di quello ke è stato in tutto e per tutto, fa capire quello ke per noi Gesù ha sofferto. Nella seconda ipotesi xkè fa comunque capire come l'uomo può diventare bestia!! Ci vuole stomaco x vederlo ma non dimenticate ke ci vuole stomaco anke x vivere!!!
L'ho appena visto... raffigura la Passione di Cristo in modo ineccepibile, però scade in un eccesso di violeza e sadismo troppo esplicito ,in particolar modo la flagellazione.... (un pugno allo stomaco), oltretutto è troppo realistico...(non penso che i destinatari di questo genere di film voglessero vedere brandelli di pelle e carne misti a sangue). Buona la colonna sonora. I dialoghi e la trama 'sembrava' fossero già scritti da qualche parte. Per me era un evento da non tradurre in film, troppo delicato, religioso, puro... Pur non essendo estremamente credente l'ho trovato quasi 'blasfemo', è ignobile lucrare sulla fede...(alla stregua della vendita dei santinni, ecc. ecc.) l'ho visto una volta, ma non lo riguarderò di certo
Nel bene e nel male è un film che va visto, possibilmente senza pregiudizi e senza pensare a tutto quello che è stato detto e scritto su giornali e quant'altro. Può non piacere, certo ma fa riflettere. L'ho visto tre volte, ognuna con persone diverse e devo dire che è stato interessante vedere e sentire le reazioni. A livello tecnico (regia, scenegrafia, musiche, custumi) è veramente fatto bene quanto ai contenuti, sono state fatte delle scelte ben precise, che ovviamente ci portano lontano dall'immagine comune di Gesù inchiodato alla croce con "solo" le ferite dei chiodi e della lancia sul costato; personalmente non ho visto nulla che già non sapessi: per chi crede che la Sindone fosse il sudario di Gesù, già si sapeva che era stato flagellato, che aveva una spalla rotta, particolari forse insignificanti nel trasmettere il messaggio di Cristo(che NON è l'intento del film), ma forse nessuno si era mai fermato a pensare "davvero"cosa avesse subito. L'idea dei flashback è geniale, presentano Gesù per quello che era come uomo: un figlio, un amico; e tutto sommato quelli dell'ultima cena e del discorso della montagna contengono le basi del suo insegnamento: istituzione del sacerdozio e dell'eucaristia, i comandamenti principali, il perdono, la fede nel Padre. La violenza c'è, e certamente non è un film adatto a tutti, soprattutto ai più piccoli (non si tratta di vietare il film ma solo di sapere cosa si va a vedere). Ieri in treno sentivo dei ragazzi che ne parlavano, due l'hanno visto, gli altri sono usciti prima che finisse la scena della flagellazione perchè gli faceva schifo, però programmavano di andare a vedere "L'alba dei morti viventi" e simili...; Mi sono chiesta perchè: non credo che i film orror possano essere meno sanguinari di The Passion, cos'è che in questo particolare film non si riesce a sopportare: sensi di colpa? Vedere che quel Gesù, di cui dovremmo seguire l'esempio è morto in croce perdonando simili atrocità? E noi siamo qui a vomitarci addosso cattiverie per qualsiasi cosa? Pesti un piede a uno e sei fortunato se non ti ritrovi un coltello nella schiena; bambini di due anni usati come se fossero giocattoli della peggior specie oppure gettati via; padri che uccidono i propri figli; e ci si scandalizza tanto perchè qualcuno gira un film con il preciso intento di far vedere le sofferenze (documenate) di un uomo? E' solo un film, nessuno obbliga nessun'altro ad andarlo a vedere, si può semplicemente scegliere di non farlo; ma non si può far finta di non sentire o non vedere quello che succede tutti i giorni.
Le mie pecorelle si sono smarrite. Incantate da una verità filtrata e fiabesca. Hanno distolto l'occhio al cielo Per il sangue sparso da una di loro, Convinte che in quello avrebbero ritrovato il senso di una vita, Della loro vita... Figli di Dio è il cuore la radice del mondo. Non la violenza,non le torture su colui che è uno di voi e nessun altro. La sua parola è sacra, Ma solo per chi la sa ascoltare. La fede è per i più, Ma non è la chiave...è una semplificazione. Il male affascinante in quesa visione soggettiva...è una semplificazione. Il bene è la più grande delle semplificazioni. Non dimenticate i sentimenti, Sono loro il vostro mondo... Sofferenza e amore. Amore e sofferenza. Non date credito a tutte le cause di ogni azione Perchè non siete gli scienziati della perfezione.
Ciao, per caso entro in questo sito e mi interessa perché volevo sapere in Italia che si dice a riguardo. Sono a Berlino e ho visto il film qua. Mi sono meravigliata degli spettatori medi presenti nella sala del cinema : o coppie di adulti o giovani borchiati vestiti e truccati di nero....forse sado-masochisti che volevano prendere spunto dalla flagellazione di Cristo....eh si..loro si sono divertiti, ma io no. Maria Madre di Cristo la migliore, mi ha trasmesso veramente il sentimento dell´ ESSERE MADRE profondissimo....avrá detto due parole...ma a me ha detto piú di tutti. Satana non l´ho capito... Giuda...non ho capito le allucinazioni Bellucci Maddalena...scelta sbagliata. Mi ha colpito il voler dare un senso piú umano e meno religioso al film. Secondo me ci sono riusciti e anche se Zeffirelli ha fatto anche lui un buon lavoro, Mel Gibson ci ha proposto la violenza pura.. ..cosí come si faceva allora. E questo fa pensare, perché oggi gli esseri umani non sono tanto diversi, la violenza continua e io che sono credente, dico che siamo tutti messi nella *****, perché é ora che torni Jesú Cristo a redimerci da questi 2000 anni.... oopure magari " rendiamoci conto ". vabbé un saluto da Berlino e mi ha fatto piacere leggervi. ciao
Trovo molto difficile dover dare un giudizio su un film che ha fatto così tanto parlare di sè già da prima della sua uscita (un bel lavoro di pubblicità, questo è sicuro !)...molto buone la fotografia,la scenografia e i costumi,gli attori complessivamente all'altezza del loro ruolo.
Per quanto si è discusso sulla violenza mostrata, io credo che sì,in effetti si poteva tranquillamente evitare di mostrare certe immagini particolarmente cruente, ma forse sarebbe venuto meno lo scopo principale del film: mostrare cosa voleva dire essere crocifissi e far riflettere su quanto Gesù abbia sofferto per noi tutti (e quando si dice TUTTI non vuol dire solo gli ebrei, per cui non si può parlare di antisemitismo...).
Mi è molto piaciuta l'idea dei flashback dei vari personaggi, che costituiscono un netto contrasto fra il Cristo di prima e durante la passione : suscitano una grande dolcezza (Gesù che scherza con Maria,l'ultima cena..)e viene una morsa al cuore a vedere la ******* che ricorda di quando era accorsa a sollevare suo figlio caduto da piccolo e rivederlo adulto cadere sotto il peso della croce...
Un'altra cosa che mi ha proprio colpito è stato il fatto che.per la prima volta da quando vado al cinema, all'intervallo fra id ue tempi NESSUNO ha osato fiatare ne tanto meno si è alzato, segno che, cmq la si pensi, non si può evitare che questo film faccia riflettere (e probabilmente ci voleva proprio una bella scossa riflessiva generale...)
Un film sulla sofferenza di un Dio e sul suo amore.
a me è piaciuto invece il fatto che il film in se presupponesse una conoscienza della vita di cristo.( e se fate caso i flashback sono posizionati in modo intelligente!!)...bellissimi i momenti di gesù che costriusce il tavolo..di una semplicità e umiltà veramente apprezzabili, e più in generale il film non soffre di quella patinata visione che sgonfia irrimediabilmnte molto film sul cristo... è molto duro ...hollywoodiano ma non eccessivamente... palpabile nella sua durezza e verità scenica...
..e poi che c'è di male a volersi concentrare solo sulla passione ??..mi pare che di film sulla intera vita di gesù ce ne siano anche troppi non credi?? ...forse gibson è una pochino sadico ... ma se voleva raccontare e illustrare la sofferenza di un uomo che si sacrifica per qualcosa.... bhe ha centrato il segno.... bellissima anche la figura di ponzio pilato.... ben resi i conflitti interiori di quest'ultimo
...allo spezzare del pane..il corpo di cristo è letteralmente fatto a pezzi durante quel flash...cristo offre il corpo in sacrificio per chi ama..spiritualmente e poi fisicamente....
Bravo Mel! Ottima interpretazione. Ieri sera sono andata a vedere "La passione di Cristo" ed é stata proprio un interpretazione dura e reale, che consiglio perché ne girano molti che NON seguono la storia vera e propria della passione del Cristo, anzi a volte la deviano.
L'unico errore, almeno per me é ke sono state confuse le due Maddalene(personalmente Monica Bellucci non m'é piaciuta), l'una la sorella di Marta e Lazzaro che rimane con lui fino al calvario assieme alla ******* e Giovanni, é stata confusa con l'adultera che compare nello sketc della lapidazione, quella in cui Gesù dice: "chi é senza peccato scagli la 1° pietra..." Mi é piaciuta cmq anche per l'aramaico, il film é interamente in lingua originale e Gesù si pronuncia Jeshua...un tono dolce che mi piace molto, poi naturalmente mi hanno colpito gli sguardi di Maria per suo figlio e la violenza della flagellazzione...credo che non pecchi di realismo, perché dev'essere andata così, e azzarderei a dire anche peggio...certe contorsioni muscolari ce le hanno risparmiate...
Americanata! Soprattutto la scena finale. L'unica immagine interessante è la corsa della ******* verso il figlio che è caduto con la croce. Brava la Gerini. Inutile Rubini e Bellucci (sempre più cagna anche quando tace) Bravo D'ambrosi, ottimo fustigatore, d'altro canto ha fondato il teatro patologico mica per niente. Eccellenti le musiche e il trucco. Ottima interpretazione (da Oscar) del protagonista. Una regia discontinua. In fin dei conti non è tutta questa violenza di cui si parla. Tarantino ride sotto i baffi di Coppola e Scorzese (unico vero maniaco e sanguinario del cinema mpondiale). Aspetto il sequel.
Questo film serve unicamente a dare uno scossone e a far riflettere lo spettatore...per me è difficile valutarlo tecnicamente perchè per questo genere di film è l'ultima cosa a cui si penza...comunque la sceneggiatura è ottima ed è particolare il fatto che tutto il film e parlato nella lingua originale e sottotitolato: non sentirete una sola parola in italiano. Non mi va giù però, che Ponzio Pilato passa come santo e ci sono alcune imperfezioni nella realizzazione dei fatti biblici che in un film del genere non è possibile ammettere...comunque non mi è dispiacieto
P.S.Quando il film finisce guardate le facce della gente che eshe dalla sala...
Credo sia impossibile fornire una interpretazione completa ed esauriente della figura di Cristo. Questa è una "visione" fisica e violenta. Una violenza pura che purifica. Mai gratuita. Anzi sicuramente insufficiente a rappresentare il dolore della Croce che va ben al di là delle frustate. Pura è anche l'immagine del bambino in braccio al diavolo. La purezza è la caratteristica per eccellenza dei bambini...e quel bambino è male puro. Lo stesso di cui è vittima Cristo. Carismatico Caviezel già notevole nella Sottile linea rossa...anche se io ch'avrei visto bene Mickey Rourke...magari come futuro Cristo per Ferrara, Stone o Tarantino... Un saluto festoso a Diego e Fabio da un compaesano. Abbasso il Cristo soap opera di Zeffirelli !
Film veramente eccezzionale. Mel è entrato definitivamente tra i registi top d'america. Grande scenografia e fotografia, gli attori sono tutti bravissimi e con la lingua in aramaico ricrea ancora più realisticamente tutta la vicenda.
il film mi è piaciuto. non sono cattolico, né tantomeno cristiano. non mi interessa nemmeno verificare, vangeli alla mano, l'esattezza storica della ricostruzione. però mi sono sinceramente appassionato e commosso seguendo la tragica vicenda delle ultime ore di cristo. la violenza delle scene - pari, mi sembra, alla violenza che tuttora dilaga in gran parte del pianeta - non riesce a intaccare la determinazione e la purezza di spirito di un uomo ( una divinità? un bodhisattva? non importa, a mio parere ) che porta avanti fino in fondo la propria missione. questo è il messaggio che arriva forte e chiaro. e questo mi basta per aver apprezzato il film. continuo invece a nutrire dubbi sull'uso estremo - "pornografico", ha scritto qualcuno - della violenza. in questo senso mel gibson ha utilizzato toni e modalità espressive ai limiti dell'horror più truculento. si potrebbe giustamente obiettare che questa è la rappresentazione fedele di una lapidazione e di ina crocifissione, ma è anche vero che l'orrore e il dramma della vicenda potevano essere resi in tanti modi, senza innondare lo schermo di sangue per due ore consecutive. il messaggio spirituale è alto, tuttavia resta forte il sospetto di una furba operazione commerciale, di una strategia a tavolino per attirare nelle sale in un sol colpo gli appassionati del buon cinema e gli amanti del pulp.
Questo mio commento non è finalizzato a spingere o respingere gente al botteghino ma solo a far presente che questo film è un capolavoro che è riuscito a smuovere qualcosa dentro di me, scatenando molte riflessioni sia durante che dopo il film
La cosa più positiva di questo film è il messaggio di Cristo e, guardacaso, è anche il particolare meno curato. E' sconvolgente il realismo con cui viene raffigurata la sofferenza dell'uomo Cristo sia nella flagellazione ma anche nel tradimento degli amici e discepoli, è rappresentata con estremo realismo la cattiveria dell'umanità dal capo dei farisei all'ultimo dei pezzenti che gli sputa contro, a mio avviso a simbolo della peccaminosità dell'essere umano che DEVE espiare le colpe. Apparte questi punti il resto si perde in rappresentazioni holliwoodiane, stereotipate fino all'osso, di sciocchi sentimentalismi degni di sciocchi personaggi che non hanno il minimo spessore. Maria è la sola a far eccezione, tutti gli altri sono da buttare a partire da Maria Maddalena-Bellucci. A mio parere, il film riflette tutto il bigottismo (si dice così?) e la automortificazione clericale cattolica, questa penitenza che dobbiamo fare per questo Cristo che ha così sofferto in religioso silenzio. Andrebbe pure bene se la Sua parola fosse mai stata seguita, ma questo film dimostra chiaramente che il messaggio di Cristo non è importante quanto la sua sofferenza, evidentemente. Altre chicche tecniche. Risultano ripugnanti: -la rappresentazione delle allucinazioni di Giuda, -la rappresentazione di Satana (soprattutto con il mostriciattolo in braccio), -l'effetto moviola che sottolinea i momenti più intensi (di scarsissimo gusto), -la Bellucci che non è in grado neanche di piangere come Cristo comanda, -gli occhi luminosi di Cristo (maddai, *****!), -la faccia da idioti che facevano i "miracolati" che si convertivano così, come se fosse scritto sul copione
Mi è invece piaciuta tantissimo la delicatezza del personaggio di Maria, magistralmente realistica nella sofferenza e nella sopportazione, così come la figura di Pilato, che una volta tanto viene rappresentato come uomo, con dubbi e rimorsi. Anche la scelta delle lingue adottate è molto d'effetto ed, in ultima analisi, ho gradito molto (essendo miope e detestando gli occhiali, che non porto mai) i sottotitoli grandi e le inquadrature lunghe e i passagi di scena morbidi che aiutavano la comprensione nonostante le difficoltà di comprensione. A tal riguardo, bella anche l'interpretazione mimica di alcuni personaggi. Tuttavia non si supera la sufficienza, anzi diciamo che ho appena modificato il mio voto perchè quando ho cominciato il commento avevo selezionato: 5 - Così così, solo se non paghi... ma, si sà, sono uno che ama contraddirsi! v.
Il segreto di ogni film risiede nell'avere un'anima. Questo film non ha un'anima. E' fatto bene, ma non ha anima. E' poco più di un documentario, entra subito nel cuore della storia senza farti "affezionare" ai personaggi. Anche come documentario lascia qualche dubbio. Sopravvalutato. Incomprensibili le accuse di antisemitismo.
In questo film, poco viene detto sul messaggio di Cristo (se non in qualche striminzito flashback), mentre viene mostrata nei dettagli (e, forse, con troppa enfasi) tutta la violenza subita prima della sua morte. Se l'avessero intitolato "storia di un uomo flagellato e crocifisso" (non per forza Gesù) sarebbe stato praticamente uguale. Nonostante Mel Gibson abbia sbandierato di essersi ispirato solo ai vangeli, in realtà si è rifatto parecchio anche all'iconografia classica e non manca neppure lo "stile Hollywood". Personalmente non ho apprezzato granchè nè la trovata delle allucinazioni che ha avuto Giuda prima di impiccarsi, nè la presenza di Satana durante tutta la passione. Le accuse di antisemitismo sono infondate, poichè Gibson non si è inventato niente, ma in un film così enfatizzato, gli ebrei che l'hanno condannato risultano essere particolarmente "odiosi". Come storia era meglio "L'ultima tentazione di Cristo" di Scorsese, mentre il film di Pasolini era decisamente più geniale di quello di Gibson.
Ero un pò scettica riguardo ai sottotitoli pensavo di non seguirlo come meritava invece, si segue molto bene e devo dire che la lingua Aramaica (che poì è stata la lingua di Gesù e dei Vangeli) è molto affascinanate per'altro nei Vangeli Pietro talvolta è chiamato Haifa; Commovente e toccante (io personalmente ho pianto molto) sono cattolica- credente mi ha toccato l'anima, è inerente alla verità ( o almeno quello che noi conosciamo). Un Gesù molto bello e più umano, un plauso all'attore (James Caviezel) che nonostante gli strati di sangue con cui era coperto è stato molto espressivo e non era facile..; tranne alcune inesattezze storiche: 1) Ponzio Pilato non aveva moglie e se l'aveva non era certo con lui in Palestina 2) Il Sinedrio non poteva mai riunirsi di sera 3) I soladti romani all'epoca non portavano le braghe ma una specie di gonnelino 4) Gesù non ha portato fino al Golgota la croce ma solo un pezzo di legno 5) I chiodi della crocifissione non vennero messi sul palmo delle mani che essendo ossa molo fragili si sarebbero staccate subito ma, sui polsi; Bellissime e dolci le figure femminili dalla ******* interpretata con esperessioni ed intensità uniche senza mai essere retoriche, al Diavolo non si sà uomo o donna ? Maria Maddalena molto intensa, Gibson ha fatto un suo piccolo miracolo la Bellucci recita ! Parlando pochissimo !! Commoventi i flsh-back di Gesù sopratutto quando costruisce un tavolo di legno; Ma Mel Gibson HA ESAGERATO, come suo solito, nella flagellazione che dura circa mezz'ora e crocifissione perchè tanto accanimento da parte dei soldati romani ? "Uccidono un uomo ormai morto" E certamente il popolo ebreo non fa una bella figura visto ch 5 giorni prima avevano accolto Gesù a Gerusalemme con rami d'ulivo in festa ...ma scelte registiche..
Mi ero abituato a vedere le favolette sulla morte di Cristo, tipiche degli anni 60' con pentimenti, finali caramellosi, poco realismo e un pò di succo di pomodoro. Gibson fa una cosa magnifica. Crudo, impietoso, toccante, il film da una svolta nel genere e apre dibattiti di presunti quanto insensati antisemitismi. Cavieziel, già protagonista in La sottile linea rossa, splendido protagonista, ottimi attori gregari e comprimari, bello il Satana della Celentano e molto altro ancora. Ai commentatori in questa sede che si spacciano per esperti di cinema e che criticano il film rispondo rifacendomi al film stesso "Padre perdona loro perchè non sanno quello che scrivono.."
E' un film essenzialmente toccante, davvero. Alcune cose sono molto interessanti, come la presenza inquietante del volto di R. Celentano nei panni di Satana, una figura riuscitissima; il bellissimo rapporto tra Maria e Gesù, entrambi bravissimi nella recitazione; il realismo ottenuto con l'uso dell'aramaico e il latino; l'atmosfera decadente che pervade tutto il film: originalissima l'interpretazione simbolica sul suicidio di Giuda; la scelta dell'elemento horrorifico come chiave di lettura di una vicenda che ha in sè del marcio, del putrido, la cattiveria dell'uomo e la sua stupidità.
Purtroppo però l'insistenza sulla tortura e la sofferenza di Gesù, che rasenta il sadismo togliendo a Gesù tutto lo spessore interiore del personaggio (forse è voluto, ma è comunque troppo), l'utilizzo spropositato del ralenti e delle musiche (davvero esagerato!) anche quando non dovevano esserci che va contro a una scorrevolezza di tipo realistico, la scelta della Bellucci nei panni di Maddalena che stona totalmente con il resto, e una ricostruzione forse troppo popolare di tutta la vicenda, hanno come al solito rovinato lo sviluppo di un'idea che partiva originale e innovativa. Peccato. Ogni tanto si cade nella pura americanata.
Se poeta è colui che in un determinato momento sintetizza ed esprime ciò che era il sentimento di molti ma che pure non riusciva a trovare compiutamente espressione allora Gibson è poeta nel senso più vero, perchè dà voce,voce straziante a quell'idea di amore inconcepibile ed immenso di cui un'umanità sofferente e disorientata avverte l'esigenza ma spesso non osa nemmeno più domandare. La rappresentazione trasposta di un mondo assetato di sangue finalmente appagato nel suo sadomasochismo ripetitivo e senza speranza? O piuttosto quella di un mondo che sperimenta drammaticamente la violenza e la malvagità senza alcuno sconto ,eppure ancora in grado di riconoscere una una possibilità travalicante.
C'è veramente poco da dire per questo film che secondo me, parlo da cristiano, è il più bello e profondo film della storia del cinema. Ottimi gli attori, ottimo il trucco, ottimi gli effetti speciali, ancora meglio le musiche e per finire... Straeccezionale il Regista, con la R maiuscola, il grande Mel ha confermato di essere tra i migliori registi di Holliwood. In quanto alla crudeltà del film dico solo che dovrebbe aiutare credenti, e non, a capire quanto è stato grande il sacrificio del Cristo. Ciao Ciao
Classico esempio di film la cui importanza è decisamente inferiore alle "grida" con cui è stato accolto e che l''hanno accompagnato da ben prima dell''uscita sugli schermi. Film di un regista che non è un regista e che come unico vezzo registico usa il rallentamento dell''immagine (e di conseguenza della nostra pazienza). Ed è proprio la perdita della pazienza spettatoriale di fronte al film il principale difetto dello stesso. E poi questo fastidiosissimo demonio che non se ne va mai e quell''orrendo finale....beh, forse non l''unico difetto....
veramente ben fatto,una regia molto intensa...un modo nuovo di presentare le cose....il film è rispettoso dei vangeli.....e la forza di quest'opera sta nel fatto ke ognuno può leggeci il messaggio ke vuole,ke sia credente o no.......trovo molto originale la figura del diavolo...ke non è una donna come molti scrivono.....ma è asessuato....i lineamenti sono quelli di una donna ma lo sguardo e gli okki assolutamente no......l'intento era quello di creare comunque angoscia nello spettatore. Riguardo alla crudezza delle immagini è vero,è un film molto forte ma l'intento era proprio questo.Credo ke al di là di ogni speculazione commerciale ke ormai è presente nella maggior parte dei film,quest'opera valga comunque la pena di essere vista.Unica critica al linguaggio in latino ke poteva essere curato maggiormente...è un po' ridicolo......in ogni caso buona visione.
Alcune scene del film sono fatte solo per creare tensione e ansia a volte ingiustificata. L'improvviso alzarsi del suono quando nell'orto viene schiacciata la testa del serpente e quando uno spettro appare a Giuda, la scena nella quale Gesù resta appeso alle catene sopo essere caduto giù da un muro - l'occhio pesto già quando arriva per la prima volta davanti a Caifa - il pestaggio a sangue interrotto dal cireneo durante la via crucis - quando stendono il braccio a Gesù per metterlo in croce - la scena del corvo che becca il ladrone cattivo. Potevano essere risparmiate, davvero. Il resto, secondo me, è "solo" il racconto evangelico. Se lo si trova cruento è perchè difficilmente, entrando in una chiesa e vedendo una statua, si riescono ad immaginare tutte le sofferenze patite. Ma diciamoci la verità, in quanti si sono fermati a meditare (in maniera seria) su di esse? Non è un film contro gli ebrei, anzi l'antisemitismo è la più grande truffa della storia: non era forse tutto scritto? Se non si fossero adempiute le Scritture, non potevamo salvati in Cristo.
La sera dopo aver visto il film siamo stati alle celebrazioni della settimana santa, in una parrocchia qualsiasi. Abbiamo sentito che la messa comunica il mistero della passione di Gesù con più forza e fede del film. Non critichiamo l'aver mostrato l'estrema sofferenza di Gesù, che c'è indubbiamente stata ed ha un senso profondo, ma l'incapacità di vederci attraverso e oltre. Pessime le scene riguardanti il diavolo e il corvo sulla croce del ladrone. Non è sicuramente un film antisemita, se non lo sono i vangeli. Ci sembra particolarmente indegno aver sfruttato a fini commerciali (vedi il merchandising in vendita sul sito ufficiale del film, ma anche il vangelo in omaggio sulle varie riviste di moda) l'elemento centrale del cristianesimo. Brutta mancanza di rispetto per le nostre cose sacre (croce al collo di Becham, ecc). L'aramaico era una buona idea, il latino in questa forma e così pronunciato fa ridere.
FILM MOLTO INTERESSANTE E REALE!!! NON CI SONO PAROLE X DEFINIRLO....UN PO CRUDO E CRUENTE MA QUESTE COSE SERVONO X FAR COMPRENDERE COME SONO ANDATI I FATTI.....BRAVA LA GERINI!!!!
Bravissima Celentano, mette veramente paura!!! Brava anche la Bellucci, visto che non ha parlato :-)) .... Il film è bello ma concordo con chi ha detto che alcune scene sono esageratamente crudeli e forti. I sottotitoli, che mi preoccupavano, devo dire che non sono "pesanti" e poi dopo due ore di film, quando finisce non ti accorgi del tempo che è passato. Un consiglio...non portateci i bambini, quelli che erano in sala sono dovuti uscire tra le lacrime...COMPLIMENTI AI GENITORI CHE NON S'INFORMANO PRIMA!!!!