Le storie di due delinquenti, un pugile e una coppia di rapinatori di tavole calde si intrecciano in quattro storie di umorismo e violenza nel tempo stesso.
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un gran bel film,una grande prova di tarantino e di tutti gli attori(TRAVOLTA E' UN GENIO) ma anche la Thurman mi fa impazzire in questo film.....una storia unica,con un intreccio eccezionale.Forse il meglio del meglio di Tarantino.
Film stravalutatissimo solo perche e di Quentin Tarantino!! Un polpettone micidiale... Dialoghi lunghissimi, quasi ci si addormenta. Azione inesistente tranne in qualche momento di pochissimi minuti. Bocciato!!
Non credo che esiste un voto adatto per questo film, data la sua assoluta genialità e per forza di cose non può essere che un 10!! Fin dall'inizio la vicenda, il cui intreccio è assolutamente originale, tiene lo spettatore incollato alla propria poltrona e non esistono momenti per così dire "morti", i dialoghi sono fantastici e, come per Le Iene, non si può non ridere per tutte le cose che dicono. La coppia Jules-Vincent rappresenta poi una forma di alchimia a cui raramente ho assistito. Per non parlare poi dell'interpretazione della Thurman, del Jack Rabbit' Slim, delle musiche assolutamente coinvolgenti che, non a caso, fanno la fortuna del regista di Knoxville.....ah già, proprio la città che viene citata da Walken nell'episodio dell'orologio di Butch! Potrei continuare all'infinito ma chi ha visto il film sa che ci sono talmente tante cose da dire che non basterebbe una pagina intera per farlo!!
Troppo tutto per un commento... Capolavoro,davvero degno di tale definizione... Q.T. è una spanna,anche due,sopra tutti... So a memoria tutti i dialoghi(ma questa è un altra storia)...
"Pulp Fiction" è ormai entrato nella storia del cinema. Un film originale, avvincente, perfetto in ogni sua parte. Dal punto di vista registico è impeccabile, caratterizzato da un montaggio eccellente, da una sceneggiatura bellissima e da una scenografia perfetta. Quentin Tarantino è decisamente un vero e proprio genio e su questo non si discute. Una pellicola eccezionale, condita da molta azione e dalle originali trovate del nostro amato regista. Un cult, assolutamente geniale. Un film che prende la sua vera forza dalle eccellenti interpretazioni degli attori (fra i quali ricordiamo il mitico Samuel L. Jackson, bravissimo nei suoi monologhi) e dai dialoghi curati nei minimi particolari, raramente una tale delizia per l'apparato udito. Ripeto: tutto perfetto. Penso sia stato detto tutto su questo film, inutile aggiungere altro, il voto parla da solo: CAPOLAVORO. Grazie Quentin Tarantino!
Ho visto questo film.... secondo me non vale più di un 5,5. L'unica cosa bella secondo me sono i dialoghi davvero ben costruiti e le ottime prove (Willis, Travolta, Jackson, Rhames) del cast... Per il resto l'ho trovato senza capo nè coda, senza una trama ben definita, un autentico appiccico di scene (alcune ben fatte). Non mi ha trasmesso assolutamente nulla.... e tra due mesi non ricorderò nulla di tale film
davvero un capolavoro, questo film e perfetto nella sceneggiatura, nel montaggio, e soprattutto nei dialoghi, al limite del surreale. un intreccio da favola, il sogno di ogni regista. un cast davvero eccezionale(vedi John Travolta, Samuel L. Jackson).
Pulp Fiction secondo me è il film che incarna in se il montaggio perfetto. Impossibile rimanere indifferenti di fronte alla sequenza ciclica attorno alla quale gira tutto il film. Poi ci sono i dialoghi, azione, violenza e quello sfarzosismo tipico di Tarantino che rendono questo film unico nel suo genere. Secondo me molto meglio de Le Iene.
Che dire? Se Quentin non si fa prendere dal citazionismo cinematografico e basta, lavora con un'idea precisa in testa fa apparire tutti i suoi contemporanei come dei nanetti. Grandioso. Ti fa quasi rabbia pensare al tempo che perde in giro.
Bello, originale, ben diretto e con GRANDI interpreti, ma non è proprio il mio genere e il voto può risultare dunque basso. Comunque i dialoghi imperdibili e la regia sono i due punti forti.
Per me è un gran bel film, ma non è un capolavoro in quanto la storia non mi tocca e non dà emozioni particolari. Cmq in definitiva è una vera geniata, Tarantino è stato veramente innovativo!! Travolta e Jackson sono da oscar a mio avviso!! La storia è esplosiva e raccontata in maniera straordinaria. Fil bello, sicuramente da non perdere.
Molti credono che Pulp Ficltion sia un capolavoro assoluto della storia del cinema. Secondo me dovrebbe essere valutato per quello che è: un gran bel film che ha fatto epoca. Da qui a dire che è IL FILM per eccellenza c'è di mezzo un oceano!!! Certo, quando è uscito nelle sale ha avuto l'effetto di una bomba atomica. Il giorno dopo quasi tutti i film hollywoodiani sembravano improvvisamente vecchi di secoli!!!! Tuttavia lo stile di Tarantino, che ha avuto infinite imitazioni (tutte molto inferiori all'originale), secondo me non è il massimo del cinema contemporaneo. In altre parole: calma ragazzi, c'è di meglio!!!! La cosa che più mi ha affascinato di Tarantino è stata la sua capacità di sopravvivere a Pulp Fiction. Un'altro, con le spalle più strette, sarebbe crollato sotto la pressione pazzesca suscitata da quel film. Invece Tarantino ha risposto con lo spiazzante e bellissimo Jackie Brown e poi si è evoluto verso Kill Bill, che secondo me è un lavoro molto innovativo. Tarantino ha dimostrato di sapersi staccare da Pulp Fiction. Se pensiamo alla vera è propria adorazione suscitata da questo film, metterselo alle spalle è stato il più grande capolavoro di Quentin Tarantino.
Filmaccio più che sopravvalutato. A parte alcune buone scene (ogni volta che c'è Uma Thurman), tutto il resto è da buttare via:
1) I personaggi che sono degli odiosissimi finti gangster assassini, buoni solo a sparare minchiate (vedi dialogo sui fast food francesi) e a sparare...e basta, sparare con la pistola...bang bang, capito?
2) I dialoghi, inutili, a tratti incomprensibili e lunghissimi, composti principalmente da monologhi con la camera fissa in primo piano su uno di quei pirla per un quarto d'ora.
3) La trama...dico, se ci fosse...
Filmaccio, come già detto in precedenza.
Do 4 e mezzo (e non 3) per "Girl, tan dan dan dan, you'll be a woman soon"... e sopratutto per "OH! CHE BOTTA!"
come si deduce dal mio nick name non posso che mettere 10 a questo film, ogni scena è perfetta, tutto quadra alla perfezione quando devi far coincidere ed intersecare tutti con tutto.
Il cammino dell' uomo timorato e minacciato da ogni parte dall iniquita degli uomini egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi, benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volonta conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre perchè egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore delle pecore smarrite, guai a coloro che proveranno ad ammorbare e infine a distruggere i miei fratelli, la mia ira ricadrà su di loro con furiosissimo sdegno, e TU SAPRAI CHE IO SONO IL SIGNORE! QUANDO FARO CALARE SU DI TE LA MIA IRA!! (più o meno fa così)
grandissimo film di tarantino, intriso di violenza e sarcasmo,tarantino riesce a creare un atmosfera malata ma allo stesso tempo terribilmente esilarante. bellissima la scena della bibbia(spoiler)dissimo samuel jackson
ezechiele 2517: il cammino dell'uomo timorato,è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. benedetto sia colui, che nel nome della carità e della buona volonta, conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre, perchè egli è in verità il pastore dei suoi fratelli e il ricercatore dei figli smarriti.e la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e infine a distruggere i miei fratelli. e tu saprai che il mio nome è quello del signore, quando farò calare la mia vendetta sopra di te.
Uno dei film più importanti degli anni 90. Tarantino dimostra tutto il suo talento in questa pellicola che inventa il genere pulp, esplosiva miscela tra macabra violenza e humor grottesco. Imitatissimo, Pulp Fiction è un congegno perfetto sia dal punto di vista prettamente registico, sia per la genialità e ricchezza della sceneggiatura, sia nella caratterizzazione dei personaggi (tutti splendidamente sopra le righe) che nella prorompenza ed efficacia dei dialoghi. Diverse sequenze (fra tutte la mitica esibizione danzante di Vincent e Mia) e battute sono ormai patrimonio mondiale della storia del cinema. Tarantino dimostra una notevole capacità anche nella direzione degli attori; non a caso infatti, Travolta e Jackson sono convincenti e brillanti come non mai. Punto di riferimento per tutte le nuove generazioni di registi, Pulp fiction ha il merito di aprire nuovi orrizzonti per il cinema di genere che vuole essere più che un mero esercizio di intrattenimento.
il cult dei cult,probabilmente il miglior tarantino. una carrellata di personaggi ormai entrati nella storia del cinema,dai due killer a mister wolf,senza dimenticare ovviamente Mia farrow;attori al top della loro condizione (travolta si salvò la carriera con questo film);situazioni al limite del grottesco,con tanta ironia nera e dialoghi alla tarantino.componente importante anche l'uso della colonna sonora e la deframmentazione temporale,che non è stata certo inventata da quentin,ma lui dimostra di saperla usare alla perfezione. uno dei film più importanti degli ultimi 15-20 anni.
Secondo me sopravvalutato da matti..Tarantino ha fatto un grandissimo film che è le iene, poi sull'onda del successo tutti i suoi film successivi (almeno quelli che ho visto io, cioè pulp fiction e kil bill 1 e 2) hanno avuto comunque successo per il blasone del nome..il 6 è per la qualità del film intesa come la sceneggiatura, le musiche e la presenza di Jackson, altrimenti sarebbe 5.5
il mio film preferito in assoluto. tarantino riesce a mischiare magistralmente violenza, ironia, citazioni e a confezionare un capolavoro indiscutibile. attori bravissimi e dialoghi epici.
a parte che sono anni che penso a cosa ci possa essere dentro alla valigetta.
Film esplosivo nel mediocre panorama degli anni'90 (ma di sicuro migliore di quello di oggi), deve la sua fortuna allo stile culturalmente becero e coatto dei bassi fondi di LosAngeles (fuckin'mother yo yo bitch) su cui si basano le caratterizzazioni dei personaggi e la storia...non a caso Tarantino è un gran estimatore di registi trash come Sergio Martino... Oggi Pulp Fiction è un buon film, carino da vedere ma niente più. inoltre Tarantino, a mio parere si è rovinato con i suoi lavori successivi in cui crolla nel vuoto tanto sfiorato da pulp fiction (ad esempio Kill Bill 1e 2, tante bellissime immagini, tanto "divertimento cool" al cinema e poi cosa rimane?!?!?!?!????Niente). Se non l'avete ancora visto guardatelo perchè sicuramente merita ma non aspettatevi un tripudio di emozioni o un capolavoro che vi fa uscire stravolti dal cinema, vivetelo piu come una cronaca trash della vita underground degli anni '90 in California.
è un film che viene spesso ricordato per il balletto ma non è un film musicale. è un film che viene osannato per le musiche ma non è un film musicale. si ok ci sono gli attori che sono bravi....ma dovrei riscrivere ciò che è stato scritto dall'utente precedente. non è film ma un lungo spot pubblicitario...poi capire cosa venga pubblicizzato faccio fatica, ma di arte neanche una misera traccia.
Sinceramente, in questo film non ho trovato nulla che me lo facesse sembrare davvero un capolavoro. Questo film è una grande opera d'arte, è un gioiello dal punto di vista tecnico e Tarantino, nell'intrecciare tutte le vicende, dimostra grande abilità. Il fatto è che tutte queste belle caratteristiche, come anche ne "Le iene", ruotano intorno al nulla. Le storie si intrecciano magistralmente, ma di fatto non hanno né capo né coda; i dialoghi (e trovo estremamente fastidioso che i più li considerino "DIALOGHI DA ANTOLOGIA") sono, in diversi punti, davvero insopportabili. La recitazione dei vari attori è straordinaria, sono le loro battute che sono demenziali! ("Ehi, ti sembra un deposito cadaveri questo? Dico, ti sembra un deposito cadaveri questo? Qui davanti hai visto un cartello con scritto deposito cadaveri? No! E lo sai perché? Perché non c'è scritto deposito cadaveri! Perché questo non è un deposito cadaveri!" a voi fa ridere 'sta menata?) L'unico dialogo che si salva veramente, a mio parere, è quello alla fine, fra S. Jackson e il rapinatore. Per il resto, trovo che questo film sia un sacchetto vuoto e informe truccato da opera d'arte, frutto di una mente geniale ma completamente marcia. Insomma, non dice niente, ma lo dice benissimo. E a me 'sta cosa fa veramente girare le scatole, senza contare (cosa ancora più grave) che, nella classifica generale, film molto più meritevoli come Blade Runner (QUELLO è un capolavoro) stanno molto più in basso. Ho l'impressione che, per quanto riguarda i film più discussi (e mi riferisco a questo come a tanti altri), molta gente tenda a schierarsi presuntuosamente fra quelli che dicono di capire e di adorare tali film, anche se non è così, come per poter guardare dall'alto in basso quelli che considerano gli "ignoranti in fatto di cinema", i "comuni mortali". Spero che le altre vittime (come me) dei "film-cult-obbligatori-che-se-non-ti-piacciono-non-capisci-un-*****-di-cinema" mi capiscano, facciano sentire la loro voce e sgonfino un po' questa boiata!
Mi è piaciuto per alcune scene e battute surreali, la scena dove i 2 vengono addestrati a far sparire il cadavere da quel "professionista", il cast è d'eccezione però non è un film così unico e pungente. Molti si fanno influenzare dal cast che è assolutamente indicatore di qualità e tecnica. Ma la tecnica non è arte
Il terzo capitolo della triologia pulp di tarantino! un capolavoro, in questo commento non mi fermero ad anallizare regia musiche montaggi ecc. che sono gia stati ampiamente commentati, ma vorrei spostare l'attenzione su tutti gli innumerevoli riferimenti sempre presenti ne i lavori di Tarantino.
Tarantino a mio avviso è il migllir regista conteporanio che puo ofrifci Hollywood
nel film le Iene si parla di un certo Marsellus in grado di poter smerciare i diamanti che si aprestavano a rubare, in pulp fiction molti credono che la valigetta che recuperano vincent e jules contenga inffatti i famosi diamanti, ipotesi rafforzata dal fatto che vencent vega è il fratello minore di vic vega Mr Blonde nelle iene. il camerierre del jack rabbit slim's è interpretato da steve buscemi che nelle iene interpretava Mr pink, colui che era cotrario alle mance, nelle iene metre vanno in macchina dalla radio viene trasmmesso la publicita del jack rabbit slim's. questi sono solo alcuni dei riferimenti tra i film di tarantino ne esisto anche tra le iene e una vita al massimo da pulp fictiot a jakie brown fino all'ultimo kill bill, per non parlare poi dei riferimenti ad altri film non da lui diretti, a mio avviso tutto cio è fantastico.
qua arriviamo a uno dei miei film preferiti, Pulp Fiction è un film che mi meraviglia e sorprende sempre di più ogni volta che lo rivedo, la sceneggiatura, i personaggi, l'intreccio e soprattutto lo specchio iperbolico della realtà americana di qualche anno fa, ma in verità attualissima. il film tratta essenzialmente di tre tematiche: la noia, il mostro interiore, la vocazione. la noia è riassunta nei personaggi di Vincent Vega e Mia Wallace (non a caso una buona parte è dedicata al loro incontro) infatti la loro visione distorta di ogni cosa, l'affidarsi alla droga e il loro atteggiamento talvolta ridicolo riflettono una profonda stanchezza e apatia verso tutto ciò che li tocca: perfino il lavoro che scelgono (il gangster e la moglie di un boss mafioso) indica gli elementi sopradescritti, quello di Travolta comporta uccisioni dietro fila senza mai fermarsi, senza mai essere motivati, senza mai essere ricordati perchè è inevitabilmente un lavoro che non lascia tracce (il tema è ripreso in Collateral), l'altro è un "lavoro" di nicchia, di vivere all'ombra, di oblio. il mostro interiore è visto per la prima volta nel celeberrimo racconto di Stevenson (jeckill e hyde) e tarantino lo riprende con Zed e l'amico negoziante, infatti gente apparentemente normale, risulta avere una doppia personalità malvagia e malsana, un mostro dentro che si anima e commette misfatti terribili. il terzo è quello più cattolico, infatti riprende seppur originalmente il punto essenziale del Discorso Della Montagna di Cristo narratoci da Matteo, infatti in Jules Winnfield avviene la conversione per un fatto miracoloso che lo porta a pensare ad una svolta decisiva e difficilissima: essere Sale della Terra e Luce del Mondo e questo è il risvolto che più mi ha affascinato di questa incrdibile storia.
Con questo film Tarantino ha dato una svolta al cinema anni 90,contaminando i generi,ridefinendo l'estetica della violenza, e abbattendo le sempre presenti distinzioni tra cinema "d'autore" e cinema di "genere". E'un'operazione squisitamente popolare quella di Tarantino,riconducibile a mille influenze cinematografiche:un mix tra l'universo dei gangster tanto caro a Scorsese ma svuotato di fascino e regole,e la rappresentazione della violenza di autori come Sergio Leone e Sam Peckinpah trasformata in iperbole grottesca per un palcoscenico riconducibile a un action movie di Hong Kong di fine anni 70....aggiungete un'onnivara passione cinefila e il capolavoro e'servito.Pulp fiction sorprende soprattutto per i dialoghi veri e propi protagonisti del film:rapidi,sferzanti,forsennati e spesso svuotati di una loro valenza specifica,con personaggi nuovi,grotteschi e malati fino al midollo....l'universo criminale che un'autore come Scorsese ha descritto in tante pellicole,in Pulp Fiction viene svuotato di ogni connotazione epica e di ogni minima traccia di fascino:i gangster di Tarantino sono semplici impiegati del crimine,spesso maldestri,che vanno a uccidere qualcuno con lo stesso spirito con il quale andrebbero a fare una consegna,colpendo lo spettatore con qualcosa di nuovo e tremendamente coinvolgente. Tecnicamente la pellicola adotta una struttura spazio-temporale tremendamente perfetta in cui travare una minima sbavatura e'impossibile....inutile parlare dell'ottimo cast e del recupero prodigioso di attori come il pessimo Travolta.Cult.....
si, è sikuramente il regista + innovativo degli ultimi anni di cinema... meriterebbe sikuramente di piu'... ma il film a me non è piaciuto molto. sia kiaro: è girato in maniera superba e questo non si diskute, ma la storia non mi è proprio piaciuta... il film di tarantino ke più ho amato è stato " le iene"!!!!
L'archetipo del capolavoro per gli anni '90. Il punto di forza: la sceneggiatura, sia per quanto riguarda il modo di raccontare la storia (seguendo un ordine non cronologico) sia, soprattutto, per i dialoghi. Tutti dovrebbero vedere questo film.
il film è il peggiore di Quentin Tarantino, non capisco questi voti alti. Un insieme di storielle scollegate tra loro, con un finale a dir poco tragicomico
Niente da fare. Tarantino o piace o non piace. A me non piace. E giudico questo film lontanissimo dalla genialità e da tutti i discorsi che se ne fanno sotto. Tarantino semplicemente mi sta facendo tribolare. Perchè riconosco che i suoi sono film interessanti, originali, diversi, mai visti prima, parecchio strani però non riescono in alcun modo ad entusiasmarmi. Questo misto di violenza, parolacce, risate e dialoghi completamente assurdi (tutta la disquisizione sul massaggio ai piedi...) non mi prende. In particolare Pulp Fiction, questo insieme di storie che vengono ad incastrarsi, consta di una struttura veramente originale, cura dei personaggi favolosa e recitazione altrettanto favolosa (tutti eccellenti. Persino Buscemi che fa il cameriere e Tarantino che fa Jimmy) che però dentro non mi ha lasciato niente. Mi lascia completamente basito, attonito, quasi indifferente. Uno di quei film che dici "bello, fa ridere, mi piace" ma poi lo riguardi ventimila volte e passa come acqua, non te ne accorgi neanche. Molte scene sono diventate cult... il benedetto Ezechiele 25,17 su tutti. Mi dispiace di essere uno dei pochi che non apprezza i film di Tarantino. Non ci posso fare niente. Peccato, perchè dev'essere un ottimo regista.
Pulp fiction è semplicemente un film furbo. ti fa esplodere di entusiasmo alla prima visione, lo apprezzi per autoconvincimento la seconda volta, alla terza stai già li che dopo la seconda ora ti guardi l'orologio più del film. dopo la terza volta finisci per non guardarlo più. è un film furbo nella scelta degli attori. è sopratutto un film furbo nella scelta delle musiche. la musica di un film è quella creata da un musicista apposta per quel film, creata dal niente, e non pescata un pò qui e un pò li, come uno slogan pubblicitario, perchè si parla di Cinema, e non di cinema come uno spot che ricerca continuamente solo il cervelletto più esterno, senza mai penetrare un pò più in profondità. è un film furbo nel modo in cui è montato. ma parlare di rivoluzione, di innovazione...siamo nel 1994 e a quei tempi forse, chissà a qualcuno, certamente alla produzione di questo film sarà potuto interessare farlo passare come innovativo. Ma siamo nel 2006, per carità ancora a gridare all'innovativo, al geniale. Geniale è stato Odissea nello spazio, 8 e 1/2, Blade runner, Persona, Il grande dittatore... è un film per giovani testoline, ma non mi parlate di qualità.
Il cammino dell'uomo timorato è minacciato ogni parte dall'iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità,e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre perchè egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà con una grandissima vendetta e furiosissimo sdegno,su coloro che proveranno ad ammorbare ed infine a distruggere i miei fratelli. E TU SAPRAI CHE IL MIO NOME E' QUELLO DEL SIGNORE QUANDO FARO' CALARE LA MIA VENDETTA SOPRA DI TE
il cammino dell'uomo timorato è minacciato ogni parte dall'iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. benedetto sia colui che nel nome della carità,e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre perchè egli è in vertà il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. e la mia giustizia calerà con una grandissima vendetta e furiosissimo sdegno,su coloro che proveranno ad ammorbare ed infine a distruggere i miei fratelli. E TU SAPRAI CHE IL MIO NOME é QUELLO DEL SIGNORE QUANDO FARò CALARE LA MIA VENDETTA SOPRA DI TE
grandissimi tutti una spanna sopra travolta e samuel lee jackson
Il capolavoro di Quentin Tarantino è una geniale opera dove si sconvolgono i tempi,non ha importanza il prima o il dopo,qui vediamo gente morta ricomparire in altre situazioni precedenti....per non parlare dell'ottima recitazione di Bruce Willis(la sua migliore)e di Uma Thurman. Fantastico il balletto dei 2,incredibili l'episodio dell'orologio e quello buffissimo dove un signore "risolvi problemi" aiuta Travolta a tirarsi fuori da una brutta situazione....sono 1000 le trovate geniali di questo grandissimo film!!!!! Ciaooooooo
"penso che ti ritroverai quando tutta questa *****ta sarà finita... Penso che ti ritroverai ad essere un figlio di ******* sorridente! Il problema è... che in questo momento hai talento, ma per quanto doloroso, il talento non dura! Ora... Questa è una merdosissima realtà della vita, ma è una realtà davanti alla quale il tuo **** deve essere realista! vedi, questa attività è stracolma di gente poco realista, che da grandi pensavano che il loro **** sarebbe invecchiato come il vino. Se vuoi dire che diventa aceto è così! se vuoi dire che migliora con l'età... non è così! E poi... Quanti combattimenti credi di poter ancora afrontare eh? due? eri quasi arrivato, ma non ce l'hai mai fatta, e se dovevi farcela ce l'avresti già fatta... Sei dei miei? Alla quinta il tuo **** andrà al tappeto..."
Importante spartiacque nella storia del cinema. Assistiamo infatti alla consacrazione del genere pulp e del giovane regista Tarantino. Un originalissimo e grottesco concentrato di umorismo e violenza. Un modo del tutto originale di raccontare le storie in forma "decostruita", cioè reinventando i normali tempi narrativi e incrociando gli episodi apparentemente disgiunti l'uno dall'altro. L'arte del "Decostruttivismo" ha avuto tra l'altro importanti paralleli nella recente storia dell'architettura, e in particolare nell'opera degli americani Eisenman e Gehry.
vabbè inutile spendere parole, la media dei voti parla da sè... scene di grande cinema, come Uma e John che ballano nel locale, le perle di saggezza che Samuel coglie dalla Bibbia, dialoghi da infarto. Pulp Fiction, un film da vedere assolutamente, sia per farsi un idea di cosa vuol dire grande cinema, sia per apprezzare il genio di Tarantino. E dire che ho letto commenti di ragazzini/e che dichiaravano i film di Hilary Duff tra i più belli mai creati, dei capolavori...ma non fatemi ridere, fatevi una cultura cinematografica e poi parliamone..
Confesso: avevo sentito parlare di Tarantino, ma fino a qualche mese fa non avevo visto nulla di suo. Leggendo una recensione di Natural Born Killer (orripilante) in cui si contrapponeva al fim di Stone (Tarantino ha collaborato alla sceneggiatura, ma ha ripudiao l'opera, che ha stravolto il finale) appunto Pulp fiction, l'ho noleggiato. E' un capolavoro!!!! Assolutamente indimenticabile, perfetto in tutto, dall'incastro delle scene ai dialoghi, agli attori, alla musica, alla sceneggiatura, alle inquadrature. Bello, bello, bello. Chi non lo ha ancora visto corra a comprarlo e non lo perda se lo danno in Tv. Subito dopo mi sono visto Jackie Brown, Kill Bill I, Le Iene, tutti film eccezionali. e pure l'episodio di Four Rooms diretto da Quentin, che è un piccolo gioiello.
Recensioni di decine di righe come quella precedente non riescono a sminuire un genere unico... si chiama pulp e ti lascia incollato allo schermo con l'adrenalina in corpo per due ore e trentaquattro. Magnifico!
Premetto che è il primo film di Tarantino che vedo. Quello che mi ha colpito è la maniera insolita con cui tratta il tema della violenza. Non c’è una vera e proprio storia. Non c’è successione temporale rigida. Non importa il contesto sociale in cui si svolge la storia. Il mondo esterno fa da semplice comparsa alle avventure dei personaggi ed è presente solo nelle loro paure (essere scoperti, cancellare le tracce). Anche i personaggi non hanno storia. Perché fanno quel lavoro? Hanno una famiglia? Che infanzia hanno avuto? Ma forse non importa; devono essere solo degli interpreti della storia e basta, non sono personaggi reali in carne, ossa e sentimenti. Solo per il pugile viene raccontata l’assurda storia dell’orologio, che spiega il desiderio di trasmettere e vivere il valore guerresco degli avi. Tutti i personaggi sono molto simili e formano una categoria speciale. Hanno in testa solo il guadagno facile, il lusso, la sopraffazione e si comportano alla stessa maniera, legati da uno strano codice di ‘onore’. Si esprimono con tantissime parole; qualsiasi cosa debba essere detta o fatta viene espressa da ampi discorsi e spesso si parla di cose banalissime, quasi mai direttamente di se stessi o della propria personalità. Sono discorsi pieni di arguzia e di espressioni colorite entrate ormai nel gergo comune. Io non ci trovo niente di eccezionale. E’ un modo come un altro di esprimersi. Di arguzie è piena la letteratura e le commedie. Nel contesto del film serve a dimostrare come i personaggi si vogliano sentire importanti anche in quello che dicono oltre a quello che fanno o magari i loro dialoghi devono essere semplicemente assurdi e in contrasto umoristico con l’azione, ma in fondo non hanno niente di essenziale da dire. Anche la fede e la religione è ridotta a parole, a versetti di cui non si sa bene cosa possano significare ma che si pronunciano tanto per fare effetto sulle vittime. Forse c’è un barlume di pentimento in un personaggio, ma non si sa fino a che punto sia una cosa seria. Un film senza la storia, senza il tempo, con personaggi-figurine, cosa vuole esprimere? Non è una critica alla società, perché la società non appare mai. Non è secondo me neanche una critica alla violenza in sé, che anzi è trattata come una cosa naturale, una presenza fisica come la luce o la notte, senza alcun risvolto morale o conflitto con qualche cosa di opposto. Non è nemmeno una esaltazione. Forse il film non ha significato, perché si è voluto magari creare un’opera di pura arte: un montaggio di scene e storie con metodi insoliti che divertano lo spettatore per quasi tre ore senza usare effetti speciali o forti emozioni, senza tanti altri significati. Non voglio esagerare o essere provocatorio, ma mi è sembrato quasi di assistere per assurdo ad una specie di videogioco o ad un gioco di ruolo molto parlato; e non c’è niente di male visto che sono passatempi diffusissimi e che piacciono. C’è la stessa banalità e non-chalance nell’uccidere le persone. A me però questo film non ha convinto del tutto. Non ci ho trovato grandi cose. Iniziare un genere non è sufficiente per essere un bel film o un capolavoro con un messaggio universale. Una operazione stilistica molto simile l’ha fatta in Europa Pedro Almodovar. I suoi film sono originali e molto belli, non sono però capolavori da top 25 di tutti i tempi, come questo film del resto. Una sola cosa mi è piaciuta molto: l’interpretazione di Uma Thurman. Lei è l’unica che è riuscita a dare umanità e verità al suo personaggio. Un buon film niente di più.
Cosa dire di quest'opera, frutto di un regista geniale, folle ed incompreso al medesimo tempo, se non che è un must da vedere per ogni buon cultore di cinema? La sceneggiatura (premiata con un oscar) e l'intreccio sono assolutamente da brivido. Nella visione dapprima si ha la sgradevole sensazione dell'inconsitenza del canovaccio, quasi come se la trama non sorgesse da alcuna parte. Nel proseguio però , quasi come in un gioco di scatole cinesi, si incomincia ad intravedere il filo di Arianna ed al contempo se ne apprezza l'originalità. Ci si trova nella medesima situazione di un viandante solitario, smarritosi in una selva, che in seguito fortunamente riesce a guadagnare la sommità di un colle e da cui, voltandosi a scrutare il cammino compiuto, comprende in un solo attimo la visione di insieme che gli si offre. Cio che fino all'ultimo era ignoto, in una sola epifania è consegnato alla nostra comprensione.
il film è bellino, ma lento e non merita comunque di stare nei primi posti! Sono storie scollegate, la Thurman è patetica! Fantastico il balletto con Travolta, ma ripeto non merita questa posizione!
Non posso non dare il massimo a quel che rimane uno dei miei film preferiti: Tarantino inaugurò un genere per il cinema occidentale. L'uso efferato e sopra le righe della violenza condita di una dose massiccia di ironia al limite del grottesco, il montaggio scomposto in cui tutto sembra fare storia a sè fino al finale, l'atmosfera da B-movie degli anni '60-'70, la caratterizzazione dei personaggi... e soprattutto i dialoghi, assolutamente da antologia. Il tutto spruzzato con una dose massiccia di ottima musica: la colonna sonora è un vero spettacolo. Cult.
"Facciamo una cosa..io adesso vado in bagno a incipriarmi il naso..tu resti seduto e pensi a qualcosa da dire" Divertente e coinvolgente, una vera perla
Mi stupì molto quando uscì, più che altro ovviamente per dialoghi e montaggio. A riguardarlo oggi, forse perché ha aperto un filone che sta mostrando la corda, forse perché tarantino non si è molto ripetuto (a parte forse KB1) perdendosi in produzioni di basso livello, lo ridimensionerei un po'. Non penso neanche sia un merito l'aver riscoperto travolta che è un mezzo attore, meglio jackson e willis, grande la thurman.
ma che ha fatto Miike Takhashi? Ichi the killer ha fatto; e basta! E poi è venuto 1000 anni dopo Quentin. E' lui il vero genio e questo il vero capolavoro
Tarantino è il migliore, Tarantino di qua, Tarantino di la, sicuramente questo film è sopravvalutato, me ne rendo conto dalla media di kill bill, questo perchè? Può essere perchè è Tarantino? Ma si, guardiamo ancora all'originalità di Tarantino? Andiamo a guardare la filmografia di Miike Takashi che se ne fa un baffo d'elloriginalità di Tarantino...
Secondo me è questo il voto che merita! Non ho trovato nulla di geniale in questo film... storielle intrecciate e comunque non occorreva allungare il brodo per 2 ore e mezza infinite... preferisco "Le iene".
Ezechiele 25.17: il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre; perchè egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare ed infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te.
stiamo ancora a meravigliarci davanti a questo film, gridiamo ancora all'originalità dell'idea...ma dai io più di tre volte proprio non sono riuscita a vederlo e sono passati più di dieci anni.
Capolavoro assoluto, incontrastrato ed incontrastabile. E non ho paura di essere qualificato come pecorone; il solo fatto di dover trovare a tutti i costi il maestro giapponese da cui Tarantino avrebbe tratto ispirazione è indice di un'attenzione unica rivolta al suo prodotto, volta a trovarne il possibile neo, testimone della fallibilità del suo creatore; non dimentichiamoci che successe anche a Sergio Leone per "Per un pugno di dollari".
A qualcuno è probabilmente sfuggito che Tarantino ha rivoluzionato un genere, e che i suoi simili giapponesi (vedi Ichi the killer) sono venuti molto dopo
Come disse Ezechiele mangiando un cheesburger mentre osservava un pugile sodomizzato da un assassino con una valigetta in mano che rapinava un ristorante mentre la moglie del suo capo tirava di coca: questo non è un deposito di negri morti.
Il film ha la stessa complessità di questa frase, ma anche lo stesso senso.