Recensione ...e ora parliamo di kevin regia di Lynne Ramsay Gran Bretagna, USA 2011
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione ...e ora parliamo di kevin (2011)

Voto Visitatori:   7,47 / 10 (64 voti)7,47Grafico
Voto Recensore:   8,00 / 10  8,00
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film ...E ORA PARLIAMO DI KEVIN

Immagine tratta dal film ...E ORA PARLIAMO DI KEVIN

Immagine tratta dal film ...E ORA PARLIAMO DI KEVIN

Immagine tratta dal film ...E ORA PARLIAMO DI KEVIN

Immagine tratta dal film ...E ORA PARLIAMO DI KEVIN

Immagine tratta dal film ...E ORA PARLIAMO DI KEVIN
 

Kevin è nelle prime pagine della cronaca nera. Kevin con un arco e decine di frecce ha ucciso undici persone nella palestra della sua scuola. Kevin sta per compiere sedici anni. Kevin è finalmente il protagonista.

Ma scopriamo fin dal prologo (due immagini, una immobile, una sfrenata: egualmente inquietanti) che in "E ora parliamo di Kevin "la voce agente e sofferente del racconto è la madre, Eva, dietro le quinte della strage, che si sobbarca il dolore inconcepibile degli strascichi.

Da un libro (della giornalista Lionel Shriver) che è straordinario bisturi, chirurgico e metodico, un film che è come una lama rovente e penetrante che getta un'ombra dissonante e corrosiva sullo st(r)rato algido e ipocrita dell'istituzione familiare, borghese, scolastica americana (nel libro l'identità armena di Eva gioca una parte fondamentale nella sua idiosincrasia per gli yankees, giovando ad un'ulteriore presa di posizione contro le convenzioni e il sentimento di superiorità made in USA).

Lynne Ramsay compone una disarmonia visiva, tramite un'impostazione scenica che ci proietta dentro gli occhi di Eva, dentro la sua coscienza traballante, facendosi pugno nello stomaco che affonda dritto tra le ossa, diretto alle nostre paure più ancestrali.
Magistralmente, la consapevole telecamera della regista ondeggia nei recessi, nei sommovimenti dell'animo stritolato dal senso di colpa di Eva.

Ecco, Eva: la colpa primigenia è, forse, quella di non aver amato il figlio, un figlio difficile: ma merita davvero una pena di tale, devastante proporzione, per sempre condannata a pulire il sangue dalla facciata di casa, perché "lo so, andrò all'inferno"?

Non pone quesiti facili, "E ora parliamo di Kevin, né tantomeno dà risposte. Viaggia obliquamente al centro dell'inconscio di Eva, come forse di recente era riuscito a fare solo "Valzer con Bashir. Il vissuto, l'escoriazione, il passaggio nel trauma, più ancora che una sua rielaborazione o una sua espiazione. Eva ci è dentro, e ci trascina in questo tunnel di infernale sensorialità espressionista.

Quello della maternità scomoda e a volte negativa è un tema tabù, toccato ultimamente con mano (anzi, con la mdp) da "L'amore nascosto, mattatrice un'altra grande interprete come Isabelle Huppert: ma "E ora parliamo di Kevin parte dalle fondamenta, dal rapporto controverso già di pancia, e lo fa con un respiro visivo strozzato, dagli echi sonori spesso extradiegetici, che trasformano un cupo dramma in un thriller psicologico teso e angosciante, in un horror che spaventa soltanto accostando una musica lieta e cinguettante alla parata di Halloween di un gruppo di bambini, visti attraverso il tergicristallo dell'auto.

Mutante, coraggioso, disturbante: per noi italiani è uno sguardo improvviso, accecante quello della Ramsay, che si rifà a modelli alti quali Fassbinder e Bergman, ma è un'autrice che ha già un preciso e graffiante stile, e che ha impresso il suo tocco, affinato le sue capacità di visionarietà del quotidiano tramite le sue due precedenti opere, piccole ma apprezzate nei circuiti festivalieri (il fulminante esordio "Ratcatcher - L'acchiappatopi" e "Morvern callar").

Scandalosamente mancata la nomination agli Oscar per la migliore interpretazione di Tilda Swinton: tanto era raffinata in "Burn after reading", elegante in "Benjamin Button", innamorata in "Io sono l'amore" (per citare le sue prove più vicine nel tempo), tanto qui, in una sorta di controcanto, alla scoperta della passione carnale nella pellicola di Guadagnino, è scavata, schiantata, spettrale. Mentre è meno convincente, più che altro perché fuori physique du role, John C. Reilly. E soprattutto perché la relazione principale, quella vera e dolente, è fra la madre e il figlio: sorprendente Ezra Miller, intensità affilata, ben lontano dall'impatto surreale in "City Island", più vicina a quella ‘agita' in" Afterschool".

Kevin è un "prodotto del suo ambiente", come chiosava lo spietato Jack Nicholson/Frank Costello in "The diparte", ma del suo ambiente affettivo: che è vuoto, sgombro e bianco come quella casa troppo nuova e troppo grande, e decide di tradurre il mondo che lo circonda rendendolo congruente alla sua personalità, affinché sia, appunto, prodotto del suo ambiente interiore: scevro di futuro prossimo, iniettato d'odio, ramificato nella rabbia senza speranza, nel maniacale, freddo, calcolato sterminio di massa studentesca (suoi coetanei, probabilmente più felici, probabilmente più amati). Il sangue versato, come testimonia il colpo di scena finale, è rappresentazione di un male programmato ma tuttavia non congenito: conosciamo Kevin fin dal suo concepimento, da feto ad adolescente, e conosciamo così (percettivamente) il disagio respingente di Eva (nome omen).

Scopriamo che questo bisogno di imporsi, affermarsi, oltre tutto ciò che è di regola (etica, morale, umana, sociale), deriva da un'un'affettività da ricercarsi nel sentire materno (distaccato) e in secondo luogo in quello paterno (soffocante).
Kevin fa quello che fa per posizionarsi, stagliarsi anche in una luce buia e terribile, agli occhi della madre, che alla fine, vedendolo indifeso e sperduto come una sola volta era stato nella sua infanzia (bambino, solo per una sera), lo abbraccia e, in quella stretta, lo (ri)conosce.

Commenta la recensione di ...E ORA PARLIAMO DI KEVIN sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di Fiaba - aggiornata al 19/04/2012 13.35.00

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

40 secondiabout luisallevi - back to life
 NEW
ammazzare stancaanemoneanna (2025)
 NEW
attitudini: nessunabobo'breve storia d'amorebugoniabuon viaggio, marie
 NEW
bus 47
 NEW
caravaggio a roma - il viaggio del giubileocarmen e' partitac'e' un posto nel mondo
 NEW
c'era una volta mia madrecinque secondidead of winterdepeche mode: mdie my lovedj ahmetdracula - l'amore perdutodreams (2025)due famiglie, un funeraleeddington
 NEW
eternity (2025)evenfantasma in guerra
 NEW
five nights at freddy's 2frankenstein (2025)fuori la verita'giovani madriheidi - una nuova avventurai colori del tempo
 R
il maestro (2025)il mio nome e' nevenkail mostro (2025)il primo figlioil principe della follia
 NEW
il rapimento di arabellail sentiero azzurroio sono rosa riccijay kellyla ballata di un piccolo giocatorela camera di consigliola chitarra nella roccia - lucio corsi dal vivo all’abbazia di san galganola divina di francia - sarah bernhardtla famiglia halloweenla grande paura di hitler. processo all'arte degeneratala mano sulla culla (2025)la ragazza di ghiacciola vita va cosi'
 NEW
laghat - un sogno impossibile
 NEW
l'anno nuovo che non arrival'illusione perfetta - now you see me 3lo schiaffo (2025)ne zha - l'ascesa del guerriero di fuoco
 NEW
nguyen kitchennino. 18 giorninoi e la grande ambizioneoi vita miaorfeo (2025)paw patrol: missione nataleper tepiero pelu’. rumore dentropredator: badlandsput your soul on your hand and walkqui staremo benissimoradio solaire - radio diffusion rurale
 NEW
regretting you - tutto quello che non ti ho dettoricardo e la pitturarino gaetano - sempre piu' bluriproberto rossellini - piu' di una vitascarletsemplice clienteshelby oaks - il covo del malesiamo in un film di alberto sordi?
 NEW
sognando rossospringsteen - liberami dal nullathe age of disclosurethe encampments - gli accampamentithe mastermindthe perfect neighbor: la vicina perfettathe running manthe smashing machinethe toxic avengerthe ugly stepsistersto a land unknowntoni, mio padretroll 2 (2025)tua madreun semplice incidenteuna famiglia sottosoprauna ragazza brillantevaswake up dead man - knives outwicked - parte 2zootropolis 2

1067362 commenti su 52904 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

28 ANNI DOPO: IL TEMPIO DELLE OSSAA NORMAL FAMILYABRAHAM'S BOYSANNIVERSARYBILLY JACKBILLY JACK GOES TO WASHINGTONBLUE MOON (2025)BUTCHERS BOOK THREE: BONESAWCHIENCOMING BACK FOR YOUDIE'CED: RELOADEDDON'T LOG OFFDRAINEDEL DIABLOGENIE (2023)GIOVANI IENE (1961)HELL IN A BOTTLEIL CLUB DELL'AMOREIL PICCOLO BILLYIL SEGNO DEL COMANDO (1992)INNAMORARSI A CHRISTMASLANDKOLN 75LA DANZA NERAMANCHURIAN AVENGERMEERKATSNATALE CON PEPPERMINTORANGUTANRED MOON TIDERIVER OF BLOODROOFMANSILENT NIGHT, DEADLY NIGHTSTARSHIP TROOPERS - ATTACCO SU MARTESTRANGE HARVESTTE L(E)O COMANDOTHE BANISHEDTHE CUT (2024)THE FORGOTTEN FACESTHE PROPER TIMETHE RETURN OF BILLY JACKTHE TRIAL OF BILLY JACKUN LIBRO SOTTO L'ALBEROUN NATALE SORPRENDENTEUN VIAGGIO PER RICOMINCIAREV/H/S/HALLOWEENVIOLENCEWEEKEND PER DUE (CON DELITTO)

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


IL MAESTRO (2025)
Locandina del film IL MAESTRO (2025) Regia: Andrea Di Stefano
Interpreti: Pierfrancesco Favino, Tiziano Menichelli, Giovanni Ludeno, Dora Romano, Paolo Briguglia, Valentina Bellè, Edwige Fenech
Genere: commedia

Recensione a cura di The Gaunt

A HOUSE OF DYNAMITE
Locandina del film A HOUSE OF DYNAMITE Regia: Kathryn Bigelow
Interpreti: Idris Elba, Rebecca Ferguson, Gabriel Basso, Jared Harris, Tracy Letts, Anthony Ramos, Moses Ingram, Jonah Hauer-King, Greta Lee, Jason Clarke
Genere: thriller

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA
Locandina del film SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA Regia: Tim Fehlbaum
Interpreti: John Magaro, Leonie Benesch, Peter Sarsgaard, Ben Chaplin, Zinedine Soualem, Georgina Rich, Corey Johnson, Marcus Rutherford, Daniel Adeosun, Benjamin Walker, Ferdinand Dörfler, Solomon Mousley, Caroline Ebner, Daniel Betts, Leif Eduard Eisenberg, Sebastian Jehkul, Rony Herman, Jeff Book, Robert Porter Templeton, Stephen Fraser, Leon Dragoi, Doris Meier, Mark Ruppel, Christine Ulrich, Günther Wernhard, Antje Westermann, Harry Waterstone, Andreas Honold, Stefan Mittermaier
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

NOSFERATU (2024)
Locandina del film NOSFERATU (2024) Regia: Robert Eggers
Interpreti: Lily-Rose Depp, Nicholas Hoult, Bill Skarsgård, Aaron Taylor-Johnson, Willem Dafoe, Emma Corrin, Ralph Ineson, Simon McBurney, Adéla Hesová, Milena Konstantinova, Stacy Thunes, Gregory Gudgeon, Robert Russell, Curtis Matthew, Claudiu Trandafir, Georgina Bereghianu, Jordan Haj, Kateřina Bílá, Maria Ion, Tereza Dušková, Liana Navrot, Mihai Verbintschi, Karel Dobrý, Andrei Sergeev, Matěj Beneš, Marek Pospíchal, Jan Filipenský, Alex East, Christian Dunckley Clark
Genere: horror

Recensione a cura di Harpo

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net