Voto Visitatori: | 7,33 / 10 (109 voti) | Grafico | |
Voto Recensore: | 8,50 / 10 | ||
Sintetizzare la trama di una sceneggiatura di Charlie Kaufman non è per niente facile; infatti, il talentuoso scrittore è noto per la sua stravaganza, per la sua originalità e per la sua volontà di spiazzare completamente i saldi punti di riferimento dello spettatore medio. Basti pensare ad alcune sue opere come la sceneggiatura di "Se mi lasci ti cancello", la stravagante storia di "Human Nature" o l'originalissimo script di "Essere John Malkovich".
Il film di Spike Jonze, "Adaptation", inizia in medias res proprio durante le riprese del già citato "Essere John Malkovich", e con più precisione nel momento in cui lo sceneggiatore del film, Charlie Kaufman, interpretato da Nicolas Cage, assume un nuovo incarico: scrivere una sceneggiatura tratta dal romanzo "Il ladro di orchidee" firmato da Susan Orlean (Meryl Streep) che sarà diretta dal regista Jonathan Demme.
Kaufman è un uomo insicuro, timido e impacciato, ma dall'incredibile genio artistico. Vive con il fratello Donald e questa convivenza non sembra per nulla giovargli, soprattutto da quando Donald (Nicolas Cage) ha tentato la strada della scrittura approcciandosi in maniera spavalda alla sceneggiatura di un film thriller. Charlie, d'altro canto, si trova in serie difficoltà ad affrontare il compito che gli è stato commissionato, ovvero adattare un romanzo che racconta di fiori al genere cinematografico; così decide di tentare un approccio originale e di descrivere dettagliatamente le problematiche che sta incontrando nel suo lavoro. Lo script é costituito da più strati tra loro apparentemente inconciliabili: la vita dei due fratelli gemelli inizia quindi a intrecciarsi su diversi spazi temporali con quella dell'autrice del romanzo e del protagonista dello stesso; un contrabbandiere di orchidee di nome John Laroche (il premio oscar Cris Cooper).
"Adaptation" significa adattamento; nel contesto del film, adattamento di un romanzo al cinema ma anche adattamento di una persona al mondo sociale.
Charlie Kaufman tenta di comprendere i sentimenti che hanno spinto Susan Orlean a scrivere il suo libro sulle orchidee, non essendo la giornalista affascinata in maniera spontanea da questo particolare e costoso fiore. Proprio a questo punto inizia il dramma della relatività delle visioni individuali, per cui ciascuno vede e quindi descrive la realtà a seconda del mondo di idee e sentimenti che ha dentro, e per questo intendere e accettare totalmente la visione degli altri diventa una barriera difficile da superare per tutti i personaggi del film. Kaufman ostenta, a tratti in maniera ambiziosa, l'artificiosità dell'opera d'arte, il doppio della trasposizione e l'arte come autoriflessione. E come afferma lo stesso Charlie "scrivere è un viaggio nell'ignoto" e lo spettatore che si trova ad affrontare la visione di questo film si sentirà abbracciato da questo mare di dubbio e di sconosciuto e dovrà farsi travolgere da esso per poterne rimanere affascinato. Charlie è incapace di generare una vita artistica ai personaggi del libro di Susan perché troppo focalizzato sul proprio io, sull'analizzare ogni suo istinto e ogni suo comportamento. I pensieri che si avvicendano nella sua mente sono colti nel loro farsi immediato, nel loro germinare e nel loro scorrere. Charlie pensa fra sé ed è incapace di comunicare all'esterno; lo spettatore è il testimone di questo flusso di coscienza.
Da questo momento la recensione contiene elementi di spoiler; se ne sconsiglia pertanto la lettura a chi non abbia ancora visto il film.
Sottoporre a critica la pratica della scrittura scenica non è il solo filo conduttore del film: un altro filo rosso da seguire e non perdere è l'evoluzione del personaggio principale, intesa proprio come sviluppo e crescita di un essere umano nella società. Charlie è incapace di auto-evolversi perché ritiene di doversi adattare alla vita e non di vivere cercando di trovare lo spazio e il modo per fare ciò che ama realmente tralasciando ogni sua fobia e paranoia. Ma come recita il personaggio interpretato da Meryl Streep (alias Susan Orlean) "adattarsi per le piante è passare alla fase successiva, ma per una persona è una vergogna, è come fuggire".
Solamente nel finale, quando si sarà liberato dal suo doppio, Charlie capirà in che modo evolversi, per non rimanere un uomo mediocre e solo. L'invenzione di Donald, del suo doppio, sembra una creazione utile a Charlie per risolvere il suo problema di gestione dei rapporti umani, invece diventerà, alla lunga, dopo una consapevole presa di coscienza di sé, un ostacolo nello stabilire reali legami sociali.
La tecnica utilizzata dal regista Spike Jonze, che si è inizialmente affermato come regista di videoclip, è di sicuro impatto sullo spettatore; anche il semplice rallentare o accelerare il ritmo narrativo in base a ciò che sta accadendo in scena è una trovata di notevole presa. Ogni volta che Donald genera nuove e terrificanti idee per il suo sanguinolento thriller, anche i pensieri di Charlie diventano più vorticosi e le azioni visualizzate sullo schermo subiscono una lieve accelerazione. Mentre Charlie è spesso ritratto come pigro e indolente e il suo muoversi in scena appare spesso lento e pesante. Questo fino a quando non capirà il vero senso della canzone che segna l'intera colonna sonora del film:
"Imagine me and you, I do
I think about you day and night
It's only right
To think about the girl you love
And hold her tight
So happy together..."
Ancora un'ultima riga per porre l'accento sull'immensa prova dell'intero cast, a partire da uno strepitoso Nicolas Cage, in una delle sue migliori prove, per passare alla sempre convincente Meryl Streep e allo straordinario (e dalla fantastica dentatura) Cris Cooper. Per quanto riguarda il regista Spike Jonze, si rivela coraggioso e ambizioso nell'accettare una sceneggiatura così particolare e molto capace nel portare avanti un progetto curato in ogni suo dettaglio.
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Recensione a cura di foxycleo - aggiornata al 05/06/2009
Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it
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